Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
26-09-1965 - Giornata: 4 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Reggina AS 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 3. Bettini L.[A] 27. Ferrario [Re]

Alessandria US Nobili Natale, Marconato Ubaldo, Bonfanti Mario, Tagnin Carlo, Migliavacca Giancarlo, Gori Carlo, Di Cristofaro Carlo, Maddè Sergio, Bettini Lorenzo, Gorrino Fernando, Ragonesi Renzo All.: Allasio Federico

Formazione avversaria
REGGINA AS: Persico, Mupo, Barbetta, Baldini, Gallusi, Baroncini, Camozzi, Ferrario, Santonico, Florio, Rigotto. All.: Maestrelli Tommaso

Arbitro: Picasso Alberto (Chiavari)
Note
Ammoniti: Baldini [R], Baroncini [R], Gori [A], Migliavacca [A]. Spettatori: 5.000 circa (2.889 paganti, incasso L. 2.305.000) Inizio gara ore 15.30

Commento
UNA ALESSANDRIA IRRICONOSCIBILE CONCEDE IL PARI ANCHE ALLA REGGINA Siamo da capo. Abbiamo visto la Reggina e soprattutto abbiamo visto i grigi che ormai non possono più accampare tante scuse per giustificare la pochezza di un incontro. Sbagliare — come si dice — è umano ma perseverare è proprio da stolti. E l’Alessandria sta ormai esagerando di partita in partita dimostrando ampiamente che i difetti saltati fuori fin dall’incontro di Coppa Italia sono rimasti tali e quali come erano. Eppure c’è da chiedersi se sia così difficile ovviare a queste piccole cose che diventano poi grandi al cospetto di un avversario anche minimo come la Reggina. Noi, il pubblico alessandrino, non discutiamo per nulla i valori dei singoli grigi. Non vogliamo avanzare apprezzamenti su di una campagna acquisti in quanto ben siamo coscienti delle difficoltà finanziarie incontrate e delle traversie nelle quali ancora incoccia la compagine direttiva. Ci accontentiamo del materiale umano che c’è. Ci accontentiamo, anche se eravamo abituati a tutt’altra classe non dimenticando che questa è la terra dei Rivera, dei Baloncieri, dei Bertolini, cioè di gente che ha fatto parlare tutto il mondo. Ammettiamo dunque di recarci al Moccagatta e di vedere anche calciare in terra anziché sulla palla, sbagliare il passaggio, sbagliare il tiro. Però — ci deve essere concesso — ogni argomento ha dei limiti ben precisi e nel caso dei grigi non si può andare oltre. D’accordo: siamo disposti, e lo abbiamo dimostrato, ad osannare l’Alessandria ed i suoi ragazzi, ma perlomeno pretendiamo che alla domenica ci venga concesso un briciolo di intelligenza di gioco. Ora, quando vediamo perseverare in tal maniera, vediamo il ripetersi continuo degli stessi errori, quasi vien logico pensare che lo si fa apposta. Non è giustificato in nessun modo concedere ai due terzini grigi e allo stesso Gori di "tocchettare” nella loro zona. Eppure, malgrado che tutte le reti subite fino ad oggi siano scaturite da tali confidenze, ancora domenica la Reggina ha avuto la possibilità di pareggiare per questa cocciutaggine. Ora non ci si venga a dire che questo dipende da limiti ben precisi dei giocatori. Non crediamo, con l’esempio proprio di domenica, che per un bel calcione di Marconato, diretto verso il fuori laterale, si richiedesse una tecnica superlativa. Eppure, in quel momento, 11 nostro terzino avrebbe salvato l’incontro. Ed, invece, anche Gori insistendo ha poi spedito la palla sul piede di Baldini con la conseguente doccia fredda della rete del pareggio. E così è sempre stato anche nella manovra avanzata, dove Tagnin ottimo nel controllare l’avversario, difettava poi nel rilancio. Dove gli altri (ad esempio, Ragonesi) assumeva no posizioni del tutto inaspettate. Tutto questo ha portato a situazioni illogiche, senza co strutto. Lasciamo andare! Non crediamo che Allasio abbia ordinato una tattica di tal genere. Non crediamo che Allasio abbia detto a Ragonesi di concedere a Baldini (il n. 4 della Reggina) di scorazzare per tutto il campo. C’è una giustificazione a tutto questo? Non lo crediamo. D’altra parte non possiamo anche fare altri svolazzi fantasiosi pensando di sostituire degli uomini. Ragonesi è partito domenica sera per il servizio militare e potranno forse rientrare Oldani e Pasquina. I terzini resteranno quelli che sono in quanto Codognato ben difficilmente potrà giocare non essendo ancora stato ratificato il suo contratto, nel mentre Melideo — lo abbiamo visto in allenamento — non è ancora in condizione. Di quelli non impegnati domenica resta ancora Soncini ma è chiaro che partendo Ragonesi egli verrà chiamato in causa. Dunque non ci sono soluzioni di uomini ma bensì la possibilità che i grigi si schiariscano le idee e comprendano che una disciplina di gioco è assolutamente necessaria. Non vorremmo aver scritto queste parole, in quanto non ci piacciono gli atteggiamenti da tecnici ma ormai è chiaro che l’argomento si impone. D’altra parte pensiamo che anche Allasio sia d’accordo con noi nel constatare certi... inciucchimenti del tutto deleteri per l’economia del gioco di squadra. Noi quando abbiamo visto giocare con la Reggina in tal maniera abbiamo pensato al mercoledì precedente. Sarebbe bastato giocare come nell’allenamento ed al minimo un paio di goal secchi nessuno li toglieva ai calabresi. Perchè non si è giocato così? Eppure erano gli stessi uomini, gli stessi atleti con la stessa preparazione. Allasio, certo, in questi giorni dovrà risolvere il problema. Il male dell’Alessandria è tutto qui. (Il Piccolo - Franco Benzi) Terzo consecutivo pareggio della squadra piemontese ALESSANDRIA-REGGINA: 1-1 Alla rete di Bettini ha replicato Rigotto - Fra i grigi mancavano Oldani e Pasquina - Nobili evita la sconfitta nel finale L'Alessandria ha ancora deluso. Contro una modesta ma volitiva Reggina non è andata oltre il pareggio (1-1,) il terzo consecutivo dopo quattro giornate di campionato. La tanto attesa e sospirata vittoria non è venuta ed i tifosi locali hanno abbandonato il Moccagatta amareggiati per la negativa prova fornita dai loro beniamini. Ad onor del vero, rispetto alla partita della precedente domenica contro il Catanzaro, gli uomini di Allasio hanno palesato un certo miglioramento, specialmente in grinta e velocità: difetta loro ancora l'intesa e l'esperienza. Per di più, ieri erano assenti per infortuni Pasquina e Oldani, vale a dire due elementi importanti per l'attacco. Rientrava Maddè, il quale si è dimostrato l'unico ad avere le idee chiare per dare propulsione all'anemica prima linea grigia. In sostituzione di Pasquina, ma con compiti di ala sinistra in quanto Ragonesi, schierato con il numero 11, è subito retrocesso a centro campo, ha giocato un altro giovanissimo, vale a dire il diciannovenne Gorrino, la cui prova merita di essere tenuta in considerazione. Anche nella difesa le cose non sono andate molto bene: troppi tentennamenti e a volte ingenuità hanno permesso il crearsi di azioni pericolose da parte degli ospiti, i quali ne hanno approfittato per mettere a segno la rete del pareggio. Mentre Bonfanti è riuscito a tenere a bada il suo avversario, Marconato invece ha faticato più del previsto per controllare Rigotto, pronto sempre a sfuggire al terzino grigio, costretto a ricorrere a mezzi poco ortodossi per fermarlo. Un avvo brillante dell'Alessandria, che dopo solo tre minuti segna: Maddé scarta due o tre avversari in area di rigore ospite e poi passa a Bettini. Il centro-avanti è pronto a sfruttare l'occasione battendo Persico in uscita. La Reggina accusava il colpo, ma ben presto si riprendeva, replicando con Rigotto: il tiro dell'ala però, dopo aver attraversato tutta la luce della porta di Nobili, si perdeva sul fondo. Il forte vento non ha cessato un attimo di disturbare il gioco, per cui le azioni sono state falsate. Al 27' la Reggina, fra uno sventolio festoso di bandierine amaranto (pareva quasi di essere allo stadio calabrese) ha ottenuto la rete del meritato pareggio. Un ennesimo tentennamento della difesa alessandrina ha consentito a Baldini di smarcare Ferrarlo, che con un tiro a mezza altezza ha battuto Nobili. Nella ripresa gli ospiti hanno perso malamente con Santonico l'occasione per andare in vantaggio: buon per l'Alessandria che il centroavanti reggino abbia mandato alle stelle un pallone tirato da non più di tre metri dalla porta di Nobili. L'Alessandria ha avuto un'impennata al 50', ma Persico è stato bravissimo a neutralizzare il tiro ravvicinato di Bonfanti, come pure nel parare un colpo di testa di Bettini e un altro tiro di Gorino. Sul finire della partita Nobili ha salvato il pareggio buttandosi alla disperata su Rigotto che, sfuggito a. Marconato, si era presentato solo davanti al portiere dei grigi. (La Stampa - Ed. Sport - Giovanni Camagna) RISULTATI: Genoa - Livorno 3-1 Messina - Trani 0-0 Novara - Catanzaro 1-1 Padova - Mantova 0-1 Palermo - Monza 4-0 Pisa - Modena 1-0 Potenza - Lecco 2-3 Pro Patria - Verona 1-1 Venezia - Reggiana 1-0 CLASSIFICA: Mantova p.8; Catanzaro 6; Genoa, Lecco, Livorno, Reggina, Novara 5; Messina, Modena, Palermo, Pisa, Venezia 4; Monza Verona, Potenza, Reggiana, Trani, Alessandria 3; Padova 2; Pro Patria 1 MARCATORI: 5 reti: Di Giacomo (Mantova), 3 reti: Clerici (Lecco), Bramati (Novara), Troja (Palermo), Ferrario (Reggina). Il punto sul campionato Locatelli ha trascinato il Genoa al successo sul Livorno segnando due reti, il terzo è stato siglato da Zigoni. Pur dominando la gara in lungo e in largo il Novara non è riuscito a battere il Catanzaro che, impostando il gioco maggiormente sulla difensiva, è riuscito a strappare un buon pareggio. Il Mantova ha avuto una buona dose di fortuna nella vittoria contro il Padova: il gol della vittoria è stato siglato da Corelli. Con questo risultato i virgiliani oltre a restare i sol ia punteggio pieno, allungano sul Catanzaro. Primo punto della Pro Patria che, finalmente, spezza l’incantesimo.