Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
01-03-2009 - Giornata: 24 - Valenza - Comunale


Valenzana US - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 48. Rosso D.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone, Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto, Rodriguez Samon Reider [89. Motta Angelo Giovanni], Mateos Aparicio Marcelo, Longhi Matteo, Buglio Angelo, Artico Fabio [68. Pelatti Matteo], Rosso Daniele [77. Buelli Daniele] A disp.:D'Aniello Pasquale, Damonte Loris, (P) Lorenzon Francesco, Zappella Giuseppe All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
VALENZANA US: Barberis, Arvia, Vettori, Aliboni, Fusaro, Zagaglioni, Riva, Gamma [59. Ambrogetti], Redomi [70. Biava], Caponi, Chiaria [59. Alberti]. A disp: Di Gennaro, Brizzi, Barabino, Fumarolo. All.: Ansaldi Mario

Arbitro: Di Paolo Aleandro (Avezzano) [Marchesi, Colongo]
Note
Ammoniti: Schettino [A], Fusaro [V], Artico [A], Buglio [A], Aliboni [V]. Angoli: 3-9. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 1.500. Giornata piovosa, campo in discrete condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
LEGA PRO L’Alessandria domina la sfida al ‘Comunale’. Decide un eurogol di Rosso, due parate decisive di Barberis DERBY, VITTORIA, PRIMATO. AI GRIGI Invasione di tifosi: come giocare in casa. Ora quattro al comando e il 9 arriva la Sambo. Artico e Schettino sono out Non sono 3 punti come gli altri. Non per l'Alessandria, ma neppure per la Valenzana. Non per i grigi, che con questi fanno 6, conquistati nei derby, in pratica il massimo possibile. Sfatando, di fatto, anche il tabù del ‘Moccagatta’, perché ieri si giocava al ‘Comunale’ di Valenza, ma è stato come essere in casa, più di mille per spingere verso il primo posto ritrovato, un mese e mezzo dopo averlo perso. E questa è la terza ragione per cui quella di ieri non è una vittoria come le altre, anche se là in alto c'è un’ammucchiata. Serviva riempire di contenuti il ko del Varese a Trento e la squadra di Foschi lo ha fatto. Non sono 3 punti ceduti come tanti altri nelle ultime settimane per la Valenzana, che s’inguaia e, al contrario di Olbia, non ha neppure rivendicazioni possibili, perché troppo netto è il divario, che cresce azione dopo azione, e l’unica parata Servili la fa quando l’arbitro è già pronto per il triplice fischio. Un po’ poco davvero, anche per dare argomenti alla tesi di patron Alberto Omodeo, che pur di non ammettere i meriti dei ‘cugini’ si appella a un ‘regalo’ nell'azione del gol e dimentica, forse, almeno un paio di parate spettacolari di Barberis, che evita così un passivo più pesante. Il divario è anzitutto di gioco: quando mette palla a terra, l'Alessandria è, a tratti, incontenibile, ripartenze in velocità affidate a Rodriguez, il cubano che, ne siamo più che convinti, tormenterà a lungo i sonni di F u s a ro . Dal suo piede l’assist per la rete di Rosso, a digiuno dalla gara con il Como, che regala ai tifosi un altro eurogol. «Evidentemente è scritto che io debba segnare solo i gol difficili. Non sono mica schizzinoso, fare volentieri anche quelli più facili. Ma questo è davvero bello, mi faccio i complimenti da solo e li faccio anche a Rodriguez- commenta il bomber - un turbo sulla fascia. Dalla sua posizione non era facile vedermi, mi ha messo una bella palla che, però, potevo colpire solo di piatto. Come ho fatto. Ha messo anche un bel po’ di forza, sono felice, perché ci riporta al primo posto». Che è molto affollato, quattro a 42, oltre ai grigi Sambonifacese, Olbia e Varese, due punti sotto il Rodengo, a -3 il Como. Una classifica che fa già salire l’attesa per il posticipo di lunedì 9, su RaiSportPiù, scontro al vertice con la Sambonifacese: Artico e Schettino non lo giocheranno, diffidati e i primi, ieri, a finire sul taccuino dell’arbitro. Ma Foschi e Braghin non ci pensano, «perché l’Alessandria è una squadra, che da cinque settimane ha una identità forte. E tutti sanno interpretarla ». Il dna della prima della classe. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) L’Alessandria espugna lo stadio Comunale di Valenza e riconquista la vetta della classifica seppur in coalizione con altre pretendenti alla promozione finale. A decidere l’incontro, piacevole combattuto, una rete di Rosso al terzo minuto della ripresa. Prima del fischio d’inizio il capitano della Valenzana Vettori ha deposto un mazzo di fiori in tribuna, sulla poltroncina occupata per molti anni dal vice presidente Antonino Corrao, scomparso due anni orsono. Poi l’inizio del tanto atteso derby, con molti tifosi grigi giunti nella cittadina dell’oro a sostenere la truppa di mister Luciano Foschi. La cronaca. Al 3’ i grigi provano a spingere i attacco ma sugli sviluppi di un corner la sfera finisce tra le braccia di Barberis; al 9’ Gamma perde palla ma fortunatamente Vettori recupera in extremis su Rosso lanciato a rete. La Valenzana si affaccia dalle parti di Servili al 16’ quando Redomi trova Caponi la cui conclusione è arginata in corner da Schettino. Al 18’ è Barberis a superarsi su una conclusione di Longhi deviata da un difensore: è calcio d’angolo. Chiaria ci prova dalla lunga distanza con un tiro forte e teso che si spegne però qualche metro sopra la traversa. alla mezzora l’Alessandria sciupa una ghiotta occasione in contropiede con Ciancio che da posizione favorevole, anziché incrociare su Barberis in uscita, calcia malamente fuori. Poi inizia un piccolo show di Rodriguez che effettua due discese sulla destra spente in corner da Fusaro. Ancora Rodriguez al 39’, abile a sfruttare un errore di Gamma ma non impeccabile nel controllo della sfera. Nella ripresa arriva subito il gol partita: è il 3’ e a seguito di un malinteso tra Fusaro e Aliboni Rodriguez si invola sulla destra, salta un avversario e centra una palla arretrata per l’accorrente Rosso: botta al volo di piatto destro e la sfera finisce in rete, dopo aver toccato al traversa interna, alle spalle dell’incolpevole portiere orafo.I grigi provano a raddoppiare ma non sono incisivi in avanti: la rovesciata di Rosso e la conclusione di Buglio, rispettivamente al 5’ e all’11’, si spengono sul fondo. Al 19’ lo scatenato Rodriguez si beve un avversario sulla fascia e manda la sfera sul secondo palo dove Buglio non arriva per un soffio. Al 20’ brivido per Barberis: punizione da quaranta metri di Mateos e palla indirizzata nel sette dove l’estremo difensore orafo vola per alzare in angolo. La Valenzana è pericolosa con Alberti al 32’: la punta rossoblu controlla bene al sfera in area e si gira di sinistra ma il suo tiro sfiora il palo alla sinistra di Servili. Grande amnesia della difesa orafa al 44’ ma Pelatti non ne approfitta calciando malamente a lato. Nel cuore del recupero Biava riesce a toccare un lancio lungo della retroguardia orafa ma Servili si supera salvando i tre punti, pochi secondi prima del triplice fischio finale. (Il Monferrato - Massimo Castellaro) Giornata grigia: pioggia, un velo di nebbia, tanto che al Comunale si accendono anzitempo i riflettori. Giusto, quindi, che il derby vada all'Alessandria (1-0), che più sa adattarsi al clima. La Valenzana si vede davvero poco, fallisce la partita della vita e l'occasione per riportarsi in zona sicurezza. Per i «grigi», invece, il successo vale il primato sia pure in coabitazione con altre tre squadre.A chi arriva da fuori, lo stadio offre subito un colpo d'occhio inconsueto, con il pubblico da tutte le parti, in tribuna, sulle gradinate di casa e soprattutto su quelle ospiti, dove la bandiera grigia sventola a più non posso dall'inizio alla fine. Qualcuno all'ingresso cerca patron Alberto Omodeo, che è al bar del campo, i tifosi ospiti come di consueto lo pungolano ma lui imperterrito si gusta un caffè. Siamo solo all'inizio, perché alla fine il suo umore sarà assai più nero di quel caffè. Prima dell'inizio gesto squisito, compiuto a nome dei compagni e della società da capitan Vettori: un mazzo di fiori deposto in tribuna, nel posto che solitamente occupava il vice presidente Antonino Corrao, di cui ricorreva il secondo anniversario della scomparsa.Pronti via e l'Alessandria impone subito i suoi ritmi. Rodriguez corre come un matto e imperversa sulla fascia, Mateos Aparicio fa la differenza a centrocampo, orchestrando le offensive dei compagni di squadra. Artico non appare in grande giornata e non si notano neppure gli acuti di Buglio, ma Rosso è in costante movimento e tiene da solo in allarme la difesa rossoblù, che non può contare su Caidi, infortunato. Barberis para un lancio troppo lungo di Schettino (6') ma il primo brivido giunge al 10' quando Vettori toglie una palla pericolosissima a Rosso. I padroni di casa si fanno vedere al 24' con un'occasione per Chiaria, anticipato in area. Ma è un fuoco di paglia, si torna subito dalla parte opposta e il tiro di Longhi, deviato da Vettori, costringe Barberis ad un intervento riparatore. Intanto, mister Ansaldi fa la sua prima mossa, invertendo le posizioni degli esterni Gamma e Caponi, senza ricavarne grossi risultati. Al 31', grande occasione per Ciancio, liberato nell'area di casa, ma la conclusione è incredibilmente alta. Non muta sino al riposo il maggior controllo palla messo in atto dai grigi.Dopo l’intervallo la svolta: al 2' Rosso, sfruttando gli sviluppi di un'incursione di Rodriguez, scaraventa la palla sotto la traversa, insaccando. Sull'onda dell'entusiasmo, Mateos Aparicio scocca un piazzato che esalta Barberis. Il coach orafo toglie Chiaria e Gamma e immette Alberti e Ambrogetti, così la Valenzana comincia a scuotersi. Per di più l'Alessandria commette l'errore di arretrare, permettendo ai padroni di casa di imbastire la controffensiva. Le occasioni, però, sono poche: due tiri da lontano di Alberti (23' e 34’) e qualche mischia.In contropiede, Buelli spara fuori ma è della Valenzana l'ultimo sussulto: su un assist di testa di Alberti, Biava fionda a rete ma Servili respinge e la difesa libera. Un attimo dopo, l'arbitro fischia la fine e inizia la festa grigia, con i giocatori tutti sotto la gradinata: volano magliette e pantaloncini, si sprecano gli abbracci per la capolista.Mister Foschi è un uomo felice: «La mia soddisfazione nasce dal fatto che abbiamo ripetuto la prestazione offerta col Varese, credo che il risultato premi chi gioca meglio: a mio modo di vedere l'Alessandria ha fatto molto di più, mentre la Valenzana, che è una buona squadra, ci ha soltanto creato qualche problema in mischia». Il tecnico dei grigi, dopo aver sottolineato la bellezza del gol di Rosso, evidenzia ciò che per lui deve essere migliorato. «Dovevamo chiudere la partita: nella gestione della palla dove si può fare di più». Foschi non guarda la classifica e non si cura di quante squadre siano al primo posto. «Questo è un campionato equilibrato - sostiene -, a me interessano i punti sulla sesta. Chi la spunterà, magari lo farà con un solo punto di vantaggio e sono convinto che a una giornata dal termine ci sarà ancora grande bagarre al vertice».E' poi il turno del trainer rossoblù Ansaldi: «Abbiamo regalato il gol e creato due buone occasioni con Alberti e Biava. Purtroppo la partita l'abbiamo persa su una nostra ingenuità e non per bravura degli avversari. Loro sono partiti forte, ma noi li abbiamo tamponati bene». Patron Omodeo tuona: «Dobbiamo metterci in testa che bisogna essere più concreti che belli. C'è qualche giocatore che sogna di andare in serie C1 e poi compie errori elementari». (La Stampa) Il presidente dei grigi Gianni Bianchi è raggiante a fine partita e non fa nulla per nascondere la sua soddisfazione. «Vincere qui ha un sapore particolare. I ragazzi avevano fatto bene in settimana e mi avevano garantito, prima della partita, che avrebbero fornito una grande prestazione». Il numero uno alessandrino ha poi una dedica particolare: «A mia mamma Mariuccia, che non solo aveva pronosticato venerdì l’esito dell’incontro, ma ha anche azzeccato il risultato esatto». Il dg Stefano Braghin è sulla stessa linea del massimo dirigente: «Prestazione importante che ci permette di portarci in un’ottima posizione di classifica». Poi non manca una stoccata nei confronti di chi, a inizio campionato, pronosticava un'Alessandria di basso cabotaggio. «Con 42 punti siamo salvi, perché in Coppa Italia dopo due sconfitte c'era qualcuno che pronosticava la salvezza come massimo traguardo di questa squadra; ora mancano dieci partite alla fine e il prossimo obiettivo sono i playoff». Una battuta anche sui tifosi i quali hanno fatto giocare praticamente in casa un derby che solo per il calendario era in trasferta. «La nostra è una tifoseria tra le più importanti d'Italia, con cento anni di storia alle spalle, e lo dimostra in ogni occasione». Infine una pacata lamentela nei confronti del direttore di gara (Schettino e Artico salteranno la prossima partita per squalifica). «Purtroppo falli identici ritengo siano stati giudicati con un metro di valutazione differente». Mister Foschi parte subito ad analizzare la partita: «La mia soddisfazione nasce dal fatto che abbiamo ripetuto la prestazione di domenica, dopo di che il risultato va a premiare chi gioca meglio e fa qualcosa in più: a mio modo di vedere l'Alessandria ha fatto molto di più, mentre la Valenzana, che è una buona squadra, ci ha soltanto creato qualche problema con delle mischie». Il tecnico dei grigi, dopo aver sottolineato la bellezza del gol di Rosso, evidenzia ciò che per lui deve essere migliorato. «Dovevamo chiudere la partita: nella gestione della palla si può fare di più». L'Alessandria però ha concesso davvero poco ai padroni di casa: «Infatti, siamo sempre ripartiti con la costruzione del gioco palla terra: avevo chiesto ai ragazzi di concedere poco agli avversari e lo hanno fatto, siamo sulla strada che ci porterà a fare ancora meglio». Foschi non guarda la classifica e non si cura di quante squadre siano al primo posto. «Questo è un campionato equilibrato - sostiene l'allenatore dei grigi -, a me interessano i punti sulla sesta perché da qui a fine campionato chi è attualmente al sesto posto può vincere tranquillamente il campionato. Oggi non è stato semplice vincere perché tutte le squadre sono toste e chi la spunterà, a fine stagione, magari lo farà con un punto di vantaggio. Sono convinto - conclude Foschi - che a una giornata dal termine ci sarà ancora grande bagarre al vertice». E' poi il turno del mister rossoblù Ansaldi: «Abbiamo regalato il gol e creato due buone occasioni con Alberti e Biava. Purtroppo la partita l'abbiamo persa su di una nostra ingenuità e non per bravura degli avversari». L'allenatore di casa evidenzia come «loro siano partiti forte ma noi li abbiamo tamponati bene senza concedere tanto. Purtroppo una nostra disattenzione grave è costata il gol: abbiamo concesso un contropiede senza due difensori e il loro attaccante ha potuto calciare in porta senza essere disturbato». Infine, una riflessione a voce alta del tecnico che deve suonare come monito per i giocatori di patron Omodeo: «Dobbiamo metterci in testa che bisogna essere più concreti che belli». E proprio il presidente dei rossoblu è incontenibile a fine gara. «Partita storta, abbiamo regalato il gol e stiamo attraversando un periodo di crisi più di risultati che di gioco. Abbiamo disputato un'ottima partita e, a tratti, li abbiamo anche messi sotto. La sconfitta è tutta colpa nostra». Continua Omodeo: «C'è qualche giocatore che sogna di andare in C1 e poi compie errori elementari: il gol subìto è stato pazzesco. Desidero infine fare un plauso alle forze dell'ordine che hanno gestito una situazione non facile e non per colpa dei tifosi della Valenzana, che invece ringrazio per essere accorsi numerosi allo stadio: dall'altra parte, invece, c'è qualcuno che deve dedicarsi ad altro ma non al gioco del calcio» (La Stampa) RECUPERI: Carpenedolo - Pavia 0-2 RISULTATI: Alghero - Carpenedolo 1-0 Ivrea - Rodengo S. 1-1 Mezzocorona - Varese 1-0 Montichiari - Itala S. Marco 1-1 Pavia - Olbia 0-2 Pizzighettone - Canavese 0-0 Pro Vercelli - Como 0-0 Sambonifacese - Sudtirol 1-0 CLASSIFICA: Varese, Alessandria, Olbia, Sambonifacese p.42; Rodengo S. 40; Como 39; Canavese 36; Pavia 33; Ivrea 31; Itala S. Marco 30; Mezzocorona 29; Valenzana 27; Montichiari 26; Carpenedolo 25; Alghero, Pro Vercelli, Pizzighettone 23; Sudtirol 22. Il punto sul campionato La sconfitta del Varese nell' anticipo ha dato il via ad un mega aggancio in vetta al girone A: la squadra di Sannino è stata raggiunta da Alessandria, Olbia e Sambonifacese. Le prime due hanno vinto in trasferta (contro la Valenzana nel derby e il Pavia), la terza ha regolato in casa l' Alto Adige. Ma il gruppo delle capolista poteva essere più numeroso: il pareggio a Ivrea ha impedito al Rodengo di raggiungere il primato. (La Gazzetta dello Sport)