Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
15-03-2009 - Giornata: 26 - Pavia - Pietro Fortunati


Pavia AC - Alessandria US 1912 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 84. Carbone [Pa] 34. Artico F.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, Ciancio Simone [87. Pelatti Matteo], Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto, Motta Angelo Giovanni [62. D'Aniello Pasquale], Briano Mauro, Longhi Matteo, Buglio Angelo [69. Buelli Daniele], Rosso Daniele, Artico Fabio A disp.:Damonte Loris, Galli Davide, (P) Lorenzon Francesco, Zappella Giuseppe All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
PAVIA AC: Serena, Todeschini, Fogacci, Acerbi, D'Agostino [82. Carbone], Stefanini [67. Mangiarotti], D'Amico, Bonacina, Chiarotto, Brighenti [59. Longobardi], Campolonghi. A disp: Cantele, Caracciolo, Menicozzo, Andriulo. All. Mangone Amedeo

Arbitro: Ferraioli Marco Orlando (Nocera Inferiore) [Gotti, Coi]
Note
Espulso: 81. Longobardi [P]. Ammoniti: Motta [A], Briano [A], Todeschini [P], Fogacci [P], Servili [A], Campolonghi [P]. Angoli: 4-1. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 1.600. Giornata di sole, terreno in cattive condizioni Inizio gara ore 14.30

Commento
L'Alessandria pareggia a Pavia al termine di un match discreto nel primo tempo ma troppo rinunciatario nel secondo: l'1-1 allontana dalla vetta gli uomini di mister Foschi i quali devono guardarsi anche alle spalle, perché il vantaggio sulla zona playoff si assottiglia.Subito pericolosi i grigi che sciupano una grande occasione (4') con Rosso e poi con Artico non finalizzano da favorevole posizione. C'è molta confusione nel primo quarto d'ora: il Pavia scalda i guantoni a Servili con Stefanini, poi ci sono tanti errori e i due allenatori si sbracciano nell'area tecnica dando ordini ai rispettivi centrocampisti. L'Alessandria fatica sulle fasce: Ciancio e Schettino non garantiscono la consueta spinta mentre a centrocampo c'è qualche passaggio in orizzontale di troppo che finisce preda dei giocatori di casa, pronti a ripartire in contropiede. Al 34' il lampo che porta al vantaggio dei mandrogni: lancio di Longhi per Artico che scatta in profondità in area, resiste all'intervento di Fogacci e beffa Serena in uscita con un preciso tocco di destro. La partita si innervosisce con i padroni di casa che protestano all'indirizzo del direttore di gara per alcuni fischi a metà campo.Nessun cambio alla ripresa del gioco, anche se tutti gli effettivi della panchina di casa si scaldano mentre sul fronte alessandrino sono tenuti in preallarme D'Aniello e Pelatti, che iniziano gli esercizi di riscaldamento. E' più intraprendente il Pavia, mentre i grigi commettono il solito errore, arretrando il baricentro e favorendo le trame degli uomini di mister Mangone, che prendono coraggio. Foschi si cautela togliendo Motta per D'Aniello, un chiaro segnale di timore. C'è un brivido per un presunto mani in area di Cozza (27') sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Pavia in dieci al 36' per l'espulsione di Longobardi, poi Mangone le prova tutte facendo entrare anche Carbone che tre minuti dopo fa un gol capolavoro con una «bicicletta» dal limite dell'area che non dà scampo a Servili. E' il giusto pareggio, che punisce i grigi rinunciatari. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Pari che lascia l’amaro in bocca all’Alessandria che vede la vittoria sfumare nel finale contro un avversario in dieci. I grigi hanno interpretato bene l’incontro nel primo tempo quando hanno saputo contenere l’aggressività del Pavia e poi hanno conquistato il controllo della gara. E’ Artico ad avere sui piedi la prima occasione da gol al 4’, ma svirgola a pochi passi dalla porta. Pochi minuti dopo Motta cerca la conclusione di potenza in mischia, ma il tiro viene ribattuto dalla difesa pavese. Alessandria ancora vicina al gol al 33’ con una punizione dalla distanza di Cammaroto che è alta di poco. Al 34’ grigi in vantaggio grazie ad Artico che, lanciato a tu per tu con il portiere Serena, realizza a botta sicura. Nella ripresa i ritmi rallentano e il gioco si fa più nervoso e spezzettato, l’Alessandria arretra il baricentro e non prova a chiudere la gara. Nel Pavia il più pericoloso è Campolonghi che viene però servito troppo poco, solo al 62’ sfiora di testa la segnatura. La gara sembra arrivata alla svolta decisiva all’80’ quando il pavese Longobardi, entrato da pochi minuti, riceve un rosso diretto. L’allenatore pavese Mangone prova il tutto per tutto mandando nella mischia Benny Carbone, in panchina perché reduce da un infortunio. L’ex- interista all’84’ riceve un pallone da Campolonghi tre metri fuori dall’area e lascia partire un imprevedibile tiro a spiovere che si infila all’incrocio dove Servili non può arrivare: 1-1. (La Stampa Cuneo) LEGA PRO L’Alessandria gioca solo i primi 45’, il Pavia ringrazia UN TEMPO NON BASTA Segna Artico, risponde Carbone. Braghin: ‘Due lampi in una brutta partita’ «Due perle in una brutta partita». La fotografia di Stefano Braghin è perfetta: Pavia - Alessandria è stata brutta, noiosa, avara di gioco e di spettacolo. Eppure, per un tempo, gestita dai grigi, che avrebbero potuto segnare dopo 4’ e lo hanno fatto dopo 34’: bellissimo, il vantaggio, uno dei due lampi nel buio di una gara giocata su un campo che, rubiamo la definizione a Mauro Briano, è «imbarazzante», per le buche, più un terreno da gara di motocross che un tappeto per una partita di calcio. Ma non è una attenuante per l’Alessandria che, da troppo tempo, gioca solo un tempo e si convince che possa bastare: non è una questione di forma, come poteva essere un mese fa, quando le gambe non giravano a dovere fino al 90’ e il fiato era corto. Adesso si corre, forse anche più degli avversari, ma male. E, soprattutto, si ha paura di vincere, di rischiare, di provare a chiudere una gara che, per un tempo, si dà la sensazione di poter gestire. D’accordo, il Pavia, nel finale dell’andata e in questa prima fase del girone di ritorno, è formazione che sarebbe, se non prima, a ridosso delle prime, però non impressiona e, quando i grigi mettono palla a terra e la fanno circolare, rapidamente e ragionando, gli uomini di Mangone vanno in sofferenza. Peccato non farlo fino in fondo, per accettazione, per appagamento, per poco coraggio. Non c’è una spiegazione unica c’è un concorso di cause. «Certo questa squadra deve imparare a essere più coraggiosa, a non bloccarsi pensando di avere già chiuso la partita solo perché Artico ci ha regalato un altro dei suoi colpi migliori. In questo campionato non è ammesso adagiarsi, gli effetti negativi di questo atteggiamento li abbiamo già sperimentati - insiste il direttore generale - ma evidentemente non li abbiamo ancora imparati o, comunque, ricadiamo negli stessi errori». E, allora, viene da chiedersi a cosa serve parlare tanto, analizzare gli sbagli, cercare le correzioni, provarle e dare l’impressione di averle imparate, se poi sul campo si ricade negli stessi sbagli? «Evidentemente – insiste Braghin - parliamo un’altra lingua e questo aumenta il rammarico per un pareggio che non è un brutto risultato in sé, ma lo diventa per il modo in cui è maturato. Si può pareggiare, lo ribadisco, ma in modo diverso, continuando a giocare. Se, poi, l’avversario trova una giocata capolavoro, come quella di Carbone, allora non possiamo che applaudirlo, ma non dobbiamo certo essere noi a metterlo in condizione di realizzarla, con il nostro atteggiamento che ci rende meno belli e prevedibili». Lezione imparata? Speriamo, altrimenti si rischia, «perché adesso perso un punto sui playoff» (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: Alghero - Varese 0-1 Ivrea - Canavese 3-1 Mezzocorona - Itala San Marco 0-2 Montichiari - Olbia 1-1 Pavia - Alessandria 1-1 Pizzighettone - Como 0-0 Rodengo S. - Sudtirol 1-0 Sambonifaxese - Pro Vercelli 2-2 Valenzana - Carpenedolo 0-0 CLASSIFICA: Varese p.46; Rodengo S., Alessandria, Olbia, Sambonifacese 44; Como 43; Canavese 37 Itala S. Marco 36; Ivrea, Pavia 34; Mezzocorona 30; Montichiari, Valenzana 28; Pro Vercelli 27; Carpenedolo 26; Sudtirol, Pizzighettone 25; Alghero 24 Il punto sul campionato Grazie a Dos Santos il Varese ha vinto sul campo dell'Alghero. Il Rodengo Saiano grazie a Bonomi ha avuto la meglio sul Sudtirol. 1-1 tra Montichiari e Olbia con le reti di Giglio e Ferrari su rigore. Quattro reti e pareggio finale tra Sambonifacese e Pro Vercelli. L'Ivrea ha sconfitto la Canavese: doppietta di Bachlechner e Nicco.