Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1960/1961
Serie B
27-11-1960 - Giornata: 10 - Catanzaro - Stadio Militare


Catanzaro US - Alessandria US 2 - 1 (1 - 1)
RETI: 36. Susan [Ca] , 84. Susan [Ca] 20. Fanello G.[A]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Sicurani Alfonso, Azzimonti Giorgio, Vitali Alessandro, Fanello Giovanni, Bettini Sergio, Marmo Remo All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria
CATANZARO US: Bandoni, Raise, Claut, Frontali, Bigagnoli, Tulissi, Rambone, Florio, Susan, Maccacaro, Ghersetich. All.: Pasinati Antonio

Arbitro: Angonese Aurelio (Mestre)
Note
Inizio ore 14.30

Commento
LA SFORTUNATA PARTITA DEI GRIGI A CATANZARO SMARRIMENTI — Lettore che ci segui ogni settimana pazientemente, e che ricordi quanto andiamo dicendo da qualche tempo a proposito della squadra e della sfortuna, tifoso deluso che attendi invano il risveglio che non viene; sportivo ansioso di notizie: a tutti voi ci rivolgiamo per confessarvi il nostro smarrimento ed il nostro imbarazzo; a parlare ancora di sfortuna ci pare di ricorrere ad un ritornello abituale che non basti a rendere l’idea precisa di una situazione, anche perché, dopo un po’ di tempo, alla sfortuna più nessuno crede. E non c’è peggio che ricorrere a scuse non credute; parlare di calo di forma o di incapacità o, peggio, di insufficienza della nostra squadra non ce la sentiamo perchè ci pare di sollevare accuse ingiuste e tecnicamente errate: si potrà parlare di debolezza di qualche uomo, tutt'al più di qualche reparto, ma di inconsistenza funzionale della squadra proprio non è possibile. E allora? Allora il nostro imbarazzo aumenta allorché raccogliamo tutti i giudizi che i corrispondenti locali (e quindi simpatizzanti della squadra di casa, non certo della nostra) hanno scritto sulla partita di domenica. Li riportiamo in sintesi. Dal « Corriere della Sera »: « Il Catanzaro è riuscito ad imporsi sull'Alessandria che pure ha disputato una pregevolissima gara. L’Alessandria ha messo in mostra un buon gioco dimostrandosi molto pericolosa all’attacco e sicura in difesa. I suoi elementi migliori sono stati Nardi, Sniderò, Fanello, Vitali e Bettini ». Da « Tuttosport » « Beffata in contropiede una Alessandria di lusso, ha perso con sfortuna un’ottima occasione per cogliere un successo che poteva anche essere totale. Il bilancio del Catanzaro è veramente immeritato... anche se l’Alessandria avesse vinto, non avrebbe rubato nulla a nessuno: la squadra piemontese è andata per prima in vantaggio con Fanello e si è subito distinta per il possesso di una migliore tecnica, riconoscibile nella tattica di gioco e nelle manovre ordinate ed a tratti persino elegante ». Dalla «Gazzetta del Popolose « Le cose si erano messe bene per i piemontesi che, giovandosi di un brioso quadrilatero e giostrando sull'anticipo, avevano fin dalle prime avvisaglie messo in difficoltà l’avversario ». Dal « Calcio Illustrato »: « Anche in questo incontro si palesava tra le due squadre una differenza sostanziale di classe; l’Alessandria che era ottima a centro campo ed ottima anche in fase offensiva, e la cui unica pecca consiste nel non avere una sicurezza nella mediana, è un complesso di gran lunga superiore a quello del Catanzaro. Domenica ha perso quando meritava di pareggiare ma ha mostrato di possedere numeri a sufficienza per mirare alla serie A ». E potremmo continuare con molte altre corrispondenze: orbene, tutto quanto abbiamo riportato, giustifica, crediamo, tutto il nostro smarrimento e non è altro che la continuazione di quel discorso già iniziato nelle settimane precedenti. Se veramente la squadra gioca bene, piace e si fa rispettare, fino a quando continuerà questo ciclo negativo? Oppure è la nostra una semplice illusione e le prestazioni della nostra squadra non sono che la conseguenza di uno stato di mediocrità della stessa? All’occhio esperto e critico di molti tifosi, la condizione della compagine è insufficiente e non valgono gli elogi che le corrispondenze ci mandano dai campi esterni a modificare la loro opinione, ma, essendo in materia calcistica ogni giudizio assolutamente relativo, non ci si può limitare ad un giudizio severo Su pregi e difetti della nostra squadra ma si deve compiere un giudizio di comparazione con le altre compagini della serie B. In verità dobbiamo dire che nessuna, fra quelle viste in casa o fuori casa (compreso il Genoa e il Mantova) ci hanno profondamente impressionati, tanto da far ritenere la nostra squadra al disotto delle altre. Per questo, diciamo, se, malgrado queste strane sconfitte, l’Alessandria provoca tanti giudizi favorevoli per la sua inquadratura ed il suo gioco, gli è che il difetto, non sta in una costituzionale debolezza della squadra, ma in un errore di funzione e d’impostazione che deve essere corretto. E poiché vogliamo essere tenaci nei giudizi come nell'affetto per i nostri colori, ci proponiamo di individuarlo, questo errore e di descriverlo, schiettamente. LA SAGRA DEI SUDISTI — Sul campo del Catanzaro è convenuto domenica un pubblico eccezionale proveniente da ogni parte della regione: tutti i tifosi della Calabria fornivano una degna cornice ad uno stupendo quadro. Era la sagra del calcio di Calabria che celebrava la sua grande giornata ed era, in particolare, il rinnovarsi di una commovente festa per l’idolo di ieri che tornava a casa a mostrarsi ancora agli amici di un tempo: quanti applausi e quanti rimpianti per Fanello che stava dando ancora un esempio del bel gioco! Non sappiamo fino a qual punto il terreno ottimo e l’orgoglio abbiano contribuito a risvegliare in Fanello le virtù sopite e l’arte sua da tempo dimenticata,: certo è che il nostro ragazzo ha dimostrato domenica dove a qual punto egli sappia arrivare. Per intanto la rete da lui realizzata è stata un autentico capolavoro. Già al 5’ aveva cominciato ad esaltare i suoi antichi tifosi esibendosi in alcune azioni da farli restare col fiato mozzo : applaudito continuamente dal pubblico, dopo rapidi scambi con Marmo e con Bettini, dopo essere stato atterrato in area al 15’ con un evidente fallo che meritava un giusto rigore, ai 20’ raccoglieva un perfetto passaggio di Vitali e, con una spettacolare rovesciata, indirizzava la palla nell’angolo sinistro della porta di Bandossi. Speriamo almeno che questo risveglio del buon Fanello, nei clima di casa sua, sia duraturo e ci ripaghi di queste amarezze che costituiscono la nostra quotidiana compagnia. LA SQUADRA E LA TATTICA — Un dolore sciatico ha impedito a Migliavacca di scendere in campo, cosi che la nostra prima linea ha dovuto essere seriamente rimaneggiata: Bettini ha giocato mezzala, mentre il suo posto è stato preso dal ristabilito Marmo. Diciamo subito che l’attacco si è mosso assai, bene, malgrado questa formazione di ripiego e che Bettini ha dato notevoli segni d risveglio inserendosi assai bene nelle manovre avanzate. Marmo ha fornito una prestazione onesta e laboriosa, avendo giocato in copertura assieme ad Azzimonti, ed al 45’ del primo tempo con un gran tiro impegnava Bandoni costretto a salvarsi faticosamente in corner. Ma in verità tutti hanno dato il meglio di se stessi a cominciare dallo scattante Arbizzani, ai due terzini con particolare riguardo a Giacomazzi. Bercellino è emerso per i suoi interventi puliti e vigorosi. Azzimonti e Sicurani sono stati i veri laterali che hanno efficacemente collaborato alle operazioni di attacco. Piuttosto in ombra Sniderò che si è limitato nella maggior parte delle azioni al gioco di interdizione non sempre preciso. E’ stato scritto che, a mutare le sorti dell’incontro ha contribuito oltre alla forza di reazione del Catanzaro, anche la tattica del nostro allenatore che ha adottato nella ripresa una disposizione prudenziale, arretrando Azzimonti e Bettini, per cui nella ripresa l’Alessandria giunse a commettere l’errore di lasciare tutto il centrocampo ad un avversario non rassegnato che sottopose Arbizzani ad un vero assedio, finché la nostra rete non capitolò a sei minuti dalla fine. Non sappiamo quanto vi sia di vero in tutto questo; non pensiamo però che sia addebitabile tale errore al nostro tecnico se si considera che nelle precedenti partite gli fu invece rimproverato di far giocare la squadra troppo scoperta, troppo all’attacco, lasciando Bercellino solo a centro campo senza possibilità di ricuperare in seconda battuta. Come si vede, ogni sconfitta deve avere la sua spiegazione e la relativa critica. Preferiamo dire invece che bastava tener duro con maggior mordente (forse è questo che è mancato) per non perdere. E cosi dicendo tutto si spiegherà meglio e si comprenderà anche perché Pasinati, al termine dell’incontro, elogiando la bontà dell’inquadratura alessandrina ha detto: « L’Alessandria avanzerà nel prosieguo del torneo e combatterà per le prime piazze; Fanello sarà il suo profeta ». Se Pasinati sarà buon profeta, ci ricorderemo a lungo di lui e gli manderemo un panettone per Natale avvolto in foulard di seta grigia. SCILLA E CARIDDI — Da Catanzaro a Messina: i nostri ragazzi sono ancora lontano da casa, alloggiati a Taormina in attesa del secondo incontro fuori casa. Sole e clima li ristorano, ma non mancano le difficoltà di ordine pratico a cominciare da un campo di allenamento che, sicuro sulla carta, s’è involato sul posto. Da uno scoglio all’altro, fra i marosi spumeggianti della tempesta che ci accompagna: il Messina è euforico: domenica ha battuto in casa il Foggia ritrovando Bredesen ed il suo estro: si dice che segni un gol peri domenica. Ma in verità le euforie delle squadre vittoriose in casa non ci. impressionano molto; noi ne sappiamo qualcosa. In casa siamo sempre stati euforici, ma non è bastato. Attendiamo pazientemente il turno per noi favorevole e siamo convinti che verrà. Unico timore è che non venga troppo tardi, quando le profezie non si possono più avverare. Soncini e Filini sono partiti per Messina. Non sappiamo se giocheranno: se entreranno in squadra sarà una nuova finta intessuta di tecnica e di entusiasmo che germoglierà. se siederanno in tribuna saranno almeno due spettatori che trepideranno anche per noi, costretti anche questa volta a rinunciare di vedere fino a oliando i nostri ragazzi sono disposti a farsi mettere nel sacco. (Il Piccolo - Barbagrigia) SFORTUNATA L'ALESSANDRIA CONTRO IL CATANZARO: 1-2 Sul terreno dei calabresi segnano per primi con Fanello ma incassano due reti con Susan Con un po' più di fortuna l'Alessandria avrebbe potuto cogliere sul rettangolo di Piazza d'Armi un risultato, di parità, poiché si è dimostrata più in forma e pericolosa dell'avversario. I grigi sono stati infatti i principali protagonisti dell'incontro per almeno sessanta minuti. L'Alessandria è andata in vantaggio al 20' del primo tempo a coronamento di una serie di azioni veloci e insidiose. Ha segnato con una sforbiciata l'ex-giallorosso Fanello, sfuggito al controllo di Claut. Sedici minuti dopo però, sfruttando un ottimo scambio Rambone Maccacaro, il centravanti Susan pareggiava per il Catanzaro, entusiasmando i settemila spettatori che si erano dati convegno sugli spalti e nelle tribune dello stadio. oltre questo risultato non si andrà» — commentavano i tifosi locali rifacendosi anche al rigido schieramento difensivo adottato dal Catanzaro. Invece, al 39' della ripresa, quando tutto lasciava pensare che la partita sarebbe rimasta ferma sull'1 a 1, ecco un altro tocco improvviso di Susan. Il centrattacco raccoglieva da pochi passi una palla calciata da Ghersetich sulla traversa e batteva- il portiere grigio. Inutile la decisa e ordinata reazione dei grigi. H Catanzaro, chiuso nella propria area, non cedeva, rendendo vano l'impetuoso finale alessandrino. La compagine di Achilli ha messo in evidenza una buona impostazione di gioco soprattutto nel primo tempo mentre il Catanzaro si è dimostrato al di sotto delle sue effettive possibilità. Nell'undici calabrese è da elogiare soltanto qualche individualità come Maccacaro o Rambona. A proposito di Maccacaro è da osservare che l'ex alessandrino si è riconfermato un ottimo distributore, ma ha difettato nel tiro a rete (La Stampa - Ed. Sport - E.G.) RISULTATI: Brescia - Palermo 0-0 Catanzaro - Alessandria 2-1 Como - Parma 1-0 Genoa - Novara 1-0 Messina - Foggia 1-0 Ozo Mantova - Venezia 1-0 Prato - Marzotto 1-0 Pro Patria - Sambenedettese 2-1 Reggiana - Verona 1-0 S. Monza Triestina 1-0 CLASSIFICA: Ozo Mantova p. 15; Como 14 ; Catanzaro, Sambenedettese, 12; S. Monza, Novara, 11; Prato, Venezia, Prc Patria, Messina, Palermo, Triestina, 10; Alessandria, Reggiana, 9; Parma, Foggia, Marzotto, Verona, 7; Genoa, Brescia, 6 MARCATORI: 7 RETI: Tulissi (Como), 5 RETI: Fanello (Alessandria), Panaleoni (Genoa), Mencacci (Palermo). Il punto sul campionato Continua la sicura marcia del Mantova in testa alla classifica della serie B. I biancorossi dopo aver superato il Venezia per 1-0, sia pure con un po' di fatica, vantano 15 punti in graduatoria, sono a « +1 » In media inglese ed hanno (Inora disputato soltanto quattro confronti sul proprio campo e sei in trasferta. Nella scia dell'Ozo si mantiene il Como (punti 14), anche se la sua vittoria sul Parma è apparsa stentata. La Sambenedettese Invece è caduta a Busto Arsizio, superata dalla brillante Pro Patria ed ora condivide il terzo posto con il sorprendente Catanzaro, vittorioso sull'Alessandria. La sconfitta dell'Alessandria a Catanzaro, a sei minuti dalla fine, appare pesante e forse ingiusta, I « grigi > hanno disputato un magnifico primo tempo, dominando avversari sul piano tecnico e tattico. Nella ripresa, con uno schieramento troppo prudente, I piemontesi hanno commesso l'errore di lasciare agli avversari le redini del gioco ed hanno finito I pagarne le conseguenze. Nulla da obiettare, Invece, sull'esibizione del Novara a Genova, I novaresi, di cui si conoscono i limiti in fase offensiva, quando manca un atleta del valore di Montani, si sono difesi con ordine, 'enacia e correttezza. Imbrigliando per ottantatré minuti le puntate genoano. Poi lo slancio dei rossoblu, cui ha enormemente giovato la caparbia volontà di ricercare il successo ad ogni costo, hn potuto prevalere. Il Genoa, con I due punti conquistati domenica ed usufruendo In via indiretta del nuovo pareggio Interno del Brescia (con il Palermo), ha Analmente coronato la prima parte del suo inseguimento alle altra compagini che lo precedevano in graduatoria ed ora non è più solo In fondo al gruppo. A « quota 6 ». Infatti, Insieme ai liguri, sono anche gli azzurri bresciani, mentre uno scalino più sopra si trovano il Verona, battuto a Reggio Emilia, il Foggia sconfitto a Messina, Il Parma ed il Marzotto. (La Stampa)