Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1964/1965
Coppa Italia
06-09-1964 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Primo Turno


Alessandria US - Juventus FC 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 21. Di Cristofaro C.[A] 42. Menichelli [Ju] , 84. Stacchini [Ju]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Mognon Giorgio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria
JUVENTUS FC: Anzolin, Gori, Sarti Benito, Castano, Salvadore, Leoncini, Stacchini, Mazzia [46. Coramini], Combin, Da Costa, Menichelli. All.: Herrera Heriberto.

Arbitro: Bernardis Mario (Trieste) [Ruggeri, Zanellini]
Note
Ammonito: 57. Ragonesi [A]. Angoli: 3-9. Spettatori: 12.000, incasso 9 milioni e mezzo Cielo coperto, giornata calda e afosa. Terreno sdrucciolevole e irregolare. Inizio gara ore 15.30

Commento
Il giovane Di Cristofaro aveva portato in vantaggio i grigi L'ALESSANDRIA SEGNA PER PRIMA MA E’ BATTUTA DALLA JUVENTUS: 1-2 Tra i bianconeri mancavano le mezze ali Sivori e Del Sol, tuttavia la prova dei juventini è risultata ancora una volta sconcertante - Troppo solo Combin all'attacco e confuso gioco a centrocampo - Una medaglia d'oro al portiere alessandrino Nobili Gino Stacchini, ala della Juventus e sei volte, maglia azzurra nella Nazionale di calcio ha aggiunto ieri alle sue numerose benemerenze sportive anche quella di aver segnato il goal decisivo a pochi minuti dal termine di una opaca partita, evitando cosi agli sfortunati spettatori accorsi ad Alessandria la noia dei tempi supplementari. Quanto si è visto nei novanta minuti regolamentari è stato più che sufficiente. Nel primo turno di Coppa Italia, l'Alessandria, portata ad un buon grado di preparazione dall'allenatore Giorcelli ha fatto intravvedere ai suoi sostenitori la speranza di un clamoroso successo, andando in vantaggio grazie ad un goal del diciannovenne Di Cristofaro. La Juventus, dopo molte fatiche, è riuscita a pareggiare su spunto di Combin. al solito il migliore dell'attacco, deviazione di testa di Menichelli e vano tentativo di salvare sulla linea bianca operato da Vitali. Questo nel primo tempo. Durante quasi tutta la ripresa, una squadra grigia ormai stanca ed una Juventus confusionaria hanno dato l'impressione di non poter più segnare su azioni di linea. E' intervenuto allora Stacchini. L'ala destra ha raccolto un passaggio corto di Coramini, ha effettuato un giro su se stesso ed ha scagliato da fuori area un « sinistro » fortissimo che ha sorpreso il portiere Nobili. L'Alessandria è stata dunque battuta come era nelle previsioni, e la Juventus, pur affermandosi, ha continuato a non convincere del tutto, anche, qui secondo una non difficile profezia. Da Cuneo a Biella, da Milano ad Alessandria lo stile dei bianconeri non varia. Ieri mancavano Sivori (tendinite) e Del Sol (mal di gola), ma l'assenza dei due assi potrebbe giustificare un calo di rendimento, magari una sorpresa negativa, non il non gioco juventino che continua ormai da troppe settimane. L'allenatore Heriberto Herrera ripete che il suo attacco dovrebbe funzionare con tre punte, Combin, una mezz'ala ed un'ala, che la manovra deve essere basata su rapidi spostamenti degli avanti in modo da aprire dei varchi nelle linee avversarie per spalancare così la strada verso il goal. Alle spalle dei tre, l'altra estrema, l'altra mezz'ala ed un mediano, sia pure variamente scaglionati in profondità, dovrebbero inoltre assicurare il dominio del centro campo. Tutto questo in teoria. In pratica si è visto anche ieri ad Alessandria un Combin talmente isolato da dare origine ad un amaro, e forse troppo severo, commento: « Lo scorso anno la Juventus era una squadra senza centravanti, ora è un centravanti senza squadra». Per il resto, gli scambi tra Da Costa e Menichelli sul settore sinistro dell'attacco e Mazzia e Stacchini sul destro, sono stati tutt'altro che fluidi ed efficaci. In quanto al lavoro sulla fascia centrale del terreno, non tutti erano in buona giornata; tutti, invece, insistevano nel portare la palla anziché passarla al primo tocco. Gori inoltre, rimasto senza avversario da controllare e quindi praticamente libero (l’Alessandria ha arretrato stabilmente l'ala sinistra alle spalle del centravanti), si è portato egli pure in questo settore, ma raramente si è inserito nella manovra o ha tentato la via del goal. A scusante dei bianconeri stanno il terreno scivoloso e l'evidente impaccio nell'applicare una «lezione» di gioco non ancora bene assimilata, oltre all'assenza di Sivori e Del Sol, di cui si è detto, ma per il resto pare urgente arrivare presto ad un gioco con almeno tre elementi fissi in attacco (e per presto si intende lo spazio di una settimana, poiché domenica prossima incomincerà il campionato) e ad una più rapida organizzazione dei centrocampisti. Di questa prima partita della stagione calcistica resta ancora da far rilevare per l'Alessandria la buona impressione suscitata dalla formazione di serie B. L'esperimento di Vitali difensore libero, tentato a Trieste sul finire dello scorso torneo, è stato ripetuto con buon esito; Migliavacca ha cercato di contrastare, spesso con fortuna, Combin il centravanti che freme in attesa di palloni utili da giocare e che raramente sciupa quelli che gli vengono a tiro. In avanti una lieta sorpresa il diciannovenne Di Cristofaro e buoni anche Mognon (che però è un po' lento) e soprattutto Ragonesi, giocatori del Genoa e Bologna, arrivati a compensare il vuoto ed ì rimpianti lasciati da Rivera e Fara. Il vecchio Renzo Bettini si è inoltre fatto ammirare per alcune sorprendenti sgroppate. Fin che ha avuto flato l'undici grigio, che pure mancava di Oldani, ha tenuto testa alla Juventus, una compagine non ancora all'altezza dei sogni e delle esigenze dei numerosi sostenitori che la vogliono tra le prime in Italia, ma pur sempre una formazione ricca di elementi famosi; poi ha ceduto con onore. L'Alessandria parte per il nuovo campionato con il chiaro programma di evitare i rischi di retrocessione paurosamente sfiorati nell'ultima annata. La dignitosa sconfitta subita ieri, le è un buon augurio. Sulle vecchie tribune dello stadio alessandrino, legate a tanti cari ricordi di sport (le annate della serie A, i primi passi di Rivera quindicenne e più indietro nel tempo le battaglie da pari a pari con le grosse squadre: Bologna, Inter, Torino, Milan, Juventus) sulle vecchie tribune dello stadio, dicevamo, numerosi gli sportivi giunti da ogni parte a riprendere contatto col calcio e ad esaminare la Juventus. Giustiniani, presidente della Corte Federale ricorda i tempi torinesi in cui poteva seguire maggiormente i bianconeri « parla con orgoglio paterno del figlio che è pure lui dirigente calcistico, consigliere del Novara, l'ex campione del mondo Gioanin Ferrari, alessandrino di origine come un altro ex azzurro, Cattaneo, tecnici di varie squadre, operatori della tv (quanti obiettivi reali o metaforici puntati ieri sul nuovo gioco della Juventus). Ed infine, gli uni accanto agli altri, i presidenti delle due squadre, on. Catella e comm. Melchionni, con i vice Giordanetti e Cerniti, per parte bianconera, e Venturino, Grassano e Testa per quanto riguarda i grigi. Prima del calcio d'inizio un tifoso alessandrino offre una medaglia d'oro a Nobili per la buona prestazione nello scorso torneo, gesto simpatico che fa sempre piacere, specie all'interessato. Ed ecco, al via, la Juventus mettere in evidenza gli abituali cinque-dieci minuti di promettenti attacchi (promesse da marinaio, purtroppo) quindi al 16' l'arbitro deve dare prova di notevole colpo d'occhio, accorgendosi del pallone sgonfio e ordinandone la pronta sostituzione. Una bella parata di Nobili al 17’, poi al 23' i grigi sono in vantaggio. L'azione parte da una rimessa laterale: Mognon dà a Soncini (l'ala sinistra diventata centrocampista). Questi tira da distante; il portiere Anzolin, pressato da Renzo Bettini, si lascia sfuggire il pallone; Di Cristofaro irrompe e mette a segno. La Juventus potrebbe pareggiare su centro di Mazzia e colpo di testa di Combin e su punizione battuta da Sarti e finita sul palo (solo dopo si scoprirà, però, che il fallo era a due calci e che pertanto il tiro diretto in rete non sarebbe stato sanzionato) ma soprattutto corre dei rischi ad opera di Di Cristofaro che interviene una volta di testa e l'altra di piede. Il terzino Sarti incaricato di controllare il n. 7 non è evidentemente in giornata ed il ragazzo alessandrino ne approfitta. Del resto non è lui solo tra i bianconeri ad apparire frastornato, anche nel reparto difensivo. Il pareggio juventino nasce così quasi per caso, sul finire del primo tempo. Mazzia interrompe una serie di triangolazioni destinate nelle intenzioni dei grigi a far trascorrere minuti, ed a niente altro. Il « numero 8 » bianconero passa svelto a Combin scattato lungo la linea laterale del campo (ecco un'applicazione pratica e ahimé rara, delle teorie di Heriberto Herrera). Il franco-argentino, da posizione difficile, fa partire un centro preciso. Menichelli che è diventato per l'occasione ala destra devia di testa. Mentre la palla sta già entrando in porta, Vitali tenta un impossibile rinvio, ma la sfera urta sotto la traversa e termina in goal. Nella ripresa una rete di Combin è stata annullata senza discussioni dal ventiseienne arbitro triestino Bernardis, un giovane che si affaccia alla ribalta delle grosse partite. Vi era stata infatti una uscita da fondo campo prima che un bianconero centrasse. In chiusura di gara, al 39', il goal valido e decisivo di Stacchini. La Juventus può proseguire il cammino di Coppa Italia. (Stampa Sera - Paolo Bertoldi) Solo nel finale i bianconeri passano ad Alessandria CHE FATICA LA JUVE! Niente gioco senza Sivori e Del Sol La Coppa Italia prosegue per la Juventus ma che sudata eliminare l’Alessandria! I bianconeri privi dell’infortunato Sivori e dell’indisposto Del Sol, hanno addirittura rischiato la sconfitta di fronte alla povera ma intraprendente formazione dei grigi: dopo aver subito il gol dell’ex-interista Di Cristofaro – uno degli attaccanti più incisivi e più pericolosi – gli juventini hanno di nuovo rimesso in discussione il risultato pareggiando alla scadere del primo tempo con Menichelli e, nella ripresa, grazie all’unico spunto individuale di Stacchini, hanno agguantato la vittoria. La Juventus vista oggi al Moccagatta ha nuovamente deluso i suoi sostenitori: oltre alla povertà di idee, alla confusione tattica, al gioco eseguito con lentezza esasperante dai suoi atleti, molte individualità hanno fatto difetto. Elementi come Leoncini, Sarti, Gori, Salvadore fallivano addirittura Lanci e passaggi, favorendo il gioco degli avversari. La difesa concedeva troppe libertà agli attaccanti alessandrini. Bettini aveva addirittura via libera in più di una occasione, nonostante i suoi trentatre anni di età, mentre il giovane Di Cristofaro metteva sovente in difficoltà un difensore come Sarti superandolo ogni volta che scendeva a rete. Il centrocampo bianconero composto dall’asse Leoncini – Da Costa – Mazzia era inefficace. Combin, troppo solo, alle prese con due avversari (lo stopper Migliavacca ed il libero Vitali) non riusciva ad esprimersi secondo le sue possibilità, mancandogli la collaborazione necessaria per aprirsi dei carchi utili a puntare a rete. Servito poco e soprattutto con passaggi di precisione sommaria, il centravanti franco-argentino era costretto a scattare a vuoto. Combin protestava, scuoteva il capo, adocchiava continuamente Heriberto Herrera ed implorava i compagni perché lo servissero di passaggi utili. Tutto inutile, inutili anche le imprecazioni dello stesso trainer bianconero, che dalla panchina incitava i suoi uomini a liberarsi di prima del pallone senza indugiarsi a passarlo in profondità. Al contrario i bianconeri, nervosi e preoccupati, cedevano all’orgasmo le loro indiscusse qualità tecniche e si esprimevano a singhiozzo improvvisando le azioni. Ne traeva ovviamente vantaggio l’Alessandria che poteva così passare in vantaggio con il gol di Di Cristofaro. all’inizio della gara la Juventus ha subito detto chiaramente che mancandogli Sivori e un motorino del calibro di Del Sol, il peso di questi due atleti si fa sentire. Si nota intanto una certa insicurezza da parte di Sarti che continua a fallire passaggi ed è nervosissimo. AL 23’ giunge il primo gol alessandrino. L’azione è promossa da Mognon che serve Soncini, poi lancia in area, viene intercettato da Anzolin che non trattiene la palla perché coperto da Salvadore e Castano, la quale palla finisce per insaccarsi a porta vuota. Uno a zero. Incredula per il vantaggio acquisito l’Alessandria si inorgoglisce e si inalbera. Sarà un errore, anche se i suoi elementi migliori, il libero Vitali, lo stopper Migliavacca, l’ala destra Di Cristofaro e l’anziano Bettini riescono a produrre un gioco efficace. Infatti i grigi si abbandonano ad una sciocca melina che determinerà il gol del pareggio. Al 31’ Combin su punizione riesce finalmente a tirare a rete ma Nobili para. Al 36’ Leoncini intercetta di testa un traversone di Migliavacca e rimanda verso Di Cristofaro il cui tiro violento sibila all’incrocio dei pali sulla destra di Anzolin che era ormai battuto. Dopo un palo di Sarti al 38’ su punizione, al 44’ giunge il sospirato pareggio. Combin nella posizione di ala siniatra effettua un lungo traversone in direzione di Menichelli il quale incorna la sfera e trasforma in gol, anticipando l’intervento di Nobili e Vitali: 1-1. Nella ripresa il gioco cambia di tono. L’Alessandria ormai spremuta cede le armi ai più tecnici bianconeri i quali tuttavia non riescono a dare una dimostrazione di gioco e la loro esibizione è sempre scadente. Fra le file degli ospiti Herrera sostituisce Mazzia con il debuttante Coramini. (Corriere dello Sport – Bruno Bernardi) CON LA JUVENTUS PROVA POSITIVA Concediamo ai grigi quanto è giusto e togliamo loro tanto di cappello per la prova di domenica al Moccagatta. Ricordate le striminzite partite pre-campionato? Ebbene sono bastati 90’ di gioco contro la Juventus per rimettere tutti quanti d’amore e d’accordo malgrado la sconfitta 1-2. Indubbiamente abbiamo ritrovato una squadra, come da anni non succedeva, e quello che più conta in un momento di nuovo clima, alla vigilia di un campionato per il quale ancora un mese fa si nutrivano non poche perplessità. Dalla... polvere di Canelli, l’Alessandria è salita all’altare del Moccagatta, al cospetto di un avversario, severo giudice per il suo avvenire. La prova con la Juventus è stata dunque positiva e dovete accogliere le nostre scuse se in apertura siamo caduti in qualche spunto retorico, forse presi anche dall’entusiasmo dei dodicimila che domenica hanno gremito gli spalti del Moccagatta. Scendiamo comunque al freddo ragionamento, senza tanti svolazzi, o meglio ancora alla risultante di una giornata. Qualcuno potrebbe anche tentare una doccia gelata dicendo: - Ma alla Juventus non mancavano Sivori e Del Sol? Quindi per i grigi, fare un’ottima figura era cosa più che logica!… L’interrogativo e la punta polemica sono però inutili se consideriamo che gli avversari di domenica rispondevano ai nomi di Combin, Castano, Salvadore, Stacchini, Menichelli, Da Costa e così via. Contro tanto lusso bianco-nero, i grigi hanno saputo impostare il loro gioco per nulla intimoriti ed anzi salendo in cattedra per buona parte della partita. Perché, sia ben chiaro che quanto cercava di fare la Juventus (due punte avanzate, centrocampo con ritorno delle ali tornanti all’attacco) riusciva invece perfettamente ai grigi. E parliamo dell’attacco. Giorcelli aveva... scoperto Di Cristofaro e domenica gli ha concesso fiducia. Il ragazzo per nulla preoccupato dell’esordio di fronte al pubblico amico, si è fatto in quattro per tornare sulla zona di Soncini e catapultarsi nuovamente in attacco. Il giovane è una simpatica realtà, tanto è vero che la rete è stata sua e per poco, per un soffio, ha mancato il raddoppio con un tiro diagonale veramente spettacoloso. Insomma un giovane ancora da smaliziare ma robusto come un torello e che certamente non perdona se gli si presenta l’occasione. Sull’altro versante, Ragonesi: uscito dalla... cella di rigore - evidentemente la punizione è servita - l’ex bolognese è stato, per così dire, il motorino della squadra. Ci si aspettava con l’inizio della ripresa di vederlo in « trance » per l’enorme spreco di energie nella prima parte della gara, ed invece, quasi come fosse giunto allora dalla villeggiatura, ha continuato imperterrito nella sua azione. E poi Soncini. Un Soncini ottimo centro-campista, forse ancora lento, lezioso nel ricercare l’impostazione della manovra, ma purtuttavia sulla strada della migliore condizione. L’attaccante-mediano ha dominato la situazione in un ruolo in cui non è da tutti venir fuori indenni, soprattutto quando si ha di fronte la Juventus. Con questo quadro creato da spiccate individualità, per l’anziano Bettini, il giocare era certamente un invito a nozze. Su lui si sono spesi fiumi di parole, di lui si conosce la tecnica, l’astuzia del... gatto sornione e poi scattante come un razzo al momento giusto. Una sua ’’personale”, nella ripresa, ha mandato in visibilio il Moccagatta: corsa lunga in mezza diagonale al campo, con avversari alle costole ’’mollati” così su scatti e riscatti, poi tiro finale sfortunato ma degno di un campione Con Bettini che ancora si mantiene saldo sulla breccia, qualcuno farà la domanda logica per l’altra punta avanzata dello schieramento: - E Mognon? Il centravanti non ha certo disputato una buona partita. D’altra parte già alla vigilia avremmo potuto avanzare delle riserve sulla sua prestazione, in quanto, dopo Chiavari dove si era distinto, aveva avuto un calo preoccupante nella condizione. Con questo intendiamo dire che per il momento non vogliamo esprimere un giudizio, rinviando l’argomento ad altra occasione, cioè dopo averlo rivisto in gioco. Giorcelli cercava la migliore manovra di attacco e crediamo proprio che sia riuscito a trovarla, perlomeno stando alle risultanze dell’incontro. Per la difesa era necessaria solo una riconferma in quanto già si conosceva il valore degli estremi difensori. Date un Combin da controllare, aggiungete al suo fianco un Menichelli ed ancora uno Stacchini e vedrete quante difese vanno a farsi benedire! Eppure Vitali, ancora, ha giganteggiato e Migliavacca da buon stopper non ha mai perso il controllo della situazione. E così dicasi dei due terzini, Melideo e Poppi; quest’ultimo indubbiamente con le migliori caratteristiche per raggiungere i più alti valori del calcio. Discorso a parte per Carlini. I pareri sulla prova di questo giocatore sono discordi, ma dobbiamo rammentare che il suo compito era tra i più ingrati: difesa e poi raccordo sulla verticale destra con l’attacco. Leoncini nell’altro settore non ha brillato certamente nel mentre Carlini, pur con i difetti che gli son noti, ha raggiunto la sufficienza. E discorso ancora per Nobili. Mettere in dubbio le qualità del portiere sarebbe come negare l’esistenza del sole. Nobili in ogni partita esprime il meglio di sé stesso ed ancora lo ha fatto domenica con la Juventus. Pur tuttavia, egli, oltre che giocatore ci pare troppo ... tifoso dei grigi, ragione per cui, a tratti, crea nella sua area momenti delicati. Forse una maggiore razionalità ne farebbe un difensore perfetto. (Il Piccolo – Franco Benzi)

Primo Turno

Alessandria US - Juventus FC 1 - 2 (1 - 1)

RETI:

21. Di Cristofaro C.[A]
42. Menichelli [Ju] , 84. Stacchini [Ju]

Alessandria US

Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Mognon Giorgio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio

All.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria

JUVENTUS FC: Anzolin, Gori, Sarti Benito, Castano, Salvadore, Leoncini, Stacchini, Mazzia [46. Coramini], Combin, Da Costa, Menichelli. All.: Herrera Heriberto.

Arbitro: Bernardis Mario (Trieste) [Ruggeri, Zanellini]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Primo Turno

Alessandria US - Juventus FC 1 - 2 (1 - 1)

RETI:

21. Di Cristofaro C.[A]42. Menichelli [Ju] , 84. Stacchini [Ju]

Alessandria US

Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Mognon Giorgio, Bettini Lorenzo, Soncini AntonioAll.: Giorcelli Anselmo

Formazione avversaria

JUVENTUS FC: Anzolin, Gori, Sarti Benito, Castano, Salvadore, Leoncini, Stacchini, Mazzia [46. Coramini], Combin, Da Costa, Menichelli. All.: Herrera Heriberto.

Arbitro: Bernardis Mario (Trieste) [Ruggeri, Zanellini]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

21. Di Cristofaro C.[A]
42. Menichelli [Ju] , 84. Stacchini [Ju]

Nobili Natale, Melideo Rocco, Poppi Luciano, Carlini Rino, Migliavacca Giancarlo, Vitali Alessandro, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Mognon Giorgio, Bettini Lorenzo, Soncini Antonio

All.: Giorcelli Anselmo