Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
10-04-1966 - Giornata: 28 - LIvorno - Ardenza


Livorno US - Alessandria US 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 34. Colautti [Li] , 74. rig. Lombardo [Li] 82. Nicolè B.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Melideo Rocco, Gori Carlo, Tagnin Carlo, Codognato Sergio, Oldani (II) Tullio, Ragonesi Renzo, Nicolè Bruno, Soncini Antonio, Trinchero Giuseppe All.: Szekely László

Formazione avversaria
LIVORNO US: Bellinelli, Colautti, Vergazzola, Cairoli, Azzali (II) Claudio, Balleri, Manservisi, Mascalaito, Cella, Ribechini, Lombardo. All.: Parola Carlo.

Arbitro: Figuccia Ernesto (Marsala)
Note
Inizio gara ore 15.30

Commento
SFORTUNATA PROVA DEI GRIGI SUL CAMPO DEL LIVORNO (1-2) Per due volte l'Alessandria ha sfiorato il pareggio - Generosa prova di Nobili sceso in campo con l’ handicap di un piede infortunato Domenica trasferta a Venezia La «dea bendata», decisamente, non è dalla parte dei grigi: a Livorno infatti la squadra pur disputando una ara generosa, anche se forse troppo rinunciataria, ha mancato per un soffio il pareggio. Basterebbe il titolo della «Gazzetta dello Sport» per confermare come l’Alessandria non meritasse di perdere. «Per il Livorno, scrive il corrispondente del quotidiano sportivo milanese, è stata una vittoria sofferta». Sofferta fino all’ultimo minuto in quanto i grigi dopo avere incassato due reti sono passati decisamente all’attacco sfiorando nel finale il pareggio. Una nuova battuta d’arresto quindi che pone la squadra in una posizione critica. Szekely, come era nelle previsioni, ha rivoluzionato l'attacco inserendo Oldani e Trinchero alle ali. La prova di Trinchero è stata positiva: svolgendo in modo egregio il compito di ala tornante non ha mancato di portarsi più volte in avanti per dare una mano ai compagni di punta. Meno appariscente è invece risultato il rientro di Oldani il quale non ha potuto avvalersi di un Nicolè in gran forma. Di rilievo la prestazione di Nobili sceso in campo claudicante per un infortunio al piede sinistro riportato nell’incontro con il Trani. Il portiere alessandrino è stato tuttavia uno dei migliori in campo. Preciso negli interventi, ha neutralizzato diverse palle gol riscuotendo applausi a scena aperta. Ancora una volta Nobili ha dato prova di attaccamento ai colori sociali indossando la maglia numero uno pur essendo seriamente menomato. Archiviata la trasferta toscana la squadra si appresta ora ad affrontare nella sua tana il Venezia lanciato alla caccia del Lecco. L’incontro di domenica prossima si preannuncia difficilissimo in quanto i lagunari non vorranno lasciarsi sfuggire l’occasione di fare loro l’intera posta. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino] IMMERITATA SCONFITTA DEI GRIGI A LIVORNO Un pareggio avrebbe meglio rispecchiato l’andamento dell’incontro – Due goals su rigore I grìgi hanno perso di misura a Livorno e parlare di sfortuna sembrerebbe di volere ad ogni costo trovare una giustificazione per il risultato negativo. Non è cosi, se riassumiamo in 'breve la storia dell'incontro senza aggiungere o togliere nulla. Alessandria e Livorno hanno giocato sullo stesso piano tattico e tecnico. 1 grigi, cioè Szekely, hanno variato la loro formazione prima dell’inizio in quanto a causa del terreno allentato è stato tenuto a riposo Di Cristofaro oltre allo stesso Pasquina, come già annunciato in precedenza. II Livorno è andato per primo in vantaggio con un' tiro da lontano verso la fine del primo tempo. Un tiro da fuori area dì quelli che lasciano di stucco tutti quanti, più fortunoso — come goal — che altro. Poi verso la metà della ripresa l’arbitro ravvisava gli estremi di un rigore causato da Melideo. Si trattava in verità di un errore in quanto il nostro terzino aveva commesso un fallo, era vero, ma fuori area. In svantaggio per due reti i grigi non si sono persi d'animo e su di una azione, per un fallo di mani in area livornese, l’arbitro bilanciava l'errore precedente concedendo un rigore che Nicolè realizzava. Ed ecco entrare in causa la sfortuna. Mancavano dieci minuti al termine e l’Alessandria continuava nella sua azione massiccia di attacco. Un paio di minuti prima del termine Soncini alzava giusto su Gori nella piccola area del portiere avversario ed il mediano, purtroppo, sbagliava la facile occasione. Da ciò, da quanto si è visto, l’Alessandria non meritava di perdere certamente e la sconfitta non riflette esattamente la prestazione delle due squadre. (Il Piccolo – Franco Benzi) L'ALESSANDRIA A LIVORNO SFIORA IL PAREGGIO NEL FINALE:1-2 I toscani vanno in vantaggio con Colautti e Lombardo - Nicolè diminuisce le distanze a 8 minuti dal termine - Fortunosi salvataggi di Bellinelli L'estremo difensore dei grigi, Nobili, ha giocato con un piede incrinato L'Alessandria, dopo aver rasentato nel finale il pareggio ha perso a Livorno (1-2) una gara importante ai fini della lotta per la salvezza. I grigi sono rimasti terz'ultimi, a quota 23, seguiti da Modena e Trani (22) e preceduti da Novara e Pro Patria (24). Scesi in campo con un'impostazione chiaramente difensiva (Trinchero ala sinistra, anche se ufficialmente lo spostamento era dovuto all'improvvisa indisposizione di Di Cristofaro), i grigi sono riusciti a contenere la pressione dei toscani fino al 37' del pruno tempo, talora anche con un pizzico di fortuna, come al 17' quando, su cross da destra di Ribechini, Manservisi girava di testa in porta, Nobili deviava di pugno e la sfera veniva respinta in campo dalla traversa. Al 37', Cella allargava a destra a Colautti, portatosi in avanti. Da circa venticinque metri il terzino faceva partire un tiro a mezz'altezza che batteva Nobili, sceso in campo claudicante per una leggera incrinatura ad un piede. Contro un'Alessandria costretta a portarsi in avanti, il Livorno giocava più agevolmente. Sembrava, specialmente all'inizio della ripresa, che i toscani dovessero aumentare il vantaggio, ma al 4' Nobili in tuffo salvava su tiro ravvicinato di Lombardo, al 6’ una rete di Cella dopo scambio con Mascalaito veniva annullata per fuorigiuoco, al 9' Mascalaito tirava troppo alto. Venti minuti dopo, comunque, i grigi capitolavano per la seconda volta. Manservisi entrava in area seguito da Melideo e da Codognato e veniva atterrato. Lombardo trasformava il rigore. Il Livorno rallentava il ritmo, ne approfittavano i piemontesi per andare all'attacco sostenuti da Tagnin e da Gori. Al 37' su confusa azione in area amaranto, il pallone urtava nel braccio di Vergazzola e l'arbitro decretava il rigore, che Nicolè trasformava. I grigi intravvedevano allora la possibilità di un pareggio e insistevano all'offensiva. Bellinelli si salvava fortunosamente in numerose occasioni, al 42' rischiava di esser battuto per un'incertezza con Azzali su incursione di Soncini. Ma l'immobilità di un Nicolè controllato facilmente da Cairoli, la mancanza di un'ala sinistra di ruolo e la scarsa pericolosità offensiva di Ragonesi annullavano gli sforzi di Soncini e di Oldani. Ammesso che lo spostamento in avanti di Trinchero sia stato dettato dalla necessità, la mossa non è risultata favorevole per l'Alessandria che ha troppo puntato nella difesa a oltranza. Infatti, la mancanza di un'estrema sinistra ha permesso al terzino livornese Colautti di spingersi spesso in avanti, e di trovare l'occasione per il primo goal. Inoltre, l'attacco dei grigi non può vivere soltanto su Oldani e sull'appoggio di Soncini: Nicole è apparso poco in forma, incapace di liberarsi del suo «angelo custode» e di crearsi lo spazio per il tiro. I migliori, fra i piemontesi, bisogna perciò cercarli a centrocampo e in difesa: Tagnin, Gori e Melideo Un plauso particolare spetta a Nobili, sceso in campo claudicante per il piede incrinato, eppure sicuro nelle uscite coraggioso, e per niente responsabile dei due goal incassati. Nel Livorno i migliori sono apparsi Cairoli. Bellinelli e Colautti che ha confermato, come terzino, di aver trovato finalmente il ruolo più adatto alle sue possibilità, (La Stampa – B.C.) RISULTATI: Genoa – Reggiana 2-0 Lecco – Mantova 0-5 Modena – Monza 0-0 Padova – Novara 3-1 Palermo – Pisa 0-0 Potenza – Messina 1-0 Reggina – Venezia 1-1 Trani – Pro Patria 2-2 Verona – Catanzaro 2-0 CLASSIFICA: Lecco p. 37, Venezia 36, Mantova 35, Genoa 32, Catanzaro, Reggina, Verona 30, Palermo, Mesisna 29, Potenza 28, Livorno, Monza 27, Padova, Reggiana, Pisa 25, Pro Patria, Novara 24, Alessandria 23, Modena, Trani 22. MARCATORI: 13 reti: Bui (Catanzaro), 12 reti: Clerici (Lecco), 11 reti: Di Giacomo (Mantova), Troja (Palermo), 9 reti: Salvemini (Venezia), 8 reti: Caposciutti (Messina), Bramati (Novara), Calloni (Reggiana), Rigotto (Reggina), Mencacci (Venezia) Il punto sul campionato Clamorosa debacle del Lecco sul proprio terreno. Il Mantova, terzo in classifica, ha schiantato i rivali vincendo 5-0. Protagonista tra i virgiliani Di Giacomo autore di una doppietta malgrado il rigore sbagliato. Del tonfo lecchese non ha approfittato il Venezia incapace di andare oltre l’1-1 in quel di Reggio Calabria. Alle spalle del trio di testa rimane solo il Genoa all’inseguimento: il Catanzaro perdendo a Verona si ritrova ora con 5 punti da recuperare. Le uniche vere emozioni di Palermo-Pisa son state l’espulsione del centrravanti rosanero Troja e il susseguente tentativo di invasione di campo. In coda cinque delle ultime otto pareggiano, il Padova vince così Alessandria e Novara, uniche sconfitte di giornata si trovano ancora più nei guai.