Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
21-02-2015 - Giornata: 26 - Bolzano - Druso


Sud Tirol-Alto Adige FC - Alessandria US 1912 1 - 2 (1 - 2)
RETI: 22. aut. Zullo [Su] , 43. Marras [Su] 45. Iunco A.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sabato Roberto, Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca [83. Terigi Leonardo], Vitofrancesco Ferdinando, Obodo Kenneth, Marconi Michele, Rantier Julien [61. Spighi Mirco], Iunco Antimo [71. Germinale Domenico] A disp.:Cavalli Gabriele, Picone Giuseppe, (P) Poluzzi Giacomo, Valentini Michele All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
SUD TIROL-ALTO ADIGE FC: Melgrati, Allegra [70. Shekiladze], Tait, Mladen, Bertoni, Zullo, Campo [46. Fischnaller], Fink [19. Mazzitelli], Novothny, Branca, Marras. A disp.: Miori, Kiem, Peverelli, Cia. All.: Sormani Adolfo

Arbitro: Prontera Alessandro (Bologna) [Fraschetti, Mariani]
Note
Espulsi: 73. D'Angelo [A – All], 86. Novothny [S]. Ammoniti: 36. Mladen [S], 49. Sosa [A], 59. Sabato Roberto [A], 77. Nordi Emanuele [A], 84. Novothny [S] Angoli: 5-3 Recuperi: 3.+4. Spettatori: 1.500 (182 abbonati) Giornata fredda e uggiosa. Terreno in buone condizioni Inizio gara ore 15,00. L'Alessandria indossa la maglia celebrativa del 103° anniversario con l'inno della Gradinata Nord Giornata fredda e uggiosa. Terreno in buone condizioni

Commento
Nel match clou della ventiseiesima giornata del campionato di Lega Pro, il Südtirol deve dunque arrendersi alla capolista Alessandria 2-1. In un pomeriggio umido e a tratti piovoso, su un campo solo leggermente allentato, l’inizio di match è di marca grigia, con l’Alessandria – in tenuta tradizionale con i calzoncini neri – che prova ad impossessarsi del pallino del gioco, ma il primo affondo è del Südtirol, segnatamente al 5’, quando Marras si produce in una percussione centrale per poi aprire a sinistra per Branca, sul cui cross Sabato respinge la minaccia, non senza qualche affanno. Guadagna metri di campo la formazione biancorossa, costringendo l’Alessandria sulla difensiva, con Bertoni che al 14’ ci prova dalla distanza, ma senza fortuna. Gioca con ordine e piglio autoritario il Südtirol, ma al 17’ su palla persa dai biancorossi l’Alessandria sviluppa un contropiede che favorisce la conclusione di Marconi, respinta lateralmente da Melgrati, poi l’azione ospite sfuma. Al 18’ si infortuna Fink, e prima i biancorossi rimangono momentaneamente in 10 e l’Alessandria va vicino al gol con Iunco che salta Zullo in area e calcia, ma Melgrati è bravo nella respinta di piede. Südtirol in affanno, e al 22’ – su spiovente da calcio d’angolo – Mezavilla colpisce di testa e Zullo, nel tentativo di liberare, infila inavvertitamente la propria porta, permettendo all’Alessandria di portarsi a condurre. I biancorossi provano a reagire, e al 31’ il cross di Branca viene respinto centralmente da Morero, liberando il destro di Mazzitelli che però calcia alto sopra la traversa. Squadra solidissima e ben organizzata, l’Alessandria, ma al 39’ il Südtirol trova un varco con gran palla scodellata da Branca per il liberissimo Novothny, il cui colpo di testa è però debole e soprattutto centrale. Ma al 43’, su calcio d’angolo di Campo prolungato di testa da Tait il rimorchio di Marras è vincente e vale l’1-1 e la quinta rete in campionato del furetto genovese. Passano però meno due minuti, con Bertoni che svirgola il rinvio, lanciando in campo aperto Iunco, che entra in area, salta Melgrati e deposita in rete il 2-1 dell’Alessandria, parziale con il quale le due squadre vanno negli spogliatoi. Si riparte con una novità nel Südtirol, ovvero l’ingresso in campo di Fischnaller per Campo, coi biancorossi che provano subito a premere, guadagnandosi con Marras una punizione, calciata di poco alta da Mazzitelli. Alessandria meno propositiva rispetto alla prima frazione, ma sempre solidissima nelle retrovie, col Südtirol che non riesce a trovare sbocchi in avanti e allora mister Sormani si gioca la carta Shekiladze, ma gli ospiti sfiorano il terzo gol su angolo di Vitofrancesco e colpo di testa di ori che colpisce la parte alta della traversa. Il Südtirol si riversa generosamente in avanti, ma l’Alessandria si conferma non a caso la miglior difesa del campionato, sfiorando il terzo gol anche al 37’, quando su angolo di Vitofrancesco il colpo di testa di Germinale viene smanacciato sulla traversa da Melgrati. Al 41’ i biancorossi rimangono in 10 uomini, con Novothny che entra in area e cade a terra, e con l’arbitro che opta per la simulazione, rifilando la seconda ammonizione al centravanti magiaro. Finisce 2-1 per l’Alessandria, che incamera la quarta vittoria consecutiva continuando a occupare la testa della classifica insieme al Novara e al Pavia. In sala-stampa È vero, l’Alessandria ha assestato un altro colpo da grande squadra. “Qualunque risultato società, squadra, tifosi, la città intera, tutti insieme possiamo raggiungerlo”: ha ragione il presidente Luca Di Masi dopo l’exploit di Bolzano. “Sarà ancora lunga - sottolinea il patròn - faticoso e difficilissimo, ma questa Alessandria, tutta, lotterà fino alla fine, con i denti, con il cuore, con la tecnica e con la tattica”. Mister Luca D’Angelo: “Abbiamo giocato con la determinazione giusta. Loro bravi, ma noi non abbiamo sbagliato niente. Andiamo avanti con questa convinzione, partita dopo partita”. Le parole di Santiago Morero: “Sono partite dure ma non abbiamo mai rischiato, le occasioni sono state solo nostre e il risultato è stato meritato“. Così Antimo Iunco autore dell’1-2 con il Sudtirol: “Pensiamo già alla prossima partita contro la Cremonese, ma oggi abbiamo fatto proprio bene con questo carattere e questa determinazione possiamo molto lontano”. (Museo Grigio) Gol, fisico e testa Anche Bolzano si colora di grigio «Cinquanta... sfumature di grigio», tante quanti sono i punti che l’Alessandria ha in classifica dopo la vittoria di Bolzano che la proietta in vetta alla classifica della serie C mettendo pressione alle dirette rivali. Viceversa, i mandrogni possono liberarsi di un peso, perché la trasferta più temuta si trasforma in un’altra razzia, come accaduto a Pavia. E il presidente Luca Di Masi, a fine gara, quasi fa «invasione di campo», andando a festeggiare con gli oltre 130 supporters che si sono sobbarcati il lungo viaggio in Alto Adige. Un bel momento di coesione fra squadra, società e tifoseria. Che non sia una passeggiata per i grigi lo si capisce subito. Gioca «corto» fin dall’avvio il Sud Tirol e il fraseggio dei biancorossi manda un po’ fuori giri gli avversari che tendono a perdere un po’ le distanze tra i reparti. A metà campo c’è qualche lettura sbagliata, buon per la «D’Angelo band» che la difesa sia sempre attenta. Perfetta un paio di diagonali di Sabato, altrettanto le chiusure di Morero. Pian piano, però, l’Alessandria ha il merito di scuotersi e gli attaccanti fanno cose importanti. Iunco e Marconi hanno la palla buona, ma il portiere dice no, poi arriva il gol su autorete che pare essere un «segno del destino», perché anche a Pavia il risultato si era sbloccato su un regalo altrui. Con i grigi in vantaggio, il Sud Tirol perde fluidità mentre il centrocampo alessandrino sale di tono grazie anche al lavoro degli attaccanti che combattono su ogni pallone. C’è sempre sensazione di enorme sicurezza quando gli ospiti gestiscono la sfera, ma anche quando vengono attaccati, perché la squadra è organizzata. E, se il pareggio altoatesino rischia di minare qualche certezza, la capacità di concretizzare dell’Alessandria emerge ancora prima dell’intervallo. L’1-1 doveva essere un contraccolpo psicologico per la capolista, l’immediato 2-1 ribalta tutto. Nella ripresa, con Fischnaller subito dentro, i padroni di casa viaggiano a trazione anteriore ma l’Alessandria non vacilla. Rimedia qualche «giallo» evitabile ma puntella bene i reparti, anche grazie a cambi saggi. Con Spighi a destra, Mezavilla si sposta a fare da frangiflutti alle avanzate di Mazzitelli. La supremazia territoriale del Sud Tirol c’è, le occasioni no. Tant’è che andrà molto più vicina al 3-1 la squadra mandrogna con i due pali di testa di quanto i bolzanini non sfiorino il 2-2. L’espulsione di Novothny chiude i giochi. Anche sul Druso sventola la bandiera dei grigi. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) A IMMAGINE DI D'ANGELO Grinta, cuore, gioco e carattere: là in alto c’è un’Alessandria che assomiglia sempre più al suo tecnico Il primato, questa volta, dura una notte. Ma è primato sempre più solido, sempre più figlio di una squadra che ha le caratteristiche per stare davanti a tutti. Quelle tecniche e tattiche mai in discussione, amplificate dalla convinzione, che migliora anche la duttilità di una rosa ‘polivalente’. Un’Alessandria che assomiglia sempre di più al suo allenatore: idifensori, e D’Angelo è stato un centrale solido, guardano alla sostanza, fanno la guerra su ogni pallone, non mollano di un centimetro, possono accusare un colpo (il pareggio del SudTirol), ma immediatamente reagiscono e vanno a riprendersi ciò che appartiene loro. L’Alessandria che comanda è tutto questo. Anche qualcosa in più, perché ha giocatori che aggiungono qualità e tanta. «Giocatori con gioco, grinta e carattere. Perfetti interpreti. Tanto che, quando sono stato espulso - ammette D’Angelo - mi sono allontanato tranquillo. L’asticella si alza, senza che servano spinte. «Troppo presto, 12 gare sono una strada lunga. Noi, però, siamo pronti a percorrerla». Sempre di domenica Dopo la ‘doppietta’ di sabato, con Lumezzane e SudTirol, che ha fruttato 6 punti, due domeniche di fila, separate dal turno infrasettimanale del 4 marzo, alla sera, con la Torres. Dopo la Cremonese, il 1° marzo alle 16, contro il Pordenone rispettata la previsione del ds Giuseppe Magalini, che aveva anticipato la data dell’8. In casa dei ramarri si giocherà proprio il giorno della festa della donna, domenica 8, alle 14.30. Tre gare in otto giorni, perché il 4, come detto, arriverà la Torres, con l’ex Gigi Scotto di nuovo disponibile dopo aver scontato i due turni di squalifica. «La Torres ci aveva chiesto di cambiare l’orario, anticipando di un’ora il fischio d’inizio. Se ci fosse stata una esigenza di aereo non avremmo avuto problemi ad accettare questa proposta - spiega il presidente, Luca Di Masi - ma la squadra non torna in Sardegna, perché tre giorni dopo sarà di nuovo in trasferta, a Mantova. Ci è sembrato rispettoso dei nostri tifosi confermare le 20.30, per permettere di essere sugli spalti anche a chi esce dagli uffici o dalle fabbriche o ha negozi che chiudono alle 19.30». Taddei al lavoro La squadra ricomincerà oggi pomeriggio, ma ieri al Moccagatta c’era Riccardo Taddei, al lavoro con il professor Andrea Bocchio per seguire il programma di recupero. Ancora due settimane, questa la prognosi, prima di avere di nuovo il ‘re’ in gruppo, a Alex Sirri, che si allena soprattutto in palestra, potrebbero servire alcuni giorni in più. Salterà, invece, la Cremonese Roberto Sabato, uno dei sette diffidati, che a Bolzano è stato ammonitoi. Oggi, nel primo pomeriggio, anche la decisione del giudice sportivo su Luca D’Angelo, allontanato al 28’ della ripresa per aver protestato per un ‘mani’ in area. Rischia un turno, che lo priverebbe del duello in panchina con Marco Giampaolo, che il mister dei Grigi, giocatore, aveva avuto come ‘secondo’ e che considera un esempio per come vive il calcio (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L’Alessandria alla terza di fila Decisivo Iunco Non si ferma la corsa dell’Alessandria che a Bolzano centra la terza vittoria di fila e fugge in vetta in attesa di Pavia e Novara. I grigi passano grazie a un’autorete di Zullo che di testa batte il proprio portiere. Il pari del Südtirol arriva poco prima del riposo con Marras, ma un minuto dopo Bertoni sbaglia un rinvio liberando Iunco che salta Melgrati e la butta dentro. Nella ripresa vani assalti dei locali. (Gazzetta dello Sport) RECUPERO: Giana Erminio - Pordenone 2-0 RISULTATI: AlbinoLeffe - Pavia 0-2 Arezzo - Bassano 1-0 Como - FeralpiSalò 1-1 Cremonese - Pordenone 0-0 Giana Erminio - Monza 2-1 Lumezzane - Renate 3-1 Mantova - Pro Patria 2-0 Novara - Torres 2-0 Venezia - Real Vicenza 1-2 CLASSIFICA: Novara, Alessandria, Pavia (-1) p. 50, Bassano 46, Real Vicenza, Como, FeralpiSalò 41, Sudtirol 40, Arezzo* 36, Venezia, Torres 34, Mantova (-3), Monza 33, Renate 32, Cremonese 31, Giana Erminio 30, Lumezzane* 24, AlbinoLeffe 21, Pro Patria (-1), Pordenone 17. Ogni * = 1 gara in meno. Mantova 3, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 15 reti: Bruno (4, Real Vicenza). 13: Ferretti (Pavia). 12: Maiorino (2, Torres). 11: Momente’ (3, AlbinoLeffe); Fischnaller (1, Sudtirol). 10: Brighenti (1, Cremonese); Gonzalez (Novara); Cesarini (3, Pavia). 9: Marconi (1, Alessandria); Nole’ (4) e Pietribiasi (Bassano); Corazza e Evacuo (3, Novara); Soncin (4, Pavia). Il punto sul campionato Il Bassano cade ad Arezzo ed il terzetto di testa prova a fare il primo strappo importante della stagione: Novara, Alessandria e Pavia sono a quota 50 con 4 lunghezze di vantaggio sul Bassano e 9 sul trio formato da Como, FeralpiSalò e Real Vicenza. Il Novara ha sfruttato il turno casalingo liquidando la pratica Torres in 4 minuti: tutto nel secondo tempo con le reti di Dickmann (61′) e con il nono centro stagionale di Corazza (65′), che salterà per squalifica la trasferta di Bassano. I Grigi superano il difficile esame di Bolzano vincendo in maniera più netta di quanto non dica il risultato. In trasferta nessuno meglio dell'Alessandria con 26 punti conquistati (Pavia a quota 22). Partita semplice per il Pavia a Bergamo contro l’Albinoleffe, che interrompe la serie positiva che durava da 5 giornate (11 punti). Gara decisa già a metà del primo tempo con il gol dei “soliti” Cesarini (10 reti) e Ferretti (13 centri). Scricchiola il Bassano che cade ad Arezzo colpito dal laterale sinistro ex Savoia Sabatino al 74′. Per la truppa di Capuano terza vittoria consecutiva e tranquillo centro classifica (39 punti). Veneti con 2 punti nelle ultime 3 giornate e che perdono anche, in vista del big match contro il Novara, Bizzotto (infortunato) e Toninelli (squalificato). Finisce in parità la sfida tra Como e Feralpi: succede tutto nel primo tempo con il gol del difensore Tentardini al 12′ e il pari di Le Noci al 33′, che trasforma il primo rigore stagionale per i lariani. I due team sono raggiunti al quinto posto dal Real Vicenza, che a Venezia ribalta il risultato dopo essere andato sotto al 24′ (gol di Greco). La raddrizza Bruno (gol numero 15) nel finale del primo tempo e la vince Bardelloni al 53′. In zona play-out importante il successo della Giana (30 punti) che riapre i giochi battendo il Monza per tutto il secondo tempo in inferiorità numerica (espulso De Bode) ed ora coinvolto in una rischiosa posizione di classifica, impensabile (anche se ipotizzabile) solo prima di Natale. Decisivo il gol dell’ex, Sinigaglia, al primo minuto. La Cremonese, che non vince da 6 partite (1 solo gol segnato nelle ultime 4 giornate e con Brighenti infortunato), fa 0-0 contro il Pordenone ed ora ha un solo punto da amministrare proprio sulla Giana. Importantissimo successo del Lumezzane (una partita da recuperare) che inguaia il Renate: decisiva la doppietta di Sarao. Dopo l’ulteriore penalizzazione arrivata in settimana il Mantova reagisce nel migliore dei modi piegando agevolmente la Pro Patria, agganciata all’ultimo posto dal Pordenone. (Alessandria Calcio)