Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2014/2015
Lega Pro
08-03-2015 - Giornata: 28 - Pordenone - Ottavio Bottecchia


Pordenone Calcio - Alessandria US 1912 0 - 1 (0 - 1)
RETI: 20. Mezavilla A.[A]

Alessandria US 1912 Nordi Emanuele, Sosa Cristian, Sabato Roberto [65. Terigi Leonardo], Morero Santiago Eduardo, Mezavilla Adriano, Mora Luca [74. Nicolao Giuseppe], Vitofrancesco Ferdinando, Obodo Kenneth, Valentini Michele [70. Spighi Mirco], Rantier Julien, Iunco Antimo A disp.:Casula Leonardo, Guerci , Picone Giuseppe, (P) Poluzzi Giacomo All.: D'Angelo Luca

Formazione avversaria
PORDENONE FC: Careri, Salvadori, Placido, Fortunato, Fissore, Bertolucci, Simoncelli, Migliorini Andrea [80. Ravasi], Maccan, Franchini, Maracchi [39. Mattielig]. A disp.: Bazzichetto, Ghinassi, Migliorini Gianluca, Panzeri, Gatto. All.: Rossitto Fabio

Arbitro: Baroni Niccolo (Firenze) [Cecconi, Raspollini]
Note
Espulso: 42. Simoncelli [P]. Ammoniti: 27. Simoncelli [P], 31. Valentini [A], 56. Salvadori [P]. Angoli: 7-3. Recuperi: 2.+ 3. Spettatori: 1.000 (737 paganti, 120 abbonati). Inizio gara ore 14.30 Giornata di sole, terreno in discrete condizioni.

Commento
Niente da fare dunque per il Pordenone contro la capolista Alessandria, che s’impone di misura al “Bottecchia” grazie a una rete di Mezavilla al 21′ del primo tempo, colpo di testa da distanza ravvicinata sugli sviluppi di un calcio d’angolo. Ha da recriminare la squadra di Rossitto, per l’occasionissima sciupata in avvio da Simoncelli sullo 0-0 e per quella non concretizzata da Maccan, sempre nel primo tempo, sullo 0-1. Poco prima dell’intervallo Pordenone in dieci uomini per l’espulsione dello stesso Simoncelli, che cerca di “vendicare” la gomitata in faccia subita da Maracchi per opera di Mezavilla. Poche emozioni nel secondo tempo. I Grigi centrano così la nona vittoria in trasferta, record assoluto del campionato, a pari merito con la Salernitana, e continuano a mantenere il primato in classifica. Da soli però, visto che il Pavia è stato costretto al pareggio ad Arezzo. Ora al secondo posto, distaccato di una lunghezza, c’è il Novara, che ha regolato 3-0 il Venezia. Ma sugli azzurri pende la spada di damocle del deferimento per illeciti nella gestione amministrativa, che potrebbero generare penalizzazioni proprio in classifica. Il gol Alessandria in vantaggio al 20′: Sosa mette in area un rinvio della difesa neroverde, si infila Mezavilla tra i due centrali difensivi e insacca per l’1-0 grigio. Mister Luca D’Angelo intervenuto in sala stampa nel post-partita, ha dichiarato: “Abbiamo giocato un ottimo primo tempo avendo il predominio del gioco. Nella ripresa invece, siamo stati messi sotto dal Pordenone che ricercava seppur in dieci il pareggio ed abbiamo fatto fatica a risalire per cui abbiamo pensato a portare a casa i tre punti controllando la gara. Non ho visto l’episodio del fallo di Mezavilla su Maracchi per cui non posso giudicare, ma conosco il mio giocatore e credo che sia stato fatto tutto in maniera involontaria. Temevo questa trasferta in quanto è una squadra totalmente diversa rispetto a quella incontrata all’andata. Usciamo dal ‘Bottecchia’ con tre punti pesanti“. Così si ì invece espresso il tecnico del Pordenone Rossitto: “Il pugno e non la gomitata di Mezavilla ha deciso la partita. Oltre che aver fatto male a Maracchi, e mi dispiace tanto, ha anche alterato i valori del campo; l’episodio ha deciso il match. Credo si sia trattato di un gesto antisportivo, bruttissimo. Comunque parliamo della partita e che oggi non abbiamo subito tiri in porta; le vere occasioni da gol le abbiamo create noi, ne ricordo almeno tre nitide. Peccato perchè in dieci abbiamo giocato veramente bene mentre loro hanno approfittato solo di un unico svarione da parte nostra. Ripeto, peccato, forse il pareggio sarebbe stato più giusto anche se a vederla meglio la vittoria poteva stare stretta anche a noi. Forse nel primo tempo eravamo troppo nervosi e nella ripresa, ormai costretti in dieci, seppur creando non siamo riusciti a pareggiarla. Aspettiamo adesso di smaltire fatiche e rabbia e ripartiamo ancora più carichi di prima”. (Museo Grigio) TANTA SOFFERENZA MA TRE PUNTI ANCHE A PORDENONE Un’occasione, un gol La cinica Alessandria saluta le rivali e allunga Primi da soli. Con la nona vittoria in trasferta ottenuta di misura (1-0) a Pordenone, i grigi staccano Pavia e Novara condividendo con la Salernitana il record di vittorie esterne in tutta la Lega Pro. Soffrono tantissimo in Friuli gli uomini di D’Angelo, nonostante l’uomo in più per oltre un tempo: «Siamo una squadra da battaglia» dirà Mora (uscito per crampi) a fine partita. L’Alessandria priva di un centravanti vero cerca altre soluzioni e ha il merito di capitalizzare l’unica chance in area, mentre il Pordenone deve recitare il «mea culpa» per aver fallito un paio di occasioni nitide nel primo tempo. Per 45’ Obodo gode di parecchia libertà e prova a dettare i ritmi. I neroverdi lasciano fare, ma appena catturano palla sono micidiali nelle ripartenze, tant’è che i grigi almeno tre volte prendono l’imbarcata in inferiorità numerica. Fatica a sinistra la formazione mandrogna quando Maccan si allarga e gli arriva a supporto Franchini. Di contro, sul versante offensivo alessandrino, Vitofrancesco è sempre largo a destra ma spesso predilige il cross dall tre-quarti e non cerca l’uno contro uno su Placido. Dopo il gol di Mezavilla e l’uscita del sanguinante Maracchi per un colpo in mischia (i padroni di casa sostengono un pugno dello stesso Mezavilla, ma D’Angelo dirà «i ragazzi parlano di un blocco ruvido, ma nessun gesto antisportivo»), Simoncelli compie una sciocchezza.Già ammonito, si fa cacciare per un fallo netto a metà campo e permette ai grigi di giocare in superiorità numerica il finale di primo tempo e l’intera ripresa. Un vantaggio che la capolista sfrutterà appieno. Nel secondo tempo, Franchini concede meno metri a Obodo e i padroni di casa non patiscono l’inferiorità numerica, ma l’Alessandria «tira le riga» e non fa passare nessuno. «Però non siamo mai risaliti, rispetto ad altre prestazioni in trasferta abbiamo compiuto un passo indietro» ammetterà D’Angelo. Spingono sulle fasce i neroverdi di casa e Bertolucci si sgancia bene sulla sinistra, ma la retroguardia ospite giganteggia. D’Angelo si cautela con i centimetri di Terigi (che entra per Sabato) e il Pordenone non crea patemi d’animo a Nordi, che comunque merita la palma del migliore per la parata determinante su Maccan poco dopo la rete di Mezavilla. «Ho letto le sue intenzioni, mi sono buttato dalla parte giusta e ho intercettato il tiro» dirà il numero uno dei grigi descrivendo l’intervento salva risultato. E’ un altro degli episodi chiave: l’Alessandria capolista è un gruppo magari non bello ma compatto e con singoli capaci di fare la differenza. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Mezavilla, che testa E ora l’Alessandria tenta la fuga per la B D’Angelo vince nonostante i tanti infortuni Il Pordenone resta in 10 e si deve arrendere L’Alessandria incerottata vìola il fortino Bottecchia –dove il Pordenone non perdeva dal 7 dicembre (con il Monza) – e riprende a vincere (sei successi nelle ultime sette partite) volando solitaria in vetta dopo il pareggio del Pavia ad Arezzo. I padroni di casa, la cui porta era inviolata da 270’, seppur in dieci per un tempo a causa dell’espulsione di Simoncelli, creano gioco, ma falliscono due gol confermandosi poco cinici in fase offensiva. Il gol della vittoria, di testa, è di Mezavilla, che poi a fine primo tempo si scontrerà con Maracchi (8 punti al labbro) in un episodio dubbio in area. Il tecnico dell’Alessandria, D’Angelo, a fine gara ha detto: «Nel primo tempo abbiamo giocato bene. Eravamo in emergenza, ma grazie allo staff abbiamo recuperato Mora e Spighi. Iunco sta migliorando». Nordi ha stregato Maccan a tu per tu evitando il pareggio: «Ho letto bene le sue intenzioni». Il commento di Mora: «Dopo il vantaggio abbiamo difeso, forse non siamo belli da vedere, ma questa strategia ci da ragione» (Gazzetta dello Sport - Nicola Pilotti) DA SOLI, SOPRA TUTTO E TUTTI: E' IL PRIMATO DELLA SQUADRA DI D'ANGELO ‘Si vince con il contributo di tutti. Grazie anche a chi è fondamentale nell’ombra’ Primato solitario. Non accadeva da molti anni. Neppure nell’anno degli spareggi con Sarri in panchina, perché allora c’era il Gubbio a fare corsa solitaria verso la B. Adesso c’è equilibrio, ma davanti a tutti ci sono i Grigi. Più forti dell’emergenza, più forti della fatica, più forti anche degli avversari che, contro l’Alessandria, provano a trasformarsi. Il primato della squadra: è il concetto forte, che anche Luca D’Angelo trasmette nella giornata in cui, sul piano del gioco, l’Alessandria fa un passo indietro, «soprattutto nel secondo tempo, quando non siamo riusciti a sfruttare la superiorità numerica. In altre partite, quando siamo passati in vantaggio, abbiamo gestito meglio, provando ancora a creare. A Pordenone non ci siamo riusciti, anche per merito della pressione degli avversari - spiega il tecnico - E, certo, sul piano strettamente del gioco, è stato un arretramento. Non, però, su quello dell’impegno e della determinazione». Il primato della squadra, dunque: tutta, compreso lo staff medico, perché i recuperi dei giocatori, guadagnando qualche giorno, spesso sono punti per la classifica. Persone che, spesso, restano dietro le quinte, e che hanno ruoli cruciali. «Grazie ai dottori Polla e Gentili, ai massofisioterapisti Ciclista e Capocchiano che hanno rimesso in piedi, e bene, Mora e Spighi. Si gioca di gruppo, si vince tutti insieme». Lo ribadisce, anzi lo sottolinea anche il presidente Luca Di Masi, che i tifosi vorrebbero in curva. «Profilo basso, mente libera e un gruppo inossidabile. L’unione di questi ragazzi, l’aiutarsi l'un con l’altro in partita, negli allenamenti, nello spogliatoio è la nostra vera forza. Squadra vuol dire questo e mai come in questi due anni da presidente dei Grigi mi sono reso conto quanto il gruppo possa farti vincere partite difficili e complicate e quanto l’equilibrio del gruppo non vada mai minato». Il Pavia non ci sta La classifica della Lega Pro cambierà? Il Pavia vorrebbe così: subito dopo la fine della gara ad Arezzo ha annunciato ricorso, chiedendo la ripetizione della partita per un errore tecnico dell’arbitro. Che non avrebbe espulso Carcione dopo il secondo giallo. In realtà, anche dalle cronache sugli organi di stampa locali, e non solo, nell’elenco dei cartellini gialli risultano Panariello e Carcione. L’errore sarebbe sul primo nome, documentato anche da immagini. Ma la prova tv, che anche il Pavia avrebbe invocato, in Lega Pro non è mai ammessa. Il giudice sportivo, ieri, ha rimandato ogni decisione sulla gara, per il preannunciato reclamo da parte del club pavese. Dipenderà anche da quanto scritto da arbitro e commissario nei loro rapporti. Solo in caso di ammissione di errore tecnico la partita sarà ripetuta. L’Alessandria, in attesa, è capolista solitaria (Il Piccolo - Mimma Caligaris) RISULTATI: AlbinoLeffe - Renate 0-0 Arezzo - Pavia 1-1 Como - Monza 0-0 Cremonese - FeralpiSalò 3-2 Giana Erminio - Pro Patria 1-2 Lumezzane - Bassano 0-1 Mantova - Torres 2-0 Novara - Venezia 3-0 Sudtirol - Real Vicenza 1-1 CLASSIFICA: Alessandria p. 57, Novara 56, Pavia (-1) 55, Bassano 52, Como 48, FeralpiSalò, Real Vicenza 45, Sudtirol 41, Renate 39, Arezzo, Venezia 38, Mantova (-3), Torres, Monza, Cremonese 35, Giana Erminio 31, Lumezzane 28, AlbinoLeffe 23, Pro Patria (-1), Pordenone 21. Ogni * = 1 gara in meno. Mantova 3, Pavia, Pro Patria 1 p. di penalizzazione. MARCATORI: 15: Bruno (4, Real Vicenza). 13: Ferretti (Pavia). 12: Maiorino (2, Torres). 11: Momente’ (3, AlbinoLeffe); Corazza e Gonzalez (Novara); Fischnaller (1, Sudtirol). 10: Pietribiasi (Bassano); Brighenti (1, Cremonese); Cesarini (3, Pavia). Il punto sul campionato Alessandria da sola in testa: in questo gigantesco “ciapanò” che sembra essere diventato il girone A della Lega Pro tocca ai Grigi guidare la danza: grazie alla vittoria di Pordenone e al contemporaneo pareggio del Pavia ad Arezzo i Grigi sono primi ed al secondo posto si issa il Novara che riscatta lo stop di Como battendo il Venezia. Alle loro spalle insiste il Bassano (vincitore a Lumezzane) mentre perde il passo il Como costretto allo 0-0 casalingo con il Monza. I ramarri di Pordenone sono raggiunti dalla Pro Patria che vince in casa del Giana mentre l'AlbinoLeffe fa risultato ad occhiali con il Renate. Davanti a loro per evitare gli ultimi due posti dei playout corrono Mantova, Torres, Monza, Cremonese con buon margine su Giana e Lumezzane.