Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Serie B
12-06-1966 - Giornata: 37 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Pisa SC 2 - 0 (1 - 0)
RETI: 15. Trinchero G.[A], 80. Oldani (II) T.[A]

Alessandria US Nobili Natale, Melideo Rocco, Trinchero Giuseppe, Gori Carlo, Dalle Vedove Giampiero, Codognato Sergio, Oldani (II) Tullio, Lojacono Francisco Ramon, Nicolè Bruno, Pasquina Mario, Ragonesi Renzo All.: Szekely László

Formazione avversaria
PISA SC: De Min, Ripari, Petrelli, Barontini, Gasparroni, Castellani, Colombo Adelio, Rumignani, Mascetti, Cervetto, Cosma. All.: Pinardi Umberto.

Arbitro: D'Agostini Alessandro (Roma)
Note
Rigore sbagliato al 76. da Castellani [P] (incrocio dei pali) Spettatori: oltre 6.000 Giornata caldissima e afosa Inizio gara ore 17,00

Commento
Alessandria in salvo, Pisa in estremo pericolo CASTELLANI FALLISCE IL RIGORE Le pene dell’Alessandria sono finite. Con la odierna vittoria sul Pisa i Grigi hanno raggiunto la matematica sicurezza di rimanere in serie B. La conquistata salvezza è principalmente dovuta al forcing finale della squadra la quale nelle ultime 5 partite ha messo all’attivo 9 punti, 4 dei quali in trasferta. Sotto l’egregia guida di Szekely un allenatore che sa il fatto suo, i grigi hanno raggiunto un buon grado id forma e quello che più conta si sono ritrovati, hanno acquistato grinta ed un modulo di gioco assai redditizio per cui i risultati utili sono stati la diretta conseguenza. Comunque oggi, sotto un sole canicolare, Pisa e Alessandria si sono entrambe date battaglia. Entrambe le squadre navigavano nei bassi fondi della classifica cosicché la vittoria dell’una poteva anche significare la condanna dell’altra. Il risultato è stato in forse fino a dieci minuti dal termine, quando su corner di Pasquina, Oldani, con un magnifico colpo di testa, infilava, per la seconda volta, la porta pisana. Tre minuti prima, però, l’ala destra alessandrina aveva sbagliato una facile occasione, mandando fuori un pallone d’oro passatogli da Nicolè quando era solo in area nerazzurra a non più di cinque metri da De Min. La pronta riabilitazione di Oldani ha fatto scattare i seimila e più presenti, consci ormai della raggiunta salvezza. Ma il primo tempo era stato molto equilibrato,anchese i locali, causa la tattica guardinga degli ospiti, avevano segnato una leggera supremazia. Infatti a un colpo di testa di Mascetti, appena dopo 4 minuti di gioco, finito di poco alto sulla traversa, l’Alessandria replicava con Pasquina, il quale obbligava De Min ad una difficile parata a terra. Poi al quarto d’ora l’Alessandria andava in vantaggio: Trinchero, spintosi all’attacco si disimpegnava egregiamente in area pisana, folta di giocatori, e poi stangava a rete. Il pallone picchiava contro la base del palo ed entrava in rete rendendo vano il tuffo del guardiano ospite. Era quindi Cervetto ad obbligare Nobili con un fortissimo tiro da trenta metri a salvarsi in corner. Al 32’ i nerazzurri perdevano l’occasione migliore per pareggiare le sorti della giornata, fallendo un rigore. Trinchero tratteneva vistosamente in piena area di rigore il pallone con le mani: Castellani batteva la massima punizione con un forte tiro che mandava il pallone a picchiare sullo spigolo dell’incrocio dei pali. Il pallone ritornava in campo intercettato da due pisani che non riuscivano ad infilarlo nella rete alessandrina. Nella ripresa, oltre le due descritte azioni di Oldani, vi è solo da segnalare una legnata di Lojacono che De Min ha neutralizzato in corner con un gran volo. (Corriere dello Sport – Emma Camagna) ALESSANDRIA IN TRIONFO: BATTUTO IL PISA PER 2 a 0 Con una settimana d'anticipo sulla conclusione del campionato, l'Alessandria ha raggiunto ieri la salvezza matematica superando per 2-0 il Pisa al « Moccagatta». Con questo risultato, la compagine piemontese ha collezionato il nono punto in cinque partite: una sequenza davvero entusiasmante, un ruolino di marcia che basta da solo a testimoniare la vitalità e la volontà dei ragazzi di Szekely. I grigi al termine dell'incontro di ieri sono stati portati in trionfo, unitamente al loro allenatore, da un centinaio di tifosi che avevano invaso gioiosamente il terreno dì gioco al fischio finale dell'arbitro D'Agostini. Il Pisa era un avversario pericoloso, un avversario che lottava esso pure per raggiunge re la salvezza. Se l'Alessandria non fosse riuscita ad imporsi si sarebbe venuta a trovare in una posizione davvero difficile. I giocatori hanno capito l'importanza che la posta in palio rivestiva, e l'hanno capita anche i tifosi. che, malgrado la giornata afosa, hanno affollato lo stadio in numero di settemila incitando i propri beniamini dall'inizio alla fine. E, in tribuna, erano anche presenti alcuni grossi personaggi del calcio nazionale: dal presidente del Napoli Fiore, a quello del Cagliari Arrica; da Oronzo Pugliese ad Aldo Campatelli, ad Achilli, a Rosetta a Bonizzoni e al dott. Bonetto del Torino. Già al quattordicesimo minuto di gioco l'Alessandria passava in vantaggio, a conclusione di un periodo di costante assedio alle retrovie degli ospiti. Ragonesi, che malgrado il n. 11 funzionava da centrocampista, metteva in azione Dalle Vedove, questi toccava a Lojacono che si attirava addosso due avversari e poi smistava a Trinchero avanzato all'attacco. Il terzino alessandrino si districava fra tre avversari pisani al limite dell'area e poi effettuava un tiro radente che mandava la palla ad infilarsi nell'angolino basso a sinistra di De Min. Fu come se per l'Alessandria finisse un incubo, ma anziché avere ripercussioni favorevoli, il fatto creò un certo rilassamento nelle file piemontesi, e i giocatori, quasi che ormai si sentissero al sicuro da ogni brutto scherzo della sorte, calarono notevolmente Al 31', poi, si ebbe un episodio che avrebbe potuto costituire la svolta cruciale della partita. Era sempre il Pisa a rendersi minaccioso, e Cosma, da sinistra, passava a Rumignani nell'altro settore d'attacco. Da questi partiva un cross verso il centro, lo raccoglieva, al volo, Cervetto dal limite dell'area ed il suo tiro mandava la palla a sbattere in pieno contro una mano di Trinchero a pochi passi dalla porta. Rigore indiscutibile. Si apprestava a tirarlo Castellani; Nobili cercava di restringergli lo specchio della porta uscendo un pochino prima del fischio dell'arbitro, e il pisano mandava la palla a sbattere contro l'incrocio dei pali. La riprendeva di testa Cervetto rimandandola verso la porta, ancora di testa interveniva Castellani e questa volta il pallone finiva oltre la traversa. L'Alessandria si svegliava nell'ultimo quarto d'ora di gioco e al 32' Oldani mancava la più facile delle occasioni. Fortunatamente, due minuti dopo Oldani si... riabilitava. Ripari causava un calcio d'angolo che veniva battuto da Pasquina: Oldani, in mezzo all'area, con un vero e proprio tuffo interveniva di testa sulla palla mandandola in rete. Fu come se l'Alessandria fosse pervasa da una scossa: i grigi ritrovarono slancio e grinta, Oldani prese a far impazzire il proprio avversario diretto e ad un minuto dalla fine mandò al centro una palla che, mentre Pasquina stava per intercettare di testa, venne spedita a lato, con un colpo di mano, dal difensore toscano Ripari. L'arbitro non se ne avvide, ma l'Alessandria, ormai paga del successo raggiunto, non protestò nemmeno. (StampaSera - Vittorio Preve) RAGGIUNTA DAI GRIGI LA QUOTA-SALVEZZA Con un finale di campionato veramente degno di nota, i grigi sono riusciti ad acquistare con una giornata di anticipo, il diritto alla permanenza in serie B. L’undici alessandrino chiamato ad una prova di orgoglio non ha deluso l’aspettativa. Tutti gli atleti meritano una citazione. Un plauso particolare spetta oltre all’ allenatore Szekely al Commissario avv. Testa e all’ing. Sacco i quali hanno saputo dirigere con maestria la barca alessandrina anche nei momenti di burrasca. Dopo la scialba prova di Modena e di Messina la squadra si è pienamente riscattata dimostrando che con una seria preparazione si possono raggiungere risultati insperati. La riprova si è avuta nell’ultimo incontro casalingo con il Pisa un avversario ostico, deciso quanto mai ad assicurarsi almeno un punto per sfuggire alle sabbie mobili della classifica. Gli anziani in particolare, nonostante la gran calura estiva hanno dimostrato di sapere lottare. In particolare Lojacono e Nicolè non hanno badato né allo spreco di energia né alla calura. Ramon in particolare è risultato il più mobile del quintetto di punta grigio. Sempre presente in ogni zona del campo è stato l’intelligente suggeritore di decine di azioni. Nicolè dal canto suo in due o tre occasioni ha dimostrato quella classe che alcuni anni orsono avevano fatto di lui il centravanti promessa del calcio nazionale. Suo il bellissimo suggerimento ad Oldani quasi allo scadere della partita: è stato un vero peccato che l’ala non abbia concluso a rete. Una citazione di merito spetta poi a Trinchero il quale ha dimostrato una calma veramente eccezionale anche nei momenti di maggiore pressione degli avversari. L’ex sampdoriano è un elemento che nel campionato di serie B, sa sempre lottare. Tutti gli altri, da Nobili, a Gori, Dalle Vedove, a Oldani — autore della seconda rete — a Pasquina hanno dato il loro contributo per portare in porto la vittoria della sicurezza. Il campionato è dunque finito per l’Alessandria anche se domenica è in programma l’ultima trasferta di Busto Arsizio. I dirigenti da quanto abbiamo appreso sono al lavoro per gettare le basi della nuova squadra. L’ing. Sacco ha confermato che farà tutto il possibile per evitare ai tifosi i patemi d’animo di quest’anno. Una promessa certamente impegnativa, ma che tutti i tifosi si augurano possa realizzarsi. Il pubblico alessandrino nel finale di campionato ha riscoperto la sua squadra: il deluderlo sarebbe veramente grave. Come abbiamo detto i dirigenti sono più che mai intenzionati a premiare i tifosi mandrogni. Lasciamoli dunque lavorare per preparare adeguatamente la nuova Alessandria edizione 1966 - 67 (Il Piccolo – 15 giugno 1966 – Il Gattopardo [Giuseppe Zerbino]) RISULTATI: Livorno – Reggina 0-1 Messina – Pro Patria 0-0 Novara – Lecco 0-0 Palermo – Mantova 0-0 Potenza – Monza 0-0 Reggiana – Catanzaro 3-2 Trani – Genoa 1-2 Venezia – Modena 2-3 Verona – Padova 1-1 CLASSIFICA: Lecco, Venezia p. 47, Mantova 45, Reggina 44, Genoa 42, Verona 40, Messina 38, Padova, Livorno 36, Catanzaro, Potenza, Alessandria 35, Palermo, Modena, Reggiana, Novara 34, Pisa 32, Pro Patria, Monza 31, Trani 30. MARCATORI: 17 reti: Bui (Catanzaro), Clerici (Lecco), 14 reti: Di Giacomo (Mantova), Mencacci (venezia), 13 reti: Calloni (Reggiana), 12 reti: Carminati (Padova), Troja (Palermo), Rigotto (Reggina), 11 reti: Cosma (Pisa), 10 reti: Vigni (Monza) Il punto sul campionato Il Venezia e il Lecco matematicamente promossi in serie A. Il Trani ormai condannato alla retrocessione. Mantova e Reggina in lotta per il terzo posto (utile per il passaggio alla categoria superiore). Pro Patria, Monza e Pisa impegnate a contendersi la terz'ultima posizione l'unica che ancora permetta di sfuggire alla retrocessione. Questa, in sintesi, la situazione del campionato di serie B ad una giornata dal termine. Il Venezia, sconfitto sul proprio terreno dal Modena (che ha cosi raggiunto la salvezza) s'è visto affiancare in testa alla classifica dal Lecco, ma ormai la cosa ha un'importanza relativa, sia per i veneti sia per i lombardi. Mantova (p. 45) e Reggina (p. 44), che si contendono il terzo posto, domenica prossima saranno impegnate, rispettivamente, in casa con il Monza e in trasferta sul campo del Lecco. Il Mantova potrebbe sembrare favorito, ma uno spareggio è tutt'altro che da escludersi. Nel settore di coda, l'Alessandria e il Novara hanno raggiunto la quota-salvezza, i grigi superando nettamente il Pisa, gli azzurri pareggiando sul proprio terreno con il Lecco. Adesso, rimangono a lottare il Pisa (p. 32), il Monza e la Pro Patria (entrambe a 31 punti). I toscani tra una settimana giocheranno a Reggio Emilia, il Monza a Mantova mentre la Pro Patria ospiterà l'Alessandria. Da rilevare, ancora, che la vittoria esterna del Genoa ha segnato la retrocessione del Trani. Peccato solo che l'impresa dei rossoblu sia ormai fine a se stessa e non abbia alcuna ripercussione nella classifica dei liguri. L'anno prossimo, a proposito di Liguria, questa regione avrà ben tre squadre in serie B: il Genoa, appunto, la Sampdoria retrocessa dalla serie A, e il .Savona promosso dalla serie C. Per gli sportivi liguri, si prepara un'annata piena di interessantissimi « derby » (StampaSera – 13 giugno 1966)