Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
27-02-1966 - Giornata: 23 - Reggio Calabria - Comunale


Reggina AS - Alessandria US 4 - 1 (4 - 1)
RETI: 14. Santonico [Re] , 21. Ferrario [Re] , 29. Rigotto [Re] , 34. Camozzi [Re] 31. Lojacono F.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Tagnin Carlo, Migliavacca Giancarlo, Griffi Giulio, Di Cristofaro Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Lojacono Francisco Ramon, Soncini Antonio, Pasquina Mario All.: Szekely László

Formazione avversaria
REGGINA AS: Persico, Tomasini, Barbetta, Camozzi, Lancini, Neri, Alaimo, Ferrario, Santonico, Baroncini, Rigotto. All.: Maestrelli Tommaso.

Arbitro: Marengo Silvio (Chiavari)
Note
Spettatori. 15.000 Giornata estiva, terreno perfetto. Inizio gara ore 15,00

Commento
L'ALESSANDRIA IN MEZZ’ORA CEDE ALLA REGGINA PER 4 A 1 La temperatura primaverile di Reggio Calabria ha messo in difficoltà la squadra piemontese - L'incontro si è deciso nel primo tempo - Inutili attacchi dei grigi nella ripresa La partita fra Reggina e Alessandria è durata in pratica soltanto 35 minuti. In questo periodo la squadra calabrese ha messo a segno quattro goals, contro uno solo dei piemontesi ed il punteggio di 4 a 1 non è più mutato fino al termine dell'incontro. Il crollo dell'Alessandria può essere giustificato in parte con la temperatura piuttosto elevata (oltre i venti gradi) alla quale i giocatori grigi non erano certo abituati. Sta di fatto che per tutto il primo tempo l'Alessandria ha offerto una prestazione davvero deludente. Lenti nei recuperi, addirittura nulli nei tackles, impacciati sui palleggi stretti o sui lanci lunghi dei padroni di casa, Lojacono e compagni non hanno saputo opporre resistenza agli uomini di Maestrelli. Inoltre, il goal subito dopo tredici minuti di gioco ha contribuito a far fallire il piano esclusivamente difensivo predisposto da Szekely. Tagnin, Migliavacca e gli altri difensori piemontesi erano costretti ad adottare una tattica di gioco più aperta ed i calabresi ne approfittavano per mettere al sicuro il risultato. Anche Nobili - solitamente fra i migliori in campo - ieri è apparso piuttosto a disagio incassando due goals che in altre occasioni avrebbe saputo evitare. La Reggina passava in vantaggio al 13' per merito di Santonico, che metteva in rete di testa un passaggio di Rigotto. Otto minuti dopo raddoppiava Ferrario, che ancora di testa correggeva un lancio del centromediano Lancini. Al 29' terzo goal ad opera di Rigotto, che si destreggiava fra alcuni avversari al limite dell'area e quindi spediva in rete con un forte tiro di sinistro. Una momentanea reazione dell'Alessandria permetteva a Lojacono di accorciare le distanze al 31' su calcio di punizione, ma tre minuti dopo Capozzi portava a quattro i goals della Reggina con una stangata da fuori area. A questo punto la squadra calabrese rallentava il ritmo, limitandosi a controllare gli avversari che, nel secondo tempo, riuscivano a rendersi più volte pericolosi. Con un leggero vento alle spalle, i grigi si mantenevano all'attacco per tutta la ripresa e Lojacono si faceva ammirare per alcuni tiri insidiosi dal limite dell'area. Persico (37 anni) però ieri era in giornata di vena e per i piemontesi non c'è stato nulla da fare. (Stampa sera - E.L.) REGGINA TRAVOLGENTE La Reggina si è svegliata dal letargo e il suo “attacco-raffica” ha ripresentato al campionato il suo biglietto da visita. Secco e perentorio successo ai danni dell’Alessandria in una partita che (da parte amaranto) ha messo in vetrina emozioni, gioco e gol. E’ finita con il pubblico che ha ritmato il suo entusiasmo con battimani a cha-cha-cha. L’atteso riscatto della Reggina non è venuto meno. Tutto si può dire della squadra di Maestrelli, ma non che le manchino orgoglio e temperamento. Ecco che le promesse della vigilia sono state mantenute con pieno impegno: quattro gol ad una Alessandria che vanta una delle difese più ermetiche della B, non sono cose da poco! Il punteggio è sontuoso ed eclatante. Come spiegarlo? Dicendo anzitutto di un’Alessandria povera di gioco e di virtù tecniche, che ha pensato soltanto a distruggere e mai a costruire. Che, specie nel primo tempo ha riposto tutte le sue chances in un baluardo estremo al limite dell’area di rigore, barricando così tutte le sue speranze e le sue mire, evidentemente puntate al risultato pari. Ma bisogna anche dire subito di una Reggina in gran forma, scintillante ed organica nelle sue manovre. Una squadra che si è prodotta sul palcoscenico del Comunale e dianzi ad un pubblico esigente in un vero e proprio festival di finezze, di battute difficili, ma recitate alla perfezione, da vecchia e “vissuta”. Una Reggina scatenatissima, dunque. Perfetta e completa in tutti i reparti. Disciplinata nello schema tattico. Intelligente nel fluire del gioco, a seconda degli eventi e delle esigenze. Rispetto a quella vista con il Mantova è una reggina che ha cambiato volto da così a così. E’ bastato qualche innesto (Baroncini) e qualche variazione (Camozzi mediano), nella vecchia formula perché si verificasse il miracolo, se così si può dire. Maestrelli, parecchie volte, ha capito la carta da giocare e l’ha buttata sul tappeto verde con la sicurezza del poker. La carta i nquestione si chiamava Baroncini. Quanto valga l’apporto della mezz’ala l’hanno visto tutti oggi; anche il pubblico che l’ha spesso applaudito a scena aperta. Aveva un grosso handicap, Baroncini: la ,ancanza del ritmo di campionato e l’emozione di dover esordire in un ruolo non suo, dato che fino a poco tempo fa era un “libero”. Ma basta guardare i risultati che ha prodotto il suo apporto al gioco della squadra per dargli la lode e magari il bacio in fronte. Resta infine da filmare a passo veloce le reti: cinque, e tutte spettacolari. Al fischio d’inizio l’Alessandria si schiera in bunker. Ma i suoi sogni durano poco. La reggina è scatenatissima e già al 14’ mette al sicuro il risultato, con Santonico che sigla il gettone di presenza tra i goleadores della giornata. L’azione parte da Rigotto che batte una punizione da tre quarti di campo sulla destra: sul cross radente ed alto, svetta Santonico che incoccia dall’alto in basso mettendo in rete. Sette minuti dopo bis della Reggina con Ferrario. Altro cross di Lancini dalla destra, con azione identica a quella di prima, e Ferrario di testa mette in rete con Nobili responsabile in parte. Rigotto sigla la terza rete al 29’. un’azione che si sviluppa dal centrocampo con una triangolazione Baroncini – Alaimo – Rigotto. L’ala al centro dell’area riceve il passaggio da alaimo, si gira con un elegante dietro-front e saetta i nrete. Poi si fa viva l’Alessandria che segna al 31’. Punizione al limite dell’area amaranto, barriera difettosa, e Lojacono indovina una delle sue proverbiali punizioni-bomba. Tre minuti ancora, altra rete, spettacolare, ad opera di Camozzi che da circa 45 metri lascia partire un fendente che Nobili vede soltanto quando è in rete. L’arbitro è stato in carattere con l’incontro e si è mantenuto quindi al di là di un’onesta sufficienza. (Corriere dello Sport) L’angolo del Gattopardo LA DIFESA AD OLTRANZA OVVERO L’ARMA SUICIDA L classifica dice che non basta asseragliarsi nell’area: occorre pure osare, attaccando. I grigi invece si sono dimenticati la via del gol e i “poverelli” del fanalino di coda ci insidiano da vicino. Contro il Mantova si spera in una “nuova” Alessandria Il “miracolo” di Catanzaro non si è ripetuto a Reggio Calabria: i grigi sono stati letteralmente travolti dalla formazione locale che da quattro domeniche non metteva a segno un gol. Nella giornata del crollo degli uomini di Szekely le squadre di coda sono andate a gara nel guadagnare posizioni. Il Pisa, che possiede uno degli attacchi meno prolifici della Serie B è passato a Modena realizzando due gol. I grigi sono così passati all’ultimo posto nella graduatoria delle reti avendo realizzato in 23 giornate di campionato la misera cifra di 12 gol. La situazione della squadra locale è molto precaria se si considera che proprio domenica sarà al Moccagatta il Mantova che non nasconde le sue intenzioni di guadagnare la promozione in serie A. La tattica difensivistica adottata dalla squadra dopo le prime giornate di campionato e poi continuata, nonostante le critiche, è indubbiamente la causa prima del tracollo. L’Alessandria secondo le intenzioni dei dirigenti doveva disputare un campionato di tutta tranquillità nell’attesa di puntare poi, il prossimo anno, alla promozione. Per potenziare la squadra dopo la grana Bettini, si corse ai ripari acquistando Loiacono e Nicolé, due atleti sul viale del tramonto, ma che dovevano dare nuovo vigore all’undici. Sulla prestazione dei due atleti già ci siamo intrattenuti in precedenti occasioni. La partita di Reggio Calabria ha ribadito oltre alla lentezza cronica di Loiacono - gran parte della colpa della seconda rete ricade su di lui - la assoluta mancanza di volontà da parte di alcuni atleti i quali pare abbiano tutto l’interesse a far sì che i dirigenti si ricredano su certi loro giudizi. La classifica dell’Alessandria è allarmante, nascondersi questa realtà sarebbe assurdo. Szekely deve rimboccarsi le maniche per raddrizzare le sorti del suo undici il quale, nonostante il suo avvento, continua a giocare su un modulo che gli sportivi locali sono stanchi di dover ammirare, seppure controvoglia, ogni qualvolta la squadra scende al Moccagatta. Più che di difensori schierati all’attacco, i grigi hann obisogno di veri attaccanti. L’Alessandria infatti non può permettersi il lusso del Milan che fa scendere in campo uomini notoriamente conosciuti come difensori, in prima linea. La differenza tra i grigi e i rossoneri è che noi non abbiamo veri attaccanti mentre loro hanno due o tre uomini che sanno concludere a rete. Come abbiamo scritto la scorsa settimana non rimane che puntare sulla carta dei giovani, alcuni dei quali, possiedono indubbie doti. Per finire in serie C schierando una squadra di professionisti, meglio tentare, con senno, con nuove leve. Ogni partita che si disputerà da domenica al Moccagatta dovrà essere impostata sull’offesa se si vuole evitare di precipitare nel limbo della categoria. Szekely deve dunque avere il coraggio – ed il tecnico in precedenti occasioni ha dimostrato di possederne – di stringere i freni, ed escludere, se necessario i “senatori”, di dare un nuovo volto alla compagine. Continuando sul metro attuale – sei partite un solo gol realizzato e, su punizione – non si può certo sperare nella salvezza. Il banco di prova per il rilancio della squadra è indubbiamente arduo in quanto il Mantova, nonostante il pareggio interno non è squadra da sottovalutare. Se la squadra saprà affrontare la gara con quella volontà dimostrata in occasione dell’incontro con il Genoa e con qualche elemento che sappia lottare e soprattutto correre per contrastare gli avversari, il risultato potrà essere a nostro favore. Se invece si continuerà ad insistere sulla linea attuale, a tutti i costi, esprimiamo le nostre riserve che tutti gli sportivi conoscono, augurando tuttavia all’undici chiamato a così severo collaudo di smentirci. Mai smentita sarebbe bene accetta perché, contrariamente a quanto possono pensare alcune persone, noi siamo per una forte squadra. In questo momento pertanto esprimiamo tutta la nostra solidarietà e incitamento agli atleti affinché abbiano a superare la crisi che minaccia la gloriosa società grigia. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) RISULTATI: Catanzaro – Novara 3-0 Lecco – Potenza 2-0 Livorno – Genoa 1-1 Mantova – Padova 0-0 Modena – Pisa 1-2 Monza – Palermo 1-0 Reggiana – Venezia 1-1 Trani – Messina 3-1 Verona – Pro Patria 1-0 CLASSIFICA: Venezia p. 31, Lecco 30, Catanzaro, Mantova 28, Reggina, Verona 26, Messina, Genoa 25, Ponteza, Monza 24, Palermo 23, Reggiana 22, Livorno 21, Novara 20, Padova 19, Pisa, Alessandria, Trani 18, Pro Patria, Modena 17. MARCATORI: 12 reti: Bui (Catanzaro), 10 reti: Clerici (Lecco), Troja (Palermo), 9 reti: Di Giacomo (Messina), Salvemini (Venezia), 8 reti: Caposciutti (Messina), 7 reti: Lodi (Potenza), Calloni (Reggiana), Rigotto (Reggina), Bertogna (Venezia). Il punto sul campionato Mentre il Venezia pareggiava a Reggio Emilia (1-1, gol veneziano di Mencacci e rigore di Recagni per il pari) e il mantova si faceva imporre lo 0-0 casalingo dal Padova, il Lecco (2-0 al Potenza con un gol per tempo di Clerici e Incerti dal dischetto) e il Catanzaro (netto 3-0 al Novara con doppietta di Bui inframmezzata dal gol di Orlandi) rosicchiavano un punto. Anche Reggina e Verona sono rientrate a pieno titolo nella corsa per la promozione. Le sconfitte di Pro Patria e Modena (quest’ultima nello scontro diretto con il Pisa) e la vittoria del Trani hanno rimescolato le carte sul fondo dove, ormai, ha trovato stabile collocazione anche l’Alessandria.