Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1923/1924
1ª Divisione
14-10-1923 - Giornata: 2 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone A


Alessandria US - Genoa CFC 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 54. Bay (I) P.[A] 52. Santamaria [Ge]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Viviano Andrea, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario Corrado All.: Révész Béla

Formazione avversaria
GENOA CFC: De Prà, Bellini De Vecchi, Barbieri, Burlando, Costella, Neri, Moruzzi, Catto, Santamaria, Mariani Edoardo. All: Garbutt William.

Arbitro: Venegoni Giuseppe (Legnano)
Note
Giornata di sole quasi primaverile, terreno duro. Inizio ore 14,40

Commento
I CAMPIONI ITALIANI E GLI IMPETUOSI GRIGI NON RIESCONO A SUPERARSI Quando al settimo minuto della ripresa Santamaria su corto passaggio di Catto segnò il primo goal, parve che la vittoria si vestisse di rosso-bleu. Quei pochi minuti infatti avevano segnato un vantaggio netto dei genoani per l’ordine delle azioni di attacco. Sembrava che i guizzi infernali di foga, nel primo tempo, cominciassero ad accusare un munizionamento ridotto. Palla al centro. La prima linea alessandrina sferra il contrattacco. Balon scavalca i mediani rosso-bleu, punta su De Vecchi ma giunto quasi a contatto con gli avversari, fila il pallone a Bay, perfettamente libero. Il grigio tira in goal: il pallone batte sullo spigolo interno del palo e rotola nella rete. Pareggio. De Prà non ha che da chinarsi e raccogliere. Non sono passati 2 minuti dal punto genoano. Questa è la fase culminante e risolutiva di un incontro indimenticabile. La partita, su terreno duro e sotto un sole primaverile, comincia a grande andatura. Le due squadre non si risparmiano. I primi 45’ sono spesi in un vano, continuo, elettrizzante alternarsi di attacchi, ma le condizioni di forma e le caratteristiche tecniche dei grigi e dei rosso-bleu si fissano rapidamente. L’Alessandria, per il modo di condurre il gioco e di capovolgere improvvisamente le situazioni difficili, per il criterio di lavoro che informa le linee e per lo slancio del quintetto si rivela presto, non solo come una equipe di prim’ordine ma prossima a raggiungere la piena forma. Il Genoa in questo primo tempo da generoso squadrone quale è non si piega sotto l’incalzare degli avversari ma ricerca l’attimo propizio per riunirsi in un solo tutto ed imporre la supremazia della classe. Questa squadra ha risorse infinite: è uno squadrone di granito. Ogni altro team, oggi, avrebbe issato bandiera bianca di fronte al giuoco regolare e potente di questi indiavolati alessandrini. Il primo tempo è stato tecnicamente il più interessante ed istruttivo. Le due squadre, senza segnare, hanno attraversato momenti disperati. Curioso! Ad ogni sgroppata genoana succede immediatamente una folata alessandrina. Al 17’ Cagnina salva per miracolo e al 18’ De Prà sventa un furioso tiro di Baloncieri. Al 25’ Cagnina indovina un astuto colpo di testa di Catto su Neri e al 27’ De Prà indovina un fulmineo palleggio e para. Al 40’ un coordinato attacco del Genoa mette a repentaglio la rete grigia e al 41’ De Prà è a terra contuso dopo una presa fortunosa su shoot di Baloncieri. La ripresa è iniziata con le stesse caratteristiche del primo tempo. Al 37’ l’Alessandria è in azione. De Prà balza fuori per carpire il pallone a Bay, ma la palla gli sfugge a due metri dalla rete. Bay precipitosamente tira contro la rete deserta. Il pallone vola a lato. Maledizione! Al 39’ è il Genoa che cala. Cagnina balza fuori ma ha una presa difettosa anche qui a due metri dalla rete. Catto si precipita per raccogliere; il portiere grigio fa in tempo a raggomitolarsi sulla palla come un gatto. Giuoco pericoloso! La fine della partita è accolta come una liberazione. Venegoni ha diretto l’incontro da par suo. (La Gazzetta dello Sport) ALESSANDRIA – GENOA (1-1) Il campo degli Orti presentava ieri un aspetto magnifico, imponente, ove l'anima di due gloriose Società palpitava lino allo spasimo per lanciare frenetico il grido della vittoria aspramente contesa dai due teams. La squadra campione d'Italia, già affermatasi possente nel primo incontro di campionato, ha affrontato con sicura fede e malcelata baldanza la severa prova sul terreno ospitale degli alessandrini ben decisa di strappare alla fiera antagonista un nuovo alloro tale da confermare il suo grado di forma pressoché imbattibile. Ma l'ardore inesauribile dei tenaci compagni di Carcano ha sconvolto le loro speranze ed i colori rosso-bleu hanno dovuto piegare di fronte alla travolgente irruenza dei grigi che si son visti sfuggire più d'una volta la vittoria tanto agognata. Ed invero la squadra concittadina meritava di vincere a giudicare dall'andamento della partita che, specie nel primo tempo, si è risolto in un netto predominio dei colori locali. I genoani pareva non si fossero allora completamente amalgamati: le loro azioni erano sconnesse ; le file si aprivano più volte lasciando varchi .paurosi all'incalzare superbo degli attaccanti condotti con metodo preclaro dal virtuoso « Balon ». La difesa stessa tardò più volte ad intervenire all'opera; fu superata e travolta vantaggiosamente; ma la consacrazione della manifesta superiorità, degli alessandrini sfumò sempre o per precipitazione o per la deficienza di qualche forward o per mancanza di decisione nello spunto finale. Nella ripresa le sorti non mutarono sostanzialmente: l’attacco genoano, per quanto ora più efficacemente sorretto dalla linea mediana, non combinava che a tratti: forse l'essenza del vecchio e sicuro condottiero — il Sardi — ha diminuito ai forwards rosso-bleu la loro ammirata bravura ed efficienza, sicché le loro discese in campo avversario non sollevarono mai eccessiva tema ed apprensione. Nessun spiacevole incidente ha turbato lo svolgimento della partita, che è stata diretta da Venegoni del Legnano. Alle 14,35 entrano in campo, salutate da ovazioni frenetiche accompagnate da clamori assordanti di vari strumenti... futuristi, le due squadre, entrambe incomplete: non per questo la partita perderà del suo emozionante interessamento. Prima della grande battaglia avviene uno scambio di corbeillies di fiori già prerogativa delle artiste di cartello: l'atto gentile, trasportato sulle pelouses sportive, è sottolineato da lunghi applausi. Poi incomincia la lotta in un silenzio ricco d’incognite e di aspettative: la palla è al Genoa che tenta una prima incursione, ma è subito ricacciata dal terzino Viviani che è stato ieri uno degli artefici più preziosi del successo alessandrino. Poi è la volta di Baloncieri che fa trepidare per un suo spettacoloso tiro finito sulla rete. Al 6' su calcio di punizione Carcano passa la palla a Baloncieri, questi a Gandini che dall'estrema destra centra a Banchero, il quale devia il tiro oltre il palo; De Prà per tentare la presa, giace a terra stordito, ma si rialza poco dopo ed il gioco ritorna a prendere morboso l'animo degli spettatori. Ora si susseguono due calci di punizione contro i grigi: nel secondo una rovesciata di Santamaria trova pronto il bravo Cagnina ad allontanare il pericolo. Reciproche schermaglie poco avvincenti e poi al 17' il primo corner contro il Genoa che non sorte alcun effetto. L'azione offensiva ritorna minacciosa sotto la rete di De Prà: Banchero, Baloncieri e Bay tengono avvinta l'attenzione nell'irruente azione finale, ripetutamente; la difesa genoana è stretta d'ogni parte assillata dai continui attacchi grigi che non rallentano la stretta paurosa; le azioni fulminee si ripetono ad ogni istante; la linea fatale rosso-bleu sembra da un momento all'altro vulnerata, ma la fortuna non assiste i colori concittadini che subiscono un nuovo disappunto al 26' allorché Bay su una precisa centrata di Gandini sbaglia il tiro da due metri! L'attacco in campo genoano riprende per la vivacità delle azioni dei grigi non sempre contenuti dagli halves rosso-bleu più di una volta tagliati fuori dal vivo della lotta: ma anche Gandini devia il tiro, per quanto libero, sopra la rete di De Prà cosicché la palla, rimessa in gioco, è portata, in una rapida folata, sotto la porta di Cagnina che rimanda, con la palma della mano, un tiro improvviso di Catto; in seguito è la volta di Viviani che rompe una scabrosa situazione ben condotta da Santamaria e Mariani. Una ennesima scorribanda alessandrina è segnalata al 41,o: é Baloncieri l'artefice della fase acclamatissima e sfortunata: liberatosi dagli avversari il valoroso nazionale tira in goal da una diecina di metri: De Prà afferra il pallone, ma per la violenza del tiro, gli sfugge di mano: raccolto ancora da Baloncieri la palla è fermata dal palo superiore mentre De Prà e Bay finiscono doloranti a terra in uno scontro corpo a corpo. Ancora mi tiro laterale di Gandini, una magnifica rovesciata di Viviani, un attacco di Capra fermato da Barbieri e poi il fischio del riposo. La ripresa vede un efficace risveglio nelle fila genoane: la linea mediana specialmente si rinfranca e intuisce l’attacco con maggior precisione e maestria. Così due corner e una brillante uscita di Cagnina per sventare un insidia intessuta da Santamaria caratterizzano questo movimentato inizio contro i grigi Poi un'altra azione sfortunata dei genoani seguita dell'ondeggiare tumultuoso del pubblico avviene per opera di Bellini che calcia sopra rete a porta vuota mentre Cagnina giace a terra dolorante per uno scontro precedente! Ma il goal non tarderà a venire e in favore dei genovesi che conservano il comando dell'attacco: all'ottavo minuto i forwards rosso-bleu scendono minacciosi in linea: la difesa non reagisce in tempo ed in un'appassionata mischia Santamaria segna il punto coronato dagli applausi scroscianti dei genovesi. È il segnale di una nuova lotta furibonda, gli alessandrini non si disanimano e corrono desiosi alla riscossa: un minuto dopo Baloncieri è alle prese con Devecchi: si libera del suo grande avversario, passa la palla a Banchero. questi a Bay: la difesa rosso-bleu è tagliata fuori cosicché il pareggio è segnato in un tripudio di gioia indescrivibile: il piccolo Bay, che ha risollevato cosi le sorti dei concittadini, è abbracciato e baciato ripetutamente. Rincuorati i grigi riprendono il martellamento: Burlando, Devecchi, De Prà, sono alle prese continue con la muta degli attaccanti avversari che, lanciati nel pieno della lotta, non cedono un istante: hanno ripreso il predominio primitivo e non si concedono soste per giungere al successo tanto sospirato. Capra e Baloncieri riprendono i loro temi di gioco preferiti: assaltano d'ogni parte la difesa avversaria ma senza successo. Poco dopo Carcano e poi Costella si fanno male, ma il bruciore delle contusioni è presto scordato e la lotta riprende incessante: Banehero e Mariani mettono rispettivamente in pericolo le due reti con tiri spioventi: poi al 41.o è la volta di Bay, su azione combinata di Baloncieri e Banchero. che fallisce, a porta vuota, il bersaglio da pochi passi! Il pubblico alessandrino inveisce contro l'avversa sorte che ieri ha tolto ai colori della sua società un'ambitissima e meritata vittoria ch'era nel cuore di tutti i supporters: oramai le sorti sono fissate: il fischio finale di Venegoni trova, numericamente le due squadre uno a uno. (La Stampa) GENOA ED ALESSANDRIA 1-1 La partita disputata davanti ad un pubblico numerosissimo, ha vivamente interessato per le sue fasi brillanti e per l'incertezza del risultato. Nel primo tempo malgrado un giuoco serrato e movimentato, nessuna squadra riuscì a segnare nonostante la leggera, ma evidente superiorità dei genovesi che hanno trovato nella difesa alessandrina e specialmente nel portiere Cagnina, un ostacolo insormontabile. Nella ripresa invece Santamaria ha potuto dopo quindici minuti di giuoco marcare improvvisamente l'unico goal del Genoa, punto però che è stata pareggiato dopo soli tre minuti dall'alessandrino Bay con un tiro imparabile. In seguito l'Alessandria ha perduto buone occasioni per segnare il goal della vittoria e la partita si è chiusa alla pari. Della squadra genovese si è distinto il magnifico giuoco della seconda linea mentre fra gli alessandrini, che complessivamente hanno dimostrato di avere una buona tecnica, si sono fatti particolarmente notare oltre al portiere Viviani un magnifico colpitore, Baloncieri Bay e Carcano. Il Genoa mancava di Sardi, Bergamino e Leale sostituiti rispettivamente da Moruzzi, Mariani e Costella. Nell'Alessandria, Brezzi. Papa 2° e Tosini erano sostituiti da Lauro, Moretti e Gandini. Arbitrò Venegoni. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) GENOA – ALESSANDRIA 1-1 Una folla numerosa ha assistito all’incontro fra il Genoa e l’Alessandria. La partita, arbittrata da venegoni, è stata assai combattuta ed oltremodo interessante. Nel primo tempo sono gli alessandrini a portare il maggior numero di attacchi ed a permanere a lungo sotto la porta avversaria, senza però riuscire a segnare. Nella ripresa il Genoa attacca in prevalenza e riesce a segnare all’8° minuto con Santamaria. Alessandria pareggia un minuto dopo con Bay. (Il Lavoro del 16 ottobre 1923) ALESSANDRIA – GENOA 1 A 1 Il vasto campo degli Orti, già teatro di grandi partite, ha veduto domenica scorsa una gara di primissimo ordine. Pubblico gremitissimo, che era elettrizzato e a sua volta elettrizzava le fasi più movimentate della gara, eccedendo talvolta oltre quelle manifestazioni consentite dalla buona educazione sportiva. A questo proposito, sarebbe bene un intervento severo di chi di ragione, per reprimere le eccessive manifestazioni dei … tifosi. Il Genoa, sceso ad Alessandria incompleto per l’assenza di Sardi, Bergamino e Leale, pur dimostrando un’alta classe, ha dovuto risentire gli effetti di queste sostituzioni nella mancanza di affiatamento e di quella corrispondenza tecnica tra le varie linee, che formano la caratteristica dello squadrone. A parte questa inevitabile situazione, esso contese aspramente fino all’ultimo la vittoria ai grigi, per merito specialmente di De Prà, Santamaria e De Vecchi. De Prà specialmente nelle innumerevoli ed ardite minaccie alessandrine, seppe far rifulgere in modo meraviglioso le sue ottime qualità di portiere di classe. L’Alessandria, presentatasi nella nuova e definitiva formazione, improntò il suo giuoco ad una straordinaria irruenza. Baloncieri in prima linea giuocò divinamente, e non è esagerato dire che tutto il giuoco dei grigi è stato basato su questo poderoso ed attento avanti. Banchero si è riconfermato un giuocatore in ottima forma, ben combinando discese e palleggi con Baloncieri, Capra, Bay e Gandini pur giuocando con impegno, non furono all’altezza dei due compagni di linea. Carcano, cui devono pesare i mietuti allori, è apparso assai lento, e non sempre riuscì a frenare il duo Catto-Santamaria. Buona la difesa ed in ispecial modo il giovine Cagnina. La equivalenza delle due squadre è apparsa nel primo tempo, il quale nonostante l’alternarsi rapido e focoso di attacchi e contrattacchi, si è chiuso alla pari, zero a zero. Al settimo minuto della ripresa Santamaria, su un corto passaggio di Catto, segnò imparabilmente per la propria squadra. I grigi, aizzati da questo successo avversario, stringono sempre più dappresso la rete genoana, ad al 9° minuto ottengono il pareggio per merito di Bay. Il pareggio esaspera sempre più i genoani, seguono da una parte e dall’altra azioni movimentatissime, qualche volta disordinate, ma la fine giunge senza che nessuna della due squadre riesca ad imporre la propria superiorità. Questa volta la vittoria è neutrale. Arbitrò, dominando la situazione non troppo facile, il signor Venegoni del Legnano. (Il Calcio (Genova), n. 8 del 20/10/1923) RISULTATI: Brescia – Padova 0-1 Casale – Sampierdarenese 1-0 Internazionale – Modena rinv. Livorno – Juventus 3-2 Novara – Virtus Bologna rinv. CLASSIFICA: Padova p. 4, Genoa, Alessandria 3, Juventus, Modena, Brescia, Casale, Livorno 2, Sampierdarenese, Internazionale, Novara, Virtus 0 Ogni * = 1 gara in meno. MARCATORI: Il punto sul campionato Nel girone A l'Alessandria, riconfermando la buona impressione lasciata dopo la sua vittoria sulla Sampierdarenese, ha saputo resistere validamente alla forte compagine del Genoa, ed ha chiuso alla pari una delle più difficili battaglie. Queste due squadre col Padova, che vincendo la non facile partila di Brescia passa solo alla testa della classifica unico nei due gironi con 4 punti, formano il terzetto d'avanguardia. Da rilevare con la vittoria dell'Internazionale e la sconfitta della Juventus, il nuovo insuccesso della Sampierdarenese, che non sembra in questo inizio il brillante undici della passata stagione. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone A

Alessandria US - Genoa CFC 1 - 1 (0 - 0)

RETI:

54. Bay (I) P.[A]
52. Santamaria [Ge]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Viviano Andrea, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario Corrado

All.: Révész Béla

Formazione avversaria

GENOA CFC: De Prà, Bellini De Vecchi, Barbieri, Burlando, Costella, Neri, Moruzzi, Catto, Santamaria, Mariani Edoardo. All: Garbutt William.

Arbitro: Venegoni Giuseppe (Legnano)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone A

Alessandria US - Genoa CFC 1 - 1 (0 - 0)

RETI:

54. Bay (I) P.[A]52. Santamaria [Ge]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Viviano Andrea, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario CorradoAll.: Révész Béla

Formazione avversaria

GENOA CFC: De Prà, Bellini De Vecchi, Barbieri, Burlando, Costella, Neri, Moruzzi, Catto, Santamaria, Mariani Edoardo. All: Garbutt William.

Arbitro: Venegoni Giuseppe (Legnano)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

54. Bay (I) P.[A]
52. Santamaria [Ge]

Cagnina Giuseppe, Costa Felice, Viviano Andrea, Moretti Emilio Carlo, Carcano Carlo, Lauro Armando, Gandini Giuseppe, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario Corrado

All.: Révész Béla