Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1957/1958
Coppa Italia
08-06-1958 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Girone Eliminatorio


Alessandria US - Genoa CFC 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 47. Parodi G.[A] 36. Corso A. [Ge]

Alessandria US Stefani Ideo, Nardi Aldo [46. Stella Elio], Gerin Aurelio, Marcellini Antonio, Giacomazzi Giovanni, Girardo Antonio, Parodi Giacomo, Sgorlon Alberto, Natteri Hugo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan Carlos All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
GENOA CFC: Franci; Bruno, Monardi; De Angelis [Viciani], Carlini, Nicolini; Frignani, Dal Monte (II) Giorgio Carlo, Corso, Robotti, Barison. All.: Frossi Annibale (in panchina Grandi Giuliano).

Arbitro: Mori Guido (Cremona) [Orlandi, Politano]
Note
Rigore sbagliato: 54’ Dal Monte II [G]. Infortunato: 67’ Natteri [A]. Espulso: 84’ Marcellini [A]. Ammoniti: Corso [G], Bruno [G]. Angoli: 4-3. Spettatori: 4.000. Serata tiepida con leggero vento. Inizio gara ore 21:30. Un minuto in silenzio, nel primo tempo, in memoria del dirigente FIGC Luigi Ridolfi Vay da Verrazzano.

Commento
La formazione dell’Alessandria è stata un mistero sino a pochi minuti dall’inizio delle ostilità. La mancata presenza di Mereghetti e di Tinazzi e Ricagni ha costretto i dirigenti grigi a partire ieri per Torino alla ricerca di qualche prestito: dalla Juventus, infatti, hanno ottenuto Aggradi e Dall’Omodarme, i quali però non sono scesi in campo. Anche il Genoa lamenta un paio di assenze rispetto alla formazione del campionato. Serata tiepida, con leggero vento. Gli alessandrini indossano la maglia bianca, che meglio spicca alla luce dei riflettori. Inizio al piccolo trotto: dominio dei padroni di casa che premono sotto la rete rossoblù ma i ripetuti tiri di Gerin e compagni non colpiscono il bersaglio genoano. Alterne azioni nei due settori, ma bisogna attendere il 36’ per vedere il primo gol: ne è autore Corso. Su centro dell’ala sinistra, Stefani esce a vuoto, interviene Robotti che devia a Corso il quale mette a segno. Al 40’ Tacchi sta per raggiungere il pareggio ma il suo tiro finisce a lato di poco. In apertura di ripresa, un tiro di Natteri è respinto da Carlini. Pistorello si impossessa della palla, la porge a Parodi il quale con un tiro diagonale batte il portiere Franci. Il gioco si è in seguito inasprito nei due campi senza per altro uscire dal grigiore delle azioni sconnesse ed imprecise. Numerosi falli e interventi dell’arbitro, che al 10’ della ripresa ha concesso un calcio di rigore al Genoa per un intervento irregolare di Giacomazzi su Barison, giunto questi a pochi passi davanti al portiere Stefani. La massima punizione battuta dallo stesso Barison è finita però a lato. Al 25’ Pistorello si è trovato solo di fronte a Franci ma l’attaccante grigio ha indugiato nel tiro permettendo all’estremo difensore rossoblù di soffiargli in tempo la palla. Ancora mischie affannose nei due campi, nuovo salvataggio in extremis di Giacomazzi su Barison con Stefani fuori dai pali, altro affannoso intervento di Franci e quindi la espulsione dell’alessandrino Marcellini. La fine è salutata da molti fischi del pubblico per la mediocrità del gioco, non sempre corretto, dei contendenti. Gioco abbastanza vivace nei due settori. Oltre al giocatore Corso, l’arbitro ha ammonito pure il genoano Bruno. Natteri ha riportato, al 20’ della ripresa, una distorsione al ginocchio in seguito a un duro scontro con un avversario ed è uscito zoppicante dal campo senza farvi più ritorno. (Giovanni Camagna, «Corriere dello Sport», 9 giugno 1958) Tacchi, nuovo acquisto dei grigi, ha esordito bene IN ALESSANDRIA-GENOA, 1-1, UN ESPULSO ED UN RIGORE SBAGLIATO La prima partita dell’Alessandria in Coppa Italia contro il Genoa si è ridotta a una prova generale dei giovani del vivaio grigio e ad un collaudo dell’ex granata Tacchi, il cui ingaggio in comproprietà col Torino è stato perfezionato proprio ieri. Le imperfette condizioni di preparazione di entrambi i giuocatori hanno infatti consigliato all’allenatore alessandrino Pedroni di rinviare il previsto esordio degli ex-juventini Aggradi e Dell’Omodarme; i due prestiti bianconeri verranno provati giovedì prossimo in allenamento e schierati eventualmente domenica prossima sul campo della Sampdoria. Nessuna novità quindi nei ranghi alessandrini, tanto più se si tien conto che i dirigenti grigi di fronte alle eccessive pretese di Ricagni (dieci milioni per un anno) hanno definitivamente rinunciato all’ingaggio dell’anziano attaccante italoargentino. In materia di acquisti, noteremo incidentalmente che l’ing. Sacco, presidente dell’Alessandria, ha ottenuto dal presidente dell’Inter, Moratti, la promessa formale della cessione in prestito per la prossima stagione degli attaccanti Tinazzi e Mereghetti, già provati nelle file alessandrine la settimana scorsa contro il Wiener. Anche il Genoa, del resto, si è presentato in campo ieri sera all’insegna del niente di nuovo. La campagna acquisti e cessioni è ferma in attesa della nomina della nuova direzione, mentre gli uruguayani Leopardi e Abbadie partono stamane in piroscafo per le ferie in patria e il laziale Vivolo, concesso in prestito per la Coppa Italia, ha dovuto per motivi personali ritardare il suo esordio in maglia rossoblù. Giuliano Grandi, che sostituiva alla guida del Genoa l’allenatore Frossi, squalificato dalla Lega, è riuscito almeno a mettere insieme una formazione senza molta fatica, mentre Pedroni ha dovuto compiere autentiche acrobazie per porre rimedio alle assenze di Castaldo, Manenti, Vonlauthen, Boniardi e Traverso, oltre che a quelle di Aggradi e Dell’Omodarme. Un esperimento dei giovani troppo largamente esteso non poteva certo influire beneficamente sul rendimento della squadra grigia. Il terzino Gerin, il mediano Girardo, gli attaccanti Parodi, Sgorlon e Natteri hanno messo tutti in mostra buoni spunti personali, ma non sono riusciti a organizzare una manovra efficiente e continua. Dopo un buon inizio alessandrino con un tiro di Tacchi deviato in angolo al decimo minuto e uno di Girardo parato di pugno da Franci al diciannovesimo, il Genoa ha preso logicamente a dominare. Al 22’ un clamoroso sbaglio di Corso e al 35’ un difetto di mira di Barison hanno negato ai rossoblù la rete del vantaggio. Al 36’, però, un malinteso fra i difensori alessandrini ha dato via libera a Robotti e a Corso. Stefani si è tuffato sui piedi di Robotti ma la palla è giunta a Corso che comodamente ha segnato da tre metri. Prima del riposo, al 40’, un’azione personale di Tacchi conclusa con un bel tiro a lato di poco. Nella ripresa, un altro giovane, Stella, sostituisce il capitano Nardi come terzino destro dei grigi mentre nel Genoa non si verifica alcun cambiamento. Al 2’ l’Alessandria pareggia. Un tiro di Natteri rimbalza sul genoano Carlini, il pallone va a Pistorello che serve di destra Parodi. L’ex biellese si libera di Monardi e, da posizione assai angolata, segna con un bellissimo tiro in diagonale. Al 9’ il Genoa ha l’occasione per riportarsi nuovamente in vantaggio. Un «liscio» di Stella permette a Barison di fuggire indisturbato verso l’area alessandrina, ma al momento del tiro l’attaccante rossoblù è atterrato in area da Giacomazzi. L’arbitro Mori di Cremona concede il rigore, ma Dal Monte sbaglia clamorosamente con un tiro a lato di un buon metro. Lo scampato pericolo rianima l’Alessandria, che si spinge coraggiosamente all’offensiva. Al 14’ un tiro improvviso di Girardo su lancio di Pistorello è fermato dallo spigolo dei pali, mentre al 24’ Franci salva la sua rete con un’uscita alla disperata sui piedi di Pistorello. Intanto, Natteri, zoppicante per uno scontro, si è scambiato di posto con Parodi, mentre anche Girardo è in difficoltà per una lieve distorsione a una caviglia. Dopo un periodo di sterile prevalenza grigia, il Genoa si scuote nel quarto d’ora finale. Al 37’ Giacomazzi salva sulla linea della porta su un tiro di Barison, quando Stefani era stato ormai superato. Al 39’ il mediano alessandrino Marcellini viene espulso per proteste dall’arbitro Mori di Cremona. Un minuto dopo, durante un’intricata mischia nell’area alessandrina nella quale è stato individuato un chiaro fallo di un attaccante rossoblù, un tiro improvviso di Dal Monte viene deviato d’istinto in angolo da Stefani. Al 41’ l’alessandrino Natteri esce dal campo e l’Alessandria rimane in nove uomini, ma riesce ugualmente a difendere il meritato pareggio. I migliori in campo sono apparsi nei due tempi di gioco Parodi, Tacchi, Sgorlon, Giacornazzi nell’Alessandria, Carlini, Frignoni, Barison e De Angelis nelle file del Genoa. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 9 giugno 1958) Certamente non c’è da pretendere molto quando due squadre escono da un campionato per l’una tirato con i denti fino al termine e per l’altra con uno schieramento di assoluto… riposo. Il Genoa rispettava questa sera ancora le prerogative di spettacolo, scendendo in campo con una formazione quasi completa; l’Alessandria si presentava con undici uomini poco portati ad ottenere, con la loro prestazione, almeno secondo il pronostico sulla carta, un risultato positivo. Così, dopo uno sprazzo iniziale che poteva far credere in una felice serata con spunti in velocità che, soprattutto da parte del Genoa, anche senza una tecnica superlativa, sembravano una apertura di un buono spettacolo, tutto finiva in un mare di errori il cui elenco diventa difficile anche al cronista. In materia, la palma spetta al Genoa, quando al 9’ del secondo tempo, Dal Monte tirò malamente fuori un rigore. Purtuttavia, non si vuole sminuire, con questo discorso, i valori in campo. Cronaca: è Natteri il primo a mettersi in luce (3’); al 5’ Corso sbaglia una facile occasione «lisciando» su di un pallone «tagliato» da Barison. Ritorna l’Alessandria al 14’ con un bellissimo tiro di Girardo da fuori area che obbliga Franci ad un intervento spettacolare, poi uno svarione di Corso al 22’ che manda alle stelle un passaggio di Dal Monte. Al 36’, infine, la rete rossoblù: azione confusa e incerta in area alessandrina; Stefani interviene su Robotti che devia a Cortso. Cattiva intesa dei difensori alessandrini e Corso non ha difficoltà a mettere in rete. Si riprende con la rete dei grigi (stasera in maglia bianca per evidenti ragioni spettacolari): rimpallo tra Natteri e Carlini. Il pallone perviene a Pistorello: da questi a Parodi, che si libera di Monardi e tira angolato, eludendo l’intervento di Franci. Occasionissima per il Genoa, che al 9’ potrebbe andare in vantaggio: liscio di Stella, palla a Barison, interviene Giacomazzi, rigore. Dal Monte tira fuori. Nuova possibilità dei grigi al 14’: Pistorello a Girardo che tira fortissimo a mezza altezza; palo. Al 22’ Natteri esce per 5’ a causa di un colpo ricevuto alla gamba destra. Rientra al posto di Parodi, che passa al centro. Espulso Marcellini, al 40’ del secondo tempo, per proteste. (Franco Benzi, «La Gazzetta dello Sport», 9 giugno 1958) COPPA ITALIA I “grigi,, giocano a Genova contro la Sampdoria L’incontro avrà luogo a Marassi alle ore 16,30 È stata una partita, quella disputata domenica scorsa in notturna al Moccagatta tra Genoa ed Alessandria e terminata alla pari (1-1), che non ha soddisfatto in linea tecnica, anche perché il pubblico ha visto scendere in campo una formazione di ripiego. Era stato annunciato che, oltre a Tacchi, Dell’Omodarme e Aggradi, il trio centrale sarebbe stato formato da Vitali, Vonlanthen e Manenti, ma di tutti costoro solo Tacchi era presente. Il Genoa, quasi al completo, ha giocato con maggior impegno e per un vero caso non ha ottenuto il punteggio pieno. I grigi erano scesi in campo nella seguente formazione: Stefani, Nardi, Gerin; Marcellini, Giacomazzi, Girardo; Parodi, Sgorlon, Natteri, Pistorello e Tacchi. Nella ripresa, Nardi, colto da improvviso attaacco di appendicite, ha dovuto essere d’urgenza trasportato in ospedale, ed a sostituirlo è sceso in campo Stella. I liguri hanno segnato al 36’ del primo tempo con Corso e l’Alessandria ha ristabilito il pareggio al 2’ della ripresa con Parodi. Si sono distinti Stella, Girardo, Natteri e Tacchi. Al 23’ del secondo tempo Natteri si è contuso ed è rimasto pressoché nullo sino alla fine; Marcellini è stato espulso a quattro minuti dalla fine. Nelle nostre note di sabato scorso avevamo riferito che si ignorava la formazione della squadra che avrebbe dovuto affrontare il Genoa nella prima partita notturna di Coppa Italia. Tra l’altro avevamo annunciato che Tinazzi e Mereghetti non avrebbero giocato, pur dicendo che i due nerazzurri sarebbero passati ai grigi per il prossimo campionato, aggiungendo che Ricagni non era più in predicato per l’ingaggio nell’Alessandria. Domenica al Moccagatta, nell’udire la formazione, siamo rimasti sorpresi, e più di noi si sono stupiti quei colleghi che avevano trasmesso la notizia ai loro giornali, che Aggradi avrebbe giocato centrosostegno e che l’attacco si sarebbe schierato nel seguente modo: Dell’Omodarme, Vitali, Vonlanthen, Manenti e Tacchi. I fischi del pubblico, che era rimasto alquanto deluso, non ci hanno toccati. Meno male! È stato scritto che Aggradi e Dell’Omodarme non sono scesi in campo perché a corto di fiato, ma tanto fiato per avvertire che erano a corto di allenamento avrebbero potuto averlo per evitare di far fare certe figuracce ai dirigenti dell’Alessandria. Il pubblico sportivo, in buona fede, corre per vedere i nuovi probabili acquisti e per entrare al campo paga il biglietto: ma di fronte a certi «canard», logicamente gli spettatori girano al largo e ciò e grave inquanto una squadra di provincia deve badare soprattutto agli incassi. Nell’inverno scorso, al Circolo Alessandria, durante i trattenimenti danzanti, abbiamo visto qualche volta il giocatore Gerin ballare il «rock and roll». Un prodigio di contorsioni, passo di carioca, divaricazioni, spostamenti delle gambe a forbice, turbinio di giri su un solo piede, sbilanciamenti paurosi controbilanciati da repentini spostamenti, il tutto con perfetta scelta di tempo, colpo d’occhio, gioco di riflessi e fiato, fiato da vendere, polmoni d’acciaio nella sarabanda incessante e sconcertante. Domenica scorsa, contro il Genoa, Gerin, terzino sinistro, ci ha sorpresi: era sempre in terra, perdeva l’equilibrio ad ogni intervento, da ogni contatto incespicava, scivolava come un inesperto pattinatore sul ghiaccio. Forse Gerin aveva le scarpe sprovviste di… «rollini», o forse il «rock and roll» è controproducente per un giocatore di calcio. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 14 giugno 1958) RISULTATI (girone B): Sampdoria-Vigevano 5-0 CLASSIFICA: Sampdoria 2; Alessandria, Genoa 1; Vigevano 0.

Girone Eliminatorio

Alessandria US - Genoa CFC 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

47. Parodi G.[A]
36. Corso A. [Ge]

Alessandria US

Stefani Ideo, Nardi Aldo [46. Stella Elio], Gerin Aurelio, Marcellini Antonio, Giacomazzi Giovanni, Girardo Antonio, Parodi Giacomo, Sgorlon Alberto, Natteri Hugo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan Carlos

All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

GENOA CFC: Franci; Bruno, Monardi; De Angelis [Viciani], Carlini, Nicolini; Frignani, Dal Monte (II) Giorgio Carlo, Corso, Robotti, Barison. All.: Frossi Annibale (in panchina Grandi Giuliano).

Arbitro: Mori Guido (Cremona) [Orlandi, Politano]

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Eliminatorio

Alessandria US - Genoa CFC 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

47. Parodi G.[A]36. Corso A. [Ge]

Alessandria US

Stefani Ideo, Nardi Aldo [46. Stella Elio], Gerin Aurelio, Marcellini Antonio, Giacomazzi Giovanni, Girardo Antonio, Parodi Giacomo, Sgorlon Alberto, Natteri Hugo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan CarlosAll.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

GENOA CFC: Franci; Bruno, Monardi; De Angelis [Viciani], Carlini, Nicolini; Frignani, Dal Monte (II) Giorgio Carlo, Corso, Robotti, Barison. All.: Frossi Annibale (in panchina Grandi Giuliano).

Arbitro: Mori Guido (Cremona) [Orlandi, Politano]

Note

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47. Parodi G.[A]
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All.: Pedroni Franco