Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
02-01-1966 - Giornata: 17 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Verona Hellas AC 1 - 2 (0 - 0)
RETI: 58. Lojacono F.[A] 56. Scaratti [Ve] , 76. Scaratti [Ve]

Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Dalle Vedove Giampiero, Migliavacca Giancarlo, Gori Carlo, Di Cristofaro Carlo, Nicolè Bruno, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Pasquina Mario All.: Coscia Aristide

Formazione avversaria
VERONA HELLAS AC: Cimpiel, Di Bari, Mancin, Scaratti, Ranghino, Cappellino, Sega, Savoia, Maschietto, Dell'Angelo, Golin. All.: Tognon Omero

Arbitro: Piantoni Ermenegildo (Terni).
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
L'ALESSANDRIA SCONFITTA IN CASA DAL VERONA (1-2) Con due goels su punizione gli scaligeri si aggiudicano la vittoria - Gori infortunato - Rete grigia di Lojacono Alessandria 1 e Verona 2. Adesso i nostri lettori, i tifosi grigi penseranno che noi avremo la croce addosso ai tecnici alessandrini. invece non sarà cosi. Sarebbe troppo tacite, troppo infunine, attaccare a testa bassa chi non può certamente difendersi in questo momento. Il calcio — non finiremo mai di ripeterlo — è un moneto stranissimo aperto a tutti i risultati più impensati, e tra questi occorrerà annoverare, nel futuro, anche quello di domenica al Moccagatta. pensate: la partita era sul pareggio dopo le due feti (una per parte) e l'Alessandria giocava in dieci. Ebbene il Verona risalendo dalla scaletta degli spogliatoi arretrava ancora Dell’Angelo il che significa che l’allenatore avversario non stimava affatto chiuse le possibilità di attacco dei grigi. E l‘Alessandria in quel momento cosa faceva ? Sperava intensamente che il Verona non si accorgesse delle sue scarse possibilità e tutto finisse in un bel pareggio. E cosi se il signor Piantoni, direttore di gara per così dire, non avesse inventato il fallo di Pasquina, dilettandosi poi ad annotare sul suo taccuino una rete del tutto fasulla. Lasciamo stare il discorso sull’arbitro perché d sarebbero da dire cose poco simpatiche, ma vediamo piuttosto come i grigi si sono comportati. Ecco: non l’abbiamo capito. Quella tattica iniziale con Nicolè piuttosto arretrato, quel Lojacono attento alle retrovie, andiamo via, non sono cose da farsi sul proprio campo. Naturalmente si ripeterà la solita « tiritera che giocare in casa è più difficile che in trasferta, ma purtuttavia rischiare qualche cosa è pur sempre necessario. Così saltando fuori l’incidente a Gori ( per fortuna ne avrà soltanto per una ventina di giorni in quanto trattasi semplicemente della rottura di un legamento al ginocchio sinistro) è retrocesso obbligatoriamente Di Cristofaro creando una totale nullità dell'attacco ed uno sbandamento difensivo dove purtroppo i limiti di Rossi erano in quel momento chiari. Ma parlando di Rossi non vogliamo certo essere fraintesi. Non che il ragazzo non sia un buon terzino: tu.tt’altro II fatto è che in situazioni così difficili, purtroppo, ci sarebbe voluto un difensore di maggiore esperienza. Comunque il danno che poteva creare il Verona, in verità, era talmente ben poco che se tutto fosse finito in parità, forse nessuno, oggi, si ricorderebbe della giornata di Rossi. E' il fatto che con alle viste una trasferta come quella di Pisa ed una classifica non certo bella, la situazione sta diventando difficile ed un paio di passi falsi porterebbero i grigi a reggere il fanalino di coda. Noi, purtuttavia, continuiamo ad essere ottimisti, a credere nei valori dell' Alessandria. Una lezione come quella di domenica forse servirà ancora a creare un bagaglio di buona esperienza per il futuro. Certo sarà necessario pensare al recupero di Tagnin e magari anche a quello di Codognato. Poi si vedrà. (Il Piccolo - Il Gattopardo) Dopo mezz'ora di gioco» serio incidente al mediano I grigi ridotti in dieci cedono al Verona (1-2) Si teme una lesione al menisco del giocatore infortunato - Tutte e tre le reti realizzate su tiri di punizione per falli molto discutibili - Coraggiosa prova di Lojacono, che ha cercato invano di evitare la sconfitta dell'Alessandria Attesissima alla prova dopo il promettente successo d'una settimana fa a Reggio Emilia, l'Alessandria ha nettamente deluso ieri contro il Verona, incominciando il nuovo anno con una sconfitta in casa. E' stata una partita sconcertante, a tratti decisamente brutta, per la quale uno 0-0 sarebbe state forse il risultato più sincero. I grigi invece hanno perso per 2-1: anche se il loro gioco senza nerbo — legato probabilmente a qualche licenza in occasione delle feste il Capodanno — non meritava forse molto di più. va detto tuttavia che in questa circostanza tutti hanno aiutato l'Alessandria a compiere l'inatteso scivolone, sia la sfortuna, sia l'arbitro, sia il pubblico. La malasorte ha messo a segno il suo colpo da ko quando era appena trascorsa la prima mezz'ora di gioco. In questo periodo i grigi, pur palesando la giornata poco felice di alcuni elementi, Pasquina e Nicolè in modo particolare, avevano esercitqato una certa prevalenza sfiorando il gol al 19' quando Lojacono, arrivato davanti al portiere dopo uno scambio con Pasquina, è scivolato al momento del tiro. La difesa teneva bene, mettento in mostra alcuni spunti efficaci del giovane terzino Rossi alla sua prima gara davanti al pubblico alessandrino dopo il positivo esordio a Reggio Emilia; ed anche a centro-campo le cose non andavano troppo male e Gori, sia pure con un certo affanno, riusciva a contrastare il lavoro di impostazione del regista veronese Dell'Angelo. Al 33' però proprio Gori è rimasto a terra dolorante, dopo un'entrata a vuoto sul gialloblu Manciù. Qualcosa ha fatto «crac», nel ginocchio sinistro del numero 4 alessandrino per il quale si teme addirittura una Lesione al menisco: Gori è tornato in campo dopo qualche minuto ma non ha più toccato palli, e nella ripresa si è ripresentato come ala destra, col ginocchio strettamente tassato ed ha cercato, generosamente, di impegnare almeno un uomo. Ma intanto l'unico argine alla superiorità dei veronesi a centro-campo era saltato e l'Alessandria, che già poco prima del riposo aveva rischiato di subire un goal di Golin, sventato da una grande parata di Nobili, è stata costretta a difendersi affannosamente ed a sperare nello 0-0 come massimo obiettivo raggiungibile. Qui è entrato in scena l'arbitro Piantoni, un direttore di gara — almeno in questa occasione — impreciso, frettoloso, distratto. Dopo un altro scampato pericolo per Nobili — Sega, solo a tre metri dalla porta, riusciva incredibilmente a tirar alto — l'arbitro ha inventato » all'undicesimo minuto, una punizione dal limite a favore del Verona, attribuendo a Migliavacca un fallo che invece il «libero» alessandrino aveva subito. Scaratti ha eseguito la punizione, battendo Nobili con un tiro angolatissimo rasoterra. Due minuti dopo Lojacono è riuscito a raddrizzare il risultato, con una prodezza personale, grazie ad una punizione da quaranta metri, per un fallo su Oldani dubbio quanto quello precedente di Migliavacca. Il pallone tagliatissimo del capitano grigio ha nettamente ingannato Cimpiel che si è tuffato sulla destra mentre la sfera, cambiando improvvisamente traiettoria all'ultimo istante, entrava in rete sulla sua sinistra. - Botta e risposta nel giro di 180 secondi. E sull'uno a uno l'Alessandria riprendeva fiato, cercava di salvaguardare almeno il pareggio senza trascurare le possibilità di arraffare il successo pieno. E per poco il colpo non le riusciva al 29', quando un'azione di Di Cristofaro e Trincherò, veniva conclusa dallo zoppo Gori con un colpo di testa fuori di mezzo metro, a portiere ormai fuori causa. Due minuti dopo toccava però all'arbitro sistemare definitivamente il punteggio con un'altra delle sue spiritose invenzioni. In un'innocua respinta di testa di Pasquina a contatto con un avversario, il signor Piantoni ravvisava gli estremi per concedere un'altra punizione dal limite. I grigi completavano l'opera, sistemando la barriera in modo piuttosto sballato, tanto da permettere a Scaratti di infilare un varco tra una gamba e l'altra e battere per la seconda volta Nobili. Il pubblico, che aveva accettato senza protestare le curiose decisioni arbitrali, come se non lo riguardassero, anziché incoraggiare i suoi giocatori si lasciava andare ad invettive — forse meritate, ma inopportune in quel momento — contro i meno efficaci tra i grigi, e l'Alessandria non trovava più la forza di reagire. Solo Lojacono, trasformato dalla responsabilità dei gradi di « capitano » si ostinava nel cercare una rimonta giudicata ormai da tutti impossibile. A cinque minuti dalla fine una sua entusiasmante azione personale si concludeva con una rabbiosa stangata alla quale Cimpiel rispondeva con una prodigiosa deviazione oltre la traversa. L'impetuoso Ramon avrebbe meritato la soddisfazione di quel goal decisivo, per la caparbietà con cui aveva reagito alle circostanze sfortunate per la squadra cercando di infondere anche nei suoi compagni la sua tenacia. Ma gli altri? Sfortuna a parte, e con le eccezioni di Lojacono, Oldani e pochi altri, è stata una brutta Alessandria, quella di ieri, ed il risultato, anche se troppo crudele, potrà essere una salutare lezione per qualcuno. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) RISULTATI: Livorno-Modena 4-2 Messina-Padova 1-0 Novara-Reggina 1-4 Palermo-Lecco 2-3 Potenza-Mantova 0-1 Pro Patria-Genoa 1-0 Reggiana-Monza 2-1 sosp Trani-Catanzaro 0-0 Venezia-Pisa 0-0 CLASSIFICA: Lecco, Venezia p. 23; Mantova, Catanzaro 22; Potenza 20; Reggina, Verona, 19; Messina, Livorno, Novara, Palermo, 18 Genoa 16; Reggiana* 15; Monza, Alessandria 14; Pro Patria 13; Pisa, Modena 12; Padova, Trani 11 una gara in meno Il punto sul campionato Il Novara ha mantenuto una iniziativa costante ma si è lasciato sorprendere dalla Reggina: alla fine il risultato ha punito troppo severamente i piemontesi. La Pro Patria, in netta ripresa, ha superato sul proprio campo il Genoa abbastanza combattivo ma scarsamente combattivo in fase d'attacco. Venezia e Pisa hanno pareggiato al termine di un incontro deludente giocato con scarso impegno da ambo le parti. L'incontro Reggiana-Monza è stato sospeso a causa della nebbia al 18' quando la squadra di casa stava vincendo. Il Lecco, favorito da alcuni clamorosi errori della difesa avversaria, si è imposto a Palermo raggiungendo il Venezia in vetta alla classifica: una gara emozionante e ricca di colpi di scena che la squadra lombarda ha vinto meritatamente.