Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
06-03-1966 - Giornata: 24 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Mantova AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Legnaro (I) Gaetano, Tagnin Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Melideo Rocco, Di Cristofaro Carlo, Ragonesi Renzo, Pasquina Mario, Lojacono Francisco Ramon, Oldani (II) Tullio All.: Szekely László

Formazione avversaria
MANTOVA AC: Zoff, Scesa, Ceccardi, Volpi, Spanio, Giagnoni, Pellizzaro, Santon, Di Giacomo, Jonsson, Tomeazzi. All.: Cadè Giancarlo.

Arbitro: Motta Ezio (Monza)
Note
Ammoniti: Scesa [M], Giagnoni [M] Infortunio muscolare a Lojacono uscito sul finale del primo tempo e rientrato nella ripresa ma inutilizzabile. Angoli: 6-4 Spettatori: 7.000 circa incasso L. 3.306.600 Controllo antidoping per Nobili, Melideo, Oldani, Zoff, Giagnoni, Tomeazzi. Splendida giornata primaverile, terreno in ottime condizioni. Inizio gara ore 15.00

Commento
L'ALESSANDRIA (0-0) BLOCCA IL MANTOVA I grigi costretti a giocare per tutto il secondo tempo con Lojacono infortunato - In evidenza Nobili ed i giovani terzini Rossi e Legnaro L'Alessandria, costretta ancora una volta a scendere in campo in formazione rimaneggiata per le forzate assenze di Migliavacca, Trinchero, Gori e Soncini, ha chiuso in parità (0-0) l'incontro con il Mantova svoltosi ieri al « Moccagatta ». La gara è stata abbastanza equilibrata ed il risultato può considerarsi giusto, ma non per questo si può dire che la sfortuna abbia finalmente abbandonato la squadra piemontese. I grigi, infatti, hanno disputato tutto il secondo tempo con Lojacono pressoché inutilizzabile ed il concedere il vantaggio di un uomo ad una compagine come il Mantova, che lotta per la promozione, non è certo cosa da poco. Lojacono aveva già iniziato la gara in non perfette condizioni ed in seguito allo scontro con un avversario ha accusato il riacutizzarsi dello stiramento alla coscia sinistra. Nonostante l'« handicap » dell'infortunio di Lojacono, l'Alessandria si è battuta con uno slancio ed una volontà commoventi e la sua prova quindi deve considerarsi senz'altro positiva. Tanto più che il Mantova si è confermata squadra di prestigio, forte in tutti i reparti, veloce e decisa in ogni occasione. Il risultato di parità - come si è detto - può considerarsi giusto, perché se Nobili ha salvato in due occasioni la rete piemontese con interventi eccezionali, l'attacco alessandrino, guidato da Pasquina, ha messo a sua volta in serio pericolo la difesa avversaria e Zoff ha dovuto compiere parate molto difficili. L'Alessandria non ha trovato ancora la sua giusta sistemazione, soprattutto per i continui mutamenti che è costretta ad operare ad ogni incontro, ma la prova fornita ieri, dopo-la secca sconfitta subita a Reggio Calabria sta a dimostrare la ferma volontà della squadra di riprendersi e le sue possibilità di concludere con successo la lotta per la salvezza. L'esordio del terzino Legnaro è stato più che positivo, ma le note migliori sono venute dal suo compagno di linea, il giovanissimo Rossi, che sta confermando le notevoli doti già messe in evidenza. I grigi hanno iniziato l'incontro all'attacco, mantenendo l'iniziativa per un buon quarto d'ora. Poi un improvviso spostamento di fronte ha costretto Nobili ad intervenire su un insidioso tiro di Di Giacomo. Verso la mezz'ora una serie di mischie in area mantovana ha dato l'impressione che l'Alessandria dovesse passare in vantaggio da un momento all'altro, ma la difesa biancorossa è riuscita a resistere e sul finire del tempo gli attaccanti ospiti sono passati alla controffensiva. Ed è stato in questo periodo che Nobili ha compiuto due autentiche prodezze su tiri sferrati da Volpi. La ripresa non ha mutato la fisionomia dell'incontro, ma con Lojacono infortunato l'Alessandria è stata costretta a poco a poco a retrocedere in difesa. Verso il 30', comunque, l'Alessandria ha sfiorato il goal: Pasquina ha superato due avversari, quindi ha sferrato un potente tiro che Zoff è riuscito fortunosamente a deviare in angolo. E' stata questa l'azione forse più brillante della partita, ed il goal mancato per un soffio ha lasciato la bocca amara ai seimila tifosi presenti ieri al « Moccagatta». (Stampa Sera - G.C.) Contro il tenace Mantova 0-0 LOJACONO INFORTUNATO I GRIGI NON MOLLANO Abnegazione, agonismo, efficacia e disposizione tattica, hanno permesso ancora una volta ai grigi di lottare contro la scalogna e di arrestare un Mantova, ostacolo pericoloso pur nella sua remissività e dalle ambizioni notevoli. Non avere saputo sfruttare la superiorità numerica sull’arco dell’intero secondo tempo, non può certo costituire nota di merito per una squadra che ha obiettivi ben elevati, anche se l’Alessandria è riuscita bellamente a tener testa ai virgiliani senza mai praticare il minimo accenno di un gioco ultra-difensivo. I grigi, benché in dieci, hanno combattuto a viso aperto e l’odierno pareggio vale senza dubbio un successo pieno; perdere infatti un Lojacono, oggi in giornata di vena particolare nella sua idonea posizione di centrocampista, è stato per i padroni di casa un handicap veramente pesante visto come Lojacono, sia già pur con una … gamba e mezza si era brillantemente comportato nei primi quarantacinque minuti. Onore pieno ed incondizionato quindi per la compagine alessandrina, che potrà nella prossima breve sospensione del campionato, rimarginare tutte le sue ferite e iniziare il forcing finale, a forze compatte tanto più che in questi giorni mister Szekely potrà usufruire anche di Nicolè. L’esordio del giovane Legnaro è stato infatti un po’ una sorpresa per tutti, e sul campo il ragazzo ha dimostrato di essersi appieno meritata la fiducia che Szekely gli aveva concesso con indubbio atto di coraggio. E i giovani Rossi, Legnaro e Dalle Vedove hanno saputo tenere brillantemente testa a un attacco che se non altro in fatto di esperienza li avrebbe dovuti sommergere. Invece i ragazzi grigi hanno fatto blocco con un Tagnin superlativo. E davanti a Melideo e Nobili se la sono cavata egregiamente tanto da meritarsi applausi a scena aperta. Ma se la difesa alessandrina ha compiuto in pieno il suo dovere, con decisione e accortezza, non si può sottacere la prova altrettanto generosa offerta dagli attaccanti. Ragonesi ha “fatto da boia e impiccato” in una zona che, venuto a mancare Lojacono presentava dei vuoti a non finire, sempre preso tra Volpi e Jonsson ma non ha mai mollato neppureu n attimo nell’azione massacrante di interdizione e di rilancio. Pasquina non lo si è mai visto così spumeggiante sia all’attacco che in difesa quando le circostanze lo richiedevano, Di Cristofaro e Oldani sono stati davvero ammirevoli per l’abnegazione e sono sempre state delle spine nel fianco di Scesa e Ceccardi. Di Lojacono abbiamo già detto nella sua generosità di scendere in campo in condizioni del tutto particolari, non è stato per nulla aiutato dalla fortuna. In campo opposto se il Mantova non è riuscito a prevalere sulla caparbia volontà dei grigi di non soccombere, è stato un po’ anche suo demerito, perché pur essendo fuori discussione la bravura di Tagnin, Dalle Vedove, Rossi e Legnaro, non ha per mai osato, lasciando per di più che gli unici tiri in porta li indirizzasse Volpi, superiore agli altri in una linea assoluta. Le energie di un attacco che conta pur sempre punte pericolosissime come Di Giacomo, Pellizzaro e Tomeazzi, per non dire del valore di Jonsson e Santon ci sono parse un poco svuotate e bisognose forse pur esse di un po’ di riposo. Comunque, la partita non ha mancato di essere interessante, vivace e con un gioco più che mai apprezzabile. Ha premuto di più l’Alessandria, nella prima parte dell’incontro, e Pasquina è stato il giocatore che ha messo più orgasmo di tutti nella difesa virgiliana. Al 15’ il centravanti grigio, dopo essersi liberato di Santon, dal limite dell’area di rigore, ha sfiorato la traversa, mentre al 37’, dopo uno scambio velocissimo con Rossi, ha alzato ancora una volta di poco ad una decina di metri da Zoff. Ancora una girata di Di Cristofaro spedita in corner dal portiere mantovano al 30’ e due minuti dopo, Nobili (che era già intervenuto per tiri di Di Giacomo e Volpi) ha salvato la rete dopo un batti e ribatti davanti alla linea di porta con un intervento prodigioso sui piedi di Pellizzaro. Anche nella ripresa il più pericoloso è stato Volpi; sebbene “strappato”, Lojacono, giocando in avanti, ha sempre avuto la sua brava corte di guardiani e forse si deve proprio a questa mossa tattica di Szekely se la difesa virgiliana si è mantenuta guardinga. All’ 11’ Pasquina ha sfiorato nuovamente il palo di Zoff su tiro piazzato, ma qualche minuto prima, su corner battuto da Tomeazzi, anche Jonsson aveva colpito la parte esterna del palo. Al 26’ affondo pericoloso all’attacco del Mantova con Jonsson e Volpi, ma ancora una volta Nobili ha sfoderato una parata brillantissima e Rossi ha poi liberato definitivamente con scioltezza, da vero campioncino. L’ultima azione pricolosa è stata però dell’Alessandria al 30’ con uno stretto dialogo Tagnin-Pasquina: il centravanti alessandrino ha impresso al pallone una deviazione improvvisa, spiazzando Zoff, ma Ragonesi non è riuscito a raggiungerlo in extremis, perché anticipato da Jonsson che ha spedito in calcio d’angolo. (Tuttosport) UN “PARI” CHE NON FA UNA GRINZA Contro la più titolata avversaria, il pareggio dell’Alessandria vale quanto una vittoria. Costretta a scendere in campo senza alcuni titolari e con un Lojacono inutilizzato dalla mezz’ora del primo tempo, i grigi hanno retto benissimo il confronto contro il Mantova riuscendo a portare in porto un risultato che alla vigilia pareva insperato. Merito soprattutto della difesa, e in particolare di Nobili e del giovanissimo Rossi il quale, non è più una speranza ma un vero campioncino: ai due ha fatto coro un altro giovanissimo, Legnaro, che al suo esordio ha disputato un’ottima partita, dopo aver superato l’iniziale tributo all’emozione. Quindi Tagnin e Melideo hanno contribuito all’inviolabilità della propria rete. Le noti dolenti per l’Alessandria sono sempre all’attacco, di questa strana squadra che sforna giovani a tutto andare (Rossi, Dalle Vedove, Legnaro ecc.) nelle retrovie, ma ancora non ha trovato il momento di far esordire qualcuno tra gli avanti pur avendo ottimi elementi (Corriere dello Sport) ROSSI-LEGNARO-DELLE VEDOVE UN “TRIS” DI CAMPIONCINI Contro il Mantova finalmente un’Alessandria d’attacco - L'incidente a Lojacono ha frenato lo slancio dei grigi - Bella prova dei giovani al cospetto dei più qualificati avversari - Positiva e generosa gara degli anziani L’Alessandria non ha vinto contro il Mantova, ma nonostante ciò ha tenuto gagliardamente il campo contro un’avversaria scesa al Moccagatta credendo di avere vita facile. Gli inviati speciali dei vari giornali sportivi sono stati concordi nel riconoscere che «il Mantova non meritava di più ». I grigi, in particolare nei primi quarantacinque minuti di gioco, hanno saputo dare, finalmente, una dimostrazione di bel gioco. Ridotti in dieci per l’infortunio a Lojacono gli uomini di Szekely sono ugualmente andati vicinissimi al gol. Una partita dunque con un bilancio positivo, se la classifica con i suoi aridi, ma veritieri numeri, non ci ricordasse che ben tre avversarie ci tallonano ad un solo punto. Nel calcio giocare bene è importante, ma segnare gol e vincere è indispensabile se non si vuole reggere il fanalino di coda. I grigi stando all’andamento della partita con i virgiliani sembrano tuttavia sulla strada della riscossa. Non bisogna infatti dimenticare che Szekely alla vigilia, meglio a poche ore dall’inizio della tenzone, ha dovuto fare appello al giovane Gaetano Legnaro, diciannovenne di Cartura (Padova) della De Martino. La carta è risultata quella buona perché il ragazzo non ha deluso le aspettative guadagnandosi sul campo i galloni. Un altro giovane dunque ha portato nuova linfa a questa sfortunata Alessandria che non riesce ad avere dalla sua la dea bendata. Accanto a Legnaro altri due giovani si sono confermati degni della fiducia loro accordata: Rossi e Delle Vedove. Il primo è stato veramente entusiasmante: ha controllato con sicurezza l’avversario e sovente si è spinto in avanti per tentare il lancio buono per i compagni. Una sua imbeccata a Pasquina per poco non fruttava il gol della vittoria. Delle Vedove, al quale era stato affidato il pericoloso Di Giacomo, non si è risparmiato: con il passare dei minuti è divenuto padrone della situazione. In una sola occasione Di Giacomo è riuscito a sfuggirgli e a impegnare seriamente Nobili, sempre alla altezza del suo compito. Un tris di giovani quindi, come in più di una occasione abbiamo detto, che merita la fiducia e il caldo incitamento del pubblico perché gettano nella lotta tutto il loro ardore e il desiderio di emergere, di divenire qualcuno. Una nota di merito spetta pure a Tagnin che pur non essendo un pivello non ha fallito un intervento e a Melideo, un vero mastino. Le note meno liete vengono come sempre dall’attacco che tuttavia si è mosso con maggiore scioltezza cercando il gol con tiri da fuori area, come da tempo non si vedeva tra le mura amiche. L’incidente a Loiacono come abbiamo detto, ha indebolito notevolmente tutto il reparto attaccante. Schierando l'ex sampdoriano, sceso in campo con una vistosa fascia elastica, i grigi hanno indubbiamente rischiato di grosso. Fortunatamente l’incidente è avvenuto alla fine del primo tempo quando ormai i locali avevano costretto i mantovani a non sguarnire troppo la retroguardia. Personalmente pensiamo che Szekely si sia un po’ troppo fidato delle assicurazioni del giocatore il quale aveva affermato di trovarsi in perfette condizioni. Date che del senno di poi «sono piene le fosse » non possiamo accusarlo di troppa leggerezza. I giovani in squadra erano già tre per cui la prudenza del trainer nel confermare Loiacono torna a suo merito. Ciò che invece non ci pare scusabile sono le prestazioni atletiche, ma non tecniche di Di Cristofaro, un giovane che si getta nella mischia con un cipiglio invidiabile, ma che non riesce mai ad effettuare un lancio al centro. Non basta correre se si vuole segnare dei gol e di gol i grigi necessitano se vogliono nutrire speranze di salvezza. La realtà come abbiamo detto ce la offre la classifica: tutte le altre disquisizioni sono superflue per non dire inutili. La buona prestazione dei giovani in difesa permette ora a Szekely di fare un pensierino su Trincherò che nel ruolo di ala ha dimostrato di saperci fare. L’ex sampdoriano punta con molto convincimento a rete per cui sacrificarlo, attualmente in retroguardia, sarebbe veramente imperdonabile. Una prima linea composta da: Oldani, Pasquina, Eco (Nicolè), Loiacono e Trinchero ci pare la più efficiente e la sola in grado di sbloccare le partite dell’Alessandria dal cronico zero a zero. Prima di chiudere vogliamo sottolineare la prova positiva di Pasquina, domenica volitivo come da tempo non si vedeva di Ragonesi — un po' titubante nelle conclusioni — di Oldani e dello stesso Di Cristofaro che dovrebbe, meglio sfruttare le sue doti di scatto. Nel calcio, lo ripetiamo, non basta fare i cento metri in dieci secondi netti, occorre coordinare la propria azione alla necessità della squadra. Abbiamo lasciato per ultimo Loiacono che sino a quando è stato nel pieno delle sue possibilità ha retto assai bene il centrocampo confermando quelle pecche che tutti conoscono. Vorremmo solo che Ramon snobbasse meno gli avversari e amasse meno il pericolo – dato che il pericolo non è il suo mestiere – perché la causa del riacutizzarsi dello strappo è principalmente dipesa dal desiderio di compiere un pezzo di bravura che ha poi privato la squadra del suo apporto. Szekely, approfittando della sosta del campionato, dovrà ora risolvere i vari dubbi che l’assillano: in quanto alla ripresa delle ostilità gli errori costeranno assai cari. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) RISULTATI: Genoa – Catanzaro 1-0 Lecco – Trani 2-0 Messina – Modena 0-0 Novara - Reggiana 1-0 Padova – Potenza 2-0 Palermo – Verona 0-0 Pisa – Monza 1-0 Pro Patria – Reggina 1-1 Venezia – Livorno 0-0 CLASSIFICA: Lecco, Venezia p. 32, Mantova 29, Catanzaro 28, Reggina, Genoa, Verona 27, Messina 26, Palermo, Potenza, Monza 24, Reggiana, Livorno, Novara 22, Padova 21, Pisa 20, Alessandria 19, Pro Patria, Modena, Trani 18. MARCATORI: 12 reti: Bui (Catanzaro), 11 reti: Clerici (Lecco), 10 reti: Troja (Palermo), 9 reti: Di Giacomo (Mantova), Salvemini (venezia) 8 reti: Caposciutti (Messina), Rigotto (Reggina). Il punto sul campionato Giornata fiacca in serie B con sole nove reti segnate e cinque pareggi di cui quattro per 0-0. Ricongiungimento al comando dove il Lecco, vincendo con il Trani (con i soliti Incerti e Clerici) ha raggiunto il Venezia fermato sul punteggio di partenza dal Livorno. Tiene il passo il Mantova mentre riemerge prepotente il Genoa, al settimo risultato utile consecutivo che con Zigoni ha condannato il Catanzaro alla sconfitta nel big-match della giornata. Nelle retrovie Padova e Pisa vincendo allungano sulle rivali che hanno tutte pareggiato tranne il Trani.