Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
20-02-1966 - Giornata: 22 - Catanzaro - Comunale


Catanzaro US - Alessandria US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Tagnin Carlo, Migliavacca Giancarlo, Griffi Giulio, Di Cristofaro Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Soncini Antonio, Pasquina Mario, Oldani (II) Tullio All.: Szekely László

Formazione avversaria
CATANZARO US: Provasi, Marini, Vanini, Maccacaro, Tonani, Sardei, Tribulzio, Marchioro, Bui, Gasparini, Orlandi. All.: Ballacci Dino.

Arbitro: Possagno Rino (Treviso)
Note
Ammoniti: Rossi [A], Oldani [a], Sconcini [A], Maccacaro [C], Tribuzio [C]. Angoli: 11-0. Spettatori: 8.000. Giornata primaverile inizio gara ore 15,00

Commento
In evidenza il portiere Nobili L'ALESSANDRIA IMBATTUTA (0-0) A CATANZARO Il fratello del presidente della squadra locale, colto da emorragia cerebrale, muore durante la partita Partita drammatica, giocata negli ultimi minuti nel più assoluto silenzio per la morte avvenuta sugli spalti del fratello del presidente del sodalizio calabrese, rag. Tommaso Ceravolo, colpito mentre seguiva le fasi dell'incontro da una emorragia cerebrale. Prontamente soccorso, il rag. Ceravolo è stato trasportato negli spogliatoi, ma ogni soccorso è stato purtroppo vano. Inutile descrivere lo sgomento che c'è stato in campo, negli spogliatoi e anche sulle tribune. La partita in sé non aveva più storia. Comunque, diremo che il Catanzaro, per come ha giocato ieri, avrebbe potuto vincere a mani basse, realizzando almeno quattro goals. Gli eventi però non hanno consentito questa apoteosi, e nemmeno il ritorno sul terreno di casa con una vittoria. La squadra giallorossa è stata molto sfortunata: ha colpito con Bui due volte la traversa, e due volte il palo, con Tribuzio e ancora con Bui. Una partita che si è chiusa sul doppio zero, di solito non si presta a commenti. Diremo però che l'incontro è stato egualmente emozionante. Ha cominciato il Catanzaro a rendersi pericoloso prima con Orlandi e poi con Tribuzio, ma in tutte e due le circostanze Nobili si è salvato molto bene. Poi è stato Provasi, al 19’, a salvare la rete del Catanzaro, parando una fucilata di Migliavacca. Un altro intervento di Nobili su cross di Marini, e al 22' il primo palo colpito da Bui. Su una corta respinta di Nobili è intervenuto il centrattacco giallorosso, che ha tirato a rete, Nobili riesce a deviare con la punta delle dita sulla traversa. Al 37', nel giro di venti secondi, il Catanzaro colpisce per due volte il palo, prima col centrattacco Bui, poi con l'ala Tribuzio. Li ripresa è di marca locale, anche se all'8' Provasi è costretto ad intervenire su tiro di Migliavacca abbastanza forte. Poi, al 9', una fantastica parata di Nobili su tiro di Marchioro. Aumentano gli angoli per il Catanzaro e al 16' Nobili vola da un palo all'altro per fermare un tiro di Sardei. Al 32' ancora Nobili di scena, che ferma una palla calciata di testa da Bui Al 39' il centrattacco da pochi passi sferra un tiro abbastanza forte: la palla colpisce la traversa e torna in campo. Quindi, inutile serrate finale dei locali. (Stampa sera – G.G) Vano dominio dei calabresi ARBITRO, NOBILI E PALI BLOCCANO IL CATANZARO Dopo aver assistito domenica scorsa alla partita di Pisa: dopo aver preso nota del referto di Vitullo e delle conseguenti decisioni del Giudice sportivo, eccoci oggi di fronte ad un altro arbitraggio a dir poco indisponente, che dà ragione in pieno a quei tifosi che protestano e che affermano come, per quanto in gamba, il Catanzaro in serie A non ci potrà andare mai “perché non ce lo vogliono” e quindi dovrà semmai accontentarsi di cogliere qualche affermazione in … Coppa Italia. Pur non volendo apparire esagerati, dobbiamo questa volta condividere il parere dei tifosi, i quali tra l’altro hanno avuto oggi il grandissimo merito di aver tollerato tutto, perfino la mancata concessione di almeno tre calci di rigore. Eppure il pubblico, che consideriamo oggi l’eroe numero uno della partita, questo a torto malfamato pubblico del Sud, alle diverse e ripetute “cappellate” dell’arbitro, non ha nemmeno … tentato di invadere il campo (e vedrete che adesso lo multeranno per qualche insulto!) e si è comportato tanto lealmente e correttamente da coprire di applausi alla fine colui che, dopo l’arbitro poteva magari passare per il suo … secondo “nemico”, e cioè il portiere ospite Nobili, autore di almeno dieci salvataggi di quelli che si è soliti definire “miracolosi” ed altro protagonista decisivo nel pareggio dei grigi alessandrini. Nobili+Arbitro+sfortuna (tre traverse!) hanno dunque inchiodato il Catanzaro all’ennesimo pareggio; ma se è vero che nel calcio, a respiro lungo, trionfa la legge della compensazione, nonché quella della giustizia, c’è ancora di che sperare per il Catanzaro, per questo Catanzaro che, pur non passando, anche oggi ha compiuto in pieno il suo dovere. Ma la partita contro l’Alessandria (una squadra estremamente rocciosa in difesa quella grigia, che specialmente nel secondo tempo si è chiusa tutta a riccio nella propria area e non ha indirizzato nemmeno un tiro nelo specchio della porta di Provasi) è il caso di raccontarla, perlomeno negli episodi salienti e decisivi. State dunque a sentire e giudicate se è o non è esagerata la protesta, sia pure soltanto verbale, degli sportivi di Catanzaro. La squadra locale iniziava l’incontro di gran carriera e già al 2’ avrebbe potuto segnare, ma una azione di Orlandi vedeva ben tre attaccanti giallorossi sbucciare il pallone. Subito dopo una saetta di Tribuzio veniva respinta di pugno da Nobili che compiva così la prima delle sue moltissime prodezze della sua “partitissima”. Poi all’ 8’ si aveva il primo episodio dubbio: Marchioro, tutto solo in area, veniva atterrato da Trinchero: l’arbitro faceva segno di continuare. L’Alessandria cercava di rompere l’assedio con qualche puntata in contropiede di Migliavacca e di Oldani, ma era fuoco di paglia; e al 12’ Tribuzio, ancora lui, veniva atterrato in area dal contemporaneo intervento di Rossi e di Tagnin: calcio di rigore grosso come una casa, calcio di rigore perlomeno simile a quello che domenica scorsa aveva condannato il Catanzaro a Pisa: per l’arbitro invece non era successo nulla! Il Catanzaro si innervosiva alquanto e mollava un po’ la presa, ma dopo una decina di minuti di stasi riprendeva la danza in area alessandrina. Tiri di Marini, Bui e Tribuzio venivano respinti dal portiere o rinviati in calcio d’angolo; mentre al 41’ un suggerimento di Bui dava la stura ad un ottimo colpo di testa di Gasparini che passava di poco alto sulla traversa. Subito dopo azione ancora di Gasparini e doppio palo, prima su tiro di Tribuzio e poi sulla ripresa di Bui, entrambe le volte a portiere battuto. Nella ripresa il Catanzaro insisteva ancora di più in avanti e conquistava angoli su angoli. All’8’ un tiro di Bui veniva ribattuto miracolosamente dal portiere in calcio d’angolo; al 10’ una deviazione di Tagnin evitava un gol sicuro di Marchioro; al 15’ una fucilata di Sardei veniva abbrancata dal solito Nobili. Poi, al 26’ si aveva ancora un doppio atterramento in area; prima l’avanzato terzino Vanini e poi Marchioro venivano falciati dai difensori dell’Alessandria, ma l’arbitro lasciava correre. Un minuto più tardi il fallo era ancora più grave: tirava a colpo sicuro Tribuzio, ma la palla incocciava contro la mano del terzino Rossi: per l’arbitro il fallo era involontario e il signor Possagno, evidentemente, non ha considerato che la deviazione di mano ha interrotto la traiettoria tesa di una palla indirizzata in rete. Il Catanzaro si scoraggiava: premeva ancora, ma non con la convinzione di prima e dopo l’ennesima traversa colta al 38’ da Bui con un bolide che aveva fatto gridare al gol, le azioni si spegnevano sullo sconsolante risultato di parità. (Corriere dello Sport – Domenico Bruni) L’angolo del Gattopardo PUNTIAMO SUI GIOVANI A Catanzaro ennesimo pareggio grazie alla gran giornata di Nobili Da cinque domeniche l’attacco non segna un gol Anche a Catanzaro Nobili ha salvato i grigi da una sicura sconfitta. Rinserrata nella propria metà cam po l’Alessandria è riuscita a strappare un altro zero a zero, questa volta quanto mai prezioso. Tutti i cronisti sono stati concordi nel ritenere Nobili l’eroe della giornata. A lui la squadra, come era avvenuto con il Genoa, deve gran parte del mezzo successo che le consente di tenere a bada gli ultimi della classifica che incalzano sempre più da vicino. Dopo Nobili, il giovane Rossi; Trinchero, Migliavacca, Tagnin e, all’attacco Oldani, sono risultati i migliori di un’Alessandria protesa a strappare un punto al Catanzaro una delle squadre più pericolose della serie B. Domenica i grigi sono attesi a Reggio Calabria, un campo minato, dove solo poche squadre sono uscite indenni. Con molte probabilità Szekely punterà ancora alla divisione dei punti visto che il quintetto di punta difficilmente riesce ad andare a rete. Sono ormai diverse domeniche e per la cronaca cinque, che gli attaccanti alessandrini non riescono a fare centro. L’ultimo gol risale al 2 gennaio scorso quando Loiacono su punizione e da una quarantina di metri, riuscì a sorprendere la difesa veronese. Quella domenica però gli scaligeri fecero loro l’intera posta. Da cinque domeniche quindi i grigi non realizzano: hanno collezionato quattro zero a zero e una sconfitta per uno a zero sul campo del Monza. Come era accaduto in altre precedenti occasioni agli avversari era bastato un gol per mettere sotto gli orsacchiotti. La forma spettacolare di Nobili ha dunque evitato all’Alessandria nuove sconfitte con il minimo scarto. Sino a quando durerà il miracolo Nobili? E’ questa una domanda veramente assillante. Szekely a Catanzaro, vale a dire per una gara prettamente difensiva, ha schierato al centro della linea di punta Oldani che centravanti non è. Occorre tuttavia precisare che un numero 9 i erigi lo devono pure trovare se vogliono assicurarsi la vittoria nelle partite casalinghe. Dopo il definitivo forfait di Bettini occorre dunque puntare su i giovani visto che questa è l’unica via possibile per dare un nuovo volto all’undici locale. Szekely ha fatto rilevare la scorsa settimana di non potere disporre di questi elementi in quanto impegnati negli studi. Considerato però che dopo la trasferta di Reggio Calabria i grigi affronteranno sul loro campo il Mantova e successivamente in trasferta il Modena e nuovamente in casa il Potenza e il Trani occorre tentare il lancio di Eco, l’unico giocatore in grado di svolgere funzioni da vero uomo di punta. Il debutto dei giovani indubbiamente è sempre un rischio, necessario però quando gli altri esperimenti sono falliti. Nelle ultime partite di campionato gli sportivi hanno notato con piacere le belle esibizioni dei giovanissimi, quali Bercellino II e Maddé. Quest’ultimo sino all’ottobre scorso indossava la maglia grigia. Fu restituito al Milan - errore gravissimo – per fare posto a giocatori che sinora, nonostante la loro fama, non hanno mantenuto fede alle promesse iniziali. Si punti allora la carta dei giovani visto che con gli anziani titolari non si è riusciti a togliere dal buco il classico ragno. La salvezza delle squadre di provincia sta appunto nel vivaio in quel vivaio che numerosi sodalizi, ai quali alcuni della massima divisione - leggi Milan e Spal - hanno abbondantemente attinto in questi ultimi tempi. Ritornando alla gara con la Reggina non c’è che da augurarsi che Nobili e compagni, ripetano il miracolo di Catanzaro, uno zero a zero rappresenterebbe per la magra classifica un tonico veramente insperato, visto che la domenica seguente sarà di scena una delle grandi dei cadetti, vale a dire quel Mantova, al quale nel girone d’andata i grigi seppero imporre un lusinghiero pareggio realizzando ben due reti. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) RISULTATI: Genoa – Palermo 3-0 Livorno – Lecco 1-0 Monza – Messina 0-1 Potenza – Modena 1-1 Pro Patria – Pisa 3-0 Reggiana – Padova 1-0 Reggina – Mantova 0-0 Trani – Novara 2-2 Venezia – Verona 2-1 CLASSIFICA: Venezia p. 30, Lecco 28, Mantova 27, Catanzaro 26, Messina 25, Reggina, Potenza, Genoa, Verona 24, Palermo, Reggiana 23, Monza 22, Livorno, Novara 20, Alessandria 18, Pro Patria, Modena 17, Padova, Pisa, Trani 16. MARCATORI: 10 Reti: Bui (Catanzaro), Troja (Palermo), 9 reti: Clerici (Lecco), Di Giacomo (Mantova), Salvemini (Venezia), 8 reti: Capasciutti (Messina), 7 reti: Bertogna (Venezia), Lodi (Potenza) Il punto sul campionato Il Venezia è l’unica delle prime della classe a concludere vittoriosa la sua partita. Ha sudato per prevalere dopo che i gialloblu scaligeri erano passati in vantaggio con Maschietto; sono bastati i gol di Salvemini e Bertogna a rimettere le cose a posto. Con questo successo i lagunari hanno distanziato il Lecco, battuto a Livorno. Ineccepibile la vittoria dei labronici a cui è bastato il punto di Colautti per risolvere la contesa. Fermate sullo 0-0 Mantova e Catanzaro lo squillo è del Messina che ha espugnato il Sada con un gol-lampo di Morelli. I siciliani si rilanciano in zona-promozione. In coda il Trani, con il 2-2 battagliato con il Novara ha raggiunto Padova e Pisa, quest’ultima schiacciato dallo 0-3 di Busto Arsizio; per contro la Pro Patria scavalca entrambe e raggiunge il Modena a quota 17.