Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
06-02-1966 - Giornata: 20 - Monza - Gino Alfonso Sada


Monza AC - Alessandria US 1 - 0 (0 - 0)
RETI: 80. Sacchella [Mo]

Alessandria US Centini Ariodante, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Dalle Vedove Giampiero, Tagnin Carlo, Migliavacca Giancarlo, Di Cristofaro Carlo, Pasquina Mario, Lojacono Francisco Ramon, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio All.: Szekely László

Formazione avversaria
MONZA AC: Ciceri, Melonari, Giovannini, Ferrero, Magni, Prato, Sacchella, Maggioni, Perego, Bersellini, Vigni. All.: Vincenzo Rigamonti.

Arbitro: Camozzi Marco (Porto d'Ascoli)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
Recuperi: Reggiana – Monza 2-0 L'ALESSANDRIA A MONZA SCONFITTA NEL FINALE I lombardi hanno giocato in dieci per un'infortuno a Prato Non si può dire certamente che il tecnico ungherese Lajos Szekely sia molto soddisfatto della prima puntata della sua attività come allenatore del'Alessandria. La squadra grigia ha perso per 1-0 a Monza, incassando il goal della sconfitta a dieci minuti dal termine, dopo essersi dimostrata incapace di approfittare della situazione di inferiorità degli avversari. Per quasi tutta la partita infatti il Monza ha dovuto trasferire all'ala destra il mediano Prato, zoppicante per una contusione ad un ginocchio. Il gioco della squadra biancorossa ha logicamente risentito di questa menomazione, tanto è vero che per oltre un'ora Contini, l'ottimo sostituto del portiere alessandrino Nobili, non ha avuto da sbrigare altro che del lavoro di ordinaria amministrazione. L'Alessandria però non ha saputo sfruttare la situazione, ha giocato con autorità a metà campo, dove si faceva notare il giovane Dalle Vedove nella nuova posizione di mediano puro, ha egualmente convinto in difesa, specialmente per merito di un altro giovane — il terzino Rossi — è invece clamorosamente mancata in fase di attacco. Nulla di nuovo insomma: questo era il problema dei grigi prima dell'avvento di Szekely e, in così breve tempo, il tecnico magiaro non po teva certamente fare miracoli. Szekely tenta degli esperimenti, ma non si può dire — per ora — che quello di Loiacono centravanti sia un tentativo riuscito. Italo-argentino, per la sua conformazione fisica, non ha più lo scatto necessario per essere il centrattacco arretrato voluto dall'allenatore. Lojacono può essere usato come regista a centrocampo — e in questo caso occorrerebbe una mezz'ala di punta meno spenta del pur volonteroso Pasquino — o va impiegato come punta autentica stazionante in zona di tiro, senza obbligo di arretrare a prendersi la palla e di far brutte figure nel confronto con avversari più giovani che lo anticipano nove volte su dieci . Ieri invece Lojacono, non sappiamo se per ordini ricevuti o per scarsa convinzione negli ordini stessi, ha giocato in una posizione ibrida, né carne né pesce, e non e riuscito a fare il regista né lo stoccato re. E poiché neppure gli altri attaccanti grigi, ad eccezione dell'impetuoso ma disordinato Di Cristofaro, brillavano per intraprendenza, la squadra piemontese ha finito per dare l'impressione di essere incapace di sfruttare l'occasione più favorevole per ottenere una preziosa affermazione in trasferta. Di occasioni vere e proprie da rete i grigi, dopo averne costruite tante a metà campo, ne hanno avute soltanto due, all'inizio della ripresa: la prima mancata da Soncini, per un fatale indugio, la seconda neutralizzata dal portiere monzese Ciceri, con un tuffo sui piedi di Oldani, dopo un tiro di Pasquina respinto alla meglio da un difensore. Visto che non riuscivano a segnare, i grigi hanno incominciato a considerare lo 0-0 come un ottimo risultato da difendere, ma anche il traguardo del pareggio è stato loro negato nei dieci minuti finali della partita. Il monzese Sacchetta, numero 7 sulla maglia ma in effetti sostituto del mediano Prato come controllore dell'ala sinistra avversaria già al 20' della ripresa aveva obbligato Centini ad una grande parata in angolo con una stangata da fuori area. Cinque minuti dopo il biancorosso, ben lanciato dal terzino Giovannini, si è ripetuto, e stavolta per il sostituto di Nobili non c'è stato niente da fare. Anzi, nel convulso finale, mentre. l'Alessandria si gettava disordinatamente all'assalto nel tentativo di riacciuffare il pareggio, un'azione in contropiede impostata dallo « zoppo » Prato e conclusa dal centravanti Perego ha fatto sfiorare al Monza il premio eccessivo di un secondo goal: la schiena del terzino grigio Trincherò ha però deviato il pallone in angolo. (La Stampa - Ed. Sport - Gianni Pignata) L'ALESSANDRIA HA PERSO A MONZA MA SZEKELY E' OTTIMISTA La squadra è andata bene,, ha dichiarato * Nessun ritocco previsto all’undici per la partita col Genoa Laszlo Szekely nel suo esordio in campionato è andato contro tutte le regole della... buona scaramanzia. Si sa, infatti, che cambiando allenatore sempre la squadra vince. Stavolta così non è stato ?* e forse questo potrebbe anche essere un segno di un buon futuro. Potrà sembrare strano quanto affermiamo ma in verità se un allenatore cerca in una squadra un gioco, una fisionomìa positiva, è chiaro che il tutto non si raggiunge in dieci giorni soli di preparazione. Ecco, oltre tutto, l'Alessandria a Monza è stata sfortunata. Lo ha detto anche Szekely, lunedì, in una intervista da noi fatta. — Nulla ci sarebbe da dire — così ha risposto l’ungherese — se avessimo meritato di perdere. Ma in verità abbiamo subito un goal a nove minuti dal term ine quando ormai avevamo la partita in pugno. — Come ha giocato l’Alessandria? — Beh, per conto mio la squadra è andata bene. Ha fatto gioco ed è mancata nel momento culminante del tiro a rete. Insomma difetta ancora il puntino sulla € i ». Comunque a parte tutto questo non meritavamo di perdere. — • Il Monza però ha giocato in nove... — Questa non è la verità. Il Monza ha giocato in dieci, per pochi minuti in nove, poi nuovamente in dieci ed infine in undici. Ma tutto questo non conta. Conta che abbiamo perso due punti i quali in verità erano più nostri che loro. — Il fatto Che sono mancati gli stoccatori, cioè i m arcatori non la porta a credere nella necessità di qualche variante per la prossima domenica? — lo non lo credo necessario. Ho m esso in campo gli undici giocatori migliori della squadra e questi, a parte il tiro a rete, m i hanno soddisfatto. Per conto mio non è una questione di uomini ma bensì dì gioco a rete. L’ho già detto anche la settimana scorsa: bisogna imparare il gioco che porta in rete e naturalmente imparare a tirare. Quindi non vedo la necessità di fare delle varianti. Il nostro obbiettivo è la salvezza per poi potere preparare una squadra valida in vista della futile stagione. Intanto lavoreremo sui giovani e già fin da giovedì vorrò vedere questi ragazzi impegnati nella De Martino a Busto Arsizio. — Domenica avrete di fronte un Genoa che è stato rilanciato proprio dal risultato vittorioso sul Lecco... — Beh questo è un discorso a parte. Certamente quella con il Monza era la partita più facile delle cinque che ci attendono ma non è detto che non si speri di migliorare nei giorni che verranno e quindi puntare anche sul risultato pieno contro i genovesi.... Ecco, il discorso è finito qui. Ci è piaciuto l’ottimismo di Szekely, un ottimismo che trova però fondate ragioni sui suoi principi che tendono a preparare un’Alessandria non sull’empirismo di un «.exploit» ma bensì su di una scuola adatta a creare una solida base per il futuro. Insomma il principio è senza dubbio buono. Resta da vedere se sarà seguito e tradotto in realtà. Per ora è chiaro che in classifica l’Alessandria sta scivolando verso una zona pericolosa. Con un futuro di campionato immediato com e si presenta non ci sono certo da fare tanti rosei pensieri. E’ vero che in... cantiere ci sono i rientri di Nobili e poi di Cori, ma questo non significa che si possa dorm ire tra due guanciali. Se i conti non torneranno al più presto, la situazione si farà tragica ed allora sarà difficile, anzi difficilissimo, il lavoro di Laszlo Szekely. (Il Piccolo - Effebi) Risultati: Genoa - Lecco 1-0 Messina - Reggiana 1-1 Modena - Troni 0-0 Padova - Catanzaro 0-0 Palermo - Livorno 2-0 Pisa - Reggina 0-0 Mantova - Pro Patria 3-2 Venezia - Novara 5-2 Verona - Potenza 2-1 CLASSIFICA: Venezia p.27; Lecco 26; Catanzaro, Mantova 25; Reggina, Verona 23; Palermo 22; Messina, Reggiana, Potenza, Genoa 21; Monza 20; Novara 19; Livorno 18; Alessandria 16; Pro Patria, Modena 15; Padova, Pisa, Trani 14 Marcatori: 9 reti Bui, Di Giacomo e Trota; 8 reti: Caposciutti, Clerici e Salvemini; 6 reti: Bonfanti, Carminati, Cipollato, Lodi Il punto sul campionato La cinquina inflitta al Novara ha mandato il Venezia solo in vetta alla classifica anche grazie alla sconfitta del Lecco a Marassi contro il Genoa; il Mantova battendo la Pro Patria ha raggiunto al terzo posto il Catanzaro fermato sul pari sul campo del Padova.