Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
23-05-1965 - Giornata: 34 - LIvorno - Ardenza


Livorno US - Alessandria US 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 57. Giampaglia [Li] , 70. rig. Colautti [Li]

Alessandria US Nobili Natale, Faggio Giuseppe, Sogliano Riccardo, Melideo Rocco, Migliavacca Giancarlo, Stucchi Natale, Vitali Alessandro, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
LIVORNO US: Bellinelli, Balestri, Vergazzola, Cairoli, Azzali (II) Claudio, Giampaglia, Colautti, Mascalaito, Torriglia, Ribechini, Mainardi. All.: Parola Carlo.

Arbitro: Orlando Bruno (Bergamo)
Note
Inizio gara ore 16,00

Commento
L’ALESSANDRIA BATTUTA A LIVORNO: 0-2 Dopo aver resistito nel primo tempo, i piemontesi cedono nella ripresa - Nobili il migliore in campo Per quasi un'ora l'Alessandria ha resistito alle bordate di un Livorno bisognoso di punti per togliersi dalla zona retrocessione. Era un'Alessandria guardinga, ben guarnita a metà campo dove Vitali, schierato con la maglia n. 7, operava quasi da « libero » nella fascia centrale per costruire il primo argine insieme ai due interni, a Migliavacca e a Melideo, e per organizzare il contropiede. Ma era un'Alessandria soprattutto fortissima nel portiere. In 57 minuti Nobili ha fatto miracoli bloccando e deviando in angolo palloni micidiali anche da distanza ravvicinata. Una sola volta in questa fase il portiere era stato superato (al 6' della ripresa) e la traversa lo aveva assistito rimandando in campo il tiro di Giampaglia. I tifosi amaranto, per l'occasione sostenuti da alcune centinaia di supporters pisani (il Pisa è stato promosso in Serie B e ora i suol seguaci appoggiano i cugini terribili per godersi l'anno prossimo i famosi derbies), già stavano tremando al pensiero che l'incontro si chiudesse a reti inviolate quando Giampaglia con uno spunto geniale riusciva a mettere a segno il primo pallone. Il Livorno aveva usufruito di una punizione al vertice destro dell'area di rigore dei grigi e il ragazzo aveva tirato sulla barriera. La palla rimbalzando su una schiena tornava indietro e mentre Colautti si accingeva a raccoglierla lo stesso Giampaglia, quasi con rabbia, colpiva al volo di destro facendo partire una parabola assai tesa verso l'angolo alto opposto della porta. Coperto e sbilanciato in avanti, Nobili questa volta non poteva far nulla. Si era al 11' della ripresa e la gara poteva dirsi a questo punto segnata. Affranta dalla fatica e demoralizzata, la compagine piemontese continuava a subire l'iniziativa dei locali. L'unico sempre in vena era il portiere Nobili, che fermava altri due o tre bei tiri. Poi, al 15', giungeva la condanna definitiva. Ribecchini sulla destra entrava in area con una serpentina e Stucchi lo sbilanciava facendolo cadere. L'arbitro decretava il rigore che Colautti trasformava con un potente tiro dal basso in alto sulla destra del portiere. In proposito giova ricordare che in questa stagione il Livorno aveva già usufruito di tre rigori fallendoli tutti: due con Mascalaito (col Brescia e col Monza) e uno con Giampaglia (a Padova). Sul 2-0 la gara era ormai chiusa. Il Livorno continuava a premere, si permetteva spunti-perditempo e neutralizzava agevolmente la timida controffensiva deali ospiti. Forse l'Alessandria ha esagerato nell'impostare la gara sulla tattica difensiva, ma probabilmente vi è stata costretta data la scarsa efficienza dei suoi uomini di punta che le offrivano poche garanzie di possibilità di sfondamento. Coscia perciò deve aver considerato che non conveniva rischiare di scoprirsi alle spalle e che il doppio zero poteva essere il risultato più probabile. Fatto si è che raramente i grigi sono penetrati nella metà campo dei padroni di casa e che mai hanno saputo impegnare Bettinelli con un tiro diretto. Valida è invece apparsa la loro organizzazione a metà campo, col mobile Vitali (spentosi poi alla distanza), con Ragonesi e Sonclni. Tra i difensori Melideo è stato il più efficace ma soprattutto Faggio si è ben disimpegnato contro Mainardi e Stucchi ha recitato discretamente la parte del « libero mobile ». La forza della squadra comunque è stato Nobili: scatto, colpo d'occhio, sicurezza, senso del piazzamento. Il Livorno ha disputato un'ottima partita e travolgente è apparso soprattutto nei primi venti minuti della ripresa. Carlo Parola ha saputo portare i suoi uomini a un'eccellente condizione atletica e a vivacizzarne il ritmo. I migliori sono stati i due giovani Giampaglia e Colautti. Anche Cairoli, l'ex juventino, è tornato ad un alto livello di rendimento. (Stampa Sera – B.C.) SCIALBA PRESTAZIONE DEI “GRIGI” SCONFITTI A LIVORNO PER 2-0 Mancano ancora quattro giornate al termine del nostro torneo di Serie B ma alcune posizioni sembrano ormai ben definite. Nel settore di testa il Brescia, dopo alcuni risultati poco lusinghieri, ha conquistato due vittorie consecutive (l’ultima e quella sul Verona) facendo cosi forse il passo definitivo verso la promozione. Dietro il Brescia, a quattro punti, la solida Spal vittoriosa a Bari, poi il Napoli a cinque punti ed il Lecco a sei. Fra queste tre squadre s’e accesa la accanita ma entusiasmante lotta per la conquista delle due posizioni dietro il Brescia: lotta che quasi certamente si concluderà solo nell'ultima giornata. Intanto c’è da chiedersi: il Padova, il Potenza ed il Modena sono veramente tagliati fuori? Nel settore di coda balza subito all’attenzione la sconfitta della Triestina per 2-0 a Busto Arsizio: ma il Parma è riuscito a pareggiare sul proprio campo con il Lecco: una impresa che non serve alla squadra emiliana, ma che comunque ne alimenta l’orgoglio. Il Bari, battuto in casa dalla Spal, è precipitato in pericolosissima posizione insieme al Monza a lui appaiato: ma ugualmente in posizione di estremo pericolo si trovano il Livorno malgrado la netta vittoria su di noi il Trani ed il Verona. Ma a questo punto dobbiamo dire: i nostri ragazzi coni soli tre punti di vantaggio sulle due ultime, possono sentirsi assolutamente tranquilli? Partita scialba Abbiamo preferito operare una panoramica sulla intiera situazione del torneo invece che entrare direttamente nell’argomento della partita con il Livorno. Non e facile parlare d’una partita tanto scialba, giocata con scarsa convinzione, forse anche dovuta ad una formazione che lascia veramente perplessi. Certamente l’errore c’è stato: ed è consistito, innanzi tutto, ncll’impostare la gara sulla tattica difensiva. Probabilmente i nostri tecnici devono aver considerato che non conveniva rischiare di scoprirsi alle spalle e che un risultato in bianco poteva essere la più probabile via di uscita. Certo è che ben di rado i nostri uomini sono penetrati nella meta campo avversaria senza comunque mai impegnare con un solo tiro il portiere livornese. Conoscendo le intenzioni e le velleità del Livorno proteso nella disperata ricerca di punti, la nostra squadra si presento guardinga e ben munita a metà campo rinforzata da un secondo uomo in più, Vitali, che, schierato con la maglia n. 7, giocava in realtà da libero. Ma tutto ciò impoverì tremendamente l’attacco ridotto a due soli uomini di punta, Bellini ed Oldani, anche vaganti senza spinta c senza meta. Questa volta dobbiamo convenire con Frugali che “l’improvviso ed imprevisto forfait di Poppi che accusava un dolore alla caviglia ha si costretto Cappelli e Coscia a cercare una soluzione nuova per tamponare la falla, ma non ci saremmo aspettati che per sostituire un uomo (il Verga era già stato deciso di rimpiazzarlo con lo Stucchi) di rivoluzionare un po' tutta la squadra con il rischio di creare una torre di Babele sopratutto in difesa, una mancanza di forza propulsiva a centro campo e di ridurre ai minimi termini le possibilita offensive” (Gazzetta del Popolo di lunedi). Perché Cardillo e De Cristofaro sono stati posti in riposo ricorrendo a Vitali all’ala? E' difficile per noi rispondere. Certo è che la formazione non ci ha convinto. Intanto abbiamo uomini ormai esperti come Bettini ed Oldani che in queste partite fuori casa, se non sono aiutati, e come non averli in squadra. Nobili. Ancora una volta questo nostro formidabile portiere si e imposto su tutti, anche sugli avversari, compiendo miracoli di bravura e salvando anche dignitosamente la squadra da una sconfitta che avrebbe assunto proporzioni ben maggiori di fronte ad un Livorno scatenato ed applauditissimo. Vi sono stati momenti veramente drammatici nella nostra area, aggredita da ogni parte da avversari scatenati, e le parate di Nobili si sono susseguite incessanti, stupende e portentose a chiuderci il passo a chi doveva assolutamente vincere. Già al 6’ ed al 10’ del secondo tempo il nostro portiere era chiamato a parare due bolidi, il secondo dell’onniprescntc Ribechini (libero da ogni marcatura: a proposito le marcature come erano distribuite?); poi ancora al 12’ per subire poi la rete ad opera del giovanissimo Giampaglia che infilava al volo, da pochi passi all’incrocio dei pali. Il secondo gol venne subito su rigore. Il primo tempo si era chiuso in parità proprio per merito di Nobili che in un solo caso fu aiutato dalla traversa. Queste esibizioni del nostro Lino costituiscono motivo di orgoglio non solo per lui, ma per l’intera squadra che, allorquando gioca fuori casa in condizioni di rinunciataria, di semplice difesa ad oltranza, riesce, con le sue prestazioni, a fornire esempi di agonismo e di dignitosa tenuta di gara che mantengono alto il prestigio di una squadra che non può e non deve mai soccombere fino al crollo e per motivi di nome e per motivi di decoro. Accanto a Nobili, collochiamo gli strenui Migliavacca e Melideo (che avremmo visto più volentieri nel ruolo di terzino), il solito Sogliano ed anche i due giovani Faggio e Stucchi. Ombre Di questa partita più nulla v’è da dire: c’è soltanto da ricordare che, a quattro giornate dal termine, non siamo ancora in una zona di completa sicurezza anche se abbiamo raggiunto la quota dei 32 punti. Bisognerà già fin da domenica prossima rimboccarsi le maniche e partire in quarta - stile Livorno - per portare alla nostra classifica altri due punti. La Reggiana è un avversario duro che fino a poco tempo fa ha coltivato anche ambizioni, ma che ora è a quota 33, quindi sul nostro piano. Domenica non si potrà più ripetere formazioni sperimentali, ma dovremo tornare al meglio perché la classifica non concede nulla a nessuno e soltanto i punti valgono. (Il Piccolo, 26 maggio 1965 - Barbagrigia) RISULTATI: Bari – Spal 0-1 Brescia – Verona 2-0 Catanzaro – Modena 1-1 Padova – Monza 0-0 Palermo – Napoli 0-0 Parma – Lecco 0-0 Pro Patria - Triestina 2-0 Reggiana – Venezia 1-1 Trani – Potenza 0-0 CLASSIFICA: Brescia p. 46, Spal 42, Napoli 41, Lecco 40, Padova 39, Modena, Potenza 38, Palermo 36, Catanzaro, Pro Patria 34, Reggiana, Venezia 33, Alessandria 32, Verona, Trani 31, Livorno 30, Bari, Monza 29, Parma, Triestina 22. MARCATORI: 19 reti: De Paoli (Brescia), 16 reti: Clerici (Lecco), Bercellino (Potenza), 12 reti: Conti (Modena), 11 reti: Carminati (Padova), Calloni (Reggiana), Muzzio (Spal), 10 reti: Cristin (Monza), Santon (Venezia). Il punto sul campionato Al termine del campionato di serie B mancano ancora quattro giornate ma alcune posizioni sembrano già definite. Nel settore di testa il Brescia, dopo un periodo di risultati poco soddisfacenti, ha conquistato due successi consecutivi (ieri ha superato sul proprio campo il Verona per 2-0) facendo cosi un altro passo avanti verso la promozione. Alle sue spalle sono, a quattro punti, la Spal, vincitrice a Bari, poi il Napoli (a cinque punti) ed il Lecco (a sei). Ed è appunto fra queste tre squadre che divampa la lotta per la conquista delle due posizioni dietro al Brescia: una lotta che probabilmente si concluderà soltanto l'ultima giornata e nella quale potrebbero anche inserirsi il Padova, il Potenza ed il Modena. Nel settore di coda la Triestina è stata sconfitta per 2-0 a Busto Arsizio mentre il Parma è riuscito a pareggiare sul proprio campo contro il Lecco. Un'impresa, comunque, che alla squadra emiliana non servirà a molto: si trova a quota 22 con la Triestina e, al pari della squadra giuliana, è condannata alla retrocessione. In pericolosa posizione, oltre al Bari (che è stato battuto In casa dalla Spal) ed al Monza appaiate con sette punti di vantaggio sulla coppia di coda), si trovano il Livorno, che ha però conquistato una preziosa vittoria contro l'Alessandria, il Trani e il Verona Hellas, sconfitto dal Brescia. Ed anche i grigi, con soli tre punti di vantaggio sulle due terzultime, non possono certo dormire sonni molto tranquilli. (Stampa Sera)