Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1955/1956
Serie B
27-05-1956 - Giornata: 32 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Taranto AS 4 - 1 (4 - 1)
RETI: 4. Manenti M.[A], 9. Albertelli L.[A], 23. Redegalli L.[A], 44. Marchetto G.[A] 22. Castignani P. [Ta]

Alessandria US Stefani Ideo, Nardi Aldo, Bosio Bruno, Russi Franco, Travia Alfredo, Bodi Luigi, Vitali Alessandro, Manenti Michele, Redegalli Luciano, Albertelli Lanfranco, Marchetto Giuseppe All.: Sperone Mario

Formazione avversaria
Taranto: Malacari; De Bellis, Ferrari; Castignani, Bordignon, Fabrello; Cuoghi, D'Amore, Veglianetti, Buonfrate, Ferrarese. All.: Perazzolo Mario.

Arbitro: Caputo Pasquale (Napoli)
Note
Infortunato: 64’ Bordignon [T]. Angoli: 7-1 (2-1). Spettatori: 1.000. Giornata estiva. Inizio gara ore 16:00.

Commento
APPLAUSI ALL'ALESSANDRIA PER IL 4-1 AL TARANTO Fischi per il pareggio di una settimana fa con la Salernitana, applausi entusiastici per il chiaro e convincente successo di ieri sul Taranto. Così, nel breve spazio di sette giorni, l’Alessandria è risalita dalla polvere all’altare, cancellando il brutto ricordo della precedente esibizione (conclusasi con uno striminzito 0-0), con 45 minuti di gioco tirato a tutta andatura, dal quale la pur solida compagine pugliese è stata travolta senza giustificazioni. È bastato infatti il primo tempo per costruire, con quattro reti ad una, la vittoria più netta del campionato alessandrino. Nella ripresa i grigi hanno tolto il piede dall’acceleratore ed hanno proseguito la gara col ritmo di un allenamento, senza tuttavia trascurare la possibilità di aumentare ulteriormente il vantaggio. Non ci sono dubbi, insomma, sulla legittimità e sulla misura del successo alessandrino. I grigi sono stati gli autoritari protagonisti della partita e i rossoblù hanno dovuto accontentarsi di una onorevole resistenza, senza poter nemmeno scalfire la sicurezza della difesa piemontese, battuta soltanto due volte – su rigore contro il Como, su punizione ieri – nelle ultime otto gare. Si è visto, nel vivo dell’offensiva alessandrina, quanto peso abbia il rendimento di Manenti: l’ex catanese ieri era in giornata-sì e finché il caldo non lo ha consigliato a «tirare i remi in barca» è stato il migliore fra i grigi per la sua intelligente regia e per la prontezza di esecuzione. Accanto alla prova convincente dell’interno destro meritano rilievo quelle di Redegalli, Marchetto e Albertelli, mentre Vitali è stato lievemente inferiore ai compagni. Nel Taranto degna di nota la prova del portiere Malacari, dei laterali Castignani e Fabrello e della giovanissima ala sinistra Ferrarese (già acquistato dalla Lazio?) che potrà fare brillante carriera se il suo temperamento alla Lorenzi non gli giocherà qualche scherzo. La cronaca. Non sono ancora passati cinque minuti che l’Alessandria si trova già in vantaggio: Vitali sulla destra controlla un pallone respinto dalla difesa avversaria e poi passa a Manenti; il numero 8 scatta palla al piede, scarta un uomo, entra in area e in piena corsa batte Malacari con un violento tiro diagonale. Al 9’ i grigi raddoppiano su punizione dal limite per fallo su Marchetto: esegue il tiro Albertelli, Malacari para ma il pallone gli sfugge e rotola in rete. Al 23’ la compagine pugliese accorcia il distacco: su punizione di seconda in area, Castignani tira sulla barriera, poi riprende e batte Stefani con un violento pallone sotto la traversa. Palla al centro e terzo goal per i grigi. La sfera da Redegalli va a Manenti, che se la «lavora», poi lancia impeccabilmente il centrattacco: Redegalli scarta un avversario, resiste alla carica di un altro e dal limite dell’area segna imparabilmente. Una effimera reazione dei rossoblù sfocia in due tiri di Ferrarese, poi al 44’ Marchetto si sposta al centro, allunga il pallone a Redegalli in posizione di estrema sinistra e poi scatta per ricevere il corto traversone radente del compagno e per deviarlo in rete di un passo. Nella ripresa occasioni sbagliate in serie dai grigi in vena di accademia, con due pali consecutivi di Albertelli al 32’ e al 38’: il primo con un pallone di testa, deviato sullo spigolo e quindi in angolo dal bravissimo Malacari, il secondo con una staffilata da fuori area che manda la sfera a stamparsi sulla traversa. Poi a 4’ dalla fine, spunta la «manina» di Ferrari a deviare un tiro di Vitali. La mancata concessione del penalty scatena proteste contro l’arbitro Caputo che tuttavia – nonostante il parere contrario del pubblico – ha diretto la gara assai bene. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 28 maggio 1956) Togliete alle squadre in campo l’assillo dei due punti e avrete, nove volte su dieci, una partita ricca di fasi di bel gioco con i ventidue contendenti decisi a far bella mostra del loro repertorio tecnico. È il caso di Alessandria-Taranto, l’andamento della quale ha finito col divertire e appassionare il migliaio di spettatori presenti al Moccagatta per la rapidità di manovra, la varietà dei temi e soprattutto, per la decisione dimostrata dagli attaccanti degli opposti campi nel concludere le azioni da gol. Il Taranto, in formazione rimaneggiata, è stato battuto con un punteggio che non ammette discussioni, ma seppure si fosse trovato fuori della lotta per la vittoria finale dopo dieci minuti di gioco, ha continuato a lottare con impegno e accanimento. Gli era di fronte, oggi, un’Alessandria viva, bella, ficcante e intraprendente all’attacco e ben amalgamata in difesa con Travia, Redegalli, Nardi, Stefani e Marchetto in splendidi condizioni di forma. Difficile, dunque, far centro con un avversario di siffatta statura. Il Taranto, persa ogni speranza di vittoria, ha badato allora a far gioco senza preoccupazioni del risultato e qui senza dubbio ha raggiunto il suo scopo. Battuti, ma non umiliati, i tarantini insomma, dei quali sono particolarmente piaciuti il solito Castignani per il perfetto controllo della palla e la dosatura dei passaggi, Ferrarese ala dei polmoni a mantice e De Bellis per la continuità di rendimento. Incerto all’inizio il portiere Malacari (rinfrancatosi poi brillantemente nella ripresa), sullo stesso piano, che non va in là di un’onesta presentazione tutti gli altri. Al fischio d’inizio, l’Alessandria si porta all’attacco e trova modo, al 1’ con Vitali e al 3’ con Marchetto, di impegnare a fondo Malacari. Al 5’ i padroni di casa passano in vantaggio: azione in tandem fra Vitali e Manenti, che quest’ultimo conclude con un tiro violento sotto la traversa. Una papera di Malacari quattro minuti dopo costa al Taranto il secondo gol al passivo. Punizione dal limite: la palla, calciata da Albertelli, finisce nelle braccia del portiere, che poi inopinatamente la lascia cadere oltre la linea bianca. Un autentico infortunio! La compagine grigia è ormai padrona della situazione e il suo attacco dà spettacolo. In contropiede, però, il Taranto accorcia le distanze. Punizione a due in area alessandrina: Fabrello tocca a Castignani che tira a gol, respinge la schiena di un difensore, ancora Castignani è pronto ad impossessarsi della sfera e a collocarla in fondo al sacco. Un minuto dopo l’Alessandria coglie il suo terzo gol con Redegalli, che parte di gran carriera, scarta due difensori e fulmina in rete con tiro imparabile. Applausi a Ferrarese per due travolgenti discese al 28’ e al 34’, che lo stesso conclude con altrettanti tiri, il primo bloccato con qualche difficoltà da Stefani, il secondo alto di un palmo sopra la traversa. Al 44’ i grigi aumentano ancor più il già cospicuo bottino: Redegalli vince un duello col suo diretto avversario, poi dalla linea di fondo crossa di precisione sui piedi di Marchetto a due metri da Malacari; tocco e gol. Ripresa in tono minore. All’inizio il Taranto minaccia la porta di Stefani e un tiro scoccato da Cuoghi per poco non va a bersaglio. Occasione sciupata da Vitali all’8’ al centro dell’area dopo che Bordignon aveva fallito l’entrata; ma si riabilita tre minuti dopo con un secco tiro al volo che manda la palla a sfiorare l’incrocio dei pali. Il predominio grigio è evidente e la difesa ospite, sconclusionata adesso a causa dell’infortunio a Bordignon, è costretta ad un durissimo lavoro di copertura. Gran balzo di Malacari al 32’ per deviare in angolo uno spiovente di Albertelli e traversa sensazionale (tiro da 30 metri) dello stesso Albertelli due minuti appresso. Ancora Malacari si fa applaudire per una sicura bloccata su un tiro di Manenti. E poi Caputo manda tutti a casa. Temperatura estiva, un migliaio di appassionati sugli spalti. Infortunio a Bordignon al 19’ della ripresa (duro colpo al ginocchio); rimane fuori campo per cinque minuti, poi rientra e si sposta ala destra, praticamente inutilizzabile. Lo sostituisce al centro della mediana Castignani. (Angelo Garavaglia, «Corriere dello Sport», 28 maggio 1956 La partita s’è risolta virtualmente dopo pochi minuti di gioco. Infatti erano trascorsi solo quattro minuti e Vitali, ricevuta l’imbeccata da Bodi, allargava velocemente sulla destra, quindi crossava al centro, sulla traiettoria piombava come un falco Manenti e al volo tirava in porta sorprendendo il portiere dei tarantini. Il fulmineo inizio dei padroni di casa mise lo scompiglio nelle file degli ospiti i quali cercarono di opporsi all’assalto dei grigi mediante un ferreo sbarramento difensivo. Ma la pressione dei piemontesi progrediva gradatamente. All’8’ calcio di punizione a favore degli alessandrini: dal limite dell’area di rigore calciava Albertelli, indirizzando in porta; Malacari effettuava la parata senza tuttavia riuscire ad arrestare la palla, che rotolava in fondo al sacco. Presi così d’infilata dal gioco veloce, ben concentrato e brillante dei piemontesi, i tarantini finivano per giostrare nel vuoto senza mai dare l’impressione di potersi scuotere e minacciare gli avversari. Al 22’ i rossoblù beneficiavano di un calcio di punizione entro l’area grigia: calciava Bordignon, Castignani raccoglieva il tiro e realizzava. Immediatamente reagivano i grigi: allungo di Russi a Vitali, che effettuava il passaggio a Manenti; questi a Redegalli il quale batteva Malacari con un magistrale tiro. I padroni di casa continuarono a mantenere il dominio del campo e quale corollario di questa loro indiscussa supremazia, al 44’ Redegalli metteva sui piedi di Marchetto una palla allettante e l’ala sinistra non si lasciava sfuggire la buona occasione, realizzando. La ripresa non cambiava il risultato poiché le due contendenti contrariamente a quanto avevano fatto nella prima fase della contesa, svolgevano un gioco assai scadente. Dei grigi il migliore in campo è stato Albertelli, seguito immediatamente da Marchetto, Redegalli, Manenti e Bodi. Del Taranto sono piaciuto De Bellis, Castignani e Ferrarese. Buono l’arbitraggio. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 28 maggio 1956) DOMENICA L'ALESSANDRIA IN TRASFERTA A MODENA Un bel finale di campionato : i grigi sono alla loro ottava partita utile consecutiva L’Alessandria domenica scorsa ha voluto cancellare la mediocre prestazione di sette giorni prima travolgendo la pur combattiva squadra tarantina, segnando quattro reti nei primi 45 minuti di gioco e giungendo così alla sua ottava partita utile. I pugliesi non erano mai stati sconfitti con scarto superiore alle tre reti ed anche sui più temuti campi avevano saputo tenere in iscacco gli attacchi avversari. Le quattro reti realizzate dai grigi sono state elaborate con pregevole fattura ed ottenute con tiri superbi. Manenti, Albertelli, Redegalli e Marchetto sono stati gli esecutori, ma i goals furono il frutto di azioni armoniose di tutta la squadra. Oltre all’ottimo gioco, v’è stato da parte dei giocatori impegno meritevole di plauso. Il pubblico ha coronato la vittoria grigia con nutriti applausi alla squadra ed agli avversari, che mai hanno rinunciato al tentativo di accorciare le distanze. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 1º giugno 1956) RISULTATI: Bari-Cagliari 1-2 (giocata il 26 maggio 1956) Catania-Messina 2-0 Como-Parma 4-1 Livorno-Palermo 2-3 (giocata il 26 maggio 1956) Marzotto-Simmenthal Monza 1-4 Modena-Udinese 0-3 Salernitana-Brescia 2-2 Verona-Legnano 2-1 CLASSIFICA: Palermo 46; Udinese 45; Como 41; Simmenthal Monza 40; Catania 39; Cagliari 36; Brescia, Verona 32; Alessandria, Legnano, Modena 30; Taranto 29; Bari 28; Messina, Parma 27; Marzotto 26; Livorno 21; Salernitana 17 MARCATORI: 22 gol: Secchi (Udinese) 20 gol: Milani (Monza) 15 gol: Baccalini (Bari) 14 gol: Bredesen (Udinese), Buzzin (Verona) 13 gol: Bretti (Bari), Erba (Parma), Ghersetich (Cagliari) 12 gol: Barbolini (Modena), Bettolini (Legnano) 10 gol: Bassetti (Catania), Caprile (Legnano), Loiodice (Monza), Regalia (Cagliari) 9 gol: Bettini E. (Como), Santoni (Como), Taccola (Livorno) Il punto sul campionato Importante vittoria, in trasferta per il Palermo che aveva rialzato la testa a Livorno in un match entusiasmante che ha regalato emozioni ai tifosi presenti sugli spalti. Tris dell’Udinese sul campo del Modena grazie a Castaldo, Fontanesi e Bredesen mantenendo i quattro punti di vantaggio sul Como capace di rifilare quattro reti al Parma: mattatore della gara Baldini, autore di una doppietta. La tripletta di Milani aveva permesso al Monza di sconfiggere, in trasferta, il Marzotto.