Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1965/1966
Coppa Italia
29-08-1965 - Giornata: 1 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta
Primo Turno


Alessandria US - Lazio SS 1 - 3 (0 - 2)
RETI: 52. Bettini L.[A] 26. Renna [La] , 37. Ciccolo [La] , 58. Renna [La]

Alessandria US Nobili Natale [46. Centini Ariodante], Marconato Ubaldo, Bonfanti Mario, Gori Carlo, Stucchi Natale, Ragonesi Renzo, Di Cristofaro Carlo, Maddè Sergio, Bettini Lorenzo, Pasquina Mario, Oldani (II) Tullio All.: Allasio Federico

Formazione avversaria
LAZIO SS: Cei, Zanetti, Vitali, Carosi, Pagni, Dotti, Renna, Bartù [46. Sacco], D'Amato, Governato, Ciccolo All: Mannocci Umberto.

Arbitro: Marengo Antonio (Chiavari)
Note
Ammoniti: 32. Bartù [L], 41. Pagni [L], 84. Ragonesi [A]. Angoli: 13-1. Spettatori: 5.000 Giornata di sole, calda. Terreno ottimo. Inizio gara ore 16.30.

Commento
LA LAZIO SFRUTTA GLI ERRORI COMPIUTI DALL’ALESSANDRIA: 3-1 I grigi hanno risentito delle assenze di Migliavacca, Tagnin e Melideo - Due clamorose occasioni fallite da Di Cristofaro e due incertezze determinanti del portiere Nobili - L'ex romanista Fontana si è offerto alla società piemontese Da qualunque parte lo si esamini, questo 3-1 della Lazio ai danni dell'Alessandria nel primo turno della Coppa Italia, è un risultato che non dice la verità. Se si restringe il giudizio ai primi 45 minuti di gioco, le due reti di scarto a favore dei biancoazzurri romani hanno il sapore di un'ingiustizia della sorte, dal momento che nella prima frazione della partita quella piemontese era stata senz'altro la più vivace tra le due formazioni in campo, e aveva fallito clamorosamente un paio di ottime occasioni da rete, facendo collezione di calci d'angolo a dimostrazione della sua continuità offensiva. Se invece il giudizio si allarga al secondo tempo, il 3-1 sta un po' « stretto » alla Lazio che, dopo aver realizzato fortunosamente il terzo goal, si è trovata nella condizione di approfittare ulteriormente della resa fisica e psicologica degli avversari. Nell'ultima mezz'ora di gioco infatti l'Alessandria si è progressivamente sfaldata ed ha evitato un punteggio più umiliante soltanto per alcuni provvidenziali interventi del portiere di riserva Centini (entrato in campo nella ripresa per sostituire Nobili « choccato » dai due goals banalmente incassati nel primo tempo) e per lo scarso impegno dei laziali, che si sono accontentati di tenere sotto controllo la situazione senza compiere fatiche inutili. Da quanto si è detto, il quadro complessivo della partita viene fuori per sintesi naturale. La Lazio, senza strafare, ha messo in mostra la solidità della sua massiccia difesa, che ha in Dotti un « libero » di notevole dinamismo e in Zanetti e Vitali due terzini estremamente efficaci. La squadra di Mannocci, che gioca di prevalenza in contropiede, affidando alle ali Renna e Ciccolo e al centravanti D'Amato il compito di aspettare le occasioni buone, è stata prontissima nel mettere a profitto i molti errori dei grigi. L'Alessandria, andata allo sbaraglio con una formazione forzatamente zeppa di giovani e giovanissimi, ha pagato invece lo scotto della sua immaturità e della sua inesperienza. Nella squadra di Allasio mancavano ieri il terzino Melideo — non ancora pronto, dopo l'operazione di appendicite — lo stopper Migliavacca, appena guarito da uno stiramento ribelle, ed il mediano Tagnin, rimasto a riposo per una contusione ad una caviglia. Assenze del genere si potranno forse in parte mascherare a campionato in corso, quando — partita su partita — i giovani si saranno fatti una certa esperienza e si saranno garantiti una miglior resistenza psicologica alle avversità. Ora invece, mentre la squadra sta ancora faticosamente cercando se stessa, la rinuncia ad un uomo d'ordine come Tagnin, ad un difensore esperto e deciso come Migliavacca e ad un terzino già collaudato come Melideo assume un peso determinante. Allasio e Coscia facevano affidamento su questa gara per ottenere, con un successo, la necessaria carica psicologica in vista dell'inizio del campionato. Ora dovranno preoccuparsi di « parare » il contraccolpo della sconfitta, di convincere i loro giocatori che l'essere eliminati dalla Coppa Italia ad opera di una squadra esperta come la Lazio non è poi un dramma, di far capire agli impazienti tifosi che il vero Pasquina non è certo il giocatore lento, senza idee, sempre fuori posizione, visto all'opera ieri e che, con la presenza dei tre giocatori assenti le cose marceranno decisamente meglio, permettendo di sfruttare adeguatamente le doti di elementi come il terzino Bonfanti, il « libero » Gori, l'interno Maddé e l'ala Oldani (forse il migliore contro la Lazio) che ieri sono progressivamente scomparsi nel marasma generale. Merita comunque segnalare che Franco Pedroni, il quale resta sempre un amico dell'Alessandria, ha segnalato per interposta persona ai dirigenti grigi, la disponibilità di suo cognato, l'ex terzino romanista Fontana, che è libero avendo ricevuto la lista gratuita dalla società giallorossa, e gradirebbe un trasferimento ad Alessandria, che gli consentirebbe di non trascurare la sua attività commerciale a Somma Lombardo. Fontana è un uomo di esperienza, ai grigi potrebbe servire senz'altro. La cronaca si apre con due goals mancati dall'Alessandria nello spazio di dieci minuti. Al 5' Marconato serve Bettini, questi apre a Di Cristofaro che stringe, scarta un avversario e poi spara altissimo. All'11’ azione di Oldani e Pasquina, centro a mezz'altezza dell'ex varesino e ancora Di Cristofaro, a non più di due metri dalla porta, manda clamorosamente alto, con un precipitoso tiro al volo. Al 20' un altro tiro a lato di Di Cristofaro e poi al 27'... il primo goal della Lazio. Renna avanza solo sulla sinistra ed i difensori alessandrini esitano nel contrastarlo. Il n. 7 avanza ancora e da fuori area scocca un tiro diagonale, forte ma non certo imparabile: Nobili non riesce a fermare il pallone e lo devia, con la punta delle mani contro un paletto, su cui la sfera fa « sponda » per entrare in rete dalla parte opposta. Un infortunio clamoroso, ma non quanto quello che, dieci minuti dopo, ha causato il secondo goal. Un fallo inutile di Stucchi provoca una punizione per la Lazio; la batte Zanetti facendo spiovere il pallone in area dove Ciccolo lo coglie di testa, sorprendendo nettamente in contropiede Nobili. Nell'intervallo il portiere alessandrino, logicamente frastornato per la duplice disavventura, ottiene di cedere la maglia alla riserva Centini, mentre nelle file laziali Bartù, troppo nervoso e ammonito dall'arbitro, viene sostituito dall'ex juventino Sacco, che non avrà però molte occasioni per mettersi in luce. Al 7' i grigi accorciano le distanze con Bettini, che « ruba » la palla dalle mani di Cei su centro basso di Oldani, al 10' il laziale Ciccolo molla un calcio a tradimento a Marconato (e il disattento arbitro Marengo non se ne avvede), al 13' l'ennesimo pasticcetto nelle file dell'Alessandria, con Marconato esitante nel respingere aspettando il fischio dell'arbitro per un fuorigioco, permette a Renna di realizzare facilmente il terzo goal per la Lazio. (StampaSera - Gianni Pignata) Dopo la sconfitta con la Lazio NECESSARI TAGNIN E MIGLIAVACCA NELLA PRIMA DI CAMPIONATO I grigi sono caduti in malo modo con la Lazio. Certo l’incontro di domenica è stata una delusione, una delusione per i giovani inseriti nello schieramento che hanno palesato loro limiti dovuti particolarmente alla inesperienza. E’ chiaro che il calcio lo si gioca con tanta classe quando manca l’esperienza e purtroppo di classe eccezionale, tra i grigi, non ve ne è tanta. Purtuttavia non vogliamo demoralizzare questi ragazzi che in verità possiedono doti non indifferenti, le quali, maturate, potranno costituire in un futuro prossimo un buon bagaglio sportivo. Il fatto è che mancando Tagnin l’impalcatura della squadra è caduta, anzi, si è sfasciata. E non stiamo certo a raccontarla. Non facciamo come quel tale che cadendo da cavallo asseriva di voler scende re. In verità, domenica, sportivi e tecnici speravano in una prestazione migliore, di gran lunga migliore. Forse l’unico a non essere d’accordo era Allasio. convinto fin dalle prime battute di preparazione che senza Tagnin non si potrà fare molto. D’altra parte non è che la Lazio abbia messo nel discorso dell’incontro tanto del suo. I grigi hanno fatto e disfatto, creando le reti per gli avversari, realizzando l’unica in attivo e sbagliandone tante altre. Pasquina, si sa, non è uomo da ritornare a prendersi la palla. Quando svolge tale compito, con il limite impostogli da un solo piede, deve assoggettarsi ad una manovra complessa che fatalmente lo porta tra le gambe dell’avversario. Maddè difettando Tagnin è ricorso al giochetto giovanile con un passaggio corto, striminzito che fatalmente — non uscendo dalla fascia centrale con un certo respiro — è caduto sulla contro manovra laziale. In attacco si è salvato De Cristofaro ed ha fatto cose meravigliose Oldani. Gori si è confermato ancora nel ruolo di ’’libero” nel mentre chi non ha soddisfatto come ”stopper’ è stato Stucchi. E parliamo della coppia dei terzini. Sufficiente Bonfanti non altrettanto Marconato. Il terzino destro ha giocato in continuità troppo distante dall’avversario, un tipo di avversario che certe libertà sono come un invito a nozze. Questo spiega la ragione per cui è saltato fuori dalle risultanti che le due ali della Lazio sono state le migliori in campo. Già perché occorre considerare che anche Ragonesi, sostituto di Tagnin, non ha fatto grandi cose, non raggiungendo nemmeno la sufficienza. E giungiamo a Nobili. Ogni tanto capita la giornata ”no" e quella con la Lazio è stata una partita così. Due volte Nobili si è impappinato e due volte i romani sono passati. Nella ripresa ha giocato Centini che però dovrà fare più attenzione al controllo della sfera. Questa la panoramica retrospettiva della Coppa Italia che ci ha visti attori per una sola giornata. Che cosa ha detto Allasio? Come ha giustificato la pochezza dei grigi? In realtà Allasio non è ricorso a giustificazioni. Il suo discorso è stato improntato alla pura constatazione di quanto ha visto. Egli ci ha detto: — Inutile, lo sapevo. Mancando Tagnin tutto il nostro gioco è caduto. Devo confessare che di questa prova non sono affatto soddisfatto non è certo il risultato negativo a suggerirmi le parole. Insomma io spero proprio di recuperare alla svelta sia Tagnin come Migliavacca ed allora il discorso cambierà.... Già, dovrà cambiare senz’altro. Il grande giorno, quello dell’inizio del campionato, sta per giungere. Anzi l’esordio sarà proprio domenica prossima con il Monza, anche lui reduce da un’amara giornata di Coppa Italia. Ai grigi, in questa settimana, viene proposto, puntuale come tutti gli anni il problema dell’attacco. E parlando di attacco l’occhio si gira verso Bettini, il vecchio leone che aspetta certamente il momento suo. Già, perchè non ci sono tanti discorsi da fare a meno che il piede di Pasquina non si raddrizzi a tal punto da fare concorrenza al centravanti. Ma se il problema dell’attacco può creare pensieri ad Allasio, indubbiamente le speranze sono volte verso Tagnin e Migliavacca. Ce la faranno due al rientro giusto per la ’’prima”? Tagnin, dalle prove ultime sostenute, risulta in grado di giocare nel mentre Migliavacca, fino a questo ma mento allenato con la sola ginnastica, pare in condizione di affrontare la partita. Comunque i due proveranno stamattina nella partita tra titolari ed una formazione mista di riserve e juniores. Infatti i grigi, oggi, dovevano giocare a Casale contro la squadra di Pedroni. I nero-stellati, però, volevano disputare l’incontro in notturna orario che il D. T. dei grigi non ha voluto accettare. Quindi stamane si gioca al Moccagatta. Il tempo delle chiacchiere è dunque finito e chi vorrà conquistarsi la fiducia della prima squadra dovrà impegnarsi a fondo. La formazione che verrà messa in campo sarà la seguente: Nobili; Marconato, Bonfanti; Gori, Migliavacca (Codognato), Tagnin; Di Cristofaro, Maddè, Bettini, Pasquina, Oldani. Se tutta andrà bene, questa sarà la formazione che giocherà la partita di apertura. Noi ce lo auguriamo (Il Piccolo - Franco Benzi)

Primo Turno

Alessandria US - Lazio SS 1 - 3 (0 - 2)

RETI:

52. Bettini L.[A]
26. Renna [La] , 37. Ciccolo [La] , 58. Renna [La]

Alessandria US

Nobili Natale [46. Centini Ariodante], Marconato Ubaldo, Bonfanti Mario, Gori Carlo, Stucchi Natale, Ragonesi Renzo, Di Cristofaro Carlo, Maddè Sergio, Bettini Lorenzo, Pasquina Mario, Oldani (II) Tullio

All.: Allasio Federico

Formazione avversaria

LAZIO SS: Cei, Zanetti, Vitali, Carosi, Pagni, Dotti, Renna, Bartù [46. Sacco], D'Amato, Governato, Ciccolo All: Mannocci Umberto.

Arbitro: Marengo Antonio (Chiavari)

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Primo Turno

Alessandria US - Lazio SS 1 - 3 (0 - 2)

RETI:

52. Bettini L.[A]26. Renna [La] , 37. Ciccolo [La] , 58. Renna [La]

Alessandria US

Nobili Natale [46. Centini Ariodante], Marconato Ubaldo, Bonfanti Mario, Gori Carlo, Stucchi Natale, Ragonesi Renzo, Di Cristofaro Carlo, Maddè Sergio, Bettini Lorenzo, Pasquina Mario, Oldani (II) TullioAll.: Allasio Federico

Formazione avversaria

LAZIO SS: Cei, Zanetti, Vitali, Carosi, Pagni, Dotti, Renna, Bartù [46. Sacco], D'Amato, Governato, Ciccolo All: Mannocci Umberto.

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52. Bettini L.[A]
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