Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2008/2009
Lega Pro 2ª Div.
14-06-2009 - Giornata: 1 - Como - Giuseppe Sinigaglia
Playoff Finale


Como Calcio - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 0)
RETI: 25. Facchetti [Co] , 57. Facchetti [Co] 93. Buelli D.[A]

Alessandria US 1912 Servili Andrea, D'Aniello Pasquale, Cozza Fabio, Cammaroto Vincenzo, Schettino Alberto, Motta Angelo Giovanni [81. Longhi Matteo], Mateos Aparicio Marcelo, Briano Mauro, Buglio Angelo [61. Buelli Daniele], Rosso Daniele [70. Pelatti Matteo], Artico Fabio A disp.:Ciancio Simone, (P) Cicutti Alessandro, Damonte Loris, Zappella Giuseppe All.: Foschi Luciano

Formazione avversaria
COMO CALCIO: Malatesta, Brioschi, Brevi Oscar, Goretti, Adobati, Balleri [66. Minetti], Brevi Ezio, Salvi, Kalambay, Guazzo [60. Fofana], Facchetti [90. Sehic]. A disp: Tornaghi, Rudi, Taormina, Lombardi. All. Di Chiara Stefano

Arbitro: Massa Davide (Imperia) [Marazzo, Argiento; Bolano]
Note
Ammoniti: Brevi Ezio [C], Cammaroto [A]. Angoli: 4-3. Recuperi: 1.+ 4. Spettatori: 6000 circa, incasso 57.625 euro Giornata molto calda, terreno buono Inizio gara ore 16.00

Commento
GRAZIE BUELLI. CE LA GIOCHIAMO AL MOCCA Un gol nel recupero tiene in corsa i grigi, che a Como, però, hanno giocato molto al di sotto Battuti, ma ancora in corsa. Proprio come dopo la trasferta a Olbia. E con lo stesso imperativo: fra sette giorni basterà vincere. Scusate se è poco, potrà obiettare qualcuno, ma l’Alessandria ha già fatto l’impresa una volta e da queste parti i corsi e ricorsi, storici e calcistici, piacciono molto e, solitamente, funzionano. Basterà vincere, anche con un gol di scarto: sarebbe stato quasi proibitivo o, almeno, molto difficile, se al 90’ sul taccuino fosse rimasta, alla voce reti, solo la doppietta di Luca Facchetti, grande ex, che una difesa tutt’altro che impeccabile, anzi fin troppo in confusione, ha finito per esaltare. Invece, quando il cronometro sta per completare il terzo dei quattro minuti di recupero, sul palcoscenico del Sinigaglia sale, come primo attore, Daniele Buelli. Che segna, con una finta e un tiro da attaccante vero. In curva i mille si abbracciano come se fosse la rete che manda in C1. E chissà che non lo diventi, a condizione di giocare da Alessandria, non come ieri, a lezione, troppo a lungo, dagli esperti vestiti di azzurro. La troppa fatica dei grigi Perché quella di Como non è la vera Alessandria. Non è la squadra di sette giorni fa e forse proprio per ‘colpa’ della partita di ritorno con l’Olbia. Che - come sottolinea Luciano Foschi - «ci ha portato via una dose supplementare di energie. Abbiamo speso molto, al contrario del Como, che ha avuto invece una gara più comoda e con meno pressioni con il Rodengo». Però non è certo un modo per cercare giustificazioni e non è neppure un paravento: non lo vuole Foschi e non lo vogliono i grigi che non si nascondono. Una brutta prestazione, una delle peggiori della stagione. E la conferma, una volta di più, che le leggi del calcio sono sempre vere e semplici: per vincere o, almeno, per provare a vincere, bisogna almeno tirare. L’Alessandria lo ha fatto una sola volta, in pieno recupero, e ha segnato. Avesse insistito di più, e avesse sbagliato di meno, forse l’inerzia della partita sarebbe stata ben diversa. Certo, la difesa è andata troppo spesso in affanno e ha responsabilità su entrambi i gol, e la gestione del centrocampo è stata troppo comasca, mentre in avanti il peso di un Artico a vuoto si è fatto sentire. la buona notizia è che nessuno salterà gara2: per Cammaroto e Mateos è il primo giallo, nessuno degli ammoniti ha preso il secondo cartellino. Al contrario di Ezio Brevi, che al Moccagatta non ci sarà. Non ci arrendiamo mai «Questo risultato è la fotografia esatta della squadra. Noi non molliamo mai, siamo vivi e ci crediamo anche quando gli altri, magari, ci danno già per spacciati». Così Gianni Bianchi: al gol di Buelli il presidente si è messo a saltare e a urlare, «ci siamo anche noi». In sala stampa è senza voce, ma gli resta quanto basta per dire che «quella rete premia il carattere della squadra anche sul 2-0 non molla mai e lotta. Magari in affanno, ma non si arrende. È il gol del cuore, di Buelli e di tutti noi». (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Luca Facchetti nel nome e nel segno del padre. Con un gol per tempo ha spianato la strada alla promozione in Prima divisione della sua attuale squadra contro l' ex. Così al 25' : imbeccato dall' irriducibile Balleri, che 3 minuti prima con un tiro-cross ad effetto aveva impegnato Servili in un miracoloso salvataggio, ben piazzato in area Facchetti colpisce d' esterno collo destro e infila l' 1-0 che manda in delirio il pubblico bianco-blu tornato compatto a riempire lo stadio, sensibile a non lasciarsi sfuggire l' occasione storica. Il raddoppio al 11' s.t.: da Guazzo a Balleri che smista a Brioschi, cross sul quale bucano due difensori e Facchetti insacca con un rasoterra centrale. Entusiasmo alle stelle nel pomeriggio infuocato dal sole. Un caldo che stronca. Reazione Sulle ali del doppio vantaggio il Como potrebbe triplicare. Dopo una punizione di Minetti sventata da Servili (43' ) esce Facchetti per la passerella conclusiva, fra uno scroscio di applausi come ai tempi dei Tardelli, Vierchowod, Zambrotta. Ma c' è un Buelli in agguato (47' ) per il 2-1 che modifica la prospettiva precedente. Nel nome del padre (Gazzetta dello Sport) E’ il 48' del secondo tempo, il Como sta vincendo 2-0 su un’Alessandria bruttina e spesso a disagio sulle folate dei lariani. Risultato pessimo in vista del ritorno della finale playoff, ma c’è un’ultima azione, confezionata dai nuovi entrati in casa grigia. Longhi serve Pelatti che di testa fa la sponda per Buelli, abile a eludere l'intervento di Goretti e a spedire alle spalle di Malatesta. La curva ospite esplode, è il gol del 2-1 e della speranza. La squadra di Foschi raddrizza in extremis una partita che pare segnata. La rete arriva sul secondo tiro in porta in 93 minuti: al Moccagatta ci vorrà un'altra prestazione per poter ambire alla C1, ma i segnali dall’alto paiono confortanti. Del resto, anche con l’Olbia gara 1 era stata deludente, mentre in casa la musica si era rivelata ben diversa.Al Sinigaglia le prime fasi sono di studio: prova un affondo Kalambay (palla fuori), lo imita poco dopo Artico (tiro alto). Intorno al quarto d'ora il Como cerca di guadagnare metri sfruttando l'esperienza di alcuni uomini chiave, quali Ezio Brevi, Goretti e Balleri: non corre pericoli però la retroguardia alessandrina, che patisce comunque la velocità di Kalambay sulla fascia sinistra. Ottimo Servili (21') nel deviare in corner un infido tiro cross di Balleri. Al 25' il Como passa: spiovente di Balleri dalla trequarti, Facchetti controlla in area e beffa Servili, complice un «concorso di colpa» dei centrali difensivi grigi. Un minuto dopo Rosso impensierisce Malatesta, ma il Como sulle ali dell'entusiasmo gioca meglio e mette in difficoltà i rivali, in difficoltà nella zona nevralgica del campo.Avvio di ripresa da incubo per i grigi. Cross di Brioschi dalla trequarti, respinta della difesa sui piedi di Facchetti che, con un destro a giro, batte nuovamente Servili, sorpreso dalla conclusione del numero 10 di casa. Foschi toglie lo spento Buglio per Buelli, ma l'Alessandria proprio non sembra in grado di cambiare l'inerzia della partita. Anzi, al 30' Fofana parte in contropiede, Schettino entra alla disperata in area e ferma la conclusione del giocatore di casa. Il Como legittima il doppio vantaggio con una pericolosa punizione di Minetti (43') deviata in angolo da Servili. Poi il bel gol di Buelli che tiene accesa la speranza. (La Stampa) Uno dei migliori attestati di stima per il «popolo grigio» che ha invaso Como è venuta dal presidente Bianchi e dal direttore generale Stefano Braghin: entrambi hanno voluto ringraziare i tifosi accorsi in massa al Sinigaglia ad incitare la squadra. Tredici pullman, molte macchine, almeno un migliaio di persone presenti pronte a sostenere l’Alessandria con cori, applausi ed incitamenti. In tribuna lo «spicchio» di stadio riservato ai mandrognni si è rivelato più rumoroso rispetto alla larga fetta di spalti occupata dai sostenitori di fede biancoblu. La curva lariana era zeppa di persone, ma i comaschi sono stati molto meno fantasiosi dei loro dirimpettai. Ai ragazzi di fede alessandrina va il merito di aver portato striscioni e bandiere a go-go e di aver presidiato il settore ospiti con compattezza e convinzione fino al triplice fischio. Abituati poi alle coreografie predisposte in occasione delle partite casalinghe dell'Alessandria ci si aspettava qualche cosa in più da parte dei tifosi di casa: se in campo ha prevalso il Como, a livello di tifo i grigi sono stati alla pari se non superiori, in attesa del retour match di domenica al Moccagatta quando è certo che la gradinata Nord vincerà ancora una volta la sua sfida con l'ennesima tifoseria di questo campionato. (La Stampa) Luciano Foschi non è contento della prestazione dei suoi. «Non siamo stati brillanti, forse avendo speso molte energie nervose contro l'Olbia eravamo un passo indietro rispetto al Como che, invece, aveva avuto un turno più favorevole contro il Rodengo». Foschi però pensa anche al golletto fatto e lo definisce «un pezzettino importante della sfida». Poi si concentra sull'analisi della partita: «Siamo stati in partita fino al gol, Rosso ha poi mancato il pareggio e da lì abbiamo beccato una seconda rete evitabilissima. Troppi errori, quando ci siamo sbilanciati abbiamo rischiato parecchio».Guarda avanti il tecnico laziale, consapevole che il gol segnato in pieno recupero è di importanza fondamentale: «Ma quel che più conta è la possibilità di giocarci la partita davanti al nostro pubblico - afferma -. Non dico che sarà facile, tutt'altro, anche perché se il Como ha fatto 56 punti in campionato nessuno glieli ha regalati». Sembrava che i «vecchietti» in maglia azzurra corressero più dei grigi. «Alcuni loro giocatori sono molto esperti e hanno dimostrato di avere qualcosa in più. Mi resta però la convinzione di poter ribaltare il risultato. Il Como ha meritato di vincere, noi siamo stati bravi a non prendere il terzo gol, a crederci fino in fondo ed a segnare. Restano ancora novanta minuti, magari qualcuno in più da giocare».Il presidente Gianni Bianchi sottolinea il carattere dei suoi giocatori. «Bisogna dare atto alla squadra che non ha mai mollato. Ha segnato un gol col cuore e ha lottato comunque fino al fischio finale. Sulla rete di Buelli, vorrei sottolineare che tutta l'azione del gol è venuta da giocatori poco utilizzati nell'arco del campionato, questo dimostra che siamo un grande gruppo. Poi un ultimo pensiero lo vorrei rivolgere ai tifosi che si meritano tantissimi complimenti». E' la volta del direttore generale Stefano Braghin: «Il Como ha vinto con merito, noi abbiamo avuto troppe individualità sotto tono e loro hanno sfruttato bene le loro opportunità». Il dg però vuole evidenziare il grande cuore dei grigi: «L'Orso grigio ha dimostrato che non muore mai, che ci vuole altro per ucciderlo. Il Como ha raccolto ciò che ha seminato, però noi siamo stati bravi a segnare un gol».Il mister locale Di Chiara si è lamentato dell'arbitraggio. «Beh, io ho visto un evidente fallo in area su Schettino a 5’ dalla fine: però lasciamo perdere, in fondo i nostri sono giudizi di parte». Poi Braghin si sofferma sui tifosi e sul lavoro del presidente: «Ringrazio i tifosi alessandrini per essersi mossi in mille. Bianchi ha dimostrato di aver riunito tutta la città intorno alla squadra, centrando un grande obiettivo».Fabio Artico non fa molti giri di parole. «Il primo obiettivo della settimana sarà quello di lavorare per arrivare a una prestazione diversa da quella del Sinigaglia. Per quanto mi riguarda, ho corso tanto, ma a vuoto». Il giudizio di Artico è secco, come deve essere quello di un capitano: «Una delle prestazioni più brutte di quest'anno. Domenica però l'Alessandria farà tutta un'altra partita sfruttando il fattore campo». Daniele Buelli ha segnato un gol importantissimo, lui che è l'uomo dei minuti di recupero. «Sono entrato in campo con la carica giusta, ci abbiamo provato con dei lanci come succede spesso nel finale. Per fortuna Pelatti mi ha fatto una buona sponda dopo il lancio di D'Aniello, sono riuscito a evitare l'uomo e a segnare». Rete importante anche per ritrovare slancio e fiducia. «Certo se fosse finita 2-0 avremmo avuto il morale sotto i tacchi, il gol ci ha rinfrancati. Non sarà facile ma se ripeteremo la partita contro l'Olbia sarà C1: al ritorno non dimentichiamo che giocheremo al Moccagatta e sarà tutto un altro discorso». (La Stampa) Luca Facchetti nel nome e nel segno del padre. Con un gol per tempo ha spianato la strada alla promozione in Prima divisione della sua attuale squadra contro l' ex. Così al 25' : imbeccato dall' irriducibile Balleri, che 3 minuti prima con un tiro-cross ad effetto aveva impegnato Servili in un miracoloso salvataggio, ben piazzato in area Facchetti colpisce d' esterno collo destro e infila l' 1-0 che manda in delirio il pubblico bianco-blu tornato compatto a riempire lo stadio, sensibile a non lasciarsi sfuggire l' occasione storica. Il raddoppio al 11' s.t.: da Guazzo a Balleri che smista a Brioschi, cross sul quale bucano due difensori e Facchetti insacca con un rasoterra centrale. Entusiasmo alle stelle nel pomeriggio infuocato dal sole. Un caldo che stronca. Reazione Sulle ali del doppio vantaggio il Como potrebbe triplicare. Dopo una punizione di Minetti sventata da Servili (43' ) esce Facchetti per la passerella conclusiva, fra uno scroscio di applausi come ai tempi dei Tardelli, Vierchowod, Zambrotta. Ma c' è un Buelli in agguato (47' ) per il 2-1 che modifica la prospettiva precedente. Nel nome del padre (La Gazzetta dello Sport)

Playoff Finale

Como Calcio - Alessandria US 1912 2 - 1 (1 - 0)

RETI:

25. Facchetti [Co] , 57. Facchetti [Co] 93. Buelli D.[A]

Alessandria US 1912

Formazione avversaria

COMO CALCIO: Malatesta, Brioschi, Brevi Oscar, Goretti, Adobati, Balleri [66. Minetti], Brevi Ezio, Salvi, Kalambay, Guazzo [60. Fofana], Facchetti [90. Sehic]. A disp: Tornaghi, Rudi, Taormina, Lombardi. All. Di Chiara Stefano

Arbitro: Massa Davide (Imperia) [Marazzo, Argiento; Bolano]

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