Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
03-10-1965 - Giornata: 5 - Mantova - Danilo Martelli


Mantova AC - Alessandria US 2 - 2 (2 - 0)
RETI: 7. Corelli [Ma] , 44. Corelli [Ma] 58. Bonfanti M.[A], 63. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Codognato Sergio, Gori Carlo, Migliavacca Giancarlo, Tagnin Carlo, Oldani (II) Tullio, Maddè Sergio, Gorrino Fernando, Soncini Antonio, Bonfanti Mario All.: Allasio Federico

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Zoff, Scesa, Ceccardi, Jonsson, Spanio, Giagnoni, Pellizzaro, Santon, Di Giacomo, Corelli, Volpi. All.: Cadè Giancarlo

Arbitro: Vitullo Antonio (Firenze)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
TRASCINATI DA CAPITAN TAGNIN IMPONGONO IL PARI ALLA CAPOLISTA In svantaggio di due reti, ricuperano lo svantaggio e sfiorano la vittoria — L’esordio di Codognato e Melideo — Domenica il Modena al ’’Moccagatta” L’enigmatica Alessandria si è riprodotta in un altro ’’exploit" lasciando tutti di stucco, super-tecnici compresi. Forse — ce lo dovete riconoscere — noi siamo stati gli unici ad avvicinarci ad una vera diagnosi di quella che è attualmente la squadra grigia. Il risultato di Mantova questo lo conferma in pieno e manifesta oltre tutto che i grigi sono vivi e vitali purché sappiano trovare la loro dirittura tattica. Domenica l’Alessandria perdeva per due reti a zero. Un svantaggio che avrebbe seduto qualsiasi compagine ed invece proprio nel secondo tempo la squadra assumeva tono, grinta e poco prima della fine, dopo aver raggiunto il pareggio, a momenti otteneva il successo totale. Certo sarebbe stato troppo ma alla fin fine non ci sarebbe stato altro che la dimostrazione pratica e del la condizione fisica superiore e della volontà di vincere. Si pensi, poi, allo schieramento sceso in campo. Quando Allasio sabato, prima della partenza ci aveva annunciato la rinuncia di Bettini ed il totale rivoluzionamento della squadra e con l’esordio in campionato di Codognato e Melideo, lo aveva fatto con molta perplessità. Poi aveva aggiunto: — Non so tatticamente come ci salveremo a Mantova ma è certo il fatto che lotteremo. Vediamo ora la squadra, come ha giocato nei singoli atleti e cosa ci potrà presentare il futuro. Indubbio che recuperando la condizione di Melideo, e prima ancora quella di Codognato, Allasio si è trovato tra le... mani una coppia di terzini nel vero senso della parola. Forse anche meno tecnici del duo Marconato-Bonfanti ma certo più atleti e come si dice più combattivi. Tutto naturalmente dipende da ’’peso” di questi due nuovi esordienti. Due elementi che non hanno certo timore di affrontare un avversario apertamente e che al contatto con lo stesso il novanta per cento delle volte, come è successo a Mantova, hanno la meglio. La mediana, si sa, è un re parto che migliora sempre e Gori con Migliavacca e Tagnin ne costituisce l’elemento base. L’attacco: questo è un altro discorso. Domenica mancava Bettini e tutti erano dell’opinione che se prima si facevano pochi goal, ora, sarebbe stato impossibile. I grigi, invece, puntando su di un Oldani grande come non mai, sfruttando le magnifiche doti tecniche di Gorino alle quali si devono aggiungere quelle di Maddè, han fatto faville. Non si dimentichi Soncini e tanto meno Bonfanti che ha saputo ambientarsi ad un ruolo tutto particolare per l’attacco. Insomma torna chiaro il concetto che pur con l’improvvisazione di una tattica, quello che ha concesso un giusto tono ai grigi è stata la grande preparazione atletica. Adesso, come succede sempre dopo un incontro positivo, vien logico chiedersi come sarà l’Alessandria che domenica affronterà il Modena al Moccagatta. Ebbene, noi crediamo che Allasio possa contare su di una situazione florida per quanto riguarda il parco... giocatori. Ha trovato contro la capolista due terzini e la sicurezza di una mediana quindi sei giocatori sono ormai al loro posto giusto. Ora dovrà pensare all’attacco. Un attacco che presenta la validità di un Oldani, di un Gorino, di un Maddè. Un attacco che potrà contare per la manovra di centro campo su Soncini (cosa espletata egregiamente nei campionati passati) e sui rientri probabili di Bettini e Pasquina. Resta un discorso a parte per Bonfanti. Bonfanti era giunto in Alessandria come attaccante, poi Allasio ne aveva fatto un terzino. Si tratta dunque di un ragazzo dalle buone doti calcistiche e quindi da non dimenticare in uno schieramento. Il problema sta ora nelle mani di Allasio che dovrà pensarci non poco per risolverlo adeguatamente. Vedremo cosa succederà. Per il momento gustiamo il successo dei grigi e prepariamoci ad assistere domenica prossima ad una partita più che interessante. (Il Piccolo - Franco Benzi) L'ALESSANDRIA A MANTOVA BLOCCA LA CAPOLISTA: 2-2 I mantovani in vantaggio con due goals di Coretti nel primo tempo - Nella ripresa, i piemontesi rimontano con Bonfanti e Oldani - Tagnin si è rivelato il migliore in campo Le cose che non ti aspetti. Il Mantova, capolista di serie B con otto punti in quattro partite, sembrava destinato ad avere vita facile contro un'Alessandria ancora alla ricerca di se stessa e per giunta in serie difficoltà per le assenze degli infortunati Pasquina e Bettini e del militare Ragonesi, a cui si rimediava con l'esordio dei terzini Codognato e Melideo e con l'utilizzazione di Bonfanti all'estrema sinistra. Invece ne è saltato fuori un pareggio 12 a 2 per ottenere il quale i grigi piemontesi non hanno rubato nulla: si sono limitati ad approfittare abilmente della noncuranza con cui i biancorossi lombardi hanno considerato chiusa la partita dopo aver fin troppo facilmente segnato due reti nel primo tempo senza subirne alcuna. Un due a zero fin troppo facile, ripetiamo, che ha creato nel Mantova pericolose illusioni, lo ha con%'into d'una schiacciante superiorità che invece non c'era stata. Il portiere alessandrino Nobili ha incassato il primo goal al 7' su punizione da venti metri concessa per un fallo di Migliavacca su Di Giacomo: il pallone, calciato violentemente da Corelli, è stato deviato col fianco dall'ultimo uomo della barriera — Gori — apiazzando irrimediabilmente l'estremo difensore. Corelli ha fatto il bis un minuto prima dell'intervallo, sfruttando un esatto traversone di Di Giacomo perché l'intera difesa piemontese, Nobili compreso, si è ingenuamente fermata attendendo il fischio del fuori gioco. Il signor Vitullo non ha fischiato per il semplice fatto che il fuori gioco non c'era (Melideo si trovava quasi a fondo campo, sulla sinistra di Nobili) e Corelli ha potuto avanzare indisturbato e mettere a segno il suo secondo pallone. In mezzo a queste due azioni non si era visto molto. Il Mantova esercitava la prevista superiorità territoriale, l'Alessandria si difendeva con ordine manovrando al contrattacco, sugli Inviti del vivace simo capitan Tagnin, ma perdendosi prima dell'area avversaria per il gioco troppo orizzontale dei suoi attaccanti. Un giudizio complessivo alla fine del primo tempo diceva insomma che se il Mantova era forte, l'Alessandria non era certo così debole da meritare quel severo zero a due. Le cose infatti sono cambiate nella ripresa e un impulso determinante al mutamento di rotta è venuto, oltre che dal rallentato impegno dei mantovani, da una mossa tattica di Allasio. Il direttore tecnico del piemontesi già nel primo tempo aveva inaridito la fonte del gioco avversario appiccicando allo svedese Jonsson l'ala sinistra Bonfanti. Nel secondo tempo, dopo essersi accorto che i difensori mantovani ere elevano... ciecamente nei numeri delle maglie, ha arretra to stabilmente Soncini e ria mandato Tagnin a tentare la avventura all'ala destra. Prima che i biancorossi riu scissero a prendere le loro contromisure, il distacco era ridotto a metà: Oldani, in posizione di centravanti, era terminato irregolarmente sul limite dell'area mentre stava sfruttando un allungo di Tagnin. Sulla punizione Maddè colpiva la traversa e Bonfanti coglieva la palla di testa al rimbalzo, spedendola In rete. Era il 13'. Cinque minuti dopo il Mantova ai vedeva addirittura raggiunto. Il solito fallo sul solito Oldani, stavolta a tre quarti campo sulla linea laterale destra. Batteva Soncini, che serviva Tagnin e il biondo allungava nel mucchio in area: la testa di Oldani indovinava lo spiraglio giusto e Zoff era battuto per la seconda volta. Mancavano 25' alla fine della partita, il Mantova avrebbe avuto tutto 11 tempo per rimediare. Ma adesso c'era l'orgasmo ad annebbiare la mira di Di Giacomo e compagni e c'era anche, diciamolo pure, un'Alessandria che non voleva saperne di mollare questo pareggio a sorpresa. I grigi si difendono con rabbiosa energia, Tagnin è un baluardo intorno al quale gli altri Oldani, autore del secondo goal piemontese, impegna il mantovano Scesa. I mantovani sbagliano un paio di occasioni con Santon e Volpi, e sprecano due punizioni dal limite con Jonsson e Corelli. Ma l'Alessandria, quando riesce a stendersi al contrattacco, fa addirittura pensare che il due a due non le basti. Al 24', dopo un duetto Tagnin-Bonfanti, il pallone, deviato di testa da Oldani finisce di una spanna sopra la traversa e al 42' lo stesso Oldani è mandato per le terre da un'abile spallata d'un difensore mantovano mentre si sta apprestando a tirare in porta. Un due a due strano, Insomma, ma giusto, che permette all'Alessandria di pensare con minore assillo ai suoi guai interni. Ieri il più contento di tutti era l'avv. Gino Testa, l'uomo che si è assunto coraggiosamente il peso della reggenza commissariale della società: « Sono solo — diceva il commissario dei grigi — devo ancora lavorare molto per appianare tutte le difficoltà che impediscono la formazione d'un nuovo consiglio direttivo, ma se la squadra, giocando come oggi, mi aiuterà a far rinascere gli entusiasmi di chi ora non ne vuol più sapere di noi, il mio compito sarà indubbiamente facilitato ». Ieri intanto sono partiti per Milano tutti i documenti necessari per ottenere dalla Lega la ratifica della carica commissariale dell'avv. Testa. il neo-commissario ha atteso fino ad ora per compiere questo importante passo, perché voleva liberare la società da ogni obbligo verso gli ex dirigenti. Compiuta questa ennesima fatica, l'avv. Testa può ora lavorare per il futuro. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) RISULTATI: Catanzaro-Genoa 2-0 Livorno-Venezia 0-1 Modena-Messina 1-3 Monza-Pisa 2-1 Potenza-Padova 2-0 Reggiana-Novara 0-0 Reggina-Pro Patria 1-0 Trani-Lecco 1-1 Verona-Palermo 0-0 CLASSIFICA — Mantova p.9; Catanzaro 8; Reggina 7; Novara, Messina, Lecco, Venezia 6; Palermo, Potenza, Genoa, Livorno, Monza, 5 Alessandria, Verona, Modena, Trani, Reggiana, Pisa 4; Padova 2; Pro Patria 1 Il punto sul campionato Superba esibizione del Catanzaro opposto al Genoa: oltre a segnare con Vanini e Bui ha saputo offrire ai presenti un piacevole spettacolo sotto il profilo tecnico. Il Novara è uscito indenne dal campo della Reggiana a termine di un match vivace, combattuto e piacevole.