Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
26-12-1965 - Giornata: 16 - Reggio Emilia - Mirabello


Reggiana AC - Alessandria US 1 - 2 (1 - 1)
RETI: 29. Calloni G. [Re] 40. Pasquina M.[A], 65. Nicolè B.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Gori Carlo, Migliavacca Giancarlo, Dalle Vedove Giampiero, Ragonesi Renzo, Nicolè Bruno, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario All.: Coscia Aristide – D.T.: Armano Gino

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Bertini (II) Giancarlo, Villa, Bertini (I) Orlando, Strucchi, Grevi, De Dominicis, Perrucconi, Correnti, Calloni Giampiero, Meregalli, Recagni. All.: Bizzotto Romolo.

Arbitro: Schinetti Elio (Brescia)
Note
Ammoniti: Ragonesi [A], Pasquina [A]. Spettatori: 7.000 circa Giornata freddissima, leggera foschia. Terreno appiccicoso. Inizio gara ore 14.30.

Commento
Lojacono regista dei grigi a Reggio Emilia: 2-1 L’Alessandria passa all’inviolato Mirabello Prima vittoria dell’Alessandria fuori casa, primo patapumfete della Reggiana sul terreno-carbonella del Mirabello. Una partita a doppia faccia e senza dialogo. Per una mezz’ora abbiamo assistito ad un monologo della Reggiana, per un’ora è stata l’Alessandria a parlare. E si è spiegata a dovere con due ciliegine di Pasquina e Nicolé, ciliegine che debbono aver complicato, e non poco, la digestione del pranzo di Santo Stefano agli infreddoliti tifosi della Reggiana. Era partita “sparata” la Reggiana. Un vero assalto lal’arma bianca. Correnti suggeriva che era un piacere, Perucconi volava e mandava dei fendenti dentro l’area che toglievano il respiro, Calloni e Meregalli, più erano gli ostacoli verso Nobili, più si divertivano a saltarli come fossero birilli. In quel magico momento un uomo solo non si inseriva a dovere: Recagni. E l’Alessandria tutta ammassata davanti al bravo Nobili a ribattere, magari con un po’ di affanno, un po’ alla “viva il parroco!” se vogliamo, ma con un cuore grosso così, , con una volontà di ferro, con grandissimo coraggio e con abnegazione, insomma tutti per uno e uno per tutti. Sotto un assalto diquesto genere, una squadra meno viva, generosa e compatta della odierna Alessandria sarebbe finita nel pallone. Non è che l’Alessandria non corresse dei pericoli, ma ci pensavano Correnti e Recagni a dissiparli sprecando palle-gol con una faciloneria da lasciare attoniti. La morale è che Nobili soltanto una volta aveva dovuto intervenire deviando coi pugni a terra una bordata dello spumeggiante Perrucconi che Trinchero faticava a controlare. Stringi stringi insomma, dopo una schiacciante superiorità territoriale, la Reggiana si era trovata con un solo gol all’attivo, una rete di Calloni, fantastica nell’impostazione (acrobatica girata al volo), meno nella conclusione perché il centravanti, colpendo male la palla, finiva per mandarla proprio nel sette dove Nobili non poteva assolutamente arrivare. In svantaggio di una rete, l’Alessandria vinceva qui la sua partita. La vinceva per due ragioni. La prima: anziché buttarsi sotto, come aveva fatto a Lecco la domenica prima, infittiva il centrocampo portandovi anche Ragonesi in modo che con un uomo in più se ne assicurava saldamente il possesso. Bizzotto immediatamente portava i lterzino Bertini sulle piste di Ragonesi, ma così facendo rischiava di farsi bucare dai lati perché gli agili, manovrieri, velocissimi Oldani e Pasquina erano ancora più solleciti a buttarsi nelle sguarnita fascia destra. Tanto che dopo qualche minuto Bertini tornava in zona e prendeva Ragonesi solo quando questi capitava da quelle parti. La seconda ragione è ancora più fondamentale. Correnti, dopo il positivo avvio, si spegneva del tutto e lasciava Lojacono completamente libero. Potete immaginare cosa questo volesse dire: un Ramon tranquillo, senza il fiato di uomo alle calcagna , prendeva il comando delle operazioni: suggeriva, rallentava, suggeriva, rallentava, faceva insomma quel che voleva. E Nicolé, Oldani e Pasquina lo assecondavano tanto che l’Alessandria operando in contropiede creava azioni da brivido per la retroguardia granata che, subìto il pareggio per una papera di Bertini (il tiro di Pasquina gli finiva sotto la pancia), beccava un altro gol e altri non prendeva forse perché l’Alessandria non credeva a tanta grazia! Le pagelle. Nobili ha salvato la sua porta con interventi spericolati e coraggiosi, dando sicurezza all’intero reparto, specie in quella mezz’ora di gioco, quando era facie bruciarsi. Rossi ha avuto un battesimo difficile: ll’inzio ha stentato; alla distanza però ha giocato anche palloni difficili con la perizia di una veterano. Trinchero alle prese con il velocissimo Perrucconi non sempre è riuscito a prendere le opportune contromisure. Ha avuto qualche intervento troppo deciso. Gori, sollecito, anche troppo, agli sganciamenti, è stato lo stantuffo che ha dato respiro alla squadra. Al passo del mediano di propulsione. Migliavacca (il mestiere sono io, potrebbe gridare il Miglia), una roccia che non si sgretola anche sotto i colpi più duri. Dalle Vedove, alle prese con un cliente poco raccomandabile come Calloni, un centravanti che è una molla di iniziative, inventive, guizzi e ghiribizzi, si è battuta con caparbietà e bella decisione. Ragonesi, votato a compiti oscuri si è sacrificato in favore della comunità. Prova positiva la sua. Nicolé chiedeva spazio. Armano glie lo ha dato. I risultati sono stati lusinghieri. Nicolé si è impegnato, ha corso con la volontà di un ragazzino. Ha segnato un gol, quello della vittoria, con una freddezza disarmante. Oldani, sempre in movimento, sempre in agitazione, è stato da solo un pericolo pubblico per la difesa della Reggiana. Lojacono. Di Ramon abbiamo detto. Aggiungeremo solo che una tale volontà di giocare e di soffrire era da tanto che non gli si riconosceva. Pasquina è rientrato nel giro dopo diversi mesi di assenza, deve solo cercare di dare via un po’ più la palla , se lo farà poche squadre cadette potranno vantarsi di avere una punta del suo calibro. Cronaca: 9’ bolide di Perrucconi che Nobili devia. 29’ Correnti, Villa, respinta di Trinchero, Meregalli che dà a Calloni, girata, palla nel sacco. 32’ palla-gol che Correnti spreca sul fondo. 33’ Meregalli alto; 34’ Correnti bolide che Recagni da un passo incorna all’indietro; 35’ Lojacono prima e Nicolé dopo mancano un facile bersaglio. 40’ Lojacono-Nicolé-Oldani-Pasquina: tiro da sette-otto metri che Bertini si lascia passare sotto il corpo. Reggiana 1 Alessandria 1. Ripresa: 5’ Calloni manda lato; 7’ Calloni dà a Perrucconi che da un passo alza sopra la traversa; 20’ De Dominicis di testa alza sulla traversa; 22’ scambio Pasquina-Oldani, palla a Nicolé che mette a fil di palo in rete; Alessandria 2 Reggiana 1. 36’ Grevi impegna Nobili; 42. Nobili salva su Calloni. (Tuttosport) E' il primo successo esterno dei grigi L'ALESSANDRIA CONQUISTA LA VITTORIA A REGGIO: 2-1 Pasquina pareggia nel primo tempo il goal dell'emiliano Calloni - Poi. nella ripresa, Nicolè (tra i migliori in campo) realizza il punto decisivo Nicolè ha segnato il goal della vittoria a Reggio L'Alessandria è riuscita ad espugnare il campo della Reggiana, conquistando la prima vittoria esterna. I piemontesi hanno vinto di misura (2 a 1), ma il risultato è ineccepibile, anche se, forse, ha punito un po' troppo severamente i padroni di casa, i quali, tuttavia, non hanno molte attenuanti da invocare. All'inizio, per i grigi, scesi in campo con l'intenzione di puntare al pareggio, si era messa male. Dopo cinque minuti di predominio a centrocampo, i piemontesi erano costretti dalla Reggiana a difendersi, e al 29' a subire una rete ad opera di Calloni, che, destreggiandosi in una mischia, riusciva a infilare nell'angolino alto della porta un pallone fortunoso. Galvanizzati dal goal, i locali insistevano e più di una volta riuscivano a gettare lo scompiglio tra gli uomini della difesa alessandrina, che in quel momento si salvava alla meno peggio, aiutata anche dalla cattiva mira degli avanti granata. Al 40’, inaspettatamente, il pareggio. Gori fermava una ennesima incursione degli emiliani e dava a Lojacono, che avanzava oltre metà campo, invano inseguito da alcuni avversari. Giunto al limite dell'area, Lojacono passava a Pasquina, il quale, solo davanti a Bertini II, effettuava un tiro fiacco e centrale, il portiere granata però si lasciava incredibilmente sfuggire la palla. Nella ripresa, la Reggiana dava subito segni di risveglio attaccando accanitamente. Come nel primo tempo, i piemontesi cercavano di fare muro contro le punte granata, che già al 5' con Meregalli, al 6' con Calloni e al 7’ con Bertini I tentavano la via della rete. Fino al 20' durava il momento critico per gli alessandrini. Ma ecco, inaspettatamente, il goal della vittoria piemontese. Nicolè riceveva da un difensore oltre la metà campo, e avanzava verso la porta locale; al limite dell'area fingeva di operare un cross, puntando poi invece verso la rete di Bertini II, il quale nulla poteva fare sul tiro angolato e rasoterra dell'attaccante piemontese. La Reggiana tentava di reagire spingendosi tutta in avanti, persino col « libero » Grevi. I locali effettuavano un vero forcing e sfioravano il pareggio in più di di un'occasione, ma l'ottimo Nobili con due interventi eccezionali salvava la partita. Non si è trattato di una bella gara, di un incontro che sul piano tecnico abbia offerto granché. Di bello c'è stato solo l'agonismo profuso da tutti i ventidue uomini in campo, che si sono battuti lealmente (una sola ammonizione per Pasquina, al 44' della ripresa, ma non per fallo). L'Alessandria ha conquistato due punti preziosi e tutto sommato, meritati. E' riuscita a superare una Reggiana ohe si diceva in stato di grazia e in ripresa, anche con l'ostacolo di un goal al passivo. Ha contenuto le pericolose incursioni dei locali, riuscendo in contropiede a portarsi addirittura in vantaggio e ad arginare sino alla fine il forcing dei granata, che non si sono dati mai per vinti. Tutto ciò basta a legittimare una vittoria ottenuta fuori casa. Ieri la squadra piemontese presentava Nicolé col n. 8, che funzionava da mezza punta. E la nota lieta è venuta proprio da quest’ultimo esperimento. L'ex-centravanti azzurro ha compiuto infatti buone coso. Prezioso il suo apporto in fase di interdizione, intelligente il suo dialogo con Lojacono, buoni alcuni suoi spunti personali. Del goal si è detto: bellissimo. Tutta la squadra, però, nel complesso, si è portata bene. Bravissimo Nobili (nessuna colpa sul goal), autore di tre ottimi interventi; bene Lojacono, che tuttavia ha alternato momenti di gran gioco ad altri di pausa (lodevole però la sua correttezza: trattato duramente in alcune occasioni, non ha mai reagito, neppure verbalmente). (La Stampa - Ed. Sport - Giuseppe Nobili) L’ANGOLO DEL « GATTOPARDO » Una boccata d’ossigeno per il vecchio orso grigio Il risveglio di Nicolé autore della rete della vittoria Contro il Verona si spera in una partita d'attacco per conquistare l’ intera posta in palio Da Reggio Emilia è finalmente giunta la buona novella: i grigi sono riusciti a strappare due punti doppiamente preziosi considerato che le ultime della classifica sono andate a gara nel mettere in imbarazzo le avversarie dirette. L ’esempio del Trani, fanalino di coda, contro l’ex capolista Mantova è eloquente. Il rientro di Pasquina con il relativo spostamento di Nicolé ha dato i suoi buoni frutti. L’ex nazionale in particolare pare avere rotto finalmente il ghiaccio: c’è solo da augurarsi che continui sulla buona strada. L'Alessandria pur senza strafare è riuscita a battere la Reggiana con un’accorta condotta di gara in cui è emerso quello spirito battagliero, quell’ attaccamento ai colori sociali che a Lecco erano rimasti solo pii desideri. Una nota di merito spetta pure a Loiacono, novello condottiero dei grigi. Due punti preziosi per l’anemica classifica, per sfuggire alle sabbie mobili della retrocessione. La squadra alessandrina, stando ai resoconti dei giornali sportivi, ha ancora bisogno di qualche ritocco: i reparti non legano come dovrebbero e tutta l’impostazione non ha ancora una vera fisionomia. «C’è un po’ di vuoto, abbiamo letto, tra difesa e centro-campo, come tra quest’ultimo e le punte», vale a dire gli stessi difetti che si riscontrano da mesi. I tecnici devono pertanto rimboccarsi le maniche per evitare che il successo di Reggio Emilia non si trasformi in una vittoria di Pirro. Domenica l’undici in maglia grigia si è distinto per la sua volontà, ora è necessario, visto che gli uomini non difettano, dare un gioco a tutta la squadra evitando che ogni reparto giochi come in un reparto stagno. Per giungere ad una fusione, all’amalgama, e necessario in primo luogo insistere sulla stessa formazione. I grigi in queste prime quindici partite hanno schierato, se non andiamo errati, più di ventiquattro uomini: un vero record. Ora che gli allenatori hanno visto all’opera tutti gli elementi a disposizione è necessario scegliere. Non si può continuare la girandola di spostamenti, di innovazioni. Ci auguriamo quindi di vedere contro il Verona gli stessi uomini - o quasi – schierati contro la Reggiana. La partita di domenica prossima è doppiamente importante secondo il nostro punto di vista: infatti essa oltre a garantirci i due punti dovrebbe finalmente fornire l’occasione ai nostri tecnici di presentare una squadra che sappia attaccare almeno con tre o quattro uomini. Sarà questo un compito non facile, ma necessario se si vuole incamerare in casa quei punti perduti in trasferta o al Moccagatta per l’ innata tendenza della squadra di difendere la vittoria dopo il primo gol segnato. Dopo la vittoria di Reggio i tifosi attendono fiduciosi una conferma per accorrere nuovamente ad applaudire la squadra (Il Piccolo - Il Gattopardo) RISULTATI Catanzaro – Messina 1-1 Genoa – Novara 0-0 Lecco – Monza 2-1 Livorno – Potenza 0-0 Modena – Reggina 1-0 Padova – Venezia 1-2 Palermo – Pro Patria 2-0 Trani – Mantova 1-0 Verona – Pisa 2-0 CLASSIFICA: Venezia p. 22, Catanzaro, Lecco 21, Mantova, Potenza 20, Palermo, Novara 18, Verona, Reggina 17, Messina, Livorno, Genoa 16, Reggiana 15, Alessandria, Monza 14, Modena 12, Padova, Pro Patria, Pisa 11, Trani 10. Il punto sul campionato Il Venezia è rimasto solo al comando della classifica grazie alla vittoria colta all’Appiani di Padova (Bertogna e Salvemini, Bigon per i biancoscudati) e sfruttando il pareggio 1-1 verificatosi a Catanzaro tra i padroni di casa ed il Messina e, soprattutto, il clamoroso tonfo del Mantova sul terreno del fanalino di coda Trani. Così il Lecco, che ha vinto sul Monza solo grazie ad un’autorete, si issa al secondo posto. Altro pareggio, questa volta senza gol a Marassi tra il Genoa e il Novara con contestazione finale dei tifosi della squadra rossoblu. Bel successo casalingo del Modena sulla Reggina.