Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1924/1925
1ª Divisione
12-10-1924 - Giornata: 2 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Padova AC 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 80. rig. Baloncieri A.[A] 20. Vecchina [Pa]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Lauro Armando, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Ramello Vittorio, Avalle Edoardo, Baloncieri Adolfo, Cattaneo Renato, Bay (I) Primo, Gariglio (II) Corrado All.: Gonda László

Formazione avversaria
PADOVA AC: Lodolo, Barzan, Danieli, Fayenz, Fagiuoli, Girani, Monti (II) Giovanni, Monti (III) Feliciano, Vecchina, Busini (III) Antonio, Veronese. All.: Burgess

Arbitro: Dani Carlo (Genova)
Note
Angoli: 6-2 Pubblico numeroso Inizio 14,45

Commento
IL TRADIZIONALE MATCH NULLO TRA IMPLACABILI RIVALI ALESSANDRIA – PADOVA: 1-1 A un quarto d’ora dalla fine la partita sembrava perduta per i grigi. Il calcio di rigore concesso giustamente da Dani pareggiava finalmente le sorti. Molto spesso il calcio di rigore rovescia con brutale iniquità il valore sportivo di un match. Nel caso odierno, no. Il pareggio, indipendentemente dal modo col quale fu ottenuto, coronò il finale dei grigi di netta prevalenza sui bianco-rossi. Mise a nudo il difetto di fiato nei veneti e il grosso errore di tattica che, forse, costò loro la vittoria. Il primo tempo era passato segnando una chiara prevalenza dei padovani: gioco tecnicamente più bello, atleti più prestanti, più sicura attitudine nell’impostare le azioni raso-terra, dribbling sconcertante, elasticità superiore. Non è a dirsi che l’Alessandria abbia subito da lontano la superiorità avversaria che anzi Lodolo passò momenti più pericolosi e sbrogliò situazioni più delicate che non il minuscolo Cagnina. Ma si trattava di un altro tipo di gioco. Il Padova obbediva a un piano tattico e convergeva in esso tutte le sue virtù di stile ed ordine: l’Alessandria, invece combatteva. Le sue azioni erano veementi, rapide, incessanti, ma sprovviste di bussola. La prima linea, cui indubbiamente nocque l’assenza di Ferrari sostituito dal volonteroso Cattaneo, consegnò alla serrata custodia dei padovani il saettante Baloncieri. Pressochè chiuso il divo, i compagni non seppero ritrovarsi. Il Padova segnò un goal, comandò la partita, si fece anche applaudire per la varietà, la scioltezza e la maturità stilistica del uso gioco. Nella ripresa le cose cambiarono. Il Padova andò via via esaurendosi, mentre il miraggio del goal andò via via elettrizzando gli alessandrini. Si aggiunga che il Padova si diede in braccio alla illusoria tattica di chiudersi nel guscio della propria area. Fino alla mezz’ora, valendosi dell’eccellente gioco sbaragliatore di Danieli e di Barzan, riuscì ad allentare la stretta dei grigi; i grigi poi non mancarono di lasciarsi sfuggire qualche occasione preziosa … Ma la difesa padovana da organica si fece assillante, da chiara si fece confusa. Una, due melées nell’area di Lodolo furono sventate con difficoltà; in una terza Girani, addossato al palo, toccava la palla con una mano. Il gol del pareggio … Nella ripresa, dunque, il Padova perdette la sua bella omogeneità. Non seppe arginare l’aumentato spirito aggressivo degli alessandrini col contrattacco continuo e sbrigliato; ne subì la rabbiosa e splendente volontà. O rapporti di valore, tuttavia, non vennero compromessi dal pareggio che segna soltanto l’odierna equivalenza di rendimento delle due squadre. La compagine del Padova si dimostrò in possesso di un gioco tecnicamente più apprezzabile che non quello avversario. Vecchina, Fayenz, Girani compongono un triangolo di alto valore tattico. La prima linea lavora il pallone con sicurezza; Fagiuoli la innesta alla difesa armoniosamente cosicché nei suoi momenti felici il Padoca articola il gioco secondo le più brillanti regole classiche. Ma il Padova, sulla scala dei valori morali, è un gradino sotto l’Alessandria. I grigi hanno nei ranghi molti ragazzi: ma il cuore è sempre quello; è il cuore di Balon, di Carcano, di Brezzi… Si impigliano in errori marchiani. Ad esempio quello di voler spezzare il gioco avversario marcandone il giocatore. Succede che l’espediente non riesce quando, come oggi, l’avversario rende parecchi chili al suo incauto custode! Esperienza, allenamento (Gandini manca ancora di continuità), affinamento all’attacco consolideranno l’equipe destinata a sostenere, come ogni anno, del resto, un ruolo di prim’ordine nel massacrante girone B. Alessandria gioca contro sole. I prim iminuti sono a vantaggio dei grigi. Ma presto il Padova si ritrova e minaccia la zona di Cagnina. Il match è improntato a grande velocità. La pressione dei veneti dura fintanto che una eccellente combinazione Gandini, Balon, Gariglio (15’) fa rasentare al ball la rete di Lodolo. Il gioco si rovescia e Alessandria è in corner. Fugace predominio veneto. Poi con irruente energia i grigi investono l’area padovana. Al 19’ Lodolo para spettacolosamente in corner un tiro impetuoso e insidioso di Balon; la minaccia non è sventata e Lodolo blocca subito un altro shoot bruciante, La folla è tutta in piedi. La raffica è passata, La difesa padovana districa il groviglio, la prima linea si apre a ventaglio, Vecchina infila i terzini avversari e segna un goal di giustezza in magnifico stile. Gli alessandrini sembrano in preda di un getto d’acqua gelata. Il pubblico, rapito dalla bellezza e dalla fulmineità dell’azione padovana, applaude cavallerescamente. Lo scacco spegne l’ardore dei grigi. Per molti minuti il Padova ha la meglio come tecnica e come attacchi. Il Padova al 36’ ha qualche minuto folgorante. Poi il match si calma. L’Alessandria rompe la barriera del trio mediano bianco-rosso, invade l’area padovana, ma disperde i suoi sforzi per la precipitazione e l’imprecisione dei forwards. Soltanto al 43’ una vigorosa puntata di Balon trova Fagiuoli sulla linea della porta pronto a respingere di testa. La ripresa incomincia Fiotto di clamore. E incomincia la serie degli attacchi alessandrini. Il Padova si chiude per difendere molto accorto. Ma in tutta la ripresa non saranno da registrarsi parate Sensazionali. Il gioco è vivace ma i tiri in goal son oda cercarsi colla lanterna. Al 16’ il Padova disegna una bella combinazione di linea. Replica l‘Alessandria: il pallone, ben centrato da Gariglio, non è raccolto dagli avanti: e sì che Lodolo, imprudentemente, aveva abbandonato la rete! Una sgroppata di Monti II; Cagnina para in ottimo stile. Siamo alla mezz’ora di gioco. Il Padova dà i primi segni di stanchezza; perde in elasticità e ripiega. Al 35’ è in corner. Melée faticosa. La palla passa freneticamente da un piede all’altro. L’Alessandria ha bloccato l’avversario. Girani commette fallo di mano. Calcio di rigore. Baloncieri segna inviando debolmente nella rete di Lodolo che, sconcertato, neppure accenna alla non difficile parata. Esplosione di gioia. Il match ha detto la sua ultima parola. Arriva alla fine senza più nulla di notevole. Il Padova è decisamente in lottas col fiato che gli sfugge. Dani ha arbitrato da par suo: magistralmente. (La Gazzetta dello Sport – b. r.) ALESSANDRIA E PADOVA (1-1) La grande attesa per l'appassionante duello tra bianco-rossi patavini a grigi alessandrini che rappresentava la più forte attrazione del girone ha deluso la folla accorta al campo degli Orti. Il risultato pari rappresenta l'andamento della partita che ha visto alternarsi al comando delle azioni o l’una o l'altra squadra. L'Alessandria che già era incappata nel match pari di Mantova, per poco non è uscita ieri sconfitta. La vera cagione dell'insuccesso degli uomini di Baloncieri è dovuto alla deficienza dell'attacco che ha funzionato in modo desolante. La mancanza del centro Ferrari, tenuto lontano per volontà di un ex-giocatore nazionale, ha fatto si che tutto il sistema offensivo procedesse soltanto a sbalzi. La difesa stessa dei grigi non ha brillato come in altra situazioni, sì che tutta la compagine anche nei momenti di maggior impegno non è stata all’altezza della situazione. I padovani, meno aggressivi, ma più tattici e più veloci, decisi e precisi sul pallone e nelle entrate fulminee ed organiche, hanno svolto un gioco piacevole, duttile e assai minaccioso. Il loro punto, è scaturito precisamente da una di queste orditure che ha travolto le estreme linee difensive fulmineamente ed imparabilmente. Nella ripresa 1 valorosi ospiti paghi del successo ottenuto, hanno calato notevolmente ed un fallo di mano di Girani ha favorito il vigoroso ritorno offensivo dei grigi. Appena iniziato il gioco gli alessandrini si portano sotto la rete di Lodolo: ma la loro azione è slegata, è priva di un sistema preciso di attacco: respinti i grigi, i biancorossi minacciano a loro volta più ordinatamente poggiando il gioco sulle ali, Al ventesimo minuto ecco il goal padovano segnato su una fuga incontenuta di Vecchina abilmente combinata con Monti III e Busini; pallone batte sotto il palo, rimbalza nella rete ed esce fuori senza che Cagnina potesse intervenire. Nella ripresa il gioco langue alquanto: sono i grigi che tornano all'attacco, ma con meno ardore e convincimento. Al 35.o minuto in seguito ad un quinto corner per 1’Alessandria, Girani nella fretta d'allontanare il pallone lo respinge con le mani all'altezza del palo laterale: l'arbitro concede il penalty che Baloncieri con un tiro astuto tramuta in goal. È il sospirato pareggio, è la sconfitta evitata. Il pubblico enorme abbandona il campo alquanto amareggiato e deluso (La Stampa) ANCORA INCONTRO NULLO TRA ALESSANDRIA E PADOVA Il risultato pari corrisponde allo svolgimento della partita che vide l'equilibrio delle squadre. Nel primo tempo si verificò una lieve superiorità dei padovani che al 20° minuto con azione fulminea sognarono per merito di Vecchina. Nella ripresa i grigi alessandrini, incitati dal numeroso pubblico, dimostrarono una certa supremazia pareggiando con Baloncieri al 35° minuto, su calcio di punizione concesso per fallo di mano di Girani nell'arca di rigore. L'Alessandria poco mancò uscisse sconfitta, sopra tutto per l'indecisione degli attaccanti che privi di Ferraris, sostituito da Cattaneo, svolsero un giuoco slegato e impreciso. La squadra padovana completa, bene inquadrata, intrecciò un buon giuoco tecnico, con precisi, rapidi passaggi. L'Alessandria ottenne a suo favore sei calci d'angolo, il Padova due. Arbitro Dani (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) ALESSANDRIA – PADOVA 1 A 1 L’Alessandria, presentatasi in campo mancante dell’ottimo Ferrari, malamente sostituito da Cattaneo a corto di allenamento, ha deluso le aspettative del numeroso pubblico, accorso sul campo degli Orti convinto di assistere ad una partita ammirabile di tecnica e combattività ed una clamorosa vittoria dei grigi di Baloncieri. Mancante di Ferrari, la linea attaccante non fu all’altezza della propria fama. Gli innumerevoli e magnifici cross del veloce Gariglio trovavano sempre i compagni di linea in posizione arretrata, di modo che la difesa padovana non aveva difficoltà a liberare. La linea mediana, dopo un inizio brillante, si sbandò sotto la pressione degli irruenti avversari, malgrado il prodigarsi dell’infaticabile Gandini, che cercava inesauribilmente, ma invano, di turare le falle che aprivano i suoi compagni di linea. La difesa non fu brillante come altre volte: commise errori di posizione, non abbastanza sfruttati dagli avversari, e “bucò” innumerevoli palloni. In porta buono il piccolo Cagnina, a cui no né imputabile il goal segnatogli. L’inizio, fischiato dall’ottimo arbitro Dani del Genoa alle 14,45 vede gli alessandrini all’attacco. Baloncieri si impossessa della palla e passa all’ottimo Gariglio, che dopo una travolgente discesa, centra un magnifico pallone che Cattaneo si incarica di sciupare. Ancora una discesa di Gariglio, a cui fa seguito un tiro di Balon, poi la palla passa nell’area alessandrina e vi permane per qualche tempo. Le azioni padovane si susseguono veloci e sicure, interrotte da discese di Balon e Gariglio che costringono Lodolo a deviare in corner pericolosissimi palloni, finché al 25° minuto, una magnifica combinazione Vecchina – Busini III°, culmina con un potente tiro del centravanti patavino. Il pallone batte contro la facciata interna del palo trasversale ed entra in rete senza che lo scoiattolo grigio possa tentare la parata. Gli alessandrini si scuotono ed attaccano con foga, ma le loro azioni sono slegate, di modo che i diversi tentativi di Balon, Avalle, Gariglio a nulla approdano; anzi, Monti II°, avuta la palla da Fagiuoli, fugge velocemente invano ostacolato dal piccolo Capra II° e centra un bellissimo pallone che Viviano miracolosamente riesce a deviare in corner, e che lo stesso Monti s’incarica poi di sciupare. Nella ripresa il giuoco è scialbo all’inizio, ma gradatamente si ravviva. I grigi, operati alcuni spostamenti, si lanciano all’attacco e premono la difesa avversaria, che libera faticosamente. In seguito ad una carica irregolare, Baloncieri è a terra dolorante: il calcio di punizione, concesso dall’arbitro e tirato da Gandini, provoca una furiosa melée davanti alla rete di Lodolo che, pressato, riesce a deviare in corner. I patavini contrattaccano e fruiscono a loro volta un calcio d’angolo, in seguito a fulmineo tiro del nazionale Monti III° che non sorte esito alcuno; poi è Baloncieri che con una bellissima azione individuale obbliga nuovamente il magnifico portiere a deviare in corner, che tirato da Gariglio provoca una nuova e paurosa melée sotto la rete padovana. Girani, nella preoccupazione di liberare, respinge colle mani il pallone che sta per entrare in rete. Il penalty giustamente concesso dall’arbitro, è tirato astutamente da Baloncieri che segna al 40° minuto, il goal del pareggio Ancora qualche azione degli alessandrini imbaldanziti pel successo ottenuto e poi l’arbitro fischia la fine della partita, con gran disappunto dei supporters alessandrini che ardentemente speravano in un successo dei loro beniamini. (Il Calcio (Genova) del 18 ottobre 1924 – Dino Caselli) RISULTATI: Andrea Doria – Bologna 0-1 Derthona – Novara 1-1 Juventus – Spal 2-1 Pro Vercelli – Mantova 5-3 Sampierdarenese – Milan 3-2 Riposa: Livorno CLASSIFICA: Bologna p. 4, Pro Vercelli 3, Milan, Alessandria, Padova, Derthona, Novara, Juventus°, Sampierdarenese 2, Livorno°, Spal, Mantova 1, Andrea Doria 0. ° = effettuato il turno di riposo Il punto sul campionato Nel girone B, il Bologna che ha saputo superare il non facile ostacolo del campo doriano, balza solo alla testa della classifica. Seconda è la Pro Vercelli a un solo punto; seguono poi le altre già con due punti di distacco. Il Livorno ha riposato. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Padova AC 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

80. rig. Baloncieri A.[A]
20. Vecchina [Pa]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Lauro Armando, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Ramello Vittorio, Avalle Edoardo, Baloncieri Adolfo, Cattaneo Renato, Bay (I) Primo, Gariglio (II) Corrado

All.: Gonda László

Formazione avversaria

PADOVA AC: Lodolo, Barzan, Danieli, Fayenz, Fagiuoli, Girani, Monti (II) Giovanni, Monti (III) Feliciano, Vecchina, Busini (III) Antonio, Veronese. All.: Burgess

Arbitro: Dani Carlo (Genova)

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Girone B

Alessandria US - Padova AC 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

80. rig. Baloncieri A.[A]20. Vecchina [Pa]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Lauro Armando, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Ramello Vittorio, Avalle Edoardo, Baloncieri Adolfo, Cattaneo Renato, Bay (I) Primo, Gariglio (II) CorradoAll.: Gonda László

Formazione avversaria

PADOVA AC: Lodolo, Barzan, Danieli, Fayenz, Fagiuoli, Girani, Monti (II) Giovanni, Monti (III) Feliciano, Vecchina, Busini (III) Antonio, Veronese. All.: Burgess

Arbitro: Dani Carlo (Genova)

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80. rig. Baloncieri A.[A]
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