Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
21-11-1965 - Giornata: 12 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Messina ACR 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 33. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tagnin Carlo, Gori Carlo, Migliavacca Giancarlo, Griffi Giulio, Di Cristofaro Carlo, Lojacono Francisco Ramon, Nicolè Bruno, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide

Formazione avversaria
MESSINA ACR: Baroncini [53. Rossi], Bagnasco, Stucchi, Derlin, Ghelfi, Pesce, Fumagalli, Morelli, Capasciutti, Fascetti, Benatti. All.: Colombari Enrico

Arbitro: Gussoni Cesare (Tredate)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
GLI IDOLI IN ORBITA L’Alessandria sportiva ha due nuovi ’’idoli": Ramon Franicisco Lojacono, 30 anni all’11 dicembre, argentino assimilato italiano e Bruno Nicolè, 25 anni, ala destra e centravanti, padovano. Erano anni che gli aficionados grigi attendevano di potere andare al ”Moccagatta” per applaudire due atleti di rango. Lojacono e Nicolè, ex nazionali, sono giunti proprio in tempo per scuotere l’ambiente sportivo ormai apatico alle sorti della barca grigia. In due sole domeniche — contro il Venezia: esordio di Lojacono; contro il Messina: esordio di Nicolè — oltre ventimila tifosi hav.no varcato i cancelli dello stadio versando più di undici milioni di lire. Due incassi record che il cassiere grigio attendeva, vanamente, da anni. Solo con l’esordio novembrino dei due ’’senatori” sampdoriani, la molla del tifo ha nuovamente scosso l’indifferenza generale. Ramon dopo 270’ in maglia grigia ha già il suo pubblico; Nicolè non tarderà ad accattivarsi le simpatìe degli sportivi alessandrini ed in particolare dei giovani. Inutile sottolineare che sulle spalle dei neo acquisti graveranno ora gli elogi, ma anche le critiche Il pubblico, giustamente pretenderà il massimo. Gli sguardi in particolare sono puntati su Nicolè, già definito ragazzo d’oro del cal ciò italiano, piombato poi nel limbo. Il ragazzo padovano è venuto ad Alessandria per riscattarsi, per rialzare le sue quotazioni sul mercato: un compito non facile, ma non impossibile. Il pubblico e i dirigenti gli sono più vicini di quanto egli possa pensare. Non dovrà solo tradire la fiducia che gli è stata accordata. Lojacono, dopo la parentesi ligure, pare avere messo la testa a posto. Gioca con puntiglio a serietà. Ha imparato a tenere a freno la lingua, a controllarsi. Il futuro ci dirà se questa è solo una apparenza o se invece qualcosa è realmente mutato in questo atleta dal passato glorioso, ma pur sempre burrascoso. Sia Ramon, che Nicolè devono solo evitare di snobbare gli avversari e il pubblico. Se sapranno evitare di incorrere negli errori che abbiamo indicato, se sapranno confermare le premesse della vigilia — e noi glie lo auguriamo dì tutto cuore — diverranno veramente gli idoli in grigio. Forza dunque Lojacono e Nicolè, gli aficionados grigi sono con voi. (Il Piccolo - Il Gattopardo) L'ALESSANDRIA (CON NICOLE') HA FERMATO IL MESSINA I siciliani non perdevano dalla seconda giornata di campionato - Diecimila spettatori per vedere all'opera il nuovo acquisto - Promettente prova dell'ex centravanti sampdoriano: suo il passaggio per la rete decisiva di Oldani I quasi diecimila spettatori accorsi ieri al « Moccagatta » per vedere un'Alessandria in edizione di lusso con Bruno Nicole centrattacco, forse hanno lasciato lo stadio un pochino delusi. La squadra aveva vinto — è vero — e questo fatto, non troppo frequente finora, andava accolto con soddisfazione; ma il bel gioco non si era visto, lo spettacolo era stato di gran lunga più brillante quindici giorni fa contro il Venezia. Già, ma in quell'occasione i grigi avevano perso... Meglio quindi accettare l'uno a zero di ieri contro il Messina e cercare di rendersi conto dei motivi che hanno impedito all'Alessandria di accompagnare al risultato positivo una prestazione altrettanto convincente. n Messina stesso è il più valido di questi motivi: la squadra siciliana, che una settimana fa a Novara aveva pareggiato sfiorando la vittoria, è una delle formazioni più solide della serie B e presentava, prima di ieri, un ruolino di marcia comprendente una sola sconfitta, subita alla seconda giornata a Livorno. Una squadra che gioca moderno, difendendosi ed attaccando in massa, con una girandola di spostamenti di ruolo che può mettere a disagio anche le difese più esperte; una compagine che ha nell'ex-juventino Fascetti l'individualità di maggior spicco, ma che impressiona soprattutto per 11 suo gioco d'assieme — con la palla e senza palla — difficilissimo da tenere sotto controllo. Un'avversaria di rango, dunque, che l'Alessandria ha dominato chiaramente nel primo tempo, segnando la rete decisiva e fallendone altre. Tutti gli occhi erano puntati, logicamente, su Nicole e l'ex-sampdoriano, finché il fango traditore del « Moccagatta non ha avuto la meglio sulla sua sommaria preparazione, ha fatto onore alla sua fama: qualche felice intuizione, un paio di bei tiri (da uno dei quali, respinto dal portiere, è nato il goal di Oldani), uria occasione clamorosamente mancata nella ripresa quando forse Bruno aveva già esaurito le sue migliori energie. Dategli un paio di settimane di tempo e Nicole sarà il centrattacco di cui l'Alessandria ha bisogno; e date soprattutto tempo ai suoi compagni di riabituarsi ad avere un centravanti «vero». Ieri infatti Nicole, anche nella prima parte della gara, non è stato servito dai compagni con molta continuità; questo forse anche perché il centro-campo dei grigi non era efficace come altre volte, a causa della giornata negativa dell'interno sinistro Soncini. Nella ripresa, dopo aver fallito con Nicole il goal della sicurezza, l'Alessandria ha dovuto subire la controffensiva del Messina, ma lo ha fatto con molta accortezza, sia pure senza offrire molto alla platea. La forza degli avversari, la giornata no di Soncini, il logico calo alla distanza di Nicole, imponevano che si controllasse il risultato nel modo più cauto possibile, senza far barricate in difesa ma senza offrire ai siciliani spazio per partire in contropiede. Tagnin. che era stato — sia pure nel ruolo di terzino — il più efficace propulsore della manovra d'attacco nei primi 45'. e stato il più abile anche in questa fase delicata della partita, nella quale l'esperienza ed il «mestiere» di Lojacono sono stati preziosissimi. I grigi hanno cercato, quasi sempre riuscendovi, di tenere la palla. Loiacono, apparentemente rallentando il gioco con un'esagerata tessitura di passaggi, ha consentito alla sua squadra di far passare i minuti senza danni. Nelle poche occasioni in cui Fascetti, Morelli o gli altri giallorossi, riuscivano ad inscenare qualche controffensiva, tutta la squadra di Armano e Coscia arretrava ordinatamente a chiudere ; varchi fin sulla soglia della zona di tiro, dove i siciliani, inevitabilmente, si perdevano In questo modo l'Alessandria è riuscita a portare in salvo questa difficile e preziosa vittoria su una difficile avversaria. Un successo costruito nel primo tempo e difeso intelligentemente nella ripresa. Nei primi 45 minuti, come si è detto, i grigi hanno dominato, sfiorando più volte il goal. Al 15' la prima minaccia diretta per la porta siciliana ma il bel tiro improvviso di Nicole finisce alto di una spanna. Un minuto dopo, a porta vuota, Oldani non fa a tempo a deviare un centro basso di Di Cristofaro Al 18' ancora Di Cristofaro — uno fra i migliori, con Tagnin. Oldani e Gori — obbliga Baroncini ad una gran parata di pugno in angolo. Passano otto minuti e Nicole, riprendendo una pallone respinto dal portiere su colpo di testa di Oldani, sbaglia mira di poco. Al 33' comunque l'Alessandria va meritatamente in goal: centro di Di Cristofaro, gran tiro di Nicole che Baroncini respinge, arriva Oldani e scaraventa il pallone in rete. Sei minuti dopo l'inizio della ripresa Nicole ha la sua grande occasione: un bel passaggio di Oldani lo mette a tu per tu col portiere ma Bruno resta invischiato nel fango mentre Baroncini gli esce incontro e anziché proteggere il pallone e aggirare l'ostacolo, tira precipitosamente addosso all'estremo difensore siciliano. Il tiro è forte e difatti Baroncini, stordito dal colpo, cede il posto fra i pali alla riserva Rossi, ma la rete del Messina è salva. Poi il Messina passa al contrattacco e l'Alessandria, tenendo la palla e chiudendo intelligentemente ogni varco per il contropiede, riesce a far passare il tempo senza danni. Nobili è chiamato al lavoro seriamente una sola volta, al 20' per respingere di pugno un tiro di Morelli, mentre al 31' un tiro di Benatti su servizio di Fumagalli si perde a lato di un soffio. E' stata questa l'unica grossa occasione per il Messina. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) RISULTATI: Catanzaro-Mantova 1-0 Genoa-Modena 1-0 Lecco-Padova 1-0 Monza-Livorno 2-2 Palermo-Novara 0-0 Pisa-Potenza 3-1 Pro Patria-Venezia 1-0 Reggiana-Verona 2-1 Reggina-Trani 1-0 CLASSIFICA: Mantova p.18 Catanzaro 17 Lecco, Venezia 16; Potenza 15; Reggina, Palermo 14; Novara, Genoa 13; Messina, Monza 12; Alessandria, Reggiana 11; Livorno, Verona 10; Pisa 9; Padova, Pro Patria 8; Modena 7; Trani 6 Il punto sul campionato Il Mantova ha subito a Catanzaro la prima sconfitta stagionale e il successo dei locali è stato meritato: la squadra di Ballacci dopo aver contenuto il gioco della capolista a centro campo nel primo tempo nella ripresa ha avuto la meglio. Ennesimo pareggio esterno del Novara sul campo del Palermo con i piemontesi che hanno sfiorato il colpo grosso, mancando di un soffio la segnatura. Soltanto su rigore il Genoa ha avuto la meglio sul Modena: la massima punizione è stata siglata da Zaglio nella ripresa dopo un fallo su Zigoni: i padroni di casa sono apparsi inesistenti a centrocampo. Il Venezia è stato sconfitto a Busto Arsizio dopo nove partite utili consecutive: il gol è stato siglato da Baffi al 21' della ripresa.