Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
31-05-2009 - Giornata: 1 - Olbia - Bruno Nespoli
Playoff Semifinale


Olbia Calcio - Alessandria US 1912 1 - 0 (1 - 0)
RETI: 11. Giglio [Ol]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, D'Aniello Pasquale [46. Ciancio Simone], Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto, Mateos Aparicio Marcelo, Briano Mauro, Buelli Daniele [69. Motta Angelo Giovanni], Buglio Angelo, Rosso Daniele, Artico Fabio [71. Pelatti Matteo] A disp.:Damonte Loris, Longhi Matteo, (P) Lorenzon Francesco, Zappella Giuseppe All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
OLBIA CALCIO: Righi, Gilardi, Zeoli, D'Allocco, Varriale, Bussi, Soro, Scalise [69. Testa], Volpe [76. Memè], Simoncelli, Giglio. A disp: Rosano, Bricchetti, Fedeli, Masciantonio, Bordacconi. All. Vullo Salvatore

Arbitro: Carbone Ciro (Napoli) [Secco, Parolin; Sguizzato]
Note
Ammoniti: Scalise [O], Volpe [O], Briano [A], Varriale [O]. Angoli: 5-7. Recuperi: 2.+ 4. Spettatori: 1.700, incasso € 18.000 Giornata afoso, terreno discreto Inizio gara ore 16.00

Commento
ALESSANDRIA SMARRITA SULL'ISOLA Decide Giglio , grigi lontani parenti della squadra di due settimane fa.. Obbligati a vincere Vi ricordate l’Alessandria bella, concreta, determinata, con una marcia in più rispetto a tutti? L’Alessandria prima per i punti, ma seconda per le strane regole della Lega Pro? Ebbene, non è arrivata a Olbia. La situazione adesso si è ribaltata, adesso i grigi hanno un solo risultato a disposizione perché l’altro, il pareggio, manderebbe in finale gli uomini di Vullo. Che non hanno fatto granché per legittimare il successo - un solo tiro in porta, quello decisivo - ma almeno hanno avuto la capacità di gestire rischiando poco. Pesa, a nostro giudizio, più l’atteggiamento di chi ha fatto poco per vincere e ha smesso di provarci con largo anticipo, più preoccupata a tenere un passivo non impossibile da ribaltare che a cercare almeno il pareggio rischiando magari di subire il raddoppio. Buono solo l’avvio L’avvio dei grigi, quello sì, è stato giusto: aggressivi, buona circolazione della palla, Buglio e Buelli che, a turno, si inseriscono tra le linee, tre angoli in fila, l’Olbia che sembra andare in affanno. Dura 10’, troppo poco: alla prima occasione in cui l’Olbia mette la testa fuori dalla sua area, è gol. Ci può essere l’attenuante del brutto colpo al volto di Giglio a Cozza (per un gesto simile, nel derby con la Pro Vercelli, Artico si è visto sventolare il rosso), ma certo il tempo per chiudere meglio sull’attaccante c’era. Poi la reazione tardiva, rallentata e un po’ arruffata, colpa della spinta che non c’è quasi sulle fasce, di un centrocampo che stenta a trovare punti di riferimento, di un attacco che punge poco. Giocatori in affanno Preoccupa, più ancora del risultato, la flessione fisica di una squadra che, fino a due settimane fa, viaggiava a velocità doppia e che ieri ha arrancato nell’ultima mezz’ora. Pochi giocatori meritano la sufficienza: sono al di sotto D’Aniello, grande ex due settimane fa e ieri inchiodato nella sua metà campo. Foschi ha provato a cambiare, dentro Ciancio e, apparentemente, più velocità, ma è stato effetto di breve durata e risultati quasi. Più vivacità dall’inserimento di Motta al posto di un Buelli troppo involuto e il tecnico confessa che «ho avuto il dubbio, ma a sciogliere il ballottaggio è stato un affaticamento muscolare di Motta. Giovanni ha costretto un po’ l’Olbia a cambiare atteggiamento». Anche in questo caso con effetti limitati. E quando Artico ha chiesto il cambio per la botta al polpaccio, il peso in attacco è svanito. Tifosi da lode Gli unici a meritare la lode sono i tifosi: oltre 200, in nave e aereo, tanto calore, almeno come la rabbia alla fine. Anche per essere stati insultati dal signor Giglio, con gesti scurrili ripetuti ignorati dall’arbitro: sarà anche un bravo attaccante, ma è una pessima persona. Come alcuni sugli spalti, quelli che hanno insultato Luciano Foschi attaccando la persona, dimenticando che nell’anno del centenario, sulla panchina della promozione, c’era lui. Obbligati a vincere Basta vincere per andare in finale, con qualunque punteggio. Mica poco se non si cambia rispetto a ieri, perché è quasi sicuro che sarà un’Olbia sulle barricate. E sperando che Artico recuperi, perché Moretti si è stirato e ha chiuso in anticipo una stagione da dimenticare, e le alternative, davanti, latitano. Serve giocare da Alessandria, ma quella di due settimane fa. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Con un gol del suo unico bomber in campo, Beppe Giglio (la sua spalla Palumbo era infatti assente per squalifica), l'Olbia batte l' Alessandria al termine di una gara che ha un po' deluso le aspettative. Partono bene i piemontesi e dominano per una decina di minuti; l'Olbia è intimorito, ma passa in vantaggio: il cross dell'ex Scalise dalla destra è perfetto per la testa di Giglio che segna sotto la curva degli ultrà di casa. Al 37' la reazione alessandrina: bordata da fuori di Buglio con la palla che colpisce l'incrocio dei pali. Nella ripresa, l'Olbia, schierata da Vullo con un modulo più spregiudicato rispetto al passato, cerca di amministrare il vantaggio e al 19' va vicina al raddoppio con Scalise, il cui tiro cross finisce di poco sul fondo. Gli ospiti faticano ad arrivare in zona gol, l' ultima emozione è un sinistro fuori di Volpe (Gazzetta dello Sport) Un'Alessandria sbiadita inizia col piede sbagliato i playoff di serie C2, cadendo al Nespoli di Olbia con i galluresi, che non fanno cose esaltanti ma segnano in avvio e sfruttano la giornata storta di quasi tutti gli uomini di Foschi. Il ritorno al Moccagatta fra sette giorni sarà infuocato perché i grigi avranno l'obbligo di vincere.In avvio formazioni della vigilia praticamente confermate: mandrogni sistemati in campo con il 4-3-1-2, è ancora accordata fiducia a D'Aniello (un ex) mentre Buelli è preferito a Motta nel ruolo di rifinitore dietro le punte Artico e Rosso. I locali replicano con un altro ex, Scalise, titolare a sorpresa. Nonostante una partenza aggressiva dell'Alessandria, che frutta quattro corner, al primo vero affondo è l'Olbia a passare: perfetto cross di Scalise dalla destra e testa del troppo libero Giglio, che non ha difficoltà a battere l'incolpevole Servili. I padroni di casa giocano sulle ali dell'entusiasmo, mentre i grigi sembrano accusare il colpo e sbagliano in fase di impostazione. Tra i bianchi si segnala Volpe che ingaggia un bel duello sulla fascia con Schettino. Artico sembra l’uomo con le idee un po' più chiare tra i grigi, anche se l'Alessandria ha il torto di non aggredire a dovere i portatori di palla avversari e di sfruttare poco le fasce laterali. D'Aniello sembra «inchiodato» in posizione esclusivamente difensiva, mentre Schettino fatica a contenere Volpe e le sovrapposizioni di Scalise. A una decina di minuti dalla fine del primo tempo il lampo di Buglio: dai trenta metri scocca un destro che va a centrare in pieno l'incrocio dei pali a Righi battuto. Un minuto dopo Artico recupera palla e serve Buelli, pronto il cross e Rosso è anticipato di un soffio in area piccola da Zeoli. C'è tempo per una protesta in area di Giglio su azione da corner (39'), poi si va al riposo.In apertura di secondo tempo c'è la prima mossa di mister Foschi: fuori lo spento D'Aniello e spazio a Ciancio nel ruolo di esterno basso di destra; Vullo risponde abbassando la posizione di Scalise sulla linea dei terzini proponendo praticamente una difesa a tre uomini ed avanzando il raggio d'azione di Soro, il classico «sette polmoni» del centrocampo di casa. Spinta dal proprio pubblico sale di tono l'Olbia che ha nel tandem Bussi-Soro le fonti di ispirazione del gioco con il 4 dei bianchi bravo anche in fase di recupero palla. A ridosso del quarto d'ora Foschi inserisce Motta al posto dell'evanescente Buelli nel tentativo di dare più verve alla manovra offensiva. Motta si dimostra intraprendente e pronto ad attaccare tutti gli avversari che gli capitano a tiro, latitano invece sul fronte grigio le occasioni vere. L'ultimo quarto d'ora è per Pelatti che entra in campo al posto di Artico (botta al polpaccio) mentre Foschi ordina, nelle azioni offensive, a Ciancio e Schettino di andare a fare le ali aggiunte lasciando, di fatto, solo Cozza e Cammaroto a presidiare la difesa. Vullo decide quindi di coprirsi togliendo l'ottimo Volpe e inserendo un difensore, Memè. La pressione degli ospiti è sterile, il nuovo tandem offensivo Rosso-Pelatti combina ben poco, così va in archivio una sconfitta che allarma ma è rimediabile. (La Stampa) Stefano Braghin vede il bicchiere mezzo pieno: «Buona partita per almeno un’ora: il gol è stato fortuito perché Cozza non giocava a causa di una gomitata al volto».Secondo il dg grigio l’Alessandria non è stata inferiore all’Olbia: «Abbiamo fatto un buon possesso di palla nel primo tempo, salvo poi non essere stati brillanti nella seconda frazione: per un’ora siamo stati meglio dell’Olbia, poi siamo calati un po’ fisicamente». Braghin guarda avanti: «E’ come se fosse finito il primo tempo, ci restano 90’, che giocheremo al Moccagatta inviolato da due anni». Il refrain del presidente Gianni Bianchi è il medesimo del suo stretto collaboratore: «Abbiamo giocato un tempo, il secondo sarà ad Alessandria e sarà decisamente un’altra partita. Purtroppo abbiamo preso gol nel nostro momento migliore, secondo me il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto». Se la prende un po’ anche con le soste il presidente: «In effetti non ci fanno bene». Infine mister Foschi, convinto delle possibilità della sua squadra: «Possiamo recuperare, anche oggi comunque abbiamo fatto la gara e loro in molte occasioni si sono difesi». Cosa non ha funzionato? «Purtroppo abbiamo spinto poco sugli esterni e smesso praticamente di giocare troppo presto nel secondo tempo, anche perché c’era la paura di prendere il secondo gol e di compromettere tutto, questo effettivamente ci ha condizionati». I cambi: «D’Aniello era un po’ frenato e l’ho cambiato con Ciancio che poteva dare di più, Motta ha invece scombussolato i loro piani». Da martedì si ricomincia: «Sarà un partita decisiva che dovremo vincere, provando certamente a fare qualche cosa in più di quanto fatto oggi». (La Stampa)

Playoff Semifinale

Olbia Calcio - Alessandria US 1912 1 - 0 (1 - 0)

RETI:

11. Giglio [Ol]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

OLBIA CALCIO: Righi, Gilardi, Zeoli, D'Allocco, Varriale, Bussi, Soro, Scalise [69. Testa], Volpe [76. Memè], Simoncelli, Giglio. A disp: Rosano, Bricchetti, Fedeli, Masciantonio, Bordacconi. All. Vullo Salvatore

Arbitro: Carbone Ciro (Napoli) [Secco, Parolin; Sguizzato]

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