Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
05-12-1965 - Giornata: 14 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Novara AC 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 41. Trinchero G.[A] 26. Pereni [No]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Tagnin Carlo, Gori Carlo, Migliavacca Giancarlo, Griffi Giulio, Di Cristofaro Carlo, Lojacono Francisco Ramon, Nicolè Bruno, Ragonesi Renzo, Trinchero Giuseppe All.: Coscia Aristide – D.T.: Armano Gino

Formazione avversaria
NOVARA AC: Lena, Volpati, Miazza, Canto, udovicich, Radaelli, Cei, Pereni, Milanesi, Broggi, Bramati. All.: Molina Giuseppe – D.T.: Giraudo Franco

Arbitro: Schinetti Elio (Brescia)
Note
Alessandria in campo con divisa bianco sporco e banda trasversale nera. Ammoniti; Radaelli [N], Tagnin [A], Milanesi [N]. Angoli: 3-8. Spettatori: 11.000 (7.760 paganti, incasso L. 6.230.000) di cui circa 3.000 tifosi del Novara. Dal 65. Pereni [N] in campo malgrado uno stiramento. Controllo antidoping per Nobili, Griffi, Trinchero, Lena, Radaelli, Bramati. Cielo coperto, temperatura rigida. Inizio gara ore 14.30

Commento
Nell'atteso "derby,, piemontese ci son stati applausi per tutti Alessandria e Novara pareggiano in una gara ricca di emozioni: 1-1 Gli azzurri sono imbattuti in trasferta da un anno - Radaelli e Pereni (autore del goal) hanno dominato a centro campo - Tra i grigi in evidenza Migliavacca e Nobili - Trincherò, terzino di ruolo e attaccante per l'occasione, ha realizzato il punto dei locali Quello ottenuto ieri dal Novara nell'attesissimo derby sul campo dell'Alessandria, è indubbiamente il più brillante degli undici pareggi, su quattordici partite, realizzati dagli azzurri in questo campionato. L'uno a uno al Moccagatta ha infatti consentito alla squadra di Molina di raggiungere il traguardo di dodici mesi di imbattibilità esterna, fornendo oltretutto una convincente dimostrazione di gioco razionale e piacevole. Tra i novaresi rientrava, dopo una domenica di assenza, il mediano Radaelli, ed è stato un ritorno determinante. Il n. 6 azzurro ha infatti ripreso - in stretta collaborazione con il capitano Pereni - la bacchetta del direttore d'orchestra Radaelli, migliore assoluto in campo, e Pereni (che non gli è stato da meno finché uno stiramento alla coscia destra non lo ha costretto a rallentare il ritmo) hanno dominato nettamente a centro-campo, sviluppando un volume di gioco enorme e tenendo costantemente la difesa alessandrina sotto la minaccia delle puntate in contropiede scaturite dal loro suggerimenti. Il Novara ha segnato per primo, dopo aver resistito miracolosamente ad una fulminea partenza dei grigi. E' stata una rete da applausi a scena aperta, dopo uno scambio - manco a dirlo - fra Radaelli e Pereni, a cui l'Alessandria ha risposto colpendo un palo con Trinchero e raggiungendo il pareggio con la stessa ala sinistra poco prima del riposo. Nella ripresa, pur rallentando notevolmente il ritmo, gli azzurri hanno avuto senz'altro maggiori occasioni che non gli avversari di sbloccare il risultato dall' 1-1. Da quanto si è detto si intuisce che, se qualcuno ha da lamentarsi del pareggio, questo non è certo l'Alessandria. I grigi hanno lottato con un impegno ammirevole, con una generosità addirittura commovente; lo stesso Lojacono ha cercato con tutta la buona volontà di superare ì'handieap della sua scarsa mobilità; ìn una partita in cui il ritmo era determinante. Purtroppo la squadra di Armano e Coscia non aveva armi adatte per bloccare le fonti del gioco novarese. Ripescando come mezz'ala sinistra Ragonesi, - più dinamico dì Soncini e più deciso nei contrasti, Armano sperava di aver trovato il mezzo di contrare Pereni e di obbligare Radaelli, per la posizione più avanzata di Loiacono, a mantenersi in zona difensiva. Questo piano è fallito, che Ragonesi - volonteroso ma spaesato dopo una lunga assenza dai campi di gioco - non e riuscito ad arrestare la dilagante azione di Pereni, mentre l'inesauribile Radaelli, dopo aver contrastato Lojacono, aveva ancora energie sufficienti per avanzare a sostegno degli attaccanti, trovando sempre nei duetti con Pereni con esatti lanci a compagni assai pronti nello smarcarsi, la possibilità di tenere in allarme la difesa alessandrina. II gioco dunque ha dato ragione al Novara ed i grigi sono tuttavia riusciti ad equilibrare questa superiorità degli avversari grazie all'entusiasmo con cui tutti - pur portando il pallone anziché farlo correre - si sono battuti. Va da sé che la brillante prova degli azzurri, che hanno avuto in primo piano, oltre a Radaelli e Pereni, anche Miazza, Udovicich, Milanesi e Broggi, ha reso un tantino sbiadita la prestazione degli alessandrini. Migliavacca, Nobili e l'eclettico Trinchero, terzino di ruolo ed occasionale sostituto dell'assente Oldani all'ala sinistra, sono stati i più efficaci tra i grigi, nelle cui file qualcuno, indipendentemente dal valore degli avversari, ha giocato sotto tono, come Gori ad esempio, e come lo stesso Tagnin La partita, nel complesso è stata avvincente, ricca di spunti per il taccuino del cronista, che già al primo minuto ha dovuto annotare una fuga di Nicolé, con centro di Trinchero, deviazione di testa di Ragonesi e salvataggio di Miazza quasi sulla linea. Ancora l'Alessandria con Di Cristofaro (tiro a lato) minaccia ai 6' la porta di Lena, mentre due minuti dopo lo stesso Di Cristofaro, servito di testa da Ragonesi, tira precipitosamente al volo, mandando a lato a portiere battuto. Poi prende quota il Novara e le sue azioni sono ragionate, sbrigative, due-tre passaggi al massimo per giungere in zona di tiro. Al 22' Pereni lancia Milanesi e Nobili, da campione, alza in angolo la fucilata del centravanti; al 25' persino il terzino Miazza duetta con Pereni, giunge solo davanti a Nobili e si fa ipnotizzare dal portiere, tirandogli addosso. Un minuto dopo però gli azzurri segnano: Radaelli toglie un pallone a Lojacono, si lancia avanti, serve in profondità Pereni smarcatosi al centro ed il «capitano», da una decina di metri, infila imparabilmente Nobili. Al 29' potrebbe esserci lo 0-2 ma Nobili, con un gran colpo di reni, abbranca un centro di Bramati che Milanesi, solo e piazzatissimo, era pronto a sfruttare. Nell'ultimo quarto d'ora però l'Alessandria reagisce bene. Al 33' Trinchero indugia su un centro di Melideo corretto da Nicolè e si fa precedere da Volpati, un minuto dopo Lena esce a vuoto su un centro di Ragonesi e Trinchero sullo slancio di testa colpisce il palo. Al 41' infine i grigi pareggiano. Punizione da trenta metri, batte Lojacono accennando alla stangata diretta ed azzeccando invece un pallone trasversale che taglia fuori la difesa avversaria e giunge sulla sinistra a Trinchero, che di testa batte imparabilmente Lena. Un tiro di Di Cristofaro respinto in tuffo da Lena ed una dura entrata di Broggi su Gori, fortunatamente senza conseguenze, poi il riposo. Nella ripresa, come si è detto, è stato il Novara ad avere le occasioni migliori. Dopo trenta secondi Bramati va via in contropiede, tira precipitosamente su Nobili, riprende Milanesi ed una gamba di Gori mette in angolo. Al 5' Melideo risolve una drammatica mischia su tiro di Cei, con un salvataggio a porta vuota, al 19' la più efficace risposta alessandrina, con un tiro di Ragonesi bloccato da Lena, al 29' Milanesi lanciato da Pereni manca l'aggancio al volo da ottima posizione, al 36' Broggi costringe Nobili ad un salvataggio d'istinto in angolo. Poi questa gara, ricca di emozioni, si spegne progressivamente e giunge all'epilogo con applausi per tutti, compreso l'ottimo arbitro Schinetti. (La Stampa) OGGI AL MOCCAGATTA ALESSANDRIA-SAMPDORIA L’Alessandria parte bene ma chi arriva è il Novara (1-1) Da buoni cuginetti, Alessandria e Novara si sono divisi la torta del derby a metà. Prima conseguenza: Novara imbattuto in trasferta da un anno solare esatto. L’ultima sconfitta il Novara la beccò il 20 dicembre ‘64 e da qui al 20 dicembre ‘65 il Novara come tutti, di una pausa e poi riceverà il Potenza all’ombra della cupola di San Gaudenzio. Da stasera, perciò il Novara può fare cin-cin alla sua cavalcata esterna: exploit che fa sensazione e che poche squadre annoverare nel loro dossier. Eppure il Novara, al segnale di chiusura dell’ottimo Schinetti (un arbitro che ha saputo condurre il derby sul binario di una assoluta regolarità) dopo aver salutato il pubblico, simpatica usanza che il più delle squadre stanno perdendo, è entrato negli spogliatoi come un vinto. Deluso cioè per una mancata vittoria, polemico per la rete di Trinchero. E qui il discorso si riallaccia alla partita, bella nel primo tempo, un po’ scadente alla distanza ma sempre correttissima. Tutti d’accordo da una parte e dall’altra che il Novara avesse giocato meglio. Tutti d’accordo che il Novara fosse stato più squadra dell’Alessandria e che avesse creato più occasioni da rete sprecandole tutte – aggiungiamo noi – tranne ovviamente il gol di Pereni. E l’Alessandria non ha colpa se Miazza, Cei e Bramati hanno fatto a gara per dissipare occasioni d’oro ed è merito di Nobili se in due circostanze è stato bravissimo a salvare su Milanesi e Broggi. Tutti d’accordo che la partita fosse nelle mani degli ospiti, però l’Alessandria ha pur colpito un palo con Trinchero (Lena, che fortuna!), ed ha pareggiato in modo ineccepibile. E questa rete, ineccepibile per tutti, tranne che per i difensori del Novara, noi andremo a spiegare agli stessi. Quando al 42’ del primo tempo, l’arbitro ha consesso all’Alessandria una punizione dal limite, gli azzurri, memori di alcuni trascorsi, sono stati colti in blocco dalla “psicosi Lojacono” e temendo un bolide si sono trincerati in sei o sette in barriera. Soltanto Pereni non ha perduto la testa. Il capitano del Novara infatti si è sgolato per richiamare Udovicich dalla barriera. Pereni pensava ad un pallonetto di Ramon e reputava cosa migliore che lo stopper “grattacielo” del Novara fosse nel bel mezzo della sua area anziché in barriera. Udovicich non intese. Partì l’immancabile pallonetto da nessuno atteso meno che da Pereni. Come manna lo aspettavano invece Trinchero, Nicolè, Di Cristofaro e Ragonesi. Quattro grigi che avevano intuito lo scherzetto di Lojacono e nessuno in fuorigioco perché partiti tutti dopo che la palla era stata calciata da Ramon. Forse sarà stato questo simultaneo avventarsi che ha indotto in errore i difensori del Novara. Ma la rete, a nostro modesto parere, era regolare. I protagonisti del derby sono stati Radaelli e Pereni che hanno dominato la scena. Radaelli per 90’, Pereni fino a che il muscolo della coscia non si è “ingrippato”. Radaelli e Pereni hanno suggerito, imposto, risolto a rete. Radaelli è stato ancora più bravi di Pereni. Aveva da controllare la mezzapunta Lojacono ed ha eseguito il suo compito a pennello, in più appena contrato Ramon dava il là agli azzurri con immediati sganciamenti. Pereni era stato preso in custodia a centrocampo dal rientrante Ragonesi che ha potuto fare ben poco contro l’agile e tecnico avversario. Solo un dolorosissimo stiramento ha messo il bavaglio al capitano azzurro! Radaelli e Pereni su tutti, ma il Novara non è tutto qui, Miazza è stato un terzino preciso e acrobatico, Udovicich uno stopper arcigno alle prese col tenace e manovriero Nicolè. Ottimo Broggi, un ragazzo che letteralmente esploso nel momento più delicato per i suoi compagni, cioè quando Pereni ha cominciato a zoppicare ed il Novara non era più quello di prima. Milanesi ha avuto una giornata di sole. Si è mosso con brio – ed aveva contro il miglior difensore dell’Alessandria, cioè Migliavacca – e si è buttato dentro con grande coraggio, ed è constatazione molto importante questa, perché Milanesi, dopo il tremendo incidente che lo ha tenuto lontano dai campi per tanti mesi, sembrava aver smarrito la via del … coraggio. Su un piano di sufficienza: Volpati, Canto e Bramati. Distratto Lena, in giornata no il piccolo Cei. Superata sul piano del gioco, l’Alessandra ha risposto con foga, ardore e spirito di corpo. Il suo primo quarto d’ora è stato tra le cose più belle dell’intero incontro. Poi la squadra di Armano e Coscia è calata. Non un calo fisico però, tant’è che i grigi fino alla fine hanno corso, e corso molto. E sta qui secondo noi il male che affligge l’Alessandria: la squadra tutta ”porta” la palla, non ci sono smistamenti, tutti (chi più chi meno) partono a testa bassa da lontano per tentare un disperato assalto, commovente ma improduttivo. L’Alessandria deve cambiare questa radicata mentalità, evitare i passaggetti orizzontali o addirittura quelli all’indietro! Ottimi Nobili e Migliavacca. Il portiere ha salvato il risultato al 22’ del primo tempo deviando una palla scorbutica, traiettoria dall’alto in basso, calciata da Milanesi. Eccezionale pure l’intervento del 35’ della ripresa su Broggi che metteva dentro a fil di palo e Nobili riusciva a deviare in calcio d’angolo. Bravissimo anche Migliavacca, lucido, preciso, irriducibile lottatore. Ha spiccato Trinchero, un terzino che per necessità ha giocato al posto dell’infortunato Oldani. Trinchero ha fatto un gol incornando il pallonetto di Lojacono al 42’ del primo tempo ed ha preso un palo e qui sì che l’Alessandria può dire di essere stata scalognata. L’azione era andata così. Cross di Ragonesi, Lena che con un braccio sfiora la palla e Trinchero che irrompe e di testa prende il palo. La palla ritorna nelle braccia di Lena, fuori sette-otto metri dalla sua porta! Per finire, non ci resta che descrivere il gol di Pereni. Primo tempo, minuto 27’, Radaelli da metà campa scende incotrastato fino ai bordi dell’area, mentre Pereni si “libera”. Palla da Radaelli a Pereni. Due passi e palla alla sinisira di Nobili. (Tuttosport) Derby controluce La grande illusione Alessandria-Novara, ovvero il derby della grande illusione: questo il giudizio espresso a fine partita dai tifosi grigi accorsi al Moccagatta come ai bei tempi. Per gli aficionados azzurri invece è stata una giornata che non sarà presto dimenticata. La squadra di Armano e Coscia attesa alla grande prova, inutile nasconderlo, ha fallito clamorosamente la prova. La partita ha confermato che nonostante le immissioni di due grossi calibri quali Lojacono e Nicolé la tattica non è mutata: è rimasta quella che, purtroppo, volenti o nolenti, i tifosi locali hanno imparato a memoria. I ogni gara che si disputa al Moccagatta, qualunque sia l’avversario, si punta sempre alla difensiva ignorando che esiste il centrocampo, zona questa da presidiare se si vuole puntare a rete. Anche domenica il Novara con i suoi giovani dotati di una volontà veramente ammirevole ha annullato l’Alessandria in questa zona. I grigi hanno giocato divisi quasi sempre in due tronconi. All’attacco si è notato troppo sovente solo un uomo: Nicolè. Vincere con una sola è sempre difficile: i fatti lo hanno confermato. L’attacco in maglia grigia ha avuto il suo migliore elemento in Trinchero un terzino al quale era stato affidato - da come si è visto in campo – il compito di “tornare” sovente a dare man forte agli altri nove difensori. Con Lojacono troppo fermo, c on un Ragonesi dalle idee non troppo chiare, con Di Cristofaro e Trinchero costretti a partire dalla propria area di rigore per andare all’arrembaggio della rete avversaria più che ma che mai logico non attendersi miracoli. Così è stato. Nel calcio non basta difendersi: non a torto è stato affermato che la miglior difesa è l’attacco. La difesa ad oltranza svilisce il gioco, creando le premesse per alimentare critiche e malcontenti. I tecnici devono pertanto ricordare che nel calcio è necessario osare pur con un pizzico di prudenza. Chiedono forse troppo i tifosi quando insistono affinché al Moccagatta si disputi, dopo anni di attesa, una gara d’attacco almeno con quattro punte? Domenica Nicolè – mai servito da un lancio in profondità – lasciato solo in avanti ha disputato una gara senza infamia e senza lode; Lojacono fermo sulla fascia centrale del campo ha spazientito non pochi tifosi: sui due idoli cominciano ad addensarsi le critiche. Diciamo subito che tutta la colpa non ricade sulle loro spalle a meno che sul campo non dimentichino le disposizioni loro impartite. Si sono salvati dal grigiore Tagnin, Migliavacca – una partita, la sua, generosa – e Trinchero, il terzino camuffato da ala. Troppo poco per una squadra che potrebbe puntare a mete più eevate, Per i tifosi alessandrini la grande illusione continua … (Il Piccolo - Franco Benzi) RISULTATI: Genoa – Padova 2-2 Livorno – Pisa 1-0 Mantova – Verona 1-2 Messina – Lecco 2-0 Monza – Reggina 1-2 Palermo – Catanzaro 0-0 Potenza – Venezia 2-0 Pro Patria – Modena 0-0 Reggina – Trani 2-0 CLASSIFICA: Mantova, Catanzaro, Potenza 19, Venezia 18, Lecco 17, Reggina 16, Palermo, Messina, Novara 15, Livorno, Reggiana, Verona, Genoa 14, Alessandria, Monza 12, Padova 11, Pisa 10, Modena, Pro Patria 9, Trani 8. MARCATORI: Il punto sul campioanto Serie B: prima sconfitta del Mantova Pareggio fra Alessandria e Novara. Sospeso il campionato di serie A, la serie B è stata ieri al centro dell'attenzione degli sportivi. Nella quattordicesima giornata si è avuto un fatto di rilievo: il Mantova, che dall'inizio del torneo era in testa alla classifica, ha subito la prima sconfitta (1-2) casalinga della stagione ad opera di un sorprendente Verona, ed è cosi stato raggiunto al primo posto dal Potenza e dal Catanzaro. Nel programma di ieri erano compresi due «derby»: in Piemonte, Alessandria e Novara si sono divise la posta (1-1), mentre in Toscana il Livorno ha avuto ragione del Pisa per 1-0. Sorprendente anche il pareggio che il Padova ha colto a Marassi a spese del Genoa che adesso si trova a quota 14. Nel settore di coda, ennesima sconfitta del Trani che si trova all'ultimo posto. (La Stampa)