Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
15-02-2009 - Giornata: 22 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Itala San Marco US 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US 1912 Servili Andrea, D'Aniello Pasquale, Ciancio Simone, Zappella Giuseppe, Schettino Alberto [39. Cozza Fabio], Motta Angelo Giovanni [75. Rodriguez Samon Reider], Bolla Alec, Longhi Matteo, Buglio Angelo, Artico Fabio, Pelatti Matteo [56. Rosso Daniele] A disp.:Briano Mauro, Buelli Daniele, Galli Davide, (P) Lorenzon Francesco All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
ITALA SAN MARCO US: Marcon, Conchione, Teso, Visintin [90. Gallinelli], Lestani, Furlan, Moras, Carli, Buonocunto [62. Petris], Cristofoli, Neto Pereira [93. Peron]. A disp: Bon, Colavetta, Salgher, Roveretto. All. Zoratti Giuliano

Arbitro: Santonocito Denis (Abbiategrasso) [Amoretti, Sirchia]
Note
Ammoniti: Buonocunto [I], Cozza [A], Visintin [I], Cristofoli [I].. Angoli: 4-4. Recuperi: 1.+ 6. Spettatori: 2.000. Giornata di sole, terreno discreto Inizio gara ore 14.30

Commento
LEGA PRO Ottavo pareggio casalingo per l’Alessandria, il più brutto LA PAURA DEL ‘MOCCA’ Freno psicologico e errori in serie. Bianchi: ‘Troppa negatività’ Forse sarebbe meglio chiedere al Varese, domenica prossima, di invertire il campo. Per provare a sfatare il tabù Moccagatta. Che da terra di conquista e alleato sicuro, sta diventando un ostacolo per i grigi, un freno psicologico che non risparmia nessuno, non i giovani che pure avrebbero qualche giustificazione in più, ma neppure gli esperti, che collezionano errori inspiegabili. Risultato, otto pareggi e i primi fischi, il Varese che prova a scappare, anche se Luciano Foschi, che confessa di aver seguito almeno cinque o sei gare dei futuri avversari, sostiene che «non li ho mai visti irresistibili e con valori nettamente superiori». Sarà, per la conferma c’è solo da pazientare una settimana e forse ha ragione il tecnico quando puntualizza che «per tutta la settimana, prima dell’Itala, si è parlato esclusivamente del Varese. Ovunque: non nella squadra, sia chiaro, ma tutto intorno, in città. E io a ripetere che prima c’era un altro ostacolo e un’altra partita molto difficile». Che, però, era lecito attendersi con una interpretazione diversa da parte dei grigi. Invece, alla fine, oltre all’amaro per un brutto 0-0, si esce con la sensazione netta che l'Alessandria ha paura del suo campo. Gli argomenti per spiegare questa sensazioni sono tanti e se così fosse ci sarebbe da preoccuparsi, se la pressione di uno stadio che, di solito, intimorisce avversari, si sta trasformando in un freno per i padroni di casa. Se lo chiede, sicuramente, anche Foschi ed è la spiegazione più plausibile che il tecnico riesce a darsi, se è vero che ben poco, o quasi nulla, di quanto provato e preparato in settimana si è rivisto in partita e i grigi sono finiti nelle maglie strette di un centrocampo folto e affollato, da aggirare unicamente sfruttando le fasce. Ma sulle corsie esterne le maglie alessandrine latitano e Marcon resta senza lavoro, a parte un finale in cui prima Rosso e poi Artico provano a vincere una gara che l'Itala, comunque, non avrebbe meritato di perdere. «Proprio questo ci deve far riflettere, il ruolo del Moccagatta che sta cambiando. Una squadra che vuole essere protagonista deve essere in grado di reggere la pressione - aggiunge il presidente Gianni Bianchi - ma anche la gente deve avere un atteggiamento diverso. Sembra, invece, che anche nel calcio, come in altri campi, Alessandria goda a far emergere le negatività, senza accorgersi che, così facendo, crea le condizioni per aiutare gli avversari». Per scuotere l’ambiente il presidente ha pensato anche a una cena talk show, ‘Mangiamoci il Varese’, giovedì sera, «perché tutti abbiamo un ruolo importante, che non dobbiamo dimenticare. La critica è legittima e quasi sempre stimola, la cattiveria fa solo danni». A proposito di danni: ci sono anche quelli fisici, Cicutti, con un ginocchio fuori uso e gli accertamenti, nei prossimi giorni, diranno se c’è un interessamento dei legamenti. E Cozza, schierato dopo 40’ e dopo una settimana di stop, è uscito in barella, con una botta al ginocchio. Mentre la Nord è allarmata per le condizioni di Enrico Cislaghi, ‘Chiarugi’, in ospedale per una polmonite. ‘Cisly non mollare’ sullo striscione in Curva. Nessuno deve mollare, sarebbe un’occasione sprecata, per tutti. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Continua il «mal di Moccagatta» dei grigi che, anche al cospetto dell’Itala San Marco, non riescono a far bottino pieno e ora sono a -3 dal Varese, che proprio domenica prossima renderà visita all’Alessandria. E’ anzi il portiere Servili a evitare guai peggiori ai suoi, con un paio di parate che sigillano lo 0-0.Nella formazione mandrogna la novità più rilevante è Bolla titolare al fianco di Longhi con Briano in panchina per scelta tattica (ma l’assenza dell’ex Lucchese si farà sentire parecchio). L’inizio dei grigi è molto contratto: l’Itala San Marco è ficcante con Neto Pereira e con Furlan (19’) la cui conclusione è sventata alla grande da Servili. C'è molta confusione in campo, alcuni giocatori sembrano piuttosto a disagio, su tutti Schettino e Buglio: il biondo ex Cuneo viene sostituito poco prima dell’intervallo da Cozza, con Ciancio spostato a sinistra.Il secondo tempo si apre con l’Itala in avanti e dopo 1’ ancora Servili si oppone a Neto Pereira, di gran lunga il migliore dei suoi. Il brasiliano, forse sprecato in questa categoria, svaria su tutto il fronte d’attacco mettendo sempre in apprensione la retroguardia locale. L’Alessandria è ferma, si affida a prevedibili lanci lunghi sempre preda della difesa, così il pubblico inizia a mormorare. Il cambio di Pelatti con Rosso dà forse un po’ più di vivacità ma il problema dei grigi è che gli avanti non vedono palloni giocabili: l’ultima carta è l’ingresso in campo di Rodriguez al posto di Motta ma l’Alessandria finisce sempre per andare a sbattere contro l’organizzata compagine di mister Zoratti. Si finisce con Artico che ha uno scambio di vedute un po’ «ruvido» con qualche tifoso dei parterre e mister Foschi che abbraccia il bomber e lo accompagna negli spogliatoi. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RECUPERI: Pavia - Canavese 2-0 Pro Vercelli - Montichiari 2-2 Sudtirol - Olbia 1-0 RISULTATI: Alghero - Olbia 0-1 Ivrea - Carpenedolo 3-0 Mezzocorona - Rodengo S. 1-1 Pavia - Sudtirol 2-1 Pizzighettone - Montichiari 0-3 Pro Vercelli - Canavese 0-0 Sambonifac. - Valenzana 3-0 Varese - Como 3-2 CLASSIFICA: Varese p.41; Rodengo S., Alessandria 38; Olbia, Sambonifacese 36; Como, Canavese 35; Ivrea 30; Pavia* 29; Valenzana 27; Itala S. Marco 26; Mezzocorona 25; Carpenedolo, Montichiari 24; Sudtirol, Pro Vercelli, Pizzighettone 21; Alghero 20 Una gara in meno Il punto sul campionato La capolista Varese ha continuato in vetta la sua marcia grazie alla vittoria sul Como grazie a Del Sante e alla doppietta di Grossi. Giglio ha deciso il derby sardo a favore dell'Olbia sul campo dell'Alghero. Tris della Sambonifacese contro la Valenzana: i marcatori sono stati Dimas, Fattori e Altinier. Pari senza reti a Vercelli tra i bianchi e la Canavese. Vittoria per l'Ivrea contro il Carpenedolo: Ceriani, Bachlechner e Baldi gli autori dei gol.