Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
15-05-1966 - Giornata: 33 - Novara - Comunale


Novara AC - Alessandria US 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 31. Dalle Vedove G.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Trinchero Giuseppe, Soncini Antonio, Dalle Vedove Giampiero, Codognato Sergio, Oldani (II) Tullio, Pasquina Mario, Nicolè Bruno, Lojacono Francisco Ramon, Ragonesi Renzo All.: Szekely László

Formazione avversaria
NOVARA AC: Lena, Miazza, Pogliana, Colombo, Udovicich, Radaelli, Cei, Pereni, Milanesi, Mascheroni, Bramati. All.: Giraudo Franco – DT.: Molina Giuseppe

Arbitro: Carminati Ettore (Milano)
Note
Angoli: 3-5. Spettatori: 10.000 di cui almeno 2.000 provenienti da Alessandria (incasso L. 7.000.000) Inizio gara ore 16.00

Commento
I “GRIGI” DI FORZA A NOVARA Ancora una volta la tradizione che voleva l’Alessandria imbattuta a Novara si è avverata. Gli alessandrini scesi in massa al Comunale di Novara (sono arrivati con ben 20 autopullman messi a disposizione dal sodalizio “grigio” oltre alle numerose macchine) hanno sorretto prima la squadra e partecipato poi alla gioia finale con una lunga ovazione. Dalle Vedove oltre ad essere stato l’autore del gol della vittoria è emerso su tutti. Hanno fatto degna corona Oldani, Lojacono e Nicolè, specie nel secondo tempo. Il Novara ha accusato invece lo sforzo e non ha potuto superare la barriera. Infatti un solo tiro di Mascheroni all’8’ della ripresa ha costretto Nobili ad un intervento disperato e un rasoterra di Radaelli è sibilato a tiro di montante. Merita un cenno particolare la rete segnata al 31’ dal centromediano dalle Vedove: rimessa di Lojacono a tre quarti di campo; intercetta Oldani che lo passa a Dalle Vedove. Il n. 5 da una ventina di metri al volo a mezza altezza insacca. (Corriere dello Sport) Il centromediano protgonista della riscossa alessandrina DALLE VEDOVE SEGNA IL GOAL DEI GRIGI Un'Alessandria a sorpresa ha ottenuto, nel derby sul campo del Novara, due punti preziosissimi, ohe possono costituire il trampolino di lancio per la rincorsa finale verso la salvezza. I grigi hanno vinto per 1-0, grazie ad uno splendido goal dello «stopper» Dalle Vedove dopo mezz'ora di gioco. Per raggiungere la seconda vittoria esterna di questa tormentata stagione, la squadra di Szekely ha dovuto però segnare tre reti: un altro goal di Dalle Vedove, precedente a quello valido, è stato infatti reso vano dal fischio arbitrale — che lo ha anticipato di un attimo — per un banale fuorigioco di posizione di Oldani; inoltre ad un quarto d'ora dalla fine Il signor Carminati, forse abbagliato dal sole basso, non si è avveduto che il pallone scagliato a rete da Pasquina aveva picchiato sotto la traversa ben oltre la linea di porta, prima di rimbalzare in campo. Questo accentua i meriti dell'Alessandria e legittima, al di là del risultato di stretta misura, il suo pieno diritto ad una vittoria di importanza determinante. Prima della partita l'ambiente dei grigi era orientato al pessimismo, la prospettiva di uno 0-0 contro un Novara in netta ripresa e tormentato, sia pure con minore assillo, dalle stesse necessità di classifica, veniva considerata un traguardo massimo, difficilmente raggiungibile. Sul campo invece la situazione è radicalmente cambiata. Era il Novara, la squadra teoricamente, più .tranquilla, ad avere paura dell'awersario a giocare coi nervi scoperti, senza la necessaria; chiarezza di idee, trovandosi costretta a tamponare affannosamente il dilagare di un'Alessandria che imponeva il suo gioco pratico ed efficace. Fredda ed implacabile nelle marcature in difesa - con il sorprendente «libero» Codognato e lo «stopper» Dalle Vedove su tutti - sicura a centrocampo per l'accorta azione del «capitano» Soncini e di Lojacono e soprattutto per la vitalità dell'inesauribile Ragonesi, la squadra grigia disegnava le sue trame offensive con una disinvoltura inattesa per chi non la vedeva all'opera da parecchie domeniche. I difetti in fase conclusiva erano quelli di sempre, malgrado che nessuno degli attaccanti demeritasse per l'impegno e per l'attento lavoro di impostazione, ma ci pensava Dalle Vedove a trasformarsi da «stoppar» in attaccante aggiunto, svincolandosi sovente dalle retrovie per dar prova delle sue rilevanti qualità di tiratore. Al 10' subito dopo che un centro di Bramati sì era rivelato troppo alto per l'intervento risolutore di Milanesi, l'aitante n' 5 dell'Alessandria si è fatto avanti su invito di Soncini e da venticinque metri ha lasciato partire una stangata rasoterra di sinistro su cui Lena si è allungato invano. Purtroppo, nell'attimo stesso in cui dal piede di Dalle Vedove partiva la palla-goal l'arbitro aveva fischiato, interrompendo il gioco per un fuorigioco di posizione di Oldani. Una prodezza inutile, quindi, ma Dalle Vedove si ripeteva, al 31' dopo che Nobili, a! 20', aveva neutralizzato, nel suo primo difficile intervento, una girata di testa di Milanesi. Al 31’ dunque, quasi dal fondo campò, una rimessa di Lojacono serviva Oldani, il cui centro a parabola veniva toccato indietro di testa da Ragonesi all'accorrente «stopper d'assalto»: Dalle Vedove, poco fuori dell'area, fermava il pallone col destro, se lo portava sul sinistro e poi sparava a rete, a mezz'altezza, battendo imparabilmente Lena. Logico. L'Alessandria giocava, il Novara andava all'avventura con molto affanno e poche idee, lo 0-1 dunque rispondeva pienamente all'andamento della partita. I grigi, con Nicolè anticipato di un soffio da Miazza, fallivano un minuto dopo un'altra palla buona e continuavano a dettar legge a metà campo, giungendo in vantaggio al riposo, malgrado un attimo difficile, proprio allo scadere del tempo. Cei, controllato da Trinchero mentre tentava di ostacolare una. rimessa in gioco dì Nobili, finiva a terra dopo aver commesso lui stesso un fallo sul terzino alessandrino. La folla, tratta in inganno dalla caduta del n. 7 novarese, reclamava il «penalty», ma il signor Carminati dopo una corsetta verso l'area che aveva alimentato qualche speranza nei tifosi azzurri, al limitava a controllare che i protagonisti dello scontro si rialzassero senza litigare. Stessa musica nella ripresa, malgrado i novaresi facessero capire, giocando con maggior rabbia, di essersi sentite le loro negli spogliatoi da Molina, in apertura di gioco Lena parava in due tempi una cannonata da lontano del solito Dalle Vedove, poi Lojacono - ottimo a metà campo - si faceva anticipare da Colombo, quindi il Novara giocava il tutto per tutto in un quarto d'ora di disperato «forcing». All'8’ Nobili, coperto, parava d'intuito un bel tiro di Mascheroni, al 13' una gamba di Melideo arrivava in tempo a deviare in angolo su Bramati, al 19' Nobili si ripeteva con una gran parata su Pereni (ma l'arbitro, comunque, aveva già fischiato un fuorigioco). Tutto qui. La sfuriata del Novara si concludeva senza esito, malgrado il prodigarsi dell'ottimo Mascheroni e dei generosi (ma meno lucidi del solito) Radaelli e Pereni. E l'Alessandria riprendeva a dominare, concedendosi il lusso insolito di fare accademia. Un'accademia che non trascurava però le possibilità di accentuare il punteggio, tanto è vero che al 29' un'abile manovra di Oldani, conclusa con un bel centro di Ragonesi, offriva a Pasquina, solo davanti al portiere, la palla del secondo goal. La violenta stangata di destro, dal basso in alto, del n. 8 alessandrino mandava il pallone a picchiare sotto la traversa - a nostro parere nettamente oltre la linea - ma la sfera rimbalzava in campo senza che l'arbitro mostrasse di accorgersi di niente. L'ultimo quarto d'ora di gioco, malgrado un paio di sfortunati tentativi di Milanesi, era ancora per l'Alessandria, nella .quale Lojacono, aiutato dai compagni, cercava con ostinazione la soddisfazione di un goal personale. Due volte, al 43' e al 44' Ramon al vedeva offerta la possibilità di battere Lena, ma la prima volta il suo pallonetto a parabola non riuscì a sorprendere il portiere e la seconda volta, quando ormai Lena avrebbe potuto mettersi il cuore In pace, il piede di Colombo riuscì a deviare la traiettoria del tiro di quel tanto sufficiente a farlo finire in angolo rasente il palo. Uno a zero dunque per i grigi e tanti applausi dagli oltre duemila tifosi, che erano venuti ad incitarli, mai più pensando che il loro viaggio a Novara venisse cosi ben ricompensato. (La Stampa – Gianni Pignata) SCHIARITA PER L’ALESSANDRIA DOPO LA VITTORIA SUL NOVARA Alessandria in orbita dunque, dopo il meritato successo sul campo novarese. L’undici grigio chiamato ad un impegno che non ammetteva deroghe è andato oltre le previsioni vincendo e convincendo. Il mattatore della giornata è statoDalle Vedove un giovane che durante le precedenti partite aveva dimostrato di (saperci fare, di essere elemento di prim’ordine. L’assenza di Gori è stata così bilanciata dalla maiuscola prestazione dello stopper mandrogno. Gli sportivi, i quali hanno seguito numerosi i beniamini, dopo tante delusioni non si attendevano a dire il vero certo una prova così gagliarda. Gli inviati dei giornali piemontesi sono stati concordi nel riconoscere la legittimità del successo alessandrino nel derby. Tutti i giocatori hanno lottato al limite delle loro possibilità: pure Lojacono ha sopperito alla nota deficienza di scatto con una volontà ammirevole cercando sino allo scadere della partita il gol. Lo ha mancato di un soffio, così come Pasquina il quale non ha avuto la soddisfazione di vedersi concedere la rete che avrebbe meglio rispecchiato i valori in campo. Il « vecchio » Nobili dal canto suo è stato ancora una volta all'altezza del compito affidatogli sventando con alcuni interventi da campione i pochi tiri, alcuni dei quali pericolosi, degli azzurri. I due punti conquistati valgono veramente il doppio perché, oltre a consentire alla squadra di rimanere agganciata al gruppo di coda, serviranno a dare nuova forza ai giocatori i quali domenica dovranno mettere sotto il Lecco. L’Alessandria nelle due partite casalinghe che l’attendono dovrà badare a non sciupare i frutti del successo conseguito sul campo del Novara. Il compito indubbiamente non è facile, ma è necessario non concedersi altre distrazioni considerato che ora la salvezza è a portata di mano. L’allenatore Szekely a conclusione della gara ha detto che « riusciremo a salvarci ». Una convinzione giusta perché tutti gli uomini hanno saputo finalmente dimostrare di possedere quella « grinta » che in poche occasioni avevamo visto.Contro il Lecco è necessario dirlo indispensabile correre e, come ha affermato Szekely « mordere » i palloni. Solo con questa carica si riuscirà ad ottenere i punti indispensabili per raggiungere quota 34, punteggio minimo per non finire nella serie inferiore. L’Alessandria dovrà ora disputare ancora tre partite casalinghe, Lecco, Pisa e Reggiana e visitare i campi di Verona e Pro Patria. Un calendario rispetto alle altre concorrenti non impossibile se si eccettua il confronto coni lariani i quali scenderanno al Moccàgatta animati quanto mai dalla volontà di non perdere la terza poltrona per risalire nella massima divisione. La partita è difficile, ma non impossibile, considerato che il Lecco in queste ultime giornate ha lasciato alquanto a desiderare. Domenica prossima i grigi troveranno nuovamente ai bordi del campo un pubblico entusiasta in quanto la vittoria di Novara ha nuovamente rappacificato gli animi esacerbati per la brutta prova di Messina e quella opaca con il Padova. E ’ necessario dunque insistere per finire in bellezza questo campionato nato all’insegna della iella, turbato da mille polemiche. Szekely da questa settimana potrà riavere a sua disposizione oltre a Gori anche lo squalificato Tagnin: con tutti gli uomini in perfetta efficienza l’obbiettivo salvezza non potrà essere mancato. Questa speranza, siam o certi, non sarà delusa dai giocatori i quali vorranno così ripagare i tifosi i quali li hanno seguiti nella cattiva come nella buona sorte. (Il Piccolo – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) RISULTATI: Cayanzaro – Palermo 1-2 Lecco – Messina 0-0 Livorno – Pisa 0-0 Modena – Pro Patria 4-0 Padova – Genoa 2-0 Reggina – Monza 1-0 Trani – Reggiana 0-0 Venezia – Potenza 2-0 Verona – Mantova 0-0 CLASSIFICA: Venezia p. 45, Mantova, Lecco 41, Reggina 38, Genoa, Verona 36, Palermo, Padova, Catanzaro, Messina, Potenza 33, Livorno 32, Reggiana, Pisa, Novara 30, Monza 29, Modena, Alessandria 28, Trani 26, Pro Patria 25. MARCATORI: 16 reti: Clerici (Lecco), 15 reti: Bui (Catanzaro), 13 reti: Di Giacomo (Mantova), Mencacci (Venezia), 12 reti: Calloni (Reggiana), 11 reti: Troja (Palermo), 10 reti: Carminati (Padova). Il punto sul campionato In serie B mancano cinque giornate alla conclusione del campionato e, almeno per quanto riguarda la lotta per la promozione, la situazione è già abbastanta chiara, il Venezia, con la vittoria ottenuta ieri a spese del Potenza, ha consolidato la sua posizione di capolista ed ora appare praticamente irraggiungibile. Seguono, con un distacco di quattro punti Lecco e Mantova, che a loro volta hanno tre lunghezze di vantaggio sulla Reggina e cinque su Genoa e Verona. Qualche speranza, quindi, rimane ancora alla Reggina (tanto più che il Lecco non sembra nelle migliori condizioni), pochissime al Genoa ed al Verona. Molto più incerta invece, la lotta per la salvezza. Almeno otto squadre si trovano in una situazione «delicata»: Novara, Pisa e Reggiana (30 punti), Monza (29), Alessandria e Modena (28), Trani (26) e Pro Patria (25). (La Stampa)