Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Serie B
06-06-1965 - Giornata: 36 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Venezia AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Poppi Luciano, Sogliano Riccardo, Stucchi Natale, Dalle Vedove Giampiero, Vitali Alessandro, Mognon Giorgio, Ragonesi Renzo, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T.: Cappelli Giulio

Formazione avversaria
VENEZIA AC: Bubacco, Tarantino, Mancin, Neri, Spanio, Spagni, Bertogna, Santon, Guizzo, Mencacci, Pochissimo. All.: Achilli Camillo

Arbitro: Gussoni Cesare (Tradate)
Note
Ammonito Mencacci [V]. Inizio gara ore 16,00

Commento
ALESSANDRIA - VENEZIA (0-0) Protagonisti i portieri Nobili e Bubacco sono stati autori di spettacolari parate - Tra i grigi positivo esordio del diciannovenne Dalle Vedove Sebbene non assillate dall'imperiosa necessità di punti, in guanto entrambe potevano già ritenere sicura la permanenza fra i cadetti, Alessandria e Venezia hanno dato vita ad una gara agonisticamente accesa. A tratti i ventidue atleti sono stati impegnati in azioni assai pregevoli, che hanno strappato gli applausi allo scarso pubblico. Soprattutto sono emersi i due portieri Nobili e Bubacco, autori di spettacolari parate che hanno determinato il risultato; ad essi hanno fatto degna cornice in campo alessandrino Vitali, Poppi, Sogliano Un discorso a parte merita l'esordiente Dalle Vedove, il diciannovenne stopper alessandrino su cui i tecnici ripongono fondate speranze. In effetti la prova del cremonese, segnalato alla società grigia dal « mago » Dadone e plasmato a dovere da Coscia, è stata positiva: il ragazzo ha il senso della posizione ed una buona visuale del gioco. Alle prese col centroavanti neroverde Guizzo (le cui qualità fanno onore al suo nome), Dalle Vedove lo ha neutralizzato. Il Venezia dal canto suo ha messo in luce una formazione ben registrata nei vari reparti, con un ottimo Spagni in mediana e con Mencassi, Santon e Guizzo, molto pericolosi e attivi all'attacco. Tutto sommato però, anche se l'Alessandria non è riuscita a vendicare il pesante 4-0 del girone d'andata, il risultato è apparso giusto. Le maggiori occasioni da goal le ha avute peraltro il Venezia e già al 3' Nobili doveva esibirsi in una spettacolare parata su tiro di Santon presentatosi solo in area alessandrina. Un altro bell'intervento del portiere grigio si è avuto al 13' su di un tiro di Spagni. Ancora i due atleti al 24' si trovano di fronte e Nobili alza di pugno in «corner» un forte tiro del mediano neroverde. L'Alessandria si svincola dalla morsa offensiva ospite solo al 25', con un ottimo tiro di Ragonesi, scoccato appena fuori area, ohe costringe Bubacco a salvarsi in angolo con un plastico volo. Cinque minuti dopo Mognon, su invito di Bettini, manda il pallone a sorvolare la traversa. Al 41' Sonclni al volo, su tocco di Bettini, sfiora il palo. Nella ripresa parte di gran carriera l'Alessandria, ma Bubacco, con due decisi interventi su tiri di Soncini e Ragonesi, salva la propria rete. Ancora l'estremo difensore neroverde in evidenza al 7’, per un'ardita uscita su Oldani; nella susseguente mischia, l'arbitro non rileva un fallo di mano in area di un difensore ospite. Il portiere veneto deve ancora gettarsi sui piedi di Mognon all’8' e parare un colpo di testa di Vitali. Viene intanto ammonito Mencacci, mentre Nobili al 22' zoppica visibilmente per uno strappo alla coscia sinistra. La partita ha un rovesciamento di fronte e il Venezia va vicino al goal al 31', ma Nobili salva in tuffo su Guizzo. Al 32’ Mencacci colpisce la base del palo. (Stampa Sera - G.C.) LA PARTITA TRA I “GRIGI” ED IL VENEZIA SI E’ CONCLUSO A RETI INVIOLATE Positivo l’esordio del centromediano Dalle Vedove Non era decisamente una giornata di vena: la partita doveva terminare con un nulla di fatto; era segnato nel libro del destino e noi cd il pubblico abbiamo accettato il responso del destino stesso con serenità e filosofia. In fondo non era proprio il caso di fare dei drammi o di gridare allo scandalo. La squadra si era data da fare con impegno ed abnegazione, aveva anche condotto numerose offensive tenendo in mano per lunghi tratti le redini del gioco: ma la sorte beffarda e sopratutto i due portieri avevano più volte detto di no ed il tutto si era esaurito in un sacrosanto pareggio. Per la verità l’Alessandria si è trovata di fronte una squadra con i fiocchi, ben equilibrata, solida e scattante, in fiato ed in palla: cosi che il pareggio non è stato proprio un risultato beffardo come altre volte giustamente si è affermato, ma un risultato giusto che sancisce un equilibrio di gioco e di occasioni di entità pressoché uguale. Intanto siamo saliti a quota 35 migliorando la nostra posizione di classifica che ci consente di terminare in tranquillità il campionato mentre i nostri ragazzi già pensano alla trasferta di Trieste per domenica prossima. La partita dei portieri Per la verità di protagonisti ve ne sono stati due: i portieri. Basti pensare cosa sarebbe avvenuto di questa partita se dopo tre minuti di gioco già il Venezia, che stava per segnare, avesse effettivamente segnato. Infatti per uno sfortunato rimpallo Soncini perdette la palla al limite della nostra area: fu un attimo: Santon avanzò deciso e sparò decisamente in rete mentre Nobili gli usciva contro; il portiere si buttò istintivamente a destra e colpì fulmineamente il pallone con il braccio rimandandolo lontano: fu la parata più bella ed emozionante ma anche la occasione più netta di tutta la partita. Per tutto il primo tempo,o gran parte di esso, l’iniziativa fu degli ospiti e solo la grande giornata di Nobili salvò il risultato. Ragonesi lavorava molto ma non era a posto: sciupava molto del suo lavoro e non riusciva a creare utili collegamenti; dietro di lui Stucchi non aveva una posizione sicura: molte volte lo vedemmo muoversi con affanno e volontà ma senza una marcatura che pure gli sarà stata scrupolosamente affidata. Soncini pure lavorava parecchio ma non riusciva più a ripetere la magnifica prova di otto giorni fa: la volontà era la stessa, ma la precisione ben altra. Solo un tiro al volo del nostro interno invitò il pubblico ad un bell’applauso. Nel secondo tempo, con il vento a favore, i nostri uomini trovarono una maggior vena e riuscirono a combinare ottime azioni che veramente avrebbero meritato una rete: ma il portiere Bubacco rispose con la stessa prontezza di Nobili impedendo la segnatura: già al 4' e poi al 5' consecutivamente il difensore veneto dovette mandare la palla in calcio d'angolo con ottimi interventi. Tredici minuti dopo (18') vediamo il bravo portiere entrare su Mognon con decisione prodigiosa e mandare in corner; era avvenuto questo: batteva una punizione Soncini il quale allungava un perfetto passaggio a Mognon; questi esitava e si perdeva in un palleggio inutile. Il portiere non esitava un momento ad intervenire. Fu così che la giornata si chiuse con i portieri sugli altari, dominatori della partita. Nobili purtroppo si è infortunato al 20’ del secondo tempo e fu necessario praticargli una puntura di "novocaina" per attutirgli il male alla gamba e consentirgli di terminare la partita. Mognon e Delle Vedove Un ritorno ed un esordio entrambi attesi con interesse. Per Mognon l’attesa veniva da una buona parte del pubblico che ha continuato ad essergli fedele. Questo ragazzo ha trovato in Alessandria un ottimo ambiente: malgrado le sue prestazioni siano state spesso mediocri e spesso insufficienti, il pubblico lo ha sovente incoraggiato, ha creduto in lui, lo ha atteso in altre gare per consentirgli la possibilità di una riprova. Il pubblico, che spesso buon giudice ed esatto psicologo (almeno il nostro) ha compreso che quella che poteva essere interpretata come abulia, era invece la timidezza di un giocatore che impegnava tutto se stesso e che sovente proprio non ce la faceva. Il ritorno di Mognon nella gara con il Venezia ha ancora una volta confermato i suoi limiti oltre che la sua onestà e volontà. Egli purtroppo non ha mai potuto inserirsi autorevolmente nella manovra, sempre per un qualcosa che rende la mano vra lenta ed impacciata e raramente lo pone in condizioni di sfruttare quel suo tiro che è tutt'altro che trascurabile. Ben diversa la prova del giovane Delle Vedove che attendeva scalpitando di esordire e che superò il primo quarto d’ora vincendo a stento una naturale e prevedibile timidezza. Solo in una occasione, e precisamente al 16' del secondo tempo vedemmo un uomo sfuggirgli nettamente: fu Mencacci che partì sulla sinistra con una prontezza fulminea e lasciò il ragazzo a mezza strada, per fortuna senza conseguenze. Ma per tutta la gara Delle Vedove non ha deluso, dimostrando un senso della posizione, un anticipo ed una visione di gioco assolutamente notevoli. Questo è già un passo positivo per il futuro: una voce attiva di bilancio che si può trarre a fine campionato. Ora due partite ancora ci attendono e noi attendiamo con fiducia che qualche altro giovane si affermi e superi positivamente l’esperimento. (Il Piccolo, 9 giugno 1965 - Barbagrigia) RISULTATI: Bari – Triestina 1-1 Brescia – Catanzaro 1-1 Lecco – Pro Patria 3-1 Livorno – Trani 3-0 Modena – Spal 0-2 Monza – Palermo 3-2 Potenza – Parma 2-0 Reggiana – Napoli 1-1 Verona – Padova 2-1 CLASSIFICA: Brescia p. 47, Spal 45, Lecco, Napoli 44, Potenza 42, Padova, Modena 39, Catanzaro 37, Palermo 36, Venezia, Alessandria, Pro Patria 35, Reggiana, Verona 34, Livorno, Monza, Trani 32, Bari 31, Triestina 24, Parma 23. MARCATORI: 20 reti: De Paoli (Brescia), 19 reti: Clerici (Lecco), 17 reti: Bercellino (Potenza), 12 reti: Conti (Modena), Muzzio (Spal), 11 reti: Cristin (Monza), Carminati (Padova), Calloni (Reggiana), 10 reti: Bettini (Alessandria), Canè (Napoli), Reccagni (Reggiana), Santon (Venezia). Il punto sul campionato Brescia quasi promosso in A. E’ la sentenza dalla terz’ultima giornata. Le rondinelle si sono fatte bloccare in casa dal Catanzaro ma conservano tre punti di margine sul quarto posto. Vero che i bresciani devono affrontare le ultime due partite in trasferta, ma è alquanto improbabile che vengano superati da tre squadre. E’ apertissima, invece, la lotta per le altre due promozioni. La Spal (2-0 a Modena) ha un solo punto di vantaggio su Napoli (1-1 a Reggio Emilia di fronte a cinquemila suoi tifosi) e Lecco (3-1 alla Pro Patria). Se li giocheranno loro tre con un occhio rivolto alle spalle dove c’è il Potenza in agguato. Complicatissima anche la situazione in fondo: per l’ultimo posto in discesa sono in lotta Bari sotto di un punto rispetto a Livorno, Monza e Trani. Dovranno tutte fare molta attenzione perché un passo falso potrebbe essere fatale.