Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
05-06-1966 - Giornata: 36 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Verona Hellas AC - Alessandria US 2 - 3 (1 - 1)
RETI: 33. Tomiet V. [Ve] , 64. Scaratti F. [Ve] 21. Nicolè B.[A], 53. Pasquina M.[A], 70. rig. Lojacono F.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Trinchero Giuseppe, Gori Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Soncini Antonio, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Nicolè Bruno, Pasquina Mario, Ragonesi Renzo All.: Szekely László

Formazione avversaria
VERONA HELLAS AC: Piccoli, Tanello, Mancin, Zeno, Ranghino, Savoia, Golin, Joan, Tomiet, Scaratti, Bonatti. All.: Tognon Omero

Arbitro: Acernese Giuliano (Roma)
Note
Ammoniti: Soncini [A], Lojacono [A]. Spettatori: 5.000 circa con larga rappresentanza di alessandrini Giornata calda, terreno in perfette condizioni. Inizio gara ore 17,00

Commento
Dalle Vedove e Gori in evidenza ira i "grigi” PREZIOSO ED EMOZIONANTE SUCCESSO DEGLI ALESSANDRINI A VERONA: 3 a 2 Un bel goal di Nicolé ha portato in vantaggio i piemontesi - Pareggio di Tomiet, rete di Pasquina per l'Alessandria, nuova parità per un punto di Scaratti - Al 26' della ripresa un «rigore» di Lojacono ha deciso la gara L'Alessandria ha vinto a Verona (3-2) la partita più difficile, più impegnativa, più importante di tutto il suo campionato. I grigi non hanno giocato bene, hanno anche commesso errori, ma chi poteva pretendere lo spettacolo da una squadra impegnata allo spasimo per raggiungere una posizione di sicurezza? Caso mai dovevano essere i veneti, assai più forti per tecnica e assai più in alto in classifica, a dare spettacolo. Invece i veronesi hanno perso e - come succede sovente in simili circostanze - se la son presa con l'arbitro. Il quale ha sbagliato più volte, confermandosi piuttosto debole ed incerto nelle decisioni, tanto da equilibrare i suoi errori. Quindi nessuna responsabilità arbitrale nell'insuccesso del gialloblù, ma piuttosto un'incerta condizione atletica giustificata forse data la stagione avanzata, ma certamente notevole per atleti giovani ed anche atleticamente ferrati. Il Verona è senza dubbio più forte dell'Alessandria, e questo già lo si sapeva. Ieri però c'è stata una notevole differenza di temperamento, di volontà. E da questo è nata la preziosissima vittoria dei piemontesi. Ha corso anche Lojacono, si è visto un intraprendente Nicolè il quale, pur nei limiti concessigli dalle sue attuali condizioni fisiche, ha saputo manovrare con sagacia realizzando anche un superbo goal, quello che ha aperto la marcatura. In difesa situazione piuttosto preoccupante per l'assenza di Codognato che, secondo le stesse dichiarazioni dei dirigenti, è l'elemento più valido per giocare da « libero ». Per sostituire l'ammalato Szekely ha scelto Soncini, e ci sia consentito dire che la decisione dell'allenatore ungherese è stata sbagliata. Soncini non ha la posizione per essere utile al gioco difensivo, è una mezz'ala di natura e non si improvvisa un difensore; più che altro egli ha confuso il lavoro dei compagni, mettendo in serie difficoltà i terzini e specialmente Dalle Vedove che con Gori (mediano di buonissima classe e di alto rendimento) costituisce la coppia di « gioielli » della intera squadra. Dalle Vedove e Gori sono atleti che potrebbero ben figurare in moltissime squadre di serie A, e si comprendono pertanto le numerose richieste giunte da più parti (recentemente addirittura dal Milan) per ingaggiare la coppia. L'Alessandria - che è ora retta da un commissario, l'avv Testa, ma che è governata da un gruppo di dirigenti che fanno capo all'ingegner Sacco - ha risposto a tutti di no, perché i due giovani devono costituire la base della nuova squadra. Che ci sarà una nuova squadra grigia, lo ha formalmente promesso l'ing. Sacco ieri a Verona dopo la vittoria dei suoi ragazzi. Il programma nei dettagli, per il potenziamento del complesso, verrà steso più avanti, ma possiamo affermare con tutta tranquillità che i tempi delle « vacche magre » sono finiti per i tifosi alessandrini. Presto i dirigenti grigi inizieranno la campagna acquisti. Ma torniamo alla partita di Verona, che ha avuto uno svolgimento emozionante, con vicende alterne e con tanti goal. All'inizio le due squadre parevano intenzionate a non rischiare, e più prudenti degli avversari erano appunto i piemontesi che tenevano all'attacco due soli uomini, Oldani e Nicolè. La finta ala sinistra Ragonesi era addirittura sulla linea dei terzini, rari gli spostamenti in avanti di Pasquina in questo inizio di partita, e assai più rari quelli di Lojacono. Ma proprio l'Alessandria, al 21', andava in vantaggio: Mancin (un bravo terzino, però più forte che tecnico) entrava fallosamente su Oldani e l'arbitro Acernese concedeva la punizione calciata da Lojacono nel bel mezzo del gruppo davanti al portiere veronese. Più alto di tutti saltava Nicolè che di testa indirizzava a rete proprio nell'angolo alto a sinistra di Piccoli, invano proteso nel tentativo di parata. Un goal vecchi tempi per Nicolè, un goal uguale a quello segnato da lui al Parco dei Principi nella nazionale azzurra alcuni anni fa. Sull'entusiasmo i Piemontesi creavano altre occasioni, ma le fallivano tutte, finché al 32' in uno scontro con Joan, Gori doveva uscire dal campo per una vasta fe rita sotto l'occhio sinistro. Ne approfittava il Verona... sfruttando anche un clamoroso errore di Nobili. Un lungo cross di Zeno veniva evidentemente giudicato fuori porta da Nobili che si accorgeva in ritardo della traiettoria della palla. Un difensore alessandrino interveniva in extremis ma sbagliava un’altra volta: sarebbe bastato buttare in angolo, invece ha schiaffeggiato la palla proprio sulla testa di Tomiet, e il pareggio era troppo facile per il centravanti veronese. Qualche scontro non troppo ortodosso, qualche fallo non rilevato dall’arbitro ed infine il fischio del riposo. La ripresa aveva momenti di altaemozione. L’inizio pareva tutto a favore dei padroni di casa, giunti due o tre volte sulle soglie del successo. Però all’8’, su contropiede, Oldani mandava al centro un dosato pallone che Pasquina con incredibile precisione e potenza calciava in rete con un tiro carico di effetto. Un goal stupendo. Al 17’ segnava ancora Lojacono su punizione, ma l’arbitro inspiegabilmente annullava la rete per fuorigioco. Il pericol odi una grave debacle aumentava le forze dei veronesi che pareggiavano con Scaratti al 20’. Lo scambio finale (Bonatti- Scaratti) è stato bello, ma dov’era Soncini, il « libero » alessandrino, in quel momento? Comunque, tutto da rifare, con i grigi piuttosto provati dalla fatica, impegnati anche a non correre rischi peggiori. Al 26', sempre su contropiede, Oldani fuggiva sulla sinistra, superava Mancin e veniva affrontato da Savoia. Anche il « libero » gialloblù era scavalcato, ma mentre Oldani, ormai solo però da posizione difficile, puntava verso la rete di Piccoli, veniva atterrato dallo stesso Savoia. Acernese non aveva dubbi e concedeva il calcio di rigore che Lojacono trasformava in rete: 3 a 2 per l'Alessandria, costretta poi a subire l'iniziativa e il gioco degli avversari fino alla fine. Al fischio di chiusura qualche dimostrazione d'insofferenza da parte del pubblico verso l'arbitro, ma in questo l'Alessandria non entrava per nulla. I piemontesi avevano vinto, avevano conquistato un successo che potrà forse significare per loro la permanenza in serie B. (Stampa Sera - Giulio Accatino) Al Bentegodi, i grigi due volte raggiunti poi… COLPO GROSSO DELL’ALESSANDRIA CHE “SBANCA” IL VERONA (3-2) L’Alessandria ha forse conquistato a Verona i due punti della salvezza. Il successo dei grigi non proprio favorito dalle circostanze, e da un arbitraggio infelice, dovrebbe porre la squadra di Szekely al riparo di qualsiasi sorpresa. L’incontro non ha entusiasmato ma ha largamente riscattato sul piano agonistico le sue previste deficienze tecniche. La sequenza delle reti ha fatto sì che la gara si traducesse in una vera e propria corsa all’inseguimento con i grigi in vantaggio e i gialloblu protessi alla loro rincorsa. L’ha spuntata l’Alessandria grazie al rigore realizzato da Lojacono al 26’ della ripresa, proprio nel momento in cui il Verona, galvanizzato dal gol di Scaratti sembrava avviato ad un successo in extremis. La vittoria dei grigi si spiega come accade sovente con i meriti dei vincitori e gli errori degli sconfitti. L’Alessandria si è battuta con estrema decisione soprattutto all’attacco dove il redivivo Nicolè, l’eclettico Oldani e l’astuto Pasquina hanno sempre tenuto sotto pressione la difesa gialloblu. A centrocampo, il duello tra Zeno e Lojacono, al quale si voleva legato l’esito del confronto, è completamente mancato. I due gicoatori si sono ignorati a vicenda badando esclusivamente a suggerire le manovre. Da questo tacito armistizio, chi ne ha più guadagnato è stato Lojacono molro più preciso del rivale in fase di appoggio. Il Verona ha avuto i suoi uomini migliori in Bonatti, Tomiet, Scaratti e Savoia. Sugli altri è forse preferibile stendere un velo pietoso. L’arbitraggio di Acernese non ha affatto convinto. Se il rigore col quale l’Alessandria si è portata a casa i due punti non fa una grinza, il Verona può giustamente imprecare per non essere stato trattato con uguale moneta per un fallo ai danni di Joan nello scorcio iniziale del primo tempo. Ed ecco qualche cenno di cronaca: l’Alessandria adotta fin dalle prime battute uno schieramento guardingo: Ragonesi retrocede a centrocampo e si pone sulla stessa linea di Lojacono mentre all’attacco rimangono quali punte Nicolè e Oldani; un po’ più arretrato Pasquina. Il Verona usa le stesse armi anche se Bonatti svolgerà soltanto nella prima parte dell’incontro il compito di ala pura. Il Verona assume l’iniziativa ma fallisce due buone occasioni con Zeno all 8’ e Tomiet al 15’. Al 21’ l’Alessandria si porta in vantaggio, Lojacono effettua un perfetto lancio nell’area gialloblu: Nicolè vola più in alto di tutti e di testa manda la palla ad infilarsi (a parabola) proprio all’incrocio dei pali. Il Verona che accusa visibilmente l’assenza di Dell’Angelo stenta a riorganizzarsi. I grigi però non ne sanno approfittare e il Verona può raggiungere il pareggio con Tomiet (33’) che ribatte in rete un tiro di Zeno respinto dalla traversa. La ripresa si inizia con il Verona in attacco, Una sequenza di tiri gialloblu si arresta contro il muro dei grigi ma Joan potrebbe già risolvere la situazione se non gli venisse irregolarmente bloccato il piede al momento del tiro. Lo scampato pericolo smuove l’Alessandria e all 8’ Pasquina devia imparabilmente in rete un perfetto centro di Oldani. Il Verona a questo punto spinge a fondo e dopo una serie di attacchi Scaratti al 19’ mette nuovamente in corsa la sua squadra, concludendo scambio con Bonatti. E’ tutto da rifare. La decisione si ha al 26’ quando Oldani superato Mancin viene messo a terra da Savoia. Lojacono batte il rigore e spara un bolide preciso. L’Alessandria ha vinto la partita (Tuttosport) RISULTATI: Catanzaro – Trani 2-2 Genoa – Pro Patria 1-1 Lecco – Palermo 2-0 Mantova – Potenza 0-0 Modena – Livorno 1-1 Monza – Reggiana 0-0 Padova – Messina 4-1 Pisa – Venezia 3-0 Reggiana – Novara 3-0 CLASSIFICA: Venezia p. 47, Lecco 46, Mantova 44, Reggina 42, Genoa 40, Verona 39, Messina 37, Livorno 36, Padova, Catanzaro 35, Potenza 34, Novara, Alessandria, Palermo 33, Reggiana, Modena, Pisa 32, Pro Patria, Monza, Trani 30. MARCATORI: 17 reti: Clerici (Lecco), 16 reti: Bui (Catanzaro), 14 reti: Di Giacomo (Mantova), 13 reti: Mencacci (Venezia), 12 reti: Carminati (Padova), Troia (Palermo), Calloni (Reggiana), 11 reti: Cosma (Pisa), Rigotto (Reggina), 10 reti: Vigni (Monza), Bramati (Novara). Il punto sul campionato La terzultima giornata del campionato di serie B non ha portato elementi decisivi nella classifica, cosicché adesso, a due settimane dalla fine del torneo, soltanto cinque squadre (ivi compreso il Venezia già matematicamente promosso) non hanno più ambizioni di salire in .serie A o timore di cadere in serie C. In testa sia Lecco (secondo in graduatoria con punti 46) sia Mantova (terzo con p. 44) hanno molte probabilità ma non ancora la certezza del passaggio in serie A, considerato che sia la Reggina (p. 42) sia il Genoa (p. 40) potrebbero ancora raggiungerle. Certo, per i rossoblu liguri, la promozione è estremamente difficile, specialmente dopo il pareggio interno cui sono stati costretti ieri dalla pericolante Pro Patria. In coda, la situazione non è certo più chiara. Tre squadre (Pro Patria, Trani e Monza) con 30 punti; altre tre (Pisa, Reggiana e Modena) con 32; ancora un terzetto (Alessandria, Novara e Palermo) a quota 33, e, infine, il Potenza a 34. Forse, chi sta meglio di tutti è l'Alessandria, che dalla vittoria conquistata ieri a Verona ha tratto fiducia nei suoi mezzi, il che le permetterà, domenica prossima, di affrontare il Pisa al « Moccagatta » in condizioni di spirito tali che dovrebbero consentirle una decisiva affermazione.(StampaSera)