Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
04-03-2015 - Giornata: 31 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Torres 1903 SEF 1 - 1 (1 - 1)
RETI: 17. Iunco A.[A] 6. rig. Cerone [To]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sabato Roberto, Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Nicolao Giuseppe [79. Terigi Leonardo], Vitofrancesco Ferdinando, Obodo Kenneth, Marconi Michele [21. Germinale Domenico], Valentini Michele, Iunco Antimo [67. Picone Giuseppe] A disp.:Casula Leonardo, Gentile Marco, (P) Poluzzi Giacomo, Zarmanian Lorenzo All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
TORRES 1903 SEF: Testa, Aya, Ligorio [55. Foglia], Cerone, Marchetti, Migliaccio, Imparato, Pettermann, Scotto [69. Maiorino], Marinaro [82. Bottone], Baraye. A disp.: Costantino, Schiavino, Bonaiuto, Colombi. All.: Bucchi Christian

Arbitro: Pelagatti Riccardo (Arezzo) [Novellino, Lombardi]
Note
Giornata di campionato anticipata dalla Lega dal programmato 25 marzo causa impegni della Nazionale. Ammoniti: 5. Nordi [A], 15. Cerone [T], 65. Obodo [A], 67. Iunco [A], 78. Germinale [A], 82. Picone [A]. Angoli: 4-3. Recuperi: 2.+ 5. Spettatori: 2.400 (1.530 paganti, 764 abbonati) Serata fresca. Terreno in discrete condizioni. Inizio gara ore 20.30.

Commento
L’Alessandria per continuare la marcia in classifica, la Torres per riscattare l’opaca prova contro la Giana Erminio e tenere lontana la zona play out: i presupposti per assistere a una partita gradevole c’erano tutti, ma le due squadre hanno, in parte, tradito le attese e hanno dato vita a una contesa povera di contenuti tecnici, che si è conclusa con una spartizione della posta in palio, decisamente più gratificante per i ragazzi di Mister Bucchi, anche se i Grigi conservano il primato, in coabitazione col Pavia, grazie al capitombolo del Novara sul campo del Como. Le due reti, che hanno fissato l’1 a 1 finale, sono state realizzate nella parte iniziale della gara: al 6′ Cerone (ex grigio con Vatta e Milani) ha sbloccato il risultato, trasformando un rigore concesso per un fallo di Nordi su Baraye, lanciato da Petermann. Subito il contraccolpo psicologico, i padroni di casa hanno tardato a reagire, ma hanno trovato il jolly, al 18′, con una giocata personale di Iunco, abile a controllare un pallone al limite dell’area, girarsi e trafiggere Testa, apparso non esente da colpe nell’occasione, con un destro potente e fulminante. Da quel momento in poi, i rossoblù hanno badato soprattutto a contenere le iniziative degli avversari che, prima dell’intervallo, si sono resi pericolosi con due conclusioni di Vitofrancesco. Il copione della gara non è cambiato nella ripresa, caratterizzata da una, seppur sterile, supremazia territoriale dei Grigi, i quali hanno sfiorato la segnatura, al 63′, con Valentini, la cui conclusione da posizione favorevole è stata respinta da Testa. Nei minuti finali, una conclusione di Mezavilla e una deviazione goffa di Cerone hanno fatto gridare al gol il pubblico della “Nord”. Il risultato è rimasto invariato fino al termine della contesa e la Torres ha lasciato il Moccagatta, campo in cui ha scritto una delle pagine più belle della sua storia, con un punto tutto sommato meritato. Per la sfida a Pordenone l’emergenza è aumentata: Marconi si è fermato toccandosi l’interno coscia, sintomo un problema muscolare, mentre Germinale ammonito sarà squalificato (era in diffida). Di positivo ci sarà il rientro di Rantier. In sala stampa Così Mister D’Angelo: “Avremmo meritato la vittoria. È comunque un punto molto importante, la Torres si è solo difesa. Comunque ho fiducia nella rosa, questo è un gruppo importante e questa sera siamo primi in classifica: nelle prossime dieci domeniche daremo battaglia”. Guazzo reintegrato? Ancora D’Angelo: “E’ una decisione del presidente, lui solo può rispondere. Matteo ed io ci siamo chiariti”. Valentini sulla sua ghiotta occasione da rete: “Pensavo che il portiere uscisse a valanga”. Sosa: “Il rigore si può anche dare, però dobbiamo eliminare gli errori nelle azioni di ripartenza degli avversari”. Successivamente alla partita è giunta la dichiarazione del presidente Luca Di Masi: “Reintegrare Guazzo? No, non fa parte del progetto tecnico. Non cambio solo perché possiamo avere qualche defezione” (Museo Grigio) Pavia e Alessandria frenano in casa, ma restano in vetta da soli L’Alessandria non riesce ad avere la meglio sulla Torres, ma la sconfitta del Novara e il pareggio del Pavia gli permettono di rimanere in testa. A nulla è valso il predominio territoriale dei padroni di casa, che hanno risentito delle molte assenze. I sardi non hanno demeritato ribattendo colpo su colpo agli attacchi dei grigi. Alessandria subito all’arrembaggio, ma la Torres risponde con lunghi lanci alla ricerca dell’ex Scotto, in bella evidenza. E proprio su un assist di quest’ultimo per Baraye, Nordi interviene malamente atterrandolo. Il rigore è trasformato da Cerone. I padroni di casa, dopo un attimo di smarrimento, trovano però quasi subito il pareggio con Iunco che, dalla distanza, mette alle spalle di Testa. Come se non bastasse, oltre gli infortunati Sirri, Taddei, Cavalli, Mora e Spighi, e allo squalificato Rantier, al 21’ si fa male pure Marconi, abbassando il potenziale offensivo dell’Alessandria. Nella ripresa sono sempre i padroni di casa a cercare la rete della vittoria. Valentini in tre circostanze si mette in evidenza: prima si fa respingere la conclusione da Testa (19’), poi sfiora il palo (34’), quindi non arriva alla deviazione solo davanti al portiere (36’). Nel frattempo l’Alessandria deve fare a meno anche di Iunco uscito per crampi, lasciando solo Germinale in attacco. L’ultimo brivido lo corre la Torres al 46’ con Cerone che fa gridare all’autorete ma la palla termina appena sopra la traversa (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) LA B SUBITO? ‘UN ANNO GUADAGNATO’ Se il campionato finisse oggi, l’Alessandria sarebbe in serie B. «È la seconda volta che succede, la prima era stata a Venezia, dopo la vittoria all’ultima di andata. Anche in quel caso dividevamo il primo posto con altre squadre, ma per la classifica avulsa il primato assoluto era nostro». La seconda lettera del’alfabeto Luca Di Masi non la pronuncia mai, però ci pensa, eccome se ci pensa. E se dovesse succedere di arrivare così al traguardo di metà maggio come si sentirebbe l’Alessandria? Impreparata o convinta di aver guadagnato un anno? «Impreparata assolutamente noi. Caso mai la seconda soluzione: la consapevolezza di aver guadagnato almeno un anno rispetto ai programmi. Quando, in estate, abbiamo costruito la squadra, ho avuto, sempre, la convinzione di avere un gruppo molto valido in grado di lottare per le prime posizioni. Certo, un conto sono le convinzioni personali, altro è il verdetto del campo. Che, però, ha confermato le mie sensazioni. Anzi, se possibile, le ha amplificate, perché già dal ritiro e poi gara dopo gara ha avuto la conferma di un gruppo eccezionale, meraviglioso, molto coeso, in cui ognuno si mette al servizio degli altri, in cui ogni sforzo è finalizzato al risultato. Nei momenti più facili, con la rosa tutta a disposizione, ma anche in quelli più delicati, come poteva essere anche mercoledì con la Torres. E come sarà, ne sono sicuro, anche domenica a Pordenone». Novara penalizzato La notizia del deferimento del Novara (ieri anche quello del Venezia, che rischia 2 o 3 punti) non ha colto di sorpresa Di Masi. «Negli ambienti si sapeva da tempo. In alcune interviste avevo fatto cenno a ‘deferimenti e penalizzazioni’ ulteriori, in aggiunta a quelle prevedibili. Non voglio entrare a casa d’altri, se ci sono regole vanno rispettate». Il Novara sostiene che non sarà penalizzato e, al massimo, pagherà una multa, anche se rischia dai 4 ai 5 punti . «Ognuno è libero di sostenere ciò che meglio crede. Per regolamento, la Disciplinare dovrebbe pronunciarsi entro 21 giorni dal deferimento indicando l’eventuale sanzione. Sono sincero - aggiunge il presidente dell’Alessandria - vorrei che il provvedimento arrivasse più avanti possibile nella stagione e che nessuno facesse conti sui problemi altrui. I playoff sono un obiettivo alla nostra portata, ma ci sono ancora 30 punti a disposizione e ne mancano ancora molti per arrivare al primo traguardo» (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Calcio, non è da buttare via il pari con la Torres. Grigi, ora è primato vero ma c’è la grana infortuni Un pari che vale oro, e poco importa se il primato sia ancora da condividere con qualcun altro. È un’Alessandria che getta il cuore oltre l’ostacolo quella in campo contro una buona Torres. L’1-1 assicura ai ragazzi di D’Angelo il primato in classifica (in coabitazione col Pavia, che è dietro negli scontri diretti), complici la sconfitta del Novara a Como e il pari pomeridiano dei lombardi nel derby in casa col Lumezzane. Ma gli sviluppi del mercoledì, almeno fino alla serata, sono interessanti e stuzzicanti per i mandrogni. Il Pavia perde Cesarini espulso, il Novara perderà qualche punto (si dice almeno 4) perché defrito per un pasticcio e per un presunto falso documento esibito alla Covisoc. Andrebbe tutto bene, pari con la squadra dell’ex Scotto compreso, se non fosse che l’Alessandria sta perdendo i pezzi. Già al via ci sono sei assenze, poi s’infortuna Marconi e il sostituto Germinale (che si batte onorevolmente) rimedia un’ammonizione fatale. Salterà Pordenone. In attacco non c’è quasi nessuno, anzi no: ci sarebbe Guazzo, che però è fuori rosa. Un bel dilemma da sciogliere nel momento in cui le rivali scivolano su bucce di banana. Il 3-5-2 di D’Angelo tiene bene il campo, peccato per l’infilata che costa il rigore in avvio. Quanto mai propizio per non complicare i piani arriva il gol di Iunco che ristabilisce la parità. Il cambio forzato del centravanti Marconi non cambia il leit motiv della partita: grigi protesi in avanti e ospiti che raddoppiano sui portatori di palla alessandrini facendo ripartire velocemente l’azione. Gli uomini di Bucchi creano spesso superiorità numerica e Sosa e Nicolao, almeno nel primo tempo, sono altalenanti. Il primo è complice nella ripartenza del gol del vantaggio ospite, il mancino scuola Napoli spinge poco rispetto alle sue caratteristiche e Aya lo contiene senza particolari fatiche aiutato dai ripiegamenti di Imparato. Secondo tempo con entrambe le squadre molto gagliarde: si sprecano i duelli col coltello tra i denti a metà campo con la conseguenza che difetta la fluidità di manovra. I soventi cambi di campo della Torres costringono gli esterni dei grigi a ripiegare: si distingue Vitofrancesco per la sua capacità di interdire ma anche di proporsi al cross. Con le poche risorse a sua disposizione D’Angelo a ridosso della mezz’ora prova a «sparigliare» le carte: dentro il prodotto del vivaio Picone, tenuto largo a destra, con Valentini portato in avanti di una trentina di metri e Vitofrancesco più centrale. I grigi provano a saltare il centrocampo sfruttando le “spizzate” di testa di Germinale (ammonito sarà squalificato) per gli inserimenti di Mezavilla e di Valentini. La supremazia territoriale dell’Alessandria si scontra però fondamentalmente con la mancanza di un attaccante con il «killer istinct» sotto porta. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Como - Novara 1-0 Mantova - Bassano 1-2 Monza - Cremonese 1-1 Pavia - Lumezzane 0-0 Pro Patria - Pordenone 0-0 Real Vicenza - AlbinoLeffe 2-0 Renate - Giana Erminio 1-0 Sudtirol - FeralpiSalò 0-1 Venezia - Arezzo 0-0 CLASSIFICA: Alessandria, Pavia (-1) p. 54, Novara 53, Bassano 49, Como 47, FeralpiSalò 45, Real Vicenza 44, Sudtirol 40, Venezia, Renate 38, Arezzo* 37, Torres 36, Monza 34, Mantova (-3) 33, Cremonese 32, Giana Erminio 31, Lumezzane* 28, AlbinoLeffe 22, Pordenone 21, Pro Patria (-1) 18. Ogni * = 1 gara in meno. Mantova 3, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 15 reti: Bruno (4, Real Vicenza). 13: Ferretti (Pavia). 12: Maiorino (2, Torres). 11: Momente’ (3, AlbinoLeffe); Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol). 10 RETI Brighenti (1, Cremonese); Cesarini (3, Pavia). Il punto sul campionato Il turno infrasettimanale è stato negativo per le capoliste. Alessandria e Pavia non vanno oltre il pareggio casalingo (rispettivamente con Torres e Lumezzane) mentre il Novara addirittura esce battuto dal Sinigaglia di Como. I lariani ovviamente approfittano della situazione e rosicchiano due punti alle prime in classifica così come, dal canto suo, fa il Bassano che torna con i tre punti dalla trasferta al Martelli di Mantova. Una situazione di classifica che sembrava già consolidata solo tre giorni fa oltretutto con un turno di calendario che appariva favorevole a due delle tre prime, ha improvvisamente riaperto tutti i giochi. Vero è che dieci partite alla fine del campionato sono tante ma si riteneva che i sette (o più punti di margine) fossero rassicuranti.