Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
31-10-1965 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Livorno US 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 21. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Codognato Sergio, Griffi Giulio, Migliavacca Giancarlo, Gori Carlo, Di Cristofaro Carlo, Maddè Sergio, Eco Luciano, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide - D.T.: Armano Gino

Formazione avversaria
LIVORNO US: Morri, Ferri, Lessi, Caleffi, Azzali (II) Claudio, Cairoli, Colautti, Mascalaito, Cella, Ribechini, Lombardo. All.: Parola Carlo.

Arbitro: Camozzi Francesco (Porto d'Ascoli)
Note
Espulso 73. Ferri [L]. Ammoniti: Melideo [A], Migliavacca [A], Codognato [A], Cairoli [L]. Angoli: 5-5. Spettatori: 6.000 circa (3.164 paganti, incasso L. 2.479.300) Cielo grigio, temperatura fredda. Inizio gara ore 14.30

Commento
Livorno al limite di una profonda crisi Oldani spezza l’incantesimo e l’Alessandria vince (1-0) Oldani ha spezzato l’incantesimo. L’Alessandria ha vinto la sua prima partita della stagione 1965-66. Non è stata una bella partita, né poteva essere diversamente. L’Alessandria aveva bisogno di due punti come non ma, ed è scesa in campo con bella determinazione, fiero cipiglio, volontà di ferro, tutte qualità rimarchevoli. Purtroppo l’ansia morbosa del successo ha annebbiato le idee dei più che, pur battendosi tutti con indomito coraggio, sovente hanno pasticciato, presi com’erano dall’orgasmo di far bene a tutti i costi. E fretta ed orgasmo non vanno sposi alla chiarezza del gioco. Dall’altra parte stava un Livorno ormai al limite di una profonda crisi. Secondo il nostro modesto parere la crisi amaranto è di natura psicofisica. E ci spieghiamo, All’inizio andava tutto bene, adesso va tutto storto. Andando tutto storto, i ragazzi sono distrutti moralmente. Se a questo tracollo psicologico poi si unisce il tracollo fisico la frittata ne vien fuori. A noi, infatti, sembra che molti livornesi siano cotti. Parola deve intervenire presto. Noi, al posto suo, elementi come Caleffi, Colautti, Mascalaito e Ribechini, anziché in campo, li spediremmo seduta stante in alta montagna. Per una decina di giorni, almeno. Hanno bisogno di ossigeno come del pane! Inquadrata così la partita, da una parte un’Alessandria affamata di punti e dall’altra parte un Livorno affamato di … ossigeno, lo spettacolo, pur decoroso per la volontà dei ventidue, è stato poverello e sul piano tecnico che su quello del ritmo. Se le squadre come tali hanno funzionato così così, ambedue hanno però messo in mostra individualità di spicco. Cominciamo da quelle dei vincitori. Oldani è stato bravissimo e la firma al gol non avrebbe potuto trovare miglior rappresentante di lui in campo. Agile nel palleggio, disinvolto nello smarcarsi, veloce e puntiglioso. Oldani èstato un’autentica spina nel fianco dei labronici, dando il la a tutte le manovre grigie. Bravo pure Maddè, anche se rispetto al compagno di linea ha marciato a corrente alternata, finendo molto provato. Una sorpresa, piacevolissima sorpresa, Griffi, un giovanissimo della De Martino che si è conquistato sul campo i galloni di libero, ruolo che finora aveva lasciato parecchio a desiderare, creando parecchi grattacapi ai tecnici Armano e Coscia. Griffi, ragazzo di viva intelligenza calcistica (ha rotto d’urto quando era necessario, ed ha suggerito le altre volte), si è avvalso de preziosi suggerimenti di Nobili, un portiere che dirigendo a bacchetta tutta la difesa, ha dato continui consigli al suo giovane rampollo: indicandogli la miglior posizione da prendere, facilitandogli notevolmente i compiti. In leggera ripresa Melideo e Migliavacca. Eco, prima di essere giudicato, merita una controprova. Oggi si è visto poco. Fra le file dei battuti due uomini su tutti: Morri e Azzali. […] Cronaca: Nono: cross di Di Cristofaro, Oldani schiaccia di testa per l’accorrente Eco che, scivolato, manda un tiro sbilenco che Morri blocca. Ventunesimo: tiro alla “Mortensen” di Di Cristofaro che incoccia la parte superiore della traversa. Ventiduesimo: fallo di Ferri su Soncini che la stessa mezz’ala batte. Uscita a vuoto di Morri, la palla termina a Oldani che mette nel sacco. Trentesimo: bel salvataggio di Gori su Cella. Ripresa: Ventunesimo: triangolo Di Cristofaro-Oldani-Di Cristofaro: bolide nell’angolino basso. Grande deviazione di Morri. Trentaduesimo: l’arbitro, molto modesto, ferma il gioco. I giocatori non se ne avvedono e continuano a giocare per almeno trenta secondi. Una cosa buffa. L’arbitro intanto parlotta con il segnalinee, poi indica a Ferri la via dello spogliatoio. Cosa era successo? Questo: mentre la palla stazionava sulla metà campo, fuori dell’area di rigore del Livorno, Ferri dava un calcione ad Oldani. l’arbitro non poteva accorgersene e soltanto l’insistenza del segnalinee, rimasto con la bandiera alzata per non meno di un minuto, costringeva l’arbitro ad intervenire. E da qui l’espulsione. Per Ferri le giornate di squalifica saranno poi anche più d’una, perché il terzino, ad espulsione avvenuta, cercava di buttarsi su Soncini e Gimona, faceva fatica ad impedirglielo. Trentottesimo: Oldani manca un’occasione d’oro. Trentanovesimo: triangolo Eco-Di Cristofaro-Soncini: spingardata che Morri respinge con un gran tuffo, palla a Di Cristofaro che Morri ribatte ancora da terra, palla per Oldani che mette dentro. Ma l’arbitro ha già fischiato perché Di Cristofaro, sullo slancio, è finito in fuorigioco. E’ la fine. La folla applaude moderatamente, poi si scatena, dietro la tribuna, acclamando Lojacono, neo grigio. (Tuttosport) Dopo nove giornate, primo successo dei grigi CON UN GOL DI OLDANI (1-0) L'ALESSANDRIA BATTE IL LIVORNO Espulso il terzino toscano Ferri a un quarto d'ora dalla fine - Sospetta frattura di una mano al portiere Morri - Buona prova nella squadra piemontese del diciannovenne difensore Griffi - Lojacono impaziente di esordire fra gli alessandrini E dopo una, due, tre... nove settimane, l'Alessandria, ha finalmente vinto la sua prima partita. Il poco gradito onore di tenere a battesimo quello che i grigi si augurano sia il primo di una lunga serie di successi, è toccato al Livorno di Carlo Parola: una squadra che si muove bene, fa gioco, ha individualità di rilievo in Azzali, Colautti, Ribechini, dà l'impressione di non meritare certo la sua mediocre posizione in classifica; i suoi attaccanti però non tirano in porta nemmeno per scommessa ed il fatto che, sul piano del gioco, le due avversarie si siano pressapoco equivalse, ha quindi un'importanza relativa. L'Alessandria il suo goal lo ha segnato, con piena legittimità, dopo 21 minuti del primo tempo, ne ha mancati con disinvoltura un altro paio, se n'è fatto annullare un altro, per una carica al portiere. Nessun dubbio quindi sulla legittimità del successo alessandrino, tanto più che lo stesso Livorno si è incaricato di agevolare il compito ai grigi proprio nel momento in cui la squadra piemontese stava dando qualche segno di fatica ed arrancava sotto l'insistente per quanto sterile pressione dei toscani. A poco meno di un quarto d'ora dalla fine infatti il terzino amaranto Ferri ha aspettato che l'arbitro Camozzi gli girasse le spalle per vendicarsi, con uno sgambetto a palla ferma, di una precedente entrata di Soncini. La scorrettezza non è però sfuggita all'attenzione di un segnalinee, che ha dovuto, per la verità sbandierare un bel po' prima che il direttore di gara si accorgesse del segnale ed accorresse al bordi del campo. Risultato del breve colloquio fra i due uomini in nero, l'allontanamento dal campo di Ferri e la fine di ogni incertezza circa il risultato. Perché, con un uomo in meno, il Livorno non è più riuscito a mettere in pericolo l'1-0 a favore dei grigi. La partita, praticamente, è tutta in due episodi, quello dell'espulsione dì Ferri, che abbiamo già descritta, e quello del goal decisivo. Lo ha segnato imparabilmente Oldani, al 21’ del primo tempo, raccogliendo una punizione da fondo campo di Soncini, sulla quale l'esordiente portiere livornese Morri era uscito a vuoto. Prima della rete, al 9' il diciannovenne Eco, centravanti al debutto stagionale in maglia grigia, era scivolato al momento di agganciare un pallone piuttosto difficile ed aveva mancato una buona occasione, mentre al 20' un tiro-cross di Di Cristofaro era rimbalzato sulla traversa a portiere ormai fuori causa. Nella ripresa poi, al 21' Morri ha deviato in angolo un bel tiro di Di Cristofaro, al 38' Oldani ha sprecato con un tiro alto un'azione che avrebbe potuto meglio concludersi con un passaggio a Di Cristofaro meglio piazzato, mentre un minuto dopo Morri ha respinto un tiro di Soncini, ha perso la palla per una carica dell'ala destra grigia ed Oldani ha ripreso mettendo in rete. L'arbitro ha giustamente annullato e la legittimità di questa decisione lo si è potuta constatare, dopo la partita, negli spogliatoi del Livorno. Il portiere Morri aveva la mano destra gonfia e livida, tanto da autorizzare i sospetti di una frattura. La partita, praticamente, è tutta negli episodi riferiti. L'Alessandria, pur essendo costretta a giocare senza due elementi del calibro di Tagnin e Bettini, è sembrata ben avviata verso una soluzione dei suoi problemi. Gino Armano da quando ha accettato di condividere con Coscia la responsabilità tecnica della squadra, ha scelto la strada degli esperimenti coraggiosi ed ha finito per trovarsi in casa il «libero» che cercava: Giulio Griffi, un diciannovenne studente di ragioneria nato e cresciuto ad Alesasndria, ha giocato ieri la sua seconda partita fra i titolari comportandosi - sia pure «radiocomandato» dagli urli del portiere Nobili - con la naturalezza di un anziano. La sicurezza di Griffi ha dato tono a tutto il gioco difensivo alessandrino, mentre non si è potuta dire la stessa cosa per l'attacco, malgrado l'ottima vena di Oldani, la prepotente esuberanza atletica di Di Cristofaro ed il diligente gioco di rifornimento di Maddé e Soncini. L'esordiente centravanti Eco non merita certo troppe critiche, ma è apparso chiaro che la sua taglia fisica e la sua insufficienza nello scatto lo fanno ritenere atleta più adatto per un'utilizzazione sui terreni pesanti. Del resto c'è poco ormai da attendere per la soluzione dei problemi offensivi dell'Alessandria. Renzo Bettini è ormai in pieno allenamento e dovrebbe essere pronto a rientrare domenica prossima contro il Venezia, mentre il nuovo acquisto Ramon Lojacono attende soltanto che trascorrano i sette giorni regolamentari dalla registrazione del suo tesseramento, per esordire in maglia grigia. Poiché il trasferimento ha effetto a partire da oggi, l'ex sampdoriano, a termini di regolamento, potrebbe essere utilizzato soltanto l'8 novembre, lunedi prossimo. Il commissario dell'Alessandria, avv. Testa attende però chiarimenti dalla Lega, per sapere se Lojacono potrà giocare domenica o dovrà rinviare il suo debutto al 14, in occasione della trasferta di Palermo. Lojacono ieri era negli spogliatoi dello stadio Moccagatta, e non nascondeva a nessuno il desiderio di tornare a giocare il più presto possibile e di dimostrare che le squadre di serie A che gli hanno negato la fiducia hanno avuto torto. Meglio per l'Alessandria se l'impetuoso italo-argentino manterrà i suoi propositi. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) DOPO NOVE DOMENICHE LA PRIMA VITTORIA DEI GRIGI Le prove maiuscole di Oldani, Griffi e Gori La tifoseria dei grigi, domenica, ha buttato definitivamente alle ortiche tutte le ansie di questo campionato. Non che in seguito saranno finite, ma perlomeno, finalmente, la squadra si è visto che c’è in tutto il suo organico. C’è quasi da sorridere pensando a Griffi. Tutti sono impazziti a cercare un « libero » e ricordiamo perfino che noi stessi avevamo sussurrato il nome di Fontana, e poi, invece, il « libero » era proprio in casa a portata di mano. Griffi per noi è stato il migliore artefice del risultato di domenica e lo è stato in funzione non solo del suo gioco che non pecca affatto di errori, ma soprattutto perché è un prodotto di casa nostra, un prodotto che varrà tanto oro come pesa a fine stagione. E siamo ancora convinti che di ragazzi di tale levatura qualcun’altro c’è: basta avere il coraggio di guardare più attentamente tra i giovani e soprattutto curarli, allenarli, prepararli. Noi siamo fatti così. Se ben si ricorderà tempo addietro, avanti l’inizio del campionato, e poi subito dopo, avevamo affermato che meglio sarebbe stato guardare in casa nostra. Corriamo lontano a cercare il terzino, l’attaccante, l’allenatore e tutti li abbiamo sottomano. Griffi ne è la meravigliosa conferma, ma se in fondo lo osserviamo bene, anche Eco potrebbe esserlo in un prossimo futuro. Plaudiamo dunque a Gino Armano per avere avuto il coraggio di puntare le sue carte sui giovani e lo esortiamo a continuare su questa strada. Scusate il lungo discorso iniziale, ma prima di parlare effettivamente della partita con il Livorno era d’obbligo farlo. Ed ora vediamo la prima vittoria dei grigi. Nove settimane ci sono volute per raggiungerla, ma forse queste sono stata tanta buona esperienza per l’attuale Commissario Testa e per coloro che collaborano con lui. Domenica abbiamo visto una squadra con un organico efficiente, con un gioco e soprattutto con idee chiare nei singoli. Ma se Griffi è stato meraviglioso non possiamo certo dimenticare Oldani che è ritornato l’attaccante del tempo in cui giunto fresco dai dilettanti era considerato una delle maggiori speranze. E Gori? Avete visto Gori? Il giovanotto è un mediano coi fiocchi, di quelli che sanno perfettamente il loro mestiere e che certamente farà molta strada. Domenica ha sostituito Tagnin. Ebbene non vogliamo togliere meriti al nostro anziano giocatore, ma certamente Gori non l'ha fatto rimpiangere. E poi non concediamo torto a nessuno. Tutti gli altri, da Di Cristofaro a Maddè, da Migliavacca a Codognato, Melideo, Soncini, Nobili, sono piaciuti. Quello che doveva trovarsi alla prima partita di campionato e cioè una fisionomia di gioco è stato raggiunto alla nona domenica. Poco male. Si può incominciare adesso e certamente l’orizzonte è di quelli buoni. Già, perchè è giunto anche Ramon Lojacono, l’ex nazionale dalla « punizione » che non perdona e che potrà essere inserito nella formazione come mezzala a far coppia cioè con Bettini che rientrerà domenica anche lui. C’è un piccolo neo di regolamento, a proposito, che pare vieti a Lojacono di scendere in campo domenica prossima, però se questo verrà superato, certamente avremo una squadra al Moccagatta che chiamerà la folla di un tempo. L’entusiasmo creato da Lojacono lo si è visto anche domenica al termine della partita quando la polizia è stata costretta a sgomberare dai tifosi gli ingressi degli spogliatoi: aspettavano tutti Lojacono. Forse la malattia di Napoli sta attecchendo anche in Alessandria. (Il Piccolo - Franco Benzi) RISULTATI: Catanzaro – Verona 1-0 Mantova – Lecco 0-0 Messina – Potenza 1-1 Monza – Modena 1-0 Novara – Padova 1-1 Pisa – Palermo 1-2 Pro Patria – Trani 0-0 Reggiana – Genoa 2-0 Venezia – Reggina 2-0 CLASSIFICA: Mantova p. 15, Catanzaro, Venezia 13, Palermo 12, Lecco, Potenza 11, Messina, Monza, Novara, Reggina 10, Genoa, Reggiana, Alessandria 8, Verona, Pisa 7, Padova, Livorno, Trani, Modena 6, Pro Patria 3. Il punto sul campionato Nono turno di gara con la capolista Mantova che perde un punto di vantaggio sulla coppie delle più immediate inseguitrici. Il pareggio per 0-0 ottenuto in casa con il Lecco ha permesso a Catanzaro (1-0 al Verona) e Venezia (2-0 alla Reggina) di portarsi a -2. Si mantiene in scia il Palermo, autore dell’unico successo esterno della giornata, mentre anche il Potenza si limita a incamerare un solo punto a Messina. Nella parte destra della classifica le uniche squadre che riescono ad ottenere il risultato pieno sono l’Alessandria e la Reggiana che ha battuto nello scontro diretto il Genoa.