Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2013/2014
Lega Pro 2ª Div.
15-12-2013 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Bra AC 5 - 0 (3 - 0)
RETI: 21. Viviani F.[A], 44. Scotto L.[A], 45. Cavalli G.[A], 49. Spighi M.[A], 55. Marconi M.[A]

Alessandria US 1912 Poluzzi Giacomo, Mariotti Alessio, Mora Luca [64. Sabato Roberto], Cammaroto Vincenzo, Viviani Federico, Valentini Michele, Spighi Mirco, Cavalli Gabriele [77. Romano Dario], Marconi Michele, Scotto Luigi [61. Rantier Julien], Ferrini Francesco A disp.:Caciagli Simone, Filiciotto Alberto, (P) Servili Andrea, Tanaglia Filippo All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
BRA AC: Cicioni [20. Gaia], Sillano [54. Santoni], Valeriano, Prizio, Briano, Botturi [46. Diarrà], Barbaro, Campanaro, Dalla Costa, Ferrario, Tettamanti. A disp.: Gullino, Boggione, Isoardi, Fumana. All.: Calamita Maurizio

Arbitro: Serra Marco (Torino) [Pellegrini, Marcolin]
Note
Rigore parato 33. a Ferrario [B]. Ammoniti: 22. Brotturi [B], 25. Cavalli [A], 29. Campanaro [B], 45. Valeirano [B]. Angoli: 8-6. Recuperi: 3.+ 2. Spettatori: 1.100 (594 paganti, 448 abbonati) Giornata di sole, terreno in discrete condizioni Inizio gara ore 14,30

Commento
Terza vittoria consecutiva, seconda «manita» di fila, eppure il 5-0 che l’Alessandria rifila al Bra non è troppo gradito a mister D’Angelo, che in sala stampa frena i facili entusiasmi: «Il risultato lascia il tempo che trova, giudico appena sufficiente la prova della mia squadra, solo la qualità dei singoli ha reso ampio il divario di gol». All’allenatore non sono piaciuti i rischi corsi: «Troppi quelli dopo il gol del vantaggio, la sensazione era di non essere sicuri non per demerito dei difensori, ma perché non si leggono bene le situazioni». In casa Bra, capitan Briano non cerca alibi: «Rispetto alla squasdra che aveva vinto la D un anno fa, ci sono 18 elementi nuovi, ho detto ai compagni che per noi era già un onore giocare al Moccagatta. Ci abbiamo messo impegno fino al 90’, non potevamo fare di più». Giallorossi anche sfortunati: si infortuna nel riscaldamento Isoardi e, dopo un quarto d’ora, alza bandiera bianca anche il portiere titolare Cicioni. Il sostituto Gaia non fa in tempo a sistemarsi fra i pali che Viviani lo trafigge di testa su precisa punizione di Cavalli. Al 29’ il Bra reclama a gran voce un rigore per fallo su Dalla Costa, ma l’azione è viziata su un fallo in partenza su Viviani. Gli ospiti mostrano i loro limiti, i grigi a tratti giocano con superficialità e rischiano di sbandare. Poi, però, emergono le differenze di valori: al 44’ millimetrico lancio a centro area di Cavalli per l’inserimento di Scotto che «allarga» la traiettoria del destro e insacca nonostante il disperato tentativo di Botturi. Il Bra risponde con una conclusione di Ferrario deviata in angolo da Poluzzi, con la difesa dei grigi pericolosamente imbambolata. Nel recupero, però, l’Alessandria fa tris con una perfetta punizione a giro di Cavalli. Il secondo tempo si apre (4’) col quarto gol siglato da Spighi su indecisione macroscopica di Prizio, il 5-0 arriva al 10’ con Marconi che, servito da Scotto, sigla il suo quinto gol in tre partite con una gran rovesciata. Poco dopo la mezz’ora rigore per il Bra per una trattenuta di Viviani su Dalla Costa: tiro centrale di Ferrario che Poluzzi neutralizza, per gli ospiti non arriva nemmeno la gioia del gol della bandiera. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi ) GRIGI, QUESTO "13" PAGA BENE In tre gare quasi gli stessi gol segnati nelle prime 13 partite. Ma D’Angelo vuole eliminare i rischi “Come si cambia, per ricominciare”. Sembra tagliato e cucito addosso ai Grigi questa strofa di Fiorella Mannoia. Perché i Grigi sono cambiati tanto e in fretta: cambio di gioco, cambio di testa, anche cambio di interpreti. Cambio di mentalità, da quell’eccesso di sicurezza che ti dà la convinzione di essere imbattibile, alla forza, ancora superiore, di mettersi in discussione una volta scoperto che essere belli non basta e che i belli non necessariamente sono anche i più bravi. Risultato: un bel 13, di quelli che ‘pagano’ bene, anche tanto, nel caso dell’Alessandria un balzo in avanti di sei posizioni, dal 12° posto, linea di confine tra i salvati (quasi tutti) e i sommersi della Seconda Divisione, al sesto posto, in piena “zona C unica”. Ancora troppo affollata, è vero, con distanze minime, ma esserci dentro, e con il passo e l’energia di chi ha fiducia, può aiutare a salire ancora e ampliare il vantaggio. È cambiata l’Alessandria e non è solo una questione di staff tecnico: che conta, certo, ma più di tutto è l’atteggiamento dei protagonisti, interno ed esterno, a pesare la voglia di svoltare. Poi ci sono i numeri che la raccontano, questa svolta: seconda cinquina consecutiva, e già questo è da libro dei record, perché anche negli anni epici, in cui si segnava molto, non si ricordano due goleade così ampie a distanza così breve. Tredici gol significano anche 28 totali, miglior attacco alla pari di Real Vicenza e Mantova, ma i Grigi hanno la miglior differenza reti, terza in assoluto del girone, (+11), dietro a Santarcangelo e Bassano, le prime due. È la nuova strada? Risposta, questa volta, affermativa, anche se non è ancora l’Alessandria che D’Angelo vorrebbe. «Siamo una squadra molto propositiva, ma anche questo atteggiamento va vissuto bene, imparando a leggere meglio certe situazioni per evitare i rischi che, anche con il Bra, abbiamo corso. Troppi, risultato a parte domenica non è stata certo una delle migliori prestazioni della mia gestione». Sull’attenzione al massimo, sulle leggerezze di evitare D’Angelo costruirà la settimana che porta all’ultima di andata, e del 2013, a Porto Tolle. Senza Cavalli, squalificato. «Troveremo una soluzione, in rosa abbiamo alcuni potenziali sostituti». Da Ferrini, che però è più utile nella nuova collocazione da esterno, a uno dei giovani, Tanaglia o Caciagli più di Filiciotto. E perché non Cammaroto? Lo ha fatto nel quarto d’ora finale, con il Bra, anche bene, perché non è una novità tattica, ma un ruolo già ricoperto in passato, in serie D. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI Castiglione-Pergolettese 2-2 Cuneo-Bellaria 2-1 Forlì-Delta Porto Tolle 1-0 Real Vicenza-VirtusVecomp 0-3 Renate-Bassano 1-1 Spal-Mantova 2-2 Santarcangelo-Monza 3-0 Torres-Rimini 2-0 CLASSIFICA: Santarcangelo 34; Bassano 32; Real Vicenza 29; Rimini, Spal 25; Alessandria, VirtusVecomp, Renate, Monza 24; Cuneo 22; Pergolettese, Forlì 21; Mantova 20; Delta Porto Tolle 17; Torres 15; Bellaria, Castiglione 11; Bra 5 MARCATORI: 14 reti: Alessandro (3, Real Vicenza). 12: Varricchio (4, Spal). 11: Floriano (3, Mantova). 8: Berrettoni (1, Bassano); Torri (1, Cuneo); Nicastro (Rimini). Il punto sul campionato Quinta vittoria consecutiva per il Santarcangelo che vive un momento fantastico e resta da solo in vetta dopo aver stracciato anche il Monza: è la squadra rivelazione del torneo. Alle spalle della capolista il Bassano viene raggiunto nel finale dal Renate: in gol ancora il talento Scaccabarozzi. Crolla in casa il Real Vicenza nel derby delle matricole venete: la Virtus Verona si rilancia in zona promozione. Vittorie della speranza per il Cuneo (anche una traversa per Omar Torri) e per il Forlì (sesto gol per Tonelli). Si interrompe a Sassari la scalata del Rimini: per la Torres, malgrado i continui scossoni societari, sono tre punti pesanti.La gara più attesa era quella tra le nobili Spal e Mantova e la squadra ospite, grazie al solito Simone Masini (7 reti in tutto), è riuscita a pareggiare dopo essere andata sotto di due reti. Ed è finita 2-2 anche tra Castiglione e Pergolettese, con la squadra di casa rimasta in dieci in occasione del rigore segnato da Bardelloni (espulso Dal Compare), ma capace lo stesso di rimediare. (La Gazzetta dello Sport)