Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1960/1961
Serie B
04-12-1960 - Giornata: 11 - Messina - Giovanni Celeste


Messina ACR - Alessandria US 3 - 1 (1 - 0)
RETI: 4. Ciccolo I Nicola [Me] , 71. Dotti [Me] , 84. Bredesen [Me] 54. Bettini S.[A]

Alessandria US Arbizzani Luciano, Nardi Aldo, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Bercellino (I) Giancarlo, Sicurani Alfonso, Azzimonti Giorgio, Vitali Alessandro, Fanello Giovanni, Migliavacca Giancarlo, Bettini Sergio All.: Achilli Camillo

Formazione avversaria
MESSINA ACR: Breviglieri, Kirkmayr, Stucchi, Dotti, Cardillo, Spagni, Sacchella, Fraschini, Carminati II Italo, Bredesen, Ciccolo I Nicola. All.: Arcari Bruno

Arbitro: Genel Giorgio (Trieste)
Note
Inizio gara ore 14.30

Commento
IL DIFETTO DELL'ALESSANDRIA STA FORSE NEI REPARTI ARRETRATI Domani al “Moccagatta,, è ospite il Novara LA VERITÀ’ — A questo punto ci «arrendiamo: nessuno può mettete in dubbio la nostra fiducia, la nostra convinzione, ed anche il nostro ottimismo; fino a sabato consideravamo momentanea la crisi, occasionali gli insuccessi ed attendevamo che avesse termine la serie sfortunata di questi incontri negativi che lasciavano semplicemente smarriti senza possibilità di spiegarci i motivi per i quali la squadra, pur giocando piacevolmente e con buona tecnica, conseguiva tanti risultati negativi, e ci sforzavamo di trovare spiegazioni in cause passeggere senza mai fare riferimento alia composizione e al funzionamento della squadra nella sua struttura. Dopo queste ultime sconfitte, diciamo di non sentirci più di continuare su questa strada, di ritenere cioè per sicuramente buona e funzionate la nostra squadra a prescindere dai risultati. Pensiamo che effettivamente vi siano dei difetti, o meglio delle questioni tecniche, che, uniche, possono spiegarci il decadimento della compagine. Se osserviamo la classifica, ci coglie un vero e proprio senso di sconforto, una profonda amarezza. La nostra squadra, secondo le previsioni non soltanto nostre e dei tifosi alessandrini, ma dei tecnici qualificati, aveva tutti i requisiti per lottare per la promozione ed era considerata una delle favorite meglio dotate del girone. Il suo gioco piacevole e manovrato, gli uomini nuovi, giovani ma già preceduti da una buona fama, avevano convinto tutti. La preparazione notevole ed accuratissima condotta da un allenatore serio e competente come Achilli, completava la garanzia. Oggi siamo a nove punti in classifica, preceduti da tutte le squadre che erano considerate assai inferiori alla nostra, con tre soli punti di vantaggio sull’ultima, il Genoa. Unico, legato a noi nella sorte triste il Parma, che era con sette punti in testa alla classifica con noi e che ad oggi è ancora a sette punti. Orbene, non riteniamo quindi che sia sufficiente armarsi di coraggio e di pazienza ed attendere, ora bisogna penetrare bene addentro alla squadra per scorgerne i costituzionali difetti. E poiché già la settimana scorsa ci eravamo proposti di trovarli e di indicarli, diremo oggi che non pensiamo che con tutti gli uomini che ha in campo, l’Alessandria possa sperare di raggiungere le più alte vette della classifica. Il difetto principale, o metri la carenza di forze e di valori, sta evidentemente nei reparti arretrati; non c’è partita in cui. entro il primo quarto d’ora, alla prima azione offensiva che si spinge fin sotto la nostra porta, non ci buschiamo una rete. Di solito le squadre avversarie che giocano più alla garibaldina che all’insegna dì una tecnica fredda e manovrata (tipico questo delle serie inferiori) ci prendono di slancio provocando smarrimenti e sbandamenti nelle nostre linee arretrate ove si arranca per tener dietro. Questo accadde a Monza, a Valdagno, a Prato e soprattutto a Messina; li nostro primo tempo fuori casa è sempre una tragedia, i primi 20 minuti sono un inferno. Nelle squadre avversarie vediamo i difensori operare una stretta marcatura sull’uomo, a scattare con l’attaccante, a lottare con lui fino all’ultimo: ne sanno qualcosa i nostri Vitali, Fanello e compagni nella nostra squadra purtroppo avviene il contrario: i nostri terzini giocano a zone, sono preoccupati, nell’affrontare l’attaccante, di essere tagliati fuori e non poter più recuperare: in tal modo le manovre avversarie sono sempre libere, le ali specialmente si trasformano in falchi. Purtroppo, malgrado la volontà e l’esperienza, i nostri difensori non riescono a tenere il ritmo indiavolato della serie B. Altrettanto dicasi per la mediana: l’assenza di Soncini si è dimostrata assai più grave di quanto apparisse in un primo momento: la volontà e l’intraprendenza di Sicurani non sono bastati a sostituirlo: Sniderò sente il peso dell’età: se appoggia l’attacco non retrocede a dovere ed in tempo. Bercellino è stato forse troppe volte incolpato a torto di errori e di indecisioni, ma pensiamo che spesso non possa da solo colmare i vuoti di centrocampo. Già a Prato sentimmo l’ammonimento di Berrà, da noi riportato, che si esprimeva in questo modo. I portieri hanno alternato cose belle ed errori: purtroppo in quasi tutte le partite scaturisce la rete imparabile perché la manovra avversaria viene lasciata libera in zona fatale, ma subito dopo esce la rete imputabile all’ estremo difensore, per cui è difficile stabilire fin dove giunge la responsabilità sua. Queste amare verità, sono, a nostro avviso, le cause determinanti di una situazione assai precaria: il clima della serie B non è ancora stato assimilato dalla squadra che, agli assalti veloci, agli urti violenti, al capovolgimenti improvvisi mal si adatta, preferendo il gioco tecnico al piccolo trotto, gli scambi laterali, la ricerca da uomo a uomo preceduta da una pausa per attendere lo smarcamento. E intanto le domeniche passano e noi perdiamo raccogliendo... applausi per il gioco signorile di una compagine di rango. Infatti contro il Milan, nell’incontro di Coppa Italia, giocando come piace ai nostri ragazzi (ed anche come piace allo spettatore) e contro il Napoli in gara precampionato, facemmo una figurona ed aumentammo le nostre illusioni. I RIMEDI — Rimediare a questa situazione non è facile, perché mancano i rincalzi: purtroppo la Società non dispone di mezzi sufficienti per colmare i vuoti a suon di milioni e si dovrà usare solo il materiale a nostra disposizione. Pensiamo comunque che sia impellente il richiamo in squadra di Soncini e Melideo per rendere più elastica e sicura la manovra a centro campo e mobile la difesa. Non sappiamo quali altri rimedi siano possibili. Ci auguriamo che il solerte Achilli condivi. da queste opinioni e cerchi la più pratica, sveltendo il gioco e trovando maggior garanzia in difesa. Vi sono poi uomini che devolvo essere incoraggiati, come Marmo e come Azzimonti il quale a Catanzaro fu il migliore dei nostri. Scrivevamo la settimana scorsa che nessuno dei nostri giocatori si sente Padreterno: ci auguriamo che tale considerazione continui ad essere valida e che anche gli anziani si rendano conto della necessità della squadra, accettando, con rassegnazione e disciplina la loro esclusione, se verrà, per le necessità ed il bene dell’Alessandria. A MESSINA — L’incontro di domenica, perduto senza scusanti, a differenza di quello di Catanzaro dove invece la sfortuna ha determinato il risultato, ha ancora una volta dimostrato quanto andiamo dicendo: il primo tempo ha visto la nostra squadra travolta dagli attacchi di una compagine ordinata e volitiva, oltre che aperta nel suo gioco. La difesa ha avuto sbandamenti paurosi e così pure è stato per i mediani laterali. Si aggiunga poi il fatale errore di Arbizzani sulla seconda rete segnata su punizione, in quanto si è sbilanciato da solo accennando ad una parata verso sinistra e trovandosi poi il pallone sulla destra quando non poteva più buttarsi in presa sul tiro non certo irresistibile, eravamo sull’uno a uno e naturalmente la doccia fredda del gol è stata fatale. La prima linea, sciupona come sempre, ha però avuto ottimi spunti con Vitali e con Bettini, nettamente migliorato e autore di una stupenda rete con un tiro in diagonale che sorprese il bravo Breviglieri. Mediocre Migliavacca reduce dalla sosta di domenica per il dolore sciatico, spento Fanello tenuto a bada da un Cardino più alto di lui dalla cintola in su. Questa è la nostra deludente prestazione (Il Piccolo - Barbagrigia) L'ALESSANDRIA SCONFITTA A MESSINA I siciliani segnano per primi, i grigi pareggiano poi cedono all'offensiva avversaria: 1 a 3 L'Alessandria ha compromesso nel primo tempo le sue possibilità di ottenere a Messina un risultato utile. Il goal segnato dai locali dopo appena ; minuti di gioco (bel tiro di Ciccalo) aveva consigliato all'allenatore siciliano uno schieramento spiccatamente difensivo, lasciando soltanto un paio di uomini sul fronte dell'attacco. La squadra locale, che non ha oli uomini adatti per una tattica difensiva si è trovata a malparato e sarebbe certamente capitolata se gli attaccanti in maglia grigia avessero saputo trarre profitto dalla situazione favorevole. Per tutto il primo tempo, infatti, salvo naturalmente il momento del goal, il portiere piemontese non è mai stato chiamato in causa da tiri veramente pericolosi. L'Alessandria, però, si è persa in un gioco fatto di troppi passaggi laterali, consentendo cosi ai difensori messinesi, non certo insuperabili, di raggiungere senza gravi danni la fine del primo tempo. Nella ripresa la tattica guardinga dei messinesi si è ancora accentuata e inevitabilmente l'Alessandria ha raggiunto il pareggio: ultimi si faceva luce nel settore sinistro, cogliendo la difesa locale letteralmente ferma e con un tiro preciso mandava la palla proprio all'incrocio dei pali, battendo inesorabilmente Breviglieri che non abbozzava nemmeno la parata. Il pareggio scuoteva i giocatori locali che si riversavano nella metà campo avversaria, mentre gli alessandrini cercavano di organizzare una strenua linea difensiva a protezione dell'1 a 1. Lo «viluppo del gioco doveva però mettere in evidenza le deficienze, almeno occasionali, dell'Alessandria, che malsicura in difesa e troppo evanescente all'attacco si lasciava superare largamente dalla squadra messinese sia pure con due reti scaturite da altrettanti calci di punizione. Il mediano Dotti metteva a segno la botta del gol, deviando in porta un pallone calciato da Bredesen in seguito a una punizione dal limite. Lo stesso interno sinistro messinese realizzava un calcio di rigore concesso forse troppo frettolosamente per fallo di Nardi su Ciccalo (quest'ultimo autore del primo goal della giornata, un goal che, come gli altri due, ha preso avvio da un calcio piazzato). In definitiva un'Alessandria in tono minore e un Messina che dopo un inizio scintillante ha ceduto agli ospiti le redini del gioco per lungo periodo, riuscendo però a concludere l'incontro in crescendo. Il risultato è fondamentalmente giusto, anche se l'Alessandria ha sciupato qualche buona occasione per contenere il punteggio in limiti più accettabili. Dna buona prova hanno offerto Cardalo e Spagni del Messina, Vitali e Bettini dell'Alessandria. Di spiccata tendenza casalinga l'arbitraggio del triestino Genel che tuttavia non ha decisamente influito sul risultato. (La Stampa - Ed. Sport - Giuseppe Barletti) RISULTATI: Brescia - Catanzaro 2-1 Foggia Incedit - Como 2-0 Marzotto - Pro Patria 1-1 Messina - Alessandria 3-1 Novara - Parma 1-0 Ozo Mantova - S. Monza 2-0 Reggiana - Genoa 5-0 Sambenedettese - Palermo 1-1 Triestina - Prato 1-1 Venezia - Verona 1-0 CLASSIFICA: Ozo Mantova, p. 17; Como, 14; Sambenedettese, Novara, 13; Catanzaro, Messina e Venezia, 12; Reggiana, Palermo, Pro Patria, Prato, S. Monza, Triestina, 11; Alessandria, Foggia, 9; Brescia, Marzotto, 8; Parma, Verona, 7; Genoa, 6 Il punto sul campionato Decima partita utile consecutiva per la capolista Ozo Mantova che ha meritatamente vinto, sul Monza, grazie ai gol di Uzzecchini e Castellazzi. La sorpresa più grossa è giunta dal campo di Reggio Emilia dove il Genoa ha incassato cinque reti dalla Reggiana e la prima sconfitta stagionale lontano dalla Liguria. Successo ottenuto a stento dal Novara che ha avuto la meglio sul Parma con gli emiliani che sono apparsi di gran lunga superiori sul piano tecnico, tattico e agonistico. Nel confronto tra Foggia e Como, vinto dai pugliesi è stato espulso il portiere ospite Lonardi.