Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
19-12-1965 - Giornata: 15 - Lecco - Mario Rigamonti


Lecco AC - Alessandria US 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 15. Clerici [Le] , 47. Incerti [Le] , 76. Incerti [Le] 89. Lojacono F.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Codognato Sergio, Trinchero Giuseppe, Gori Carlo, Migliavacca Giancarlo, Melideo Rocco, Di Cristofaro Carlo, Lojacono Francisco Ramon, Nicolè Bruno, Ragonesi Renzo, Oldani (II) Tullio All.: Coscia Aristide. D.T. Armano Ginetto

Formazione avversaria
LECCO AC: Meraviglia, Facca, Bravi, Schiavo, Pasinato, Sacchi, Incerti, Galbiati, Clerici, Ferrari, Bonfanti Aquilino All.: Piccioli Angelo.

Arbitro: Picasso Alberto (Chiavari)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
DURAMENTE SCONFITTI I GRIGI A LECCO A quando la rinascita dell'Alessandria? (attesa dai tifosi di domenica in domenica) - L'unica rete nostra è stata segnata da Lojacono su punizione K.O. dei grigi a Lecco e capitolo secondo del discorso iniziato sabato sulla conduzione della squadra. Che cosa sia successo alla Alessandria diventa un fatto inspiegabile se si valutano i valori in campo. D'accordo: le riserve innestate dagli avversari han fatto cose eccezionali, ma perchè Queste cose devono succedere proprio all’Alessandria? Insomma non si può disconoscere che Codognato e Trincherò non sono certo.dei bambini in fatto di calcio, che Nobili è il portiere conosciuto da tutti, Gori, Migliavacca e Melideo sanno il fatto loro a che infine, un attacco infiorato dai nomi di Di Cristofaro, Lojacono, Nicole, Ragonesi e Oldani, in serie B, vorrebbero averlo tutti. Perchè, allora, questa sconfitta? Perchè l’attacco continua a restare sterile e perchè se c’è una rete la si deve unicamente al calcio... proibito di Lojacono? Quando sentiamo raccontare una partita in trasferta dei grigi ci sembra di ascoltare la storia del lupo. La storia di quel pastore al quale a forza di gridare « al lupo » più nessuno credeva. Già, perchè, sono cose incredibili. Eppure succede, e lo tocchiamo con mano ormai da diverso tempo. Nel nostro dire settimanale avevamo concesso le maggiori attenuanti: il difetto dei giocatori che poi sono arrivati, il difetto di una coesione tra i nuovi ed i vecchi della squadra, il difetto di una preparazione fisica che solo ora sta iniziando. Tutto avevamo concesso e come risultato si va a Lecco e si perde 3 a 1. Noi vorremmo chiedere ai grigi che cosa ci suggeriscono di scrivere per giustificarli: forse un’altra storia del lupo? Coscia, quando gli abbiamo parlato stamane, è stato il più coerente. — Manca la grinta — ci ha detto — manca la volontà di soffrire per vincere. Si gioca cosi tanto per tirare « a campa », ma il calcio è fatto di ben altre cose. Dopo la prima rete, a Lecco, ci voleva una reazione e questa non c’è stata. Dopo la seconda a 42’ dal termine sembrava che la partita fosse finita, anziché trovarsi a metà strada.„. . — E adesso cosa intendete fa re per togliere la squadra dagli impicci di una classifica che sta diventando pericolosa? — abbiamo chiesto. Adesso dobbiamo sentire un' po’ tutti. Comunque è un fatto che punteremo decisamente sul rientro di Tagnin e sull'esordio di Rossi. La prossima domenica a Reggio Emilia non ci sarà certo da scherzare ». Questo il discorso di Coscia, un discorso validissimo che ci porta a quel secondo capitolo a cui accennavamo all’inizio. In fatti Coscia d ice: Manca la grinta... A questo dovrebbe pensarci il preparatore atletico, professor Gallina, e poi alla vigilia di ogni incontro il dirigente tecnico Armano. Saranno cose da vedersi, e comunque da curare al massimo in avvenire. Piuttosto vogliamo parlare di gioco vero e proprio ed in proposito riferiamo quanto un tecnico di provate capacità ci ha fatto osservare appunto sull’Alessandria. Per evidenti ragioni non citiamo il nome, assumendoci tutte le responsabilità del caso. E vediamo il punto del discorso. — Come volete che i grigi realizzino delle reti? — ci ha detto il nostro interlocutore — sbagliano i tecnici alessandrini quando affermano che Nicolè si deve smarcare, che il tal altro’ si deve far vedere dai compagni (n. d. r.: l’avevamo scritto anche noi...). L’attaccante che si smarca, logicamente,, finisce nei corridoi della difesa avversaria chiudendo le vie di penetrazione verso la porta. Alla Alessandria siamo completamente fuori della realtà — ha proseguito non sono gli attaccanti che devono smarcarsi portandosi nei corridoi ma bensì questi devono restarsene ben coperti dagli avversari aspettando che siano i compagni delle retrovie a piazzare la palla in quei settori liberi. Da quel momento dovranno essere gli attaccanti ad entrare sul passaggio con tanto di guadagnato, perchè si troverebbero soli con un pallone d’oro da sfruttare per il gioco a rete. Ed ancora continuando: — l’Alessandria manca assolutamente di gioco sul centro campo. C’è Lojacono che dovrebbe fare da suggeritore all’attacco e quindi effettuare un mezzo centro - campo offensivo. Succede invece che Lojacono controllatissimo dagli avversari deve cercare qualsiasi zona per scrollarseli di dosso ed alla fine, con un Gori che avola » via sovente spinto dal suo gioco garibaldino, resta Ragonesi sprecato nello inutile tentativo di tappare le falle in questa zona .» Questo è stato dunque il succo del discorso. Abbiamo voluto riportarlo sperando che non torni offensivo per nessuno. E’ un fatto che quanto ci è stato detto contiene un fondo di verità ineccepibile. L ’interpretazione spetta evidentemente ai tecnici dei grigi sperando che fatti come quelli di Lecco non si debbano ripetere sovente. I Lojacono, i Nicolè, gli Oldani, i Nobili, i Migliavacca, i Tagnin e così via ancora non si possono e non si devono sprecare. Questo è tutto per oggi (Il Piccolo - Franco Benzi) Malgrado l'incompletezza della prima linea dei lombardi L'ALESSANDRIA BATTUTA A LECCO: 1 a 3 Nella compagine locale mancavano tre titolari - Due reti di Incerti e una di Clerici - Per i piemontesi ha realizzato Lojacono L'Alessandria aveva fortemente sperato di potersi avvantaggiare dell'incompletezza del Lecco al quale sono venuti a mancare, nel giro di breve tempo, per infortuni' in allenamento, Azzimonti, Longoni e Fracassa; la squadra piemontese aveva addirittura sperato di poter conquistare la prima vittoria esterna Invece la prima linea lecchese, così largamente incompleta com'era, e addirittura medita, ha fatto miracoli ed ha segnato tre goals, dando alla squadra la più larga vittoria (3-1) di questa stagione: è il caso proprio di usare la parola miracolo, se si pensa che nelle precedenti sei partite casalinghe il Lecco aveva messo a segno complessivamente lo stesso numero di goals. Ne sono uscite così, dunque, la prima vittoria convincente casalinga del Lecco ed una grossa sconfitta per l'Alessandria, delusa nelle sue speranze. L'Alessandria si era presentata piuttosto minaccio¬ sa e, dopo soli tre minuti, Nicole aveva avuto la palla-goal: purtroppo però il tiro del centravanti alessandrino ha preso Pasinato in pieno viso, stendendolo a terra, per mezzo minuto, quando ormai il portiere Meraviglia era battuto Successivamente all'Alessandria non sono più capitate grosse occasioni da rete, se si fa eccezione per un tiro in mischia effettuato da Lojacono al 19'. Tre minuti dopo però la difesa alessandrina capitolava e la partita si avviava sulla china decisiva. Ferrari e Bonfanti iniziavano una brillante azione a tre quarti di campo, lanciando infine Clerici: a quest'ultimo, dalla linea di fondo, quasi vicino alla bandierina, riusciva un goal incredibile, e il pallone, a conclusione del traversone, spioveva alle spalle dell'esterrefatto Nobili. Le occasioni per altri goal nel resto del primo tempo sono state in pari numero per le due squadre, ma non troppo evidenti, e così si è andati al riposo senza mutamenti nel risultato. L'Alessandria si era fatta particolarmente minacciosa allo scadere del tempo attraverso un tiro effettuato da Gori al 42' e una staffilata effettuata da Lojacono al 43' con parata in due tempi di Meraviglia. Nella ripresa al Lecco sono bastati due minuti per mettere al sicuro il risultato grazie al giovane Incerti, che è stato un po' la rivelazione della giornata: per un malinteso fra Melideo e Trincherò, Incerti è riuscito a sfruttare un passaggio di Clerici e, nonostante fosse caduto a terra per una spinta, ha calciato a rete ancora sbilanciato, appena rimessosi in piedi, e ha battuto Nobili da dieci metri circa. Il Lecco ha corso il pericolo più grosso della giornata al 18', quando un forte tiro di Codognato ha trovato Meraviglia spiazzatissimo: sulla linea ha salvato però Pasinato con una girata. Poi il Lecco ha dilagato con tiri a rete parati più o meno a fatica da Nobili e effettuati da Bonfanti, Clerici e Incerti. Quest'ultimo ha raddoppiato al 31' per un errore di Melideo in duello con Clerici. Gli attaccanti lecchesi sono stati sciuponi nel finale soprattutto con Bonfanti, Clerici e Incerti, mentre Lojacono non ha sprecato a un minuto dalla fine un calcio di punizione da 25 metri: con una staffilata appena sotto alla traversa, l'alessandrino ha segnato il goal della bandiera per i grigi. Nel Lecco sono apparsi in progresso Bonfanti e Ferrari, oltre al citato Incerti, e in ripresa Clerici, il cannoniere che ha interrotto un lungo digiuno. Nell'Alessandria i più bravi e attivi sono stati Gori e Ragonesi, seguiti da Lojacono e Trincherò, mentre Nicole è stato quasi nullo. (La Stampa - Ed. Sport - Gianpiero Gerosa) RISULTATI: Mantova - Reggiana 1-1 Modena - Catanzaro 2-2 Monza Trani 2-0 Novara - Potenza 3-0 Padova - Pro Patria 0-2 Pisa - Genoa 1-1 Reggina Palermo 1-1 Venezia - Messina 2-1 Verona - Livorno 0-0 CLASSIFICA: Mantova, Catanzaro, Venezia p, 20; Lecco, Potenza 19; Novara, Reggina 17; Palermo 16; Messina, Livorno, Reggiana, Genoa, Verona 15; Monza 13; Alessandria 12; Padova Pro Patria, Pisa 11; Modena 10; Trani 8 Il punto sul campionato Il secondo pareggio ottenuto sul proprio campo ha messo in luce, per chi aveva ancora dei dubbi, il periodo di appannamento della capolista Mantova: la Reggiana è passata in vantaggio con un gol fortunoso nel primo tempo e i locali sono nella ripresa hanno riportato la sfida in equilibrio. In otto minuti il Novara ha battuto il Potenza: al 37' della ripresa il punteggio era ancora in parità: doppietta di Cei e gol di Udovicich, per i piemontesi è stata la seconda vittoria esterna. Il Genoa ha agguantato il pareggio a dieci minuti dalla fine, il Pisa era andato in vantaggio nel primo tempo con il terzino Petrelli: la gara è stata emozionante e ricca di colpi di scena. Il Venezia ha meritato di vincere contro il Messina deciso, a sua volta, a dividere la posta in gioco.