Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
08-05-1966 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Padova AC 0 - 0 (0 - 0)


Alessandria US Nobili Natale, Rossi Alberto, Trinchero Giuseppe, Tagnin Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Codognato Sergio, Pasquina Mario, Lojacono Francisco Ramon, Di Cristofaro Carlo, Soncini Antonio, Ragonesi Renzo All.: Szekely László

Formazione avversaria
PADOVA AC: Pontel, Cervato, Sereni, Novelli, Barbolini, Frezza, Carminati, Pace, Goffi, Lanciaprima, Quintavalle. All.: Rosa Humberto.

Arbitro: Orlando Stefano (Bergamo)
Note
Inizio ore 16.00

Commento
L'ALESSANDRIA NON RIESCE A SUPERARE IL PADOVA: 0-0 L'attacco piemontese è stato ben controllato dalla difesa ospite - Le assenze di Nicolè e Gori hanno avuto un peso determinante nel rendimento dei grigi Non è bastato all'Alessandria l'impegno di tutti i suoi uomini per riuscire a superare la difesa del Padova. La formazione piemontese si è battuta con slancio, ha attaccato fino all'ultimo minuto di gioco, ma alla fine ogni sforzo è risultato inutile, la partita si è chiusa sullo zero a zero ed i grigi hanno perduto un punto molto prezioso nella lotta per la salvezza. Alla conclusione del torneo mancano sei giornate e la compagine piemontese si trova al terz'ultimo posto in classifica alla pari con il Modena, con un punto di vantaggio su Pro Patria e Troni e tre lunghezze di distacco dal Monza e dal Pisa. La situazione non è compromessa, ma certo è piuttosto difficile, ed è per questo che l'incontro di ieri con il Padova aveva per i grigi una notevole importanza. Si prevedeva che la formazione veneta avrebbe adottato una tattica molto prudente, ma il 3 a 0 inflitto quindici giorni or sono al Palermo, nell'ultima partita disputata al «Moccagatta», autorizzava a sperare in una bella prestazione della prima linea grigia. Purtroppo, invece, le speranze sono andate deluse. Mollo impegno - come già si è detto - un paio di staffilate di Lojacono parate molto bene da Pontel, una clamorosa occasione fallita da Di Cristofaro e niente di più. È doveroso riconoscere, comunque, che l'Alessandria ha delle valide attenuanti: le precarie condizioni fisiche di Soncini, la cui utilizzazione è rimasta in dubbio fino all'ultimo momento, e soprattutto le assenze di Gori e di Nicolè, entrambi infortunati. La mancanza di Gori si è fatta parecchio sentire a centro campo e quella di Nicolè ha influito in modo notevole sul rendimento della linea di attacco. Per sostituire il centroavanti titolare, Szekely ha affidato la maglia numero nove a Di Cristofaro, ma l'esperimento non è riuscito. Il trainer, ad ogni modo, non ha colpe; considerando gli uomini rimasti a sua disposizione, non aveva molte possibilità di scelta. Al massimo avrebbe potuto schierare Di Cristofaro all'ala destra e Pasquina al centro dell'attacco, ma è discutibile che l'effetto sarebbe stato migliore, perché all'atto pratico i due giocatori si sono spesso scambiati di ruolo senza riuscire ad ottenere dei risultali apprezzabili. Si aggiunga che l'ala sinistra Ragonesi non è una vera «punta» e si capisce in quali condizioni si sia trovato l'attacco alessandrino di fronte, alla massiccia difesa del Padova. A parte la clamorosa occasione mancata da Di Cristofaro il 7’ della ripresa, i pochi rischi per Pontel sono venuti da Lojacono. Ma l'italo argentino non è più un giocatore dal quale si possa pretendere uno sforzo costante: la sua esperienza ed il suo gran tiro possono tornare molto utili, a patto che egli trovi nei compagni una adeguata collaborazione. A dar man forte alla prima linea ci si è provato il giovane terzino Rossi, ma un colpo alla gamba ricevuto nei primi minuti della ripresa ha limitato il suo rendimento. E' bastato, comunque, un solo tempo per avere conferma delle notevoli doti del ragazzo (vent'anni appena compiuti): scatto, senso della posizione ed un eccellente tempismo che gli permette di farsi valere anche, nel gioco alto nonostante sia piuttosto basso di statura. Del Padova, poco da dire. La squadra dell'ex juventino Humberto Rosa è scesa in campo per conquistare un pareggio e c'è riuscita, rinunciando quasi completamente al gioco aVattacco e difendendosi con ordine. Quando una squadra attacca in continuazione le emozioni di solito non mancano. L'incontro di ieri, però, fa eccezione alla regola, perché l'Alessandria solo raramente è riuscita a impensierire la difesa avversaria. Nel primo tempo Pontel ha dovuto compiere due soli interventi: al SO' su una stangata di Lojacono e al 35' su un improvviso tiro da fuori area di Pasquino. Nei primi minuti della ripresa i grigi hanno avuto il loro momento migliore, i ma non sono riusciti a sfruttarlo. Un po' per colpa di Di Cristofaro, che ricevuto un passaggio a due passi dalla, linea di porta ha spedito il pallone molto alto sulla traversa, e un po' per merito di Pontel, che con mia spericolata uscita ha potuto deviare un gran tiro di Lojacono. (La Stampa - Piero Gasco) Contro un modestissimo Padova, i grigi alessandrini non sono riusciti a fr loro l’intera posta in palio, nonostante l’impellente necessità di vincere. Il mancato successo odierno potrebbe costare infatti all’Alessandria la retrocessione in Serie C. Se l’Alessandria è stata quasi nulla all’attacco, ove ha vissuto solo sugli spunti, a volte notevoli di Lojacono e Pasquina, altrettanto si può dire per il Padova, tanto è vero che Nobili ma ha toccato un pallone. La partita avrebbe potuto prendere una svolta decisiva all’9’ della ripresa, se De Cristofaro non avesse sbagliato una facilissima occasione. Su un cross di Pasquina, l’attaccante grigioriusciva a fermare con il petto il pallone in piena area: se lo aggiustava e lasciava partire un gran tiro da non più di cinque o sei metri, ma anzochè infilare la rete di Pontel, alzava il pallone alle stelle. Il portiere del Padova è stato impegnato seriamente solo alla mezz’ora di gioco con Lojacono e con Pasquina. Allo scadere dei quarantacinque minuti forse gli ospiti avrebbero potuto andare in vantaggio ma Nobili ha sventato la minaccia con una uscita ardita sui piedi di Pace. Nel secondo tempo, con il gol fallito da De Cristofaro, sd è avuta la più bella azione della giornata, autore Lojacono, il quale dopo uno scambio con Pasquina si districava in area patavina, ma il suo tiro era parato dall’estremo difensore uscito a valanga. Al 40’ un gran tiro di Lojacono su punizione dal limite usciva a fil di palo facendo naufragare l’ultima speranza per l’Alessandria oggi veramentei n giornata nera. (Corriere dello Sport – Giovanni Camagna) RINSERRARE LE FILE PER CONTINUARE A SPERARE I grigi hanno compiuto domenica un mezzo passo falso. Il Padova, come molti paventavano, si è dimostrato avversario particolarmente ostico: la retroguardia veneta infatti è riuscita con una accorta gara a controllare le puntate avversarie portando in porto una gara a reti inviolate. L’Alessandria ha avuto, nonostante l’attento dispositivo avversario due occasioni da gol, ma le ha sciupate; la prima con Di Cristofaro banalmente. Szekely, il quale conosce assai bene Sereni per averlo avuto alle sue dipendenze a Palermo, aveva escogitato una mossa tattica arguta: quella di Di Cristofaro al centro della linea attaccante. Il centravanti avrebbe dovuto, nelle intenzioni del tecnico, allontanarlo dall’area di rigore, portarlo «a spasso» per il campo, creando così un corridoio per i compagni di punta. Di Cristofaro ha fallito invece il suo compito non osservando molto alla lettera le disposizioni avute. Pasquina il quale doveva più degli altri sfruttare l’assenza di Sereni, solo in rare occasioni e, non per incapacità sua, è riuscito ad incunearsi nel corridoio. Venendo meno l’accorgimento tecnico adottato tutta la squadra ne ha risentito. L’assenza di Gori, più di quella di Lojacono, a nostro avviso, ha infine contribuito a rendere ancora più difficile la situazione. Invano Lojacono, Soncini e lo stesso Pasquina hanno cercato di aprire una breccia. La grande occasione l’ha avuta Di Cristofaro all’ 8’ della ripresa, quando solo davanti a Pontel, ha fallito il bersaglio con un tiraccio alle stelle che grida ancora vendetta. Lojacono dal canto suo, a conclusione di un'azione alquanto vigorosa si è visto parare dall’estremo difensore una cannonata da distanza ravvicinata. Due sole occasioni in novanta minuti di gioco sono indubbiamente poche specie se si considera che la squadra deve lottare a denti stretti ogni qualvolta scende in campo. Alcuni giocatori da qualche domenica giocano senza dannarsi molto l’anima, quasi che la retrocessione sia cosa che non interessi. La situazione dei grigi dopo il mancato successo con i patavini è alquanto critica non tanto per l’attuale situazione di classifica quanto per la scarsa volontà nei propri mezzi. Nel momento in cui più sarebbe necessarto stringere i denti, qualche atleta si rilassa o affronta la gara con l’animo di chi pensa che nulla si possa fare contro l’avverso destino. In questo momento dirigenti e allenatore devono avere più che mai il coraggio di richiamare ogni uomo alle sue responsabilità e, se necessario escluderlo dalla formazione. Meglio inserire un giovane, anche inesperto, che un atleta privo di volontà e di attaccamento ai colori sociali. Se necessario occorre osare con esclusioni che possono fare colpo, ma che in realtà si rendono necessarie per disporre di atleti in piena forma. Domenica Soncini ad esempio h a dato una dimostrazione di quanto si possa fare in campo pur non essendo nel pieno dei suoi mezzi fisici. Ha lottato per tutto l’arco della partita confermando così il suo felice momento. Un esempio che gli altri suoi compagni devono imitare. Perduto un punto al Moccagatta i grigi affrontano nel prossimo turno il Novara, un avversario certamente ostico che proprio contro il Pisa ha dimostrato di essere risorto. La tradizione è stata sempre favorevole all’Alessandria: speriamo che lo sia anche domenica. Una sconfitta potrebbe infatti significare la fine di ogni sogno di salvezza. L’ing. Sacco offrirà agli sportivi la possibilità di recarsi a Novara gratuitamente. Una iniziativa che merita di essere segnalata in quanto in questo momento più che mai critico, tutti gli aficionados grigi devono dimostrare il loro attaccamento ai colori sociali. Allo stato attuale le critiche devono essere momentaneamente accantonate onde consentire a tutti gli sportivi di costituire un fronte unico. L’appuntamento è dunque sul campo della nostra tradizionale avversaria. Ancora una volta da queste colonne lanciamo il solito urlo di FORZA GRIGI che ci auguriamo di potere udire domenica sul rettangolo di gioco novarese. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) RISULTATI: Genoa – Potenza 1-0 Lecco – Catanzaro 1-1 Mantova – Messina 2-0 Monza – Venezia 0-1 Palermo – Trani 0-0 Pisa – Novara 0-1 Pro Patria – Livorno 0-0 Reggiana – Modena 1-1 Reggina – Verona 0-0 CLASSIFICA: Venezia p. 43, Mantova, Lecco 40, Reggina, Genoa 36, Verona 35, Catanzaro, Potenza 33, Messina 32, Palermo, Padova, Livorno 31, Novara 30, Reggiana, Monza, Pisa 29, Modena, Alessandria 26, Pro Patria, Trani 25. MARCATORI: 15 reti: Bui (Catanzaro), Clerici (Lecco); 13 reti: Di Giacomo (Mantova); 12 reti: Calloni (Reggiana), Mencacci (Venezia), 11 reti: Troja (Palermo); 9 reti: Vigni (Monza), Rigotto (Reggina), Salvemini (Venezia). Il punto sul campionato Il Venezia sembra aver preso il largo. Con il successo pieno ottenuto a Monza ha portato a tre i punti di vantaggio sugli inseguitori; il Lecco, incappato in un altro pareggio, casalingo, con il Catanzaro si è fatto raggiungere dal Mantova che non ha avuto difficoltà a regolare il Messina. Non tiene il passo la Reggina, così il margine tra le promuovende e la muta dei cani è aumentato a quattro lunghezze. Negativo, ma fino ad un certo punto, il pareggio dell’Alessandria con il Padova: vero che è stata sprecata un’occasione, ma altrettanto vero che oltre al Modena possono essere coinvolte nella volata salvezza anche Reggiana, Monza e Pisa, attualmente tre punti più avanti.