Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1923/1924
1ª Divisione
27-01-1924 - Giornata: 13 - Genova - Via del Piano (Marassi)
Girone A


Genoa CFC - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 39. Moruzzi [Ge] , 42. Catto [Ge]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Lauro Armando, Tosini Oreste, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario Corrado All.: Révész Béla

Formazione avversaria
GENOA CFC: De Prà, Bellini, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Neri, Sardi (II) Enrico, Catto, Moruzzi, Bergamino (I) Augusto. All.: Garbutt William

Arbitro: Trezzi Rigoletto (Milano)
Note
Giornata primaverile Inizio ore 14,45 Nota: la paternità della prima rete è controversa: tutti i cronisti sono concordi nel descrivere l’azione ma se Mario Zappa sulla Gazzetta attribuisce il tocco decisivo a Moruzzi, i cronisti de La Stampa e de il Lavoro di Genova lo assegnano ad una sfortunata deviazione di Viviano; addirittura sul Corriere della sera l’autorete sarebbe di Capra II. Ci atteniamo all’opinione prevalente e lasciamo a Moruzzi il gol, riservandoci di trovare altre autorevoli opinioni che ci aiutino a dipanare la matassa.

Commento
La superba rentrée dello squadrone genoano LA GAGLIARDA MARCIA VITTORIOSA DEI CAMPIONI D’ITALIA GENOA BATTE ALESSANDRIA: 2-0 Nella folgorante giornata primaverile la folla che gremiva il campo di Marassi non era sensibilmente inferiore a quello di domenica scorsa. Tribuna e gradinate al gran completo: soltanto più rari i ranghi nei parterres. IMPRESE D’ATLETI NEI DUE CAMPI. La partita odierna è di quelle che tornano ad onore delle due antagoniste. Se la squadra vincente andrà fiera del meritato successo, anche la compagine grigia non ne esce diminuita. Sconfitta regolare, subita senza onta, dopo una gagliarda difesa ed un ostinato quanto valoroso sforzo per riprendere il terreno perduto. Naturalmente tra le file grigie si notò qualche fenditura, attraverso la quale si insinuò e si affermò la vittoria degli avversari. Nel Genoa invece non c’è da rilevare alcun inceppo, se si toglie l’incertezza di Neri, il quale peraltro accusava un’indisposizione. Da rilevare il ritmo veloce della partita, che non ebbe un attimo di sosta e richiese agli uomini in campo il massimo sforzo. Ancora una volta apparve in tutta la sua potenza la difesa rosso-bleu ed il valore della linea mediana genovese. Ma il successo è dovuto in gran parte anche al miglior rendimento della prima linea che si rivelò indovinata nella sua odierna formazione, malgrado l’assenza di Santamaria. Ottimi come sempre De Vecchi e De Prà. Bellini fu terzino spettacoloso di decisione e sicurezza. I sostegni a loro volta sono stati pari alla fama e non troppo preoccupati dalla difesa, hanno potuto coadiuvare il lavoro degli attaccanti. Questi oggi non hanno sfigurato nel confronto colle altre linee mostrando sotto il goal decisione e prontezza. La grande giornata genoana attenua la sconfitta dell’Alessandria. Dominata per complesso di giuoco durante il primo tempo, è scattata energicamente al contrattacco, trascinata da Baloncieri e Banchero, perfettamente legati. Disgraziatamente non ha potuto sempre contare sulle ali o troppo abbandonate o troppo incerte. Anche ristretto al terzetto centrale l’attacco grigio non ha mancato di rendersi pericoloso, e di impegnare De Prò in difficoltose parate. Nel secondo tempo l’azione dei grigi è stata anche più redditizia e la partita si è fatta più equilibrata, essendosi gradualmente ripreso Gandini, pressoché nullo nei primi quarantacinque minuti. Impostata meglio la squadra sul giovane e poderoso centro sostegno, i grigi contennero gli avversari, ed il Genoa non potè tradurre in altri punti quel leggero predominio che gli fu possibile di conservare. Dei mediani alessandrini il più redditizio e continuo fu Lauro, così come costa fu il migliore dei terzini. Viviano, la bella promessa, ebbe qualche attimo di incertezza, compensato del resto da felici momenti. A Cagnina non sono imputabili i goals segnatigli, mentre salvò situazioni che sembravano disperate. LE VELOCI VICENDE DI UNA BELLA GARA. Sono i grigi che battono il calcio d’invio al fischio di Trezzi: Tosini, che ha dai compagni la palla, manca la prima favorevole occasione. Il rinvio di Bellini porta la palla in area alessandrina e Costa rompe con un preciso intervento il formidabile attacco delle maglie rosso-bleu. E fino al 14° minuto la partita prosegue con fasi alterne. È ancora interrotta dal piede di Bellini una fulminea combinazione Baloncieri – Banchero, che Bergamino scappa ed è arrestato solo sulla linea di fondo da Viviano. Si leva a questo punto qualche raffica di vento, che ben presto però scemerà d’intensità; il Genoa inizia il suo predominio: un bel traversone di Bergamino provoca una violenta testata fra Costa e Sardi. È l’alessandrino che ha la meglio: il pallone è respinto, mentre Sardi, contuso rimane a terra per circa un minuto. Al 15. e al 17. minuto due infelici azioni di Gandini provocano pericolose mischie sotto il goal di Cagnina, che è impegnato da un tiro di Sardi. Poco dopo buone incursioni di Baloncieri e della coppia Bay - Capra non hanno seguito. Il classico giuoco d’offesa genoano, al quale partecipano gli otto uomini avanzati si impone decisamente ed è coronato al 23° minuto dal più bel goal della giornata. È Catto che scarta un avversario e segna formidabilmente. Ma l’arbitro annulla per fuori giuoco di Bergamino. Cagnina è ininterrottamente al lavoro, e si salva talvolta in giuoco pericoloso; al 31. minuto deve respingere anche il primo calcio d’angolo. Il maturato goal è ottenuto da Moruzzi su calcio d’angolo al 39° minuto. Al 43’ Catto supera palleggiando due avversari e, giunto all’altezza dei terzini he rimangono inattivi, calcia in rete potentemente, segnando il secondo punto. Il primo assalto della ripresa è ancora di marca grigia. Bay impegna De Prà al 2. minuto e Sardi rende la pariglia a Cagnina che salva in corner. L’indefesso lavoro che svolge ora Gandini eleva una solida barriera che regge all’incalzare degli avanti e dei mediani del Genoa. Il giuoco staziona al centro, da dove partono le azioni di Baloncieri, il quale vede alcuni suoi forti tiri magistralmente deviati da De Prà, ammirevole pei suoi tuffi. Azioni d’ambo le parti sono interrotte da fuori giuoco non sempre comprensibili per il pubblico. Qualche accenno a impetuosità, ancora tentativi energici di sfondare da pare rosso-bleu, alcuni errori di Neri che manca buone occasioni e la brillante contesa, vivacissima e sbrigliata fino all’ultimo istante, ha termine. (La Gazzetta dello Sport – m.z. [Mario Zappa]) I “GRIGI” BATTUTI DAI GENOANI In una giornata meravigliosa, nel campo del Genoa gremito di un pubblico immenso, gli atleti del Genoa e dell'Alessandria hanno gareggiato con lealtà e correttezza per un vantaggio di classifica che potrà essere decisivo. In linea puramente tecnica diremo che il match è stato uno dei più belli della stagione, ed uno dei più combattuti. Oggi il Genoa è stato ottimo: il più spassionato giudizio deve accomunare in un solo plauso gli undici uomini in rosso-bleu. I genoani, ohe conoscono bene il valore degli avversari, hanno posto nella lotta quell'ardore, quella volontà ferma e decisa che li ha portati al successo. Dicendo che Bellini è stato il miglior uomo in campo, che Barbieri ha superato se stesso, che Moruzzi e Catto hanno vivificato una prima linea altre volte incolore, crediamo essere nella obbiettività più assoluta e spassionata. Buoni De Prà, Burlando Leale e Sardi. Bergamino e Neri sono stati inferiori ai compagni di linea. De Vecchi, del quale non abbiamo di proposito ancora parlato, è stato forse inferiore all'inesauribile compagno di linea addossandosi però la non lieve fatica di sorvegliare Baloncieri ogni qualvolta il grigio poteva infrangere di forza o di astuzia la barriera difensiva dei mediani rosso bleu. L'Alessandria non ha tradito l'attesa che il pubblico genovese sempre riserba ad ogni incontro che veda la calata grigia nella nostra città. I grigi, considerati fra noi come fra i migliori rappresentanti dello sport piemontese, hanno dato per la vittoria tutta la combattività e tutta la sapienza del loro giuoco. Hanno sovente messo a dura prova la infrangibilità della linea mediana e della difesa degli avversari, hanno sovente bilanciato il ritmo possente delle azioni ed hanno ripiegato da forti solo sotto l'incalzare delle azioni avversarie. L'estremo trio grigio ha fatto sovente miracoli: cinque, dieci volte Cagnina è stato chiamato ad un lavoro difficilissimo. Ed il piccolo agile portiere ha sfoggiato una serie di parate difficilissime. Viviano, che ha commesso un solo errore grave (il primo goal per i rosso-bleu fu frutto di una sua. breve ma fatale manchevolezza) ha dimostralo per tempestività e per prontezza d'intuito di essere un terzino di sicuro avvenire, e Costa, che ha assimilato il suo al giuoco del compagno lo ha appieno aiutato. La linea mediana è stata all'altezza della situazione, sapendo alternare il giuoco di difesa a quello di sostegno. Benissimo Banchero e Bay che hanno sfoggiato una non comune classe e come sempre meraviglioso Balon che ha gareggiato con Catto nel dimostrare come in Italia vi siano avanti di grande valore. L'Alessandria ha contenuto brillantemente la iniziale foga dei genoani. Ha controbattuto validamente ed ha sovente dato l'impressione di non perdere il match. Ed ha infine sostenuto l'urto degli avversari nella seconda ripresa quando le azioni dei genoani rinfrancatisi si facevano più nutrite e pericolose. Arbitro Trezzi di Milano. Calorosissimi applausi accolgono le due squadre all'irrompere sulla pelouse. L'inizio alle 14,45, vede il rapido sparpagliarsi dei giuocatori che vivacemente iniziano le offensive. I genoani lavorano subito d'assieme ed al 5' è Costa, che deve salvare con ben aggiustato colpo di testa una precisa entrata di Sardi, Baloncieri conduce ora i suoi ed impegna Bellini che spezza di foga e di precisione. Le azioni si bilanciano e mentre da una parta Banchero, Baloncieri e Bay portano a Bellini e De Vecchi l'occasione di farsi applaudire, Catto e Sardi obbligano Cagnina ad un lavoro continuo e durissimo. Al 22' il primo goal per il Genoa, goal annullato dall'arbitro. Catto avuta la palla opera un rapidissimo spostamento verso la destra, e scartati Costa e Gandini spara forte sul goal: un tuffo di Cagnina non ha esito. L'arbitro non concede il goal punendo cosi in ritardo il fuori giuoco di Bergamino. Poco dopo, mentre il giuoco riprende velocissimo, Moruzzi impegna Cagnina che si salva con un tempestivo » plongeon». II Genoa attacca ora in prevalenza, ed ancora due volte il portiere grigio interviene. Poi l'azione si sposta in avanti e Bay invia un forte tiro che De Prà para a terra. La emotività della partita aumenta: dal pubblico partono urla di incitamento e di sprone: i genoani paiono decisi e dopo uu calcio d'angolo contro l'Alessandria andato a vuoto, al 37' un secondo corner è da Bergamino calciato verso la porta di Cagnina. Viviano è ostacolato da Moruzzi a lui vicinissimo e nella foga di liberare manda la palla nella sua rete. Il primo successo anima i genoani che appena cessato l'uragano di applausi che saluta l'affermazione dei concittadini ritornano all'offensiva. L'Alessandria non cede però e Baloncieri raccoglie le file dell'attacco alessandrino che si abbatte sulla difesa rosso-bleu. Al 44' Bellini rompe ancora di forza una discesa grigia ed il pallone è raccolto da Catto che arrestandolo di precisione opera un classico e fortissimo tiro: il pallone entra nell'angolo destro senza che Cagnina partito in ritardo riesca a sfiorare la palla. Prima che finisca il primo tempo Balon corona una iniziativa personale con un tiro che fortissimo va alto sul goal di De Prà. Nella ripresa il ritmo va rallentando: i genoani, forti del vantaggio, giuocano ora di prevalenza al centro mentre dal canto loro i grigi risentono un poco della viva lotta sostenuta nel primo tempo. Tuttavia il giuoco non langue e organici attacchi partono da uno e dall'altro quintetto ad impegnare le opposte difese. Solo al 19’, dopo un breve periodo di lotta al centro, Catto costringe il portiere grigio a salvarsi in corner. Un minuto dopo un veloce giuoco d'intesa Gandini - Baloncieri culmina con un forte tiro del magnifico grigio che costringe De Prà al tuffo e Bellini al prontissimo intervento. Ed è mirabile ora il giuoco della linea di sostegno rosso-bleu che spinge i suoi in avanti dando modo a Cagnina di farsi applaudire. Qualche istante di prevalenza grigia: ma inesorabilmente Bellini rimanda. Ciò non impedisce a Baloncieri di chiamare al lavoro il portiere genovese che si salva con bella sicurezza. I grigi si ributtano all'attacco, Su un calcio di punizione il punto dell'onore sfugge alla squadra grigia che forse non lo ha demeritato! La fine consacra al genoani una vittoria ottenuta mediante il costante e valido spirito di sacrificio dei campioni d'Italia che hanno ancora una volta affermato la loro superba classe: e contro avversari degni in tutto e per tutto d'incrociare con loro le leali armi dello sport. (La Stampa) L’ALESSANDRIA BATTUTA DAL GENOA La partita di ieri è stata forse la migliore di quelle disputate durante il presente campionato sul campo di via del PIano; ciò per merito specialmente dei compagni di De Vecchi che hanno Impresso alle loro azioni, doti di velocità e di decisione che da lungo tempo sembravano dimenticate. Gli alessandrini si sono opposti con grande coraggio e con molta tenacia. L'estrema difesa, ed in special modo Il portiere Cagnina, hanno brillato assai per il giuoco sicuro. Del Genoa i migliori si sono dimostrati il terzino Bellini ed il centro avanti Catto. La partita ha avuto inizio alle 14.45. Oli ospiti hanno condotto assai velocemente le prime azioni senza però riuscire a portarle a fondo, mentre il Genoa, passato all'offensiva, vi si è mantenuto, quasi costantemente, sino alla fine del primo tempo, riuscendo a oltrepassare tre volte la porta difesa da Cagnina, il primo goal, segnato da Catto con un forte tiro, è stato però annullato dall'arbitro per fuori giuoco di Moruzzi. Al 39° minuto, su calcio d’angolo contro l'Alessandria, Capra 2°, per liberare ha mandato egli stesso il pallone nella rete alessandrina e quattro minuti dopo Catto, ripetendo l'azione di prima, ha ottenuto il secondo goal per il Genoa. Nella ripresa il giuoco si è fatto più equilibralo ed i due portieri sono stati seriamente impegnati. Cagnina si è salvato ancora da parecchie situazioni pericolose mentre De Prà e riuscito a mantenere immune da goals la propria porta. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) GENOA – ALESSANDRIA 2-0 È stata questa la migliore partita giuocata quest’anno sul campo dei rosso-bleu. I due undici, consci dell’importanza dell’incontro, hanno giuocato tutte le loro chances, impiegando tutti i mezzi a loro disposizione, pur contenendo sempre la partita negli stretti limiti della cavalleria, senza il minimo accenno a durezza. L’arbitro che ha diretto l’incontro, il signor Trezzi del Milan, non è stato sempre felice nelle sue decisioni, suscitando spesso disapprovazioni e fischi tra il numerosissimo pubblico. Nella prima ripresa, dopo inizio brillante degli alessandrini, il Genoa prende il sopravvento e conduce dei begli attacchi verso la rete dei grigi, ottimamente difesa dal valoroso Cagnina, che si attira presto le simpatie del pubblico per le sue coraggiose parate. Alcune sgroppate di Baloncieri cerso De Prà e poi, all 22° minuto, Catto, dopo aver giuocato due avversari segna un bellissimo punto da una quindicina di metri. Trezzi però non concede il punto. Il Genoa però insiste ancora e perviene a segnare il primo punto valido al 38° in seguito a calcio d’angolo. È Viviano che, stretto da Moruzzi e Catto, nella foga di liberare manda il pallone nella propria rete. Catto, al 43° minuto, segna un altro magnifico punto con un tiro lungo, che l’arbitro questa volta concede. Nella seconda ripresa gli alessandrini si riscuotono e cercano con tutte le forze di segnare almeno il punto dell’onore, impegnando varie volte De Prà, che si salva sempre ottimamente. Il giuoco resta così equilibrato ma le sorti della giornata non mutano. (Il Lavoro del 29 gennaio 1924) GENOA BATTE ALESSANDRIA 2 A 0 Il Genoa ha giuocato una magnifica partita insiema al suo valido competitore. Il Genoa, sceso in campo con Bergamino e Moruzzi alla sinistra ha giuocato con un brio insolito e le azioni degli avanti furono improntate alla maggiore rapidità. Bergamino, dopo un periodo di riposo, riapparve redditizio e deciso come ai tempi che lo videro nazionale. Se a fianco di Santamaria continuerà nel sistema adottato domenica scorsa, rappresenterà nuovamente un reale valore per la sua squadra e le sue probabilità di tornare a vestire la maglia azzurra aumenteranno certamente. Catto, irruento e deciso come sempre, coordinò insidiosissimi attacchi con l’astuto Sardi apparso in forma magnifica. I mediani giuocarono ottimamente e rifulse il bel giuoco d’intesa Leale – De Vecchi. De Prà, impegnato non troppo, ma sempre pericolosamente, si liberò con decisione e prontezza. L’Alessandria fu degna avversaria dei campioni d’Italia. Cagnina in porta fu spettacoloso ed i due punti non gli sono imputabili. Buoni Viviano e Costa; un po’ tarda ad orientarsi la linea mediana. Tra gli avanti rifulse Baloncieri che a più riprese impegnò De Prà. I punti vennero segnati da Moruzzi e Catto al 39° e 43° minuto del primo tempo. (Il Calcio (Genova) del 2 febbraio 1924) RECUPERO: Virtus Bologna – Brescia 1-0 RISULTATI: Juventus – Livorno 1-1 Modena - Internazionale 1-2 Padova – Brescia 4-2 Sampierdarenese – Casale 2-0 Virtus Bologna – Novara 2-1 CLASSIFICA: Genoa p .19, Juventus, Padova, Livorno 17, Internazionale, Alessandria, Modena 14, Sampierdarenese, Casale 10, Novara 9, Brescia 7 Virtus Bologna 4. Ogni * = 1 gara in meno. Il punto sul campionato Il campionato di calcio, sospeso dapprima per le feste natalizie, poi per la partita di allenamento di Livorno ed infine per il disgraziato incontro internazionale di Genova, ha avuto ieri una battagliera ripresa. Su tutti i campi le gare sono state incerte e combattute alla presenza dei soliti numerosissimi appassionati che pur di assistere alle gare preferite hanno sfidato ieri i rigori di una giornata siberiana Non sono mancati i risultati inattesi. Il Genoa ha saputo ottenere sull'Alessandria un netto successo che gli consolida il primato del girone A. Degna di nota la vittoria riportata dalla Sampierdarenese sul Casale e la nuova affermazione che la Virtus ha saputo conquistare nella non facile partita disputata contro il Novara. In classifica il Genoa rimane il netto favorito del girone A. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone A

Genoa CFC - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)

RETI:

39. Moruzzi [Ge] , 42. Catto [Ge]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Lauro Armando, Tosini Oreste, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario Corrado

All.: Révész Béla

Formazione avversaria

GENOA CFC: De Prà, Bellini, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Neri, Sardi (II) Enrico, Catto, Moruzzi, Bergamino (I) Augusto. All.: Garbutt William

Arbitro: Trezzi Rigoletto (Milano)

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Girone A

Genoa CFC - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)

RETI:

39. Moruzzi [Ge] , 42. Catto [Ge]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Costa Felice, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Lauro Armando, Tosini Oreste, Baloncieri Adolfo, Banchero (I) Elvio, Bay (I) Primo, Capra (I) Mario CorradoAll.: Révész Béla

Formazione avversaria

GENOA CFC: De Prà, Bellini, De Vecchi, Barbieri, Burlando, Leale, Neri, Sardi (II) Enrico, Catto, Moruzzi, Bergamino (I) Augusto. All.: Garbutt William

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