Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
30-05-1965 - Giornata: 35 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Reggiana AC 2 - 0 (0 - 0)
RETI: 66. Bettini L.[A], 70. rig. Bettini L.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Stucchi Natale, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Cardillo Antonio, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Cinelli, Villa, Bertini (I) Orlando, De Dominicis, Grevi, Giagnoni, Tartari, Bon, Calloni Giampiero, Gavazzi, Nastasio. All.: Ballacci Dino.

Arbitro: Schinetti Elio (Brescia)
Note
Migliavacca [A] dal 20’ confinato all’ala per infortunio Spettatori: 4.500 circa (2.245 paganti, incasso L. 1.792.500) Inizio gara ore 16,00

Commento
I piemontesi occupano una sicura posizione in classifica BETTINI SEGNA PER L’ALESSANDRIA LE DUE RETI ALLA REGGIANA: 2 A 0 Nel breve volgere di tre minuti il centravanti ha realizzalo su punizione, al 22', e su rigore, al 25' - I grigi hanno giocato con Migliavacca praticamente inutilizzato a causa di una distorsione al ginocchio - Priva di consistenza la squadra ospite - Parma e Triestina sono matematicamente retrocesse in serie C Quando una squadra conquista entrambi i punti senza segnare neppure un goal manovrato, quando il successo arriva soltanto grazie a calci di punizione od a rigori, in genere si tratta di vittorie poco convincenti, che lasciano nei giocatori un senso d'insoddisfazione e nei tifosi un po' di amaro in bocca. Non sempre, però, è così: ieri, ad esempio, l'Alessandria ha battuto la Reggiana (2-0) proprio con un calcio di punizione ed un rigore (entrambi realizzati con bravura da Bettini), ma ha lasciato egualmente il campo sotto gli applausi. E li aveva davvero meritati: nonostante un infortunio a Migliavacca dopo soli venti minuti di gioco, infortunio che l'aveva costretta a giocare con soli dieci uomini validi, la squadra grigia si era battuta con grande generosità, giocando quasi tutta la partita all'attacco e sfiorando più volte la segnatura. E se anche i goal erano venuti su calci piazzati, i tifosi non se la sentivano davvero di andare troppo per il sottile. L'Alessandria non aveva prima della partita di ieri la certezza matematica di salvarsi, ma i quattro punti che ha adesso di vantaggio sulle terzultime (Bari, Livorno e Monza), a tre giornate dal termine, la mettono al sicuro da eventuali sorprese. Quelli in palio contro la Reggiana per i grigi erano i due punti della tranquillità, la qual cosa, invece di innervosire i giocatori (come spesso accade) ha fatto loro raddoppiare le energie: così, più che sul piano tecnico, la squadra emiliana è stata dominata su quello agonistico, ed è merito del bravo Cinelli (un portiere giovane e di sicuro avvenire) se il punteggio non ha assunto proporzioni più vistose. I grigi hanno giocato con lo schema solito: Vitali battitore libero con compiti anche d'impostazione, Migliavacca stopper, Stucchi sulla mezzala sinistra avversaria (ieri Gavazzi) oppure battitore libero quando Vitali si spingeva in avanti, Ragonesi, Soncini e Cardillo a centrocampo, Bettini e Oldani punte. Dopo l'incidente a Migliavacca (distorsione al ginocchio sinistro), il suo posto è stato preso da Stucchi e Soncini è arretrato a guardia di Gavazzi, mossa che ha logicamente influito in modo negativo sul rendimento di tutta la prima linea. Una prima linea che all'inizio aveva dato seri grattacapi alla difesa ospite: al 17’ era riuscita anche a colpire una traversa con Soncini, autore di un gran tiro da oltre venticinque metri. Con Migliavacca all'ala destra, praticamente inutilizzabile, l'Alessandria ha rallentato per qualche minuto la pressione. Il tempo di riorganizzare la difesa e i grigi sono tornati in avanti: al 25' Bettini è anche riuscito a segnare, ma l'arbitro ha giustamente annullato perché aveva fischiato in precedenza un fallo di Grevi. Ancora attacchi dell'Alessandria, ancora la Reggiana assediata nella propria area a difendersi affannosamente. Ripresa. Il goal dei grigi sembrava ormai maturo, ma non arrivava mai, i tiri di Ragonesi (2') e di Bettini (7’) erano senza esito. Così, in contropiede, per poco non passava in vantaggio la Reggiana (e sarebbe stata davvero una beffa): al 12' Nastasio si è trovato solo davanti a Nobili, che tardava ad uscire, ma Vitali in extremis riusciva a deviare salvando in angolo. Poi, improvvisi, in soli tre minuti venivano i due goal dei grigi. Al 22' De Dominicis commetteva, fallo su Bettini al limite dell'area; punizione: Vitali toccava a Bettini, che con un forte rasoterra realizzava. Al 25' Oldani effettuava un bel tiro che Cinelli non riusciva a trattenere: Grevi respingeva col braccio, poi tentava di allontanare definitivamente ma la palla finiva in rete. L'arbitro, però, aveva già fischiato la massima punizione che il solito Bettini si incaricava di trasformare. Alla gara hanno assistito anche i nerazzurri Tagnin e Corso. (Stampa Sera – M.C.) BETTINI CON DUE MAGNIFICHE RETI SIGLA LA VITTORIA SULLA REGGIANA Ora l’Alessandria, a quota 34, può terminare il campionato senza affanni e far esordire qualche giovane prodotto del suo vivaio. Mancano tre giornate al termine di questo emozionantissimo campionato di serie B: Parma e Triestina sono ormai condannate alla retrocessione in serie C, anche se il Parma continua a mietere successi in questo finale di campionato. Domenica ha infatti pareggiato a Busto, mentre la Triestina ha chiuso 1-1 in casa con il Verona, ma il suo distacco dalle altre pericolanti è ormai incolmabile. La lotta per. salvarsi dalla retrocessione si svolge ora tra il S. Monza, il Bari ed il Livorno appaiate sui trenta punti, mentre avanzate di due lunghezze si trovano Trani e Verona che, salvo un crollo clamoroso, si possono considerare quasi al di fuori di ogni pericolo. Le tre pericolanti stanno sostenendo in questo momento lo sforzo massimo, superiore certo alla media di rendimento tenuta durante il campionato: si pensi infatti che il Monza ha pareggiato a Venezia ed il Bari a Modena: fra tutti, chi ha colto il successo più inatteso è stato il Trani che ha pareggiato a Ferrara con la Spal: e ciò ha portato conseguenze anche per la promozione dal momento che la Spal è stata raggiunta al secondo posto dal Napoli, trionfatore del frastornato e strano Brescia. Ad un punto incalza il Lecco pure smagliante vincitore sul Padova per quattro a uno. Frattanto l’Alessandria, raggiunta quota 34, ha ormai una sicura posizione che le consente di terminare il campionato senza affanni e con l’utile possibilità di far esordire qualche giovane prodotto del suo "vivaio". Già, perché prima di rivolgere lo sguardo in giro, è anche bene sapere cosa possediamo e su chi possiamo contare. Tranquilla partita Se ricordiamo la Reggiana vista a Reggio possiamo dire che quella di domenica ci ha parecchio delusi. Nella gara di andata la Reggiana partiva alla riscossa per tentare d'inserirsi fra le candidale alla promozione trovammo gente convinta di poter fare tanto: il successo pieno conquistato contro di noi illuse i reggiani che ci guardavano dall’alto in basso. Oggi la squadra granata era molto dimessa tanto da farsi nettamente superare sul piano agonistico: solo il suo giovane portiere Cinelli (un ragazzo veramente promettente) ha salvato il punteggio. L’Alessandria ha giocato una ottima partita: diremmo che il maggior suo merito sia stato quello di aver mantenuto una certa calma e serenità anche se quella di domenica contro la Reggiana era la partita da vincere per la conquista della tranquillità. Questo fattore non innervosì la squadra ma le aumentò anzi le energie già ben solide (è motivo di ammirevole merito il vedere una squadra al termine del torneo mantenersi in così buona condizione). Si noti che le reti sono venute entrambe su calci di punizione e non da azione manovrata, ma ciò, almeno per questa partita, non scalfisce il merito dei nostri uomini se si pensa che disputarono i due terzi della gara in dieci per una distorsione sofferta da Migliavacca divenuto ben presto inutilizzabile. In secondo luogo v’è da osservare che, se pure le reti non vennero da azioni manovrate, ciò non è da ascrivere a demerito dei nostri attaccanti che di azioni ne fabbricarono e valsero a iosa. Gli applausi quindi i nostri ragazzi se li sono veramente meritati, per essersi battuti con grande generosità, e mantenendosi (se pure in dieci) costantemente all’attacco. Attaccare in dieci non è in verità facile, specie se ti trovi di fronte una squadra limpido (il ragazzo ci pare piuttosto stanco per le fatiche ininterrotte in campionato, condotto in modo esemplare). Inoltre, altro motivo determinante per il nostro gioco offensivo, la partita tenuta in piedi da un ottimo Vitali, come sempre nel doppio compito di libero e poi di suggeritore delle manovre di attacco. In terzo luogo, la notevole partita giocata da Soncini. Lo stoccatore Soncini A proposito di Soncini, e stata quella di domenica una delle sue migliori partile, disputata sull'onda di un agonismo particolare ed anche con la preoccupazione di mantenere un ritmo rapido. Raramente vedemmo il nostro numero dieci impostare e liberarsi della palla con la sollecitudine mostrata domenica, ma soprattutto poche volte lo vedemmo nel ruolo di stoccatore deciso e disinvolto come nella partita con la Reggiana. AI 17' del primo tempo dopo aver già per due volte sfiorato la porta con tiri entusiasmanti, compiva la cosa migliore non seguita però dalla necessaria fortuna. Ai limiti dell'area, mentre stava per passare il pallone veniva per un momento anticipato dall’avversario che pareva togliergli la palla; ma il rimpallo gli era favorevole, così che la sfera tornava a lui: un attimo di meditazione, un gesto come a voler passare e poi, improvviso, da 23 metri un proiettile che partiva dal suo piede. Il portiere nemmeno si accorgeva del pericolo: era l'urto del pallone contro la traversa che lo richiamava alla realtà. Peccato proprio. Un bell’applauso al prode Soncini e tutto riprendeva come prima. Le reti. Intanto, in prima linea, le cose si mettevano abbastanza bene: Oldani e Ragonesi continuavano a dimostrare d'essere in giornata ed anche armati della sufficiente buona volontà di solito necessaria in simili frangenti. Di Oldani già da qualche tempo abbiamo da compiacerci, di Ragonesi abbiamo la conferma della utilità del suo gioco di sgobbone prezioso. Peccato invece che Cardillo domenica abbia completamente deluso: il ragazzo aveva già iniziato con molta incertezza nel ruolo di ala; portato al contro campo in seguito alla distorsione sofferta da Migliavacca, si perdette completamente girando parecchio al vuoto senza riuscire mai ad inserirsi nella manovra del gioco. Bettini, come sempre, sornione e pronto: un tiro al volo creò un brivido negli spettatori e poi finalmente al 22' segnò una bella rete in seguito ad un calcio di punizione per un fallo da lui subito. Era Vitali a battere la punizione, ma in realtà egli preferiva allungare rasoterra a Bettini: questi con un forte tiro realizzava. Erano appena passati tre minuti ed Oldani effettuava un bel tiro che il portiere non tratteneva: Grevi toccava col braccio nel respingere ma colpendo male la palla, girava in rete. Bettini fulminava sul rigore fischiato in precedenza dall'arbitro. E così il vecchio Bettini si godeva la sua parte di meritatissimi applausi, mentre indietro il giovane Stucchi finiva in crescendo al centro occupando degnamente il posto dello sfortunato Migliavacca. Una bella partita quindi, terminata con buona pace di tutti. (Il Piccolo, 1 giugno 1965 - Barbagrigia) RISULTATI: Catanzaro – Palermo 1-0 Lecco – Padova 4-1 Modena – Bari 0-0 Napoli – Brescia 4-0 Potenza – Livorno 2-0 Pro Patria – Parma 0-0 Spal – Trani 0-0 Triestina – Verona 1-1 Venezia – Monza 0-0 CLASSIFICA: Brescia p. 46, Napoli, Spal 43, Lecco 42, Potenza 40, Modena, Padova 39, Palermo, Catanzaro 36, Pro Patria 35, Venezia, Alessandria 34, Reggiana 33, Verona, Trani 32, Livorno, Bari, Monza 30, Parma, Triestina 23. MARCATORI: 19 reti: De Paoli (Brescia), Clerici (Lecco), 17 reti: Bercellino (Potenza), 12 reti: Conti (Modena), 11 reti: Carminati (Padova), Calloni (Reggiana), Muzzio (Spal), 10 reti: Bettini (Alessandria), Cristin (Monza), Canè (Napoli), Santon (Venezia). Il punto sul campionato A tre giornate dalla fine del campionato, Parma e Triestina sono ormai condannate matematicamente alla retrocessione in serie C. La squadra emiliana ha ottenuto un platonico pareggio esterno (0 a 0) a Busto Arsizio. Anche la Triestina ha pareggiato, ma in casa, contro il Verona per 1 a 1, ed anche il distacco della compagine giuliana dalle altre pericolanti è divenuto ormai incolmabile. La lotta per evitare la retrocessione si sviluppa adesso fra S. Monza, Bari e Livorno, appaiate al terz'ultimo posto a pari punti (30), mentre con due lunghezze di vantaggio sono Trani e Verona che a meno di un crollo clamoroso, si possono considerare quasi al di fuori di ogni pericolo. Delle tre squadre pericolanti, due hanno pareggiato, Monza e Bari, rispettivamente sui campi del Venezia e del Modena, mentre il Livorno è stato nettamente battuto (2 a 0) dal Potenza. Trani o Verona hanno conquistato da parte loro il punto della tranquillità su campi esterni, i veneti a Trieste, come si è già detto, ed il Trani a Ferrara contro la Spal e questo risultato (0 a 0) costituisce indubbiamente una sorpresa, considerato il valore della Spal. Passiamo cosi a parlare delle squadre impegnate nella lotta per la promozione. A causa del pareggio interno con il Trani, i ferraresi sono stati raggiunti al secondo posto della classifica dal Napoli, vincitore sulla capolista Brescia. Ad un punto da questa coppia incalza il Lecco che ha battuto per 4 a 1 il Padova togliendo al veneti parecchie velleità di promozione. Qualche speranza di inserirsi fra le primissime continua intanto a nutrirla anche il Potenza, quinto a 40 punti, dopo la sconfitta inflitta al Livorno. (Stampa Sera)