Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1924/1925
1ª Divisione
26-10-1924 - Giornata: 4 - Vercelli - Comunale Piazza Conte di Torino
Girone B


Pro Vercelli US - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)
RETI: 31. Mattuteia [Pr] , 32. Mattuteia [Pr]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Lauro Armando, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Ramello Vittorio, Avalle Edoardo, Baloncieri Adolfo, Ferrari Giovanni, Bay (I) Primo, Gariglio (II) Corrado All.: Gonda László

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Cavanna, Rocco, Bossola, Ceria, Milano (IV) Remigio, Degara, Zanello, Ardissone, Mattuteja, Rosso, Borello. All.: Commissione Tecnica.

Arbitro: Sanguinetti Sante (Genova)
Note
Angoli: 2-4 Giornata di pioggia, terreno viscido e fangoso. Pubblico molto numeroso.

Commento
IL QUINTETTO BIANCO SI AFFERMA POTENTE PRO VERCELLI BATTE ALESSANDRIA: 2-0 La squadra vercellese ha colto oggi un successo superiore all’attesa. Il risultato è fors’anco più netto di quanto non dovesse essere in base allo svolgimento della partita. L’Alessandria ha infatti per gran parte dell’incontro tenuto il pallone in campo avversario. Il che non gli ha gran che giovato poiché la sua prima fila si è dimostrata assolutamente incapace a realizzare in modo concreto il vantaggio arrecatole dal lavoro delle linee retrostanti. Per contro al quintetto d’attacco vercellese risale in gran parte, per non dire in tutto, il merito dell’odierna vittoria. I cinque uomini che l’anno scorso hanno costituito la maggior forza vercellese sono ancora in linea, con la stessa potenza di rendimento. Fusione di sforzi, intuitiva distribuzione dei compiti, velocità ed animazione sono ancora ammirevoli. Fatta eccezione per Zanello, oggi poco redditizio, il quintetto ricorda i tempi migliori; stringe le azioni in modo deciso e rapido, di finezza e di impeto. Buona pure la linea mediana, dove hanno rifulso Degara e Ceria, Milano IV, alle prese con un ruolo che è forse superiore ai suoi mezzi atletici, ha lavorato bene, prodigandosi senza posa. Non egualmente bene può dirsi della difesa estrema. La squadra grigia è perfettamente il rovescio della medaglia. Portiere coraggioso, ma oggi un po’ diminuito dal terreno fangoso. Terzini giovani, potenti e precisi; un forte centro sostegno in Gandini, aiutato dalla rivelazione Ramella, veramente buono. Zero prima fila. Reciso ma vero. Oggi a Vercelli la prima fila è stata concentrata in Baloncieri; non esisteva al suo fianco l’uomo che potesse attirare su di sé l’attenzione dell’avversario così che il “divo” rimanesse un momento smarcato. Balon ha sempre dovuto districarsi da sé dal controllo di due o più vercellesi. E gli riconosciamo il merito di aver rinunciato sovente al sogno di puntare in goal, limitandosi a passare la palla ad un compagno. Ma anche in questo caso gli altri sono stati inferiori al compito loro nel momento conclusivo dell’azione. Il solo Avalle ha operato qualche buon tiro in porta. Il match è stato di quelli che si ricordano con piacere. A respiro largo e sereno, con decisa combattività e giuoco pieno, senza soste né tentennamenti. Sempre tenuto in pugno dall’energico Sanguineti, l’incontro è stato vissuto dal foltissimo pubblico, nel quale si notavano molti alessandrini senza che un incidente venisse a turbare l’atmosfera sportiva. La partita si è iniziata con saggio dell’attacco bianco, che si dimostra subito in vena. Poi si stabilisce l’aspetto generale della partita, che è di predominio alessandrino, inconcludente però, tanto che soltanto al 17. minuto si registra il primo forte tiro di Balon, ottimamente parato da cavanna. Ardissone è costantemente sulla linea degli halves ed a tratti tutta la prima fila vercellese si stende a non più di trenta metri dalla propria porta, mentre Bossola “virgola” a tutto spiano. Quando però il quintetto scatta, si assiste al miracoloso stringere della minaccia. Lo sgobbare di Ardissone, la tenacia di Rosso, gli strappi di Borello ed il vario, intelligentissimo giuoco del puro sangue Mattuteja sanno trovare la via del goal di Cagnina. E questo se la vece brutta al 22. minuto. Bloccato un tiro di Rosso a fil di palo, tutta la muta bianca gli si stringe addosso. Si libera a stento, rimanendo a terra contuso. I dieci minuti di assoluto dominio vercellese sono così iniziati: e sono redditizi. Il primo goal arriva su centro di Borello deviato di testa da Mattuteja. Siamo al 31. minuto. Subito dopo viene il bis. La centrata di Borello provoca un breve duello Cagnina-Mattuteja. Il vercellese fa balzare il pallone dietro al portiere, lo raccoglie ed entra in porta. Ancora un tiro insidioso di Rosso deviato da Cagnina e mal raccolto da Zanello poi tutta la squadra alessandrina è all’attacco. Vercelli di difende a stento: subisce due corners, è salvata due volte dai pali, e due volte da Cavanna che blocca anche un difficilissimo pallone tagliato inviatogli da Bay. L’intero secondo tempo è impostato sullo stesso tema della superiorità alessandrina, resa sensibile dal lavoro indefesso di Gandini e di Ramella e dai rinvii potenti e precisi di Viviano. Vercelli, che nel totale subirà altri quattro calci d’angolo contro i due tirati contro la rete di Cagnina, si difende però con maggior respiro. Degara e Ceria sollevano di molto lavoro lo scoppiato Milano e Bossola, pur dando segni di stanchezza, è più preciso sul pallone. La prima fila dei grigi ha cambiato formazione senza cambiar metro: si stende ora, da destra con Bay, Avalle, Baloncieri, Ferrari, Gariglio. Notevole al 6. minuto un forte tiro di Avalle che Cavanna devia in corner, salvandosi poi a stento dalla mischia seguita al calcio d’angolo. Anche un tiro di Bay mette in difficoltà Cavanna al 24. minuto. Ma Degara riesce a più riprese a spingere all’attacco i suoi avanti, che fin qui si sono limitati a coadiuvare la difesa. Si hanno così fasi alterne, che non danno esito all’infuori di un corner per parte. Anche gli ultimi strappi di Baloncieri, che tenta disperatamente la puntata individuale, sono chiusi dalla inesorabile morsa della marcatura stretta intorno a lui. (La Gazzetta dello Sport – m.z. [Mario Zappa]) VERCELLI BATTE ALESSANDRIA (2-0) La Pro Vercelli ha riportato ieri la sua seconda vittoria nel campionato di questo aiuto. L'ha riportata grazie ad un ritorno a quell'inquadratura che fece vivere alla vecchia società piemontese i migliori momenti della scorsa stagione. L'ha riportata nel primo tempo, nel periodo cioè in cui la miglior sezione di questa inquadratura, l'attacco, rifulse della luce più viva. Ogni Società italiana ha in questo inizio di stagione i suoi grattacapi per superare le difficoltà inerenti alla più efficace formazione della squadra. Dopo di aver tentennato alquanto i vercellesi han trovato come soluzione migliore quella, già data al problema nello scorso anno. Unico cambiamento: il portiere. Cambiamento che non è certo in peggio, a giudicare dalla prova di ieri. Così è che l'undici ex-campione presenta, insieme ad una fisionomia già nota, anche virtù e difetti già conosciuti. Fra le virtù va indicata in primo luogo l'efficacia della prima linea. Quest'avanguardia, quando è al completo, cioè quand'é formata da Zanello, Ardissone, Mattuteia, Bosso e Borello è degna di ogni rispetto. Altri attacchi italiani possono esser complessivamente più stilisti, altri aver elementi dotati di maggiori pregi tecnici: pochi sono cosi potenti. Ieri la prima linea vercellese non lavorò che nel primo tempo, quello in cui l'incontro visse i suoi momenti più interessanti. Ma ciò fu sufficiente per rivelare la sua forza. Alla ripresa la linea fece vacanza, quasi. Qualche uomo arretrò in difesa, qualche altro si sbandò. Mattuteia solo rimase fedele al suo compito ed al suo programma. Egli è ritornato l'uomo che era al principio della scorsa stagione. Una ferita lo aveva tolto dalle lotte del campionato nell'inverno passato. Stride un po', al cospetto di una simile impostazione di attacco, l'incertezza della difesa. Bossolo alterna a momenti buoni dei periodi di incertezza inquietanti e Rocco è giovane. Materia buona, ma greggia. Dei mediani, Ceria è il solito ragazzo senza mezzi fisici ma dotato di volontà ed abnegazione ad usura, e Degara fu ieri, nel secondo tempo, il più preciso. Milano IV è una figura un po' evanescente. Lavora, sostiene e lotta, ma non ha una personalità, non imprime al giuoco un carattere proprio nè in attacco nè in difesa. L'Alessandria ha ogni ragione di esser poco contenta della prova di ieri, oltreché per il risultato, anche per il giuoco svolto. Gli alessandrini sono, per consuetudine, una delle squadre nostre più pronte a mettersi in buone condizioni ad ogni inizio di stagione. È quindi un po' una anomalia l'incertezza di ieri. La squadra mostrava come una mancanza di velocità, d'ordine e di piani concreti. Anche nel secondo tempo, quando i grigi stettero a lungo all'attacco, pareva che una nebbia sempre più densa venisse ad offuscare le loro idee tecniche di mano in mano che s'avvicinavano all'oggetto dei loro sforzi. Non c'era forza penetrativa nell'area di rigore. Con Baloncieri ancora dolorante per una ferita riportata contro il Padova, con Gandini che fu al disotto della forma dimostrata in questi ultimi incontri, la squadra si resse nel senso che non s'arrese mai: combattè, contrattaccò, si difese, mostrò la buona classe di parecchi elementi, ma non impressionò per il carattere del suo giuoco collettivo. Anche se l'Alessandria avesse segnato nel primo tempo, come doveva, quando il pallone colpì il palo, anche se avesse pareggiato nel secondo, come poteva, quando la difesa vercellese tentennava e s'aggrovigliava, questa impressione di incertezza sarebbe rimasta. La prova di ieri non va presa come un indice della forza dei grigi. L'Alessandria sa giuocare in modo molto migliore di quanto ci abbia dato a vedere a Vercelli. La storia dell'incontro. Pubblico molto numeroso, la solita gran massa vercellese, ma meno rumoroso e meno nervoso che in occasione di altri incontri si simile importanza. Pioggia all'inizio ed alla fine, con un giudizioso intervallo durante periodo centrale della gara. Terreno viscido e difficile. I vercellesi presero subito l'iniziativa degli attacchi, dando buone occasioni di lavoro alle due ali. Dopo un quarto d'ora di giuoco gli alessandrini diedero l'impressione di aver ristabilito l'equilibrio delle azioni, con una serie di avanzate poggiate di preferenza su Gariglio. Ma subito dopo l'attacco dei bianchi sfoggiava tutta la sua potenza, dominando in modo netto la situazione. Al 31.o minuto Borello, dopo una bella combinazione sulla sinistra centrava a mezza altezza. Mattuteia coronava l'opera deviando colla testa nell'angolo destro un pallone a cui la bassa portata di braccia di Cagnina non permetteva di arrivare. Un minuto più tardi, lo stesso Cagnina aveva un attimo di indecisione nell'uscir incontro ad un pallone rimbalzante, di non soverchia difficoltà: e lo stesso Mattuteia afferrava l'occasione che il caso gli offriva, e mandava la palla nella rete sopra la testa del piccolo portiere. La storia dei punti segnati è tutta li. Negli ultimi minuti del primo tempo, l'Alessandria vedeva un centro della sua ala destra rimbalzare dal palo. Subito dopo otteneva un calcio d'angolo. Su di esso il palo ancora, respingeva un bel colpo di testa di Ferrari. L'Alessandria avrebbe dovuto segnare in quest'occasione. Dopo il riposo, l'attacco vercellese perdeva la sua bella compattezza ed irruenza. Principalmente Bosso e Ardissone ne attardavano le azioni con una posizione costantemente arretrata. L'iniziativa dell'attacco passava ai grigi. Ma per quanto essi riuscissero a mantenersi con predominio nella metà campo avversaria, per quanto persistente fosse il loro assedio, lo stile era così poco pratico che l'impressione di segnare essi non la diedero in realtà che una volta sola. Avalle, passato mezz'ala destra, riceveva un passaggio in avanti così preciso e giudizioso che veniva a trovarsi solo a lato della porta in eccellente posizione. Egli sparava forte e preciso verso l'angolo sinistro ma Cavanna rispondeva con una parata magnifica, la più bella della giornata, che deviava la palla a lato. Sul calcio d'angolo, il pericolo veniva allontanato. In questo secondo tempo chi si distinse fu Viviano, un terzino che richiamò l'attenzione per la bella sicurezza sul pallone e per l'intelligente senso della posizione. Peccato che i suoi rimandi pecchino un po' spesso in lunghezza, servendo così più ai difensori avversari che ai proprii attaccanti. Nella ripresa, gli alessandrini modificarono la formazione del loro attacco, passando Baloncieri al centro. Bay all'ala destra e Ferrari alla mezz’ala sinistra o Avalle alla mezz'ala destra. (La Stampa - Vittorio Pozzo) LA PRO VERCELLI VITTORIOSA SULL’ALESSANDRIA Vi era molta attesa nel campo vercellese per l'incontro odierno, sembrava che i bianchi, non ancora sistemati nella difesa dopo la sconfitta di Livorno. non potessero sopportare onorevolmente l'urto del forte squadrone di Alessandria e perciò l'attesa era accompagnata da un po' di timore. L'esito dell’incontro si presentava incerto, minaccioso, per i bianchi campioni. Malgrado cadesse una pioggia leggera, accorse un pubblico numeroso. L'Alessandria, col calcio di invio, si portò subito nell'area dei bianchi che reagirono però prontamente ricacciandoli alla difesa della loro porta. Mattuteia al 6° minuto sfiorò ripetutamente il palo della porta alessandrina: poi fu Baloncieri che minacciò la porta vercellese con un forte tiro sventato da Cavanna. Il giuoco veniva quindi ripreso dai bianchi. Ardizzone e Borello tentarono ripetutamente la via dei goal, ma l'onore di segnare spettò a Mattuteia il quale, al 30° e 31° minuto, raccogliendo molto bene due entrate di Borello, le rovesciò in porta con precisi colpi di testa, ottenendo i due punti vercellesi, gli unici della giornata. Il doppio successo diede luogo, a esplosioni di gioia nel campo vercellese e rinfrancò i bianchi. Ma in pari tempo, spronò l'Alessandria ad evitare l'incombente netta sconfitta. Cosi i grigi si strinsero sotto la porta vercellese ottenendo due corners; però non riuscirono a segnare. La ripresa si inizio ancora con prevalenza dei grigi. i quali ottennero subito altri due corners e al 5° minuto obbligarono Cavanna che difese strenuamente la porta vercellese, a salvarsi ancora In calcio d'angolo. Ma. come già nel primo tempo, furono poi ancora i bianchi a dirigere prevalentemente il giuoco e a mantenersi all'attacco, sebbene più nessun punto venisse segnato. Causa del non aumentato punteggio vercellese fu Zanello che sbagliò a due passi dalla porta e la prima litica vercellese in generale che non era nella migliore giornata, Oltre al portiere Cavanna e Mattuteia, dei vercellesi fecero bene i mediani Ceria, Milano e Degara. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) PRO VERCELLI BATTE ALESSANDRIA 2 A 0 Finalmente la Pro Vercelli si è presentata domenica nella formazione reclamata da un po’ di tempo dai numerosi supporters che con ansia seguono le vicende di questo campionato. Finalmente la ritardataria Commissione Tecnica ha veduto che quella è l’unica buona soluzione. Speriamo sia definitiva. Borello – Ardizzone – Milano – Rocco sono ritornati ad occupare i ruoli che già tenevano nella passata stagione ed in seguito a ciò, la squadra vercellese lavora, se non ancora perfettamente, certo con forza, con brio, con efficienza. La prima linea è potente, ha velocità, slancio persistenza e ben lo sa il valoroso Cagnina che domenica è stato chiamato ad un duro e faticoso lavoro. La linea mediana potrà fare assai bene. La difesa con maggior allenamento sarà di valido aiuto alla squadra. L’Alessandria pur essendo una grande squadra è mancata alla prova per il giuoco poco redditizio degli attaccanti. Solo Balon, benché guardato in modo perfetto da Degara, ha saputo creare qualche imbarazzante situazione al promettente Cavanna. I grigi mancano di forza penetrativa nell’area di rigore. Ottima invece la difesa, dove Cagnina emerge per le sue parate spettacolose e precise. I goals vennero segnati nel primo tempo per merito di Mattuteia. (Il Calcio (Genova) del 1 novembre 1924 – A.D.) RISULTATI (3ª giornata) Bologna – Spal 3-1 Livorno – Pro Vercelli 4-1 Mantova – Sampierdarenese 1-1 Milan – Derthona 3-2 Novara – Juventus 1-1 Padova – Andrea Doria 6-1 Riposa: Alessandria CLASSIFICA: Bologna p. 6, Milan, Padova 4, Pro Vercelli, Novara, Juventus°, Sampierdarenese, Livorno° 3, Alessandria°, Derthona, Mantova 2, Spal 1, Andrea Doria 0. ° = effettuato il turno di riposo Il punto sul campionato Terza vittoria del Bologna che si mantiene a punteggio pieno. Alle sue spalle si installano Milan e Padova che superano la Pro Vercelli battuta a Livorno. I bianchi sono affiancati in classifica da Novara e Juventus che hanno diviso la posta nello scontro diretto, dalla Sampierdarenese e dallo stesso Livorno. In coda ancora a zero punti l' Andrea Doria. RISULTATI (4ª giornata) Andrea Doria – Livorno 1-0 Juventus – Milan 5-3 Novara – Mantova 3-1 Sampierdarenese – Derthona 1-0 Spal – Padova 1-1 Riposa: Bologna CLASSIFICA: Bologna° p. 6, Padova, Pro Vercelli, Novara, Juventus°, Sampierdarenese 5, Milan 4, Livorno° 3, Alessandria°, Derthona, Mantova, Spal, Andrea Doria 2. ° = effettuato il turno di riposo Il punto sul campionato Nel girone B dove il Bologna mantiene il primo posto nonostante la giornata di riposo, si sono avute lotte interessanti. La principale quella di Vercelli fra Alessandria e Pro Vercelli si è chiusa con un promettente successo dei bianchi vercellesi, che dopo l'aspra sconfitta di Livorno, sembrano un po' rimessi sulla giusta, via che pareva quest'anno già smarrita. Per il riposo del Bologna la squadra di Vercelli si vede ora nella classifica, ad un solo punto dalla più temuta rivale. Il distacco è quindi minimo e tale da consentire una non difficile ripresa. Basta che i giovani vercellesi sappiano, eliminando i contrasti, ritrovare nella cordiale riunione delle loro energie quella elevatezza morale che formava la principale forza dei bianchi campioni di un tempo non ancora dimenticato. A dividere nella classifica il secondo posto con la Pro Vercelli, si trova ora col Padova e col Novara, anche inaspettatamente la Sampierdarenese che ha saputo domare i giovani promettenti elementi del Derthona. La Reggiana, per la prima, volta su terreno avversario dopo i clamorosi successi ottenuti contro l'Hellas e l'Internazionale, non ha saputo convincere del tutto sulla sua reale efficienza non tanto per l’onorevole risultato nullo conseguito, quanto per le vicende dell'incontro che, a quanto pare, hanno rivelato una buona superiorità cremonese. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Pro Vercelli US - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)

RETI:

31. Mattuteia [Pr] , 32. Mattuteia [Pr]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Lauro Armando, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Ramello Vittorio, Avalle Edoardo, Baloncieri Adolfo, Ferrari Giovanni, Bay (I) Primo, Gariglio (II) Corrado

All.: Gonda László

Formazione avversaria

PRO VERCELLI US: Cavanna, Rocco, Bossola, Ceria, Milano (IV) Remigio, Degara, Zanello, Ardissone, Mattuteja, Rosso, Borello. All.: Commissione Tecnica.

Arbitro: Sanguinetti Sante (Genova)

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Pro Vercelli US - Alessandria US 2 - 0 (2 - 0)

RETI:

31. Mattuteia [Pr] , 32. Mattuteia [Pr]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Viviano Andrea, Lauro Armando, Capra (II) Giuseppe, Gandini Giuseppe, Ramello Vittorio, Avalle Edoardo, Baloncieri Adolfo, Ferrari Giovanni, Bay (I) Primo, Gariglio (II) CorradoAll.: Gonda László

Formazione avversaria

PRO VERCELLI US: Cavanna, Rocco, Bossola, Ceria, Milano (IV) Remigio, Degara, Zanello, Ardissone, Mattuteja, Rosso, Borello. All.: Commissione Tecnica.

Arbitro: Sanguinetti Sante (Genova)

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