Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1957/1958
Serie A
06-04-1958 - Giornata: 27 - Napoli - Vomero


Napoli AC - Alessandria US 4 - 1 (4 - 0)
RETI: 8. Brugola [Na] , 14. Pesaola [Na] , 33. Bertucco [Na] , 42. Morin [Na] 85. Vonlanthen (II) R.[A]

Alessandria US Cuman Pacifico, Nardi Aldo, Stella Elio, Snidero Cirano, Traverso (I) Luigi, Marcellini Antonio, Castaldo Ercole, Manenti Michele, Vonlanthen (II) Roger, Tagnin Carlo, Savioni Marco All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
NAPOLI AC: Bugatti, Del Bene, Posio, Morin, Franchini, Beltrandi, Di Giacomo, Bertucco, Vinicio, Pesaola, Brugola. All.: Amadei Amedeo

Arbitro: Bartolomei Severo(Roma)
Note
Inizio gara ore 15.00

Commento
L'ALESSANDRIA (1-4) NON RESISTE AL NAPOLI L'Alessandria é scesa in campo ancorandosi al catenaccio e sperando cosi di compensare la naturale Inferiorità tecnica che le derivava dall'assenza di alcuni uomini-chiave come Padroni, Giacomazzi e Vitali. I grigi hanno Insistito in questo tipo di gioco difensivo anche dopo aver subito il primo goal. Sul rendimento di Cuman i pareri saranno certamente discordi. Lo abbiamo visto infatti parare alicorni tiri veramente impossibili, mentre si 6 fatto sorprendere da due tiri da lontano: quello di Pesaola che ha fruttato il secondo goal e quello di Bertucco che è co stato il terzo. Per alcuni erano imparabili entrambi, nonostante Pesaola avesse tirato da circa 40 metri. Bertucco ha tirato da lontano anche lui, forse una ventina di metri, e il pallone s'è infilato all'Incrocio dei pali. Per noi Cuman non poteva far nulla sull'una e sull'altra palla. Come non poteva fare nulla sul l'imo goal da pochi metri segnato da Brugola, che aveva raccolto un passaggio di Vinicio tutto spostato a destra, Sul tiro di Morin Invece il portiere dei grigi è entrato con una trazione di ritardo. Ha toccato la palla ma ha Anito per deviarla egli stesso in rete. Nella ripresa, l'Alessandria ha abbandonato il catenaccio, pur tenendo Tagnin arretrato. Le cose sono andate meglio. Il Napoli attaccava in prevalenza, ma uomo contro uomo perdeva anche qualche duello. Il contropiede alessandrino sarebbe stato forse più redditizio se anche Tagnin fosse avanzato in prima linea. Invece per giungere al goal della bandiera la squadra grigia ha dovuto attendere l'86° minuto di gioco. E' stato Castaldi a raccogliere un pallone tirato da Franchini e a mettere In azione Vonlanthen, subito scattato, il quale con mezzo campo a sua disposizione ha elegantemente evitato Bugatti, uscito alla disperata, e ha messo in rete a porta vuota. (La Stampa - Ed. Sport - Ugo Jerace) DOMANI I «GRIGI » ANCORA IN TRASFERTA Ospiti a Vicenza del Lanerossi La sconfitta al « Vomero » era in programma, in relazione alla incompletezza dei reparti, ma si attendeva una prestazione più impegnativa da parte dei giocatori grigi. Durante la settimana, in previsione dell’assenza di Pe- droni e del probabile sostituto Boniardi, era stato inserito Gio- litti nel ruolo di centrosostegno, per non indebolire maggiormente la mediana, effettuando lo spostamento di Traverso. Purtroppo, a Napoli, Giolitti non ha giocato, di modo che Stella, esordiente come terzino sinistro, si è trovato dietro ad un Marcelli- ni non in perfetta forma. La retroguardia, inconsistente, si è asseragliata puerilmente in area, al punto di permettere ai Napoli di effettuare 25 tiri a rete durante i primi 45 minuti di gioco. Nella ripresa ¡’Alessandria, uscita dal letargo, non solo ha m antenuto la. rete inviolata, ma ha salvato l’onore della bandiera con Vonlanthen, meritandosi gli applausi del pubblico partenopeo. Domani l’Alessandria in trasferta a Vicenza Domani un’altra difficile trasferta attende la nostra squadra. I biancorossi, guidati dall’ex grigio Lerici, si trovano al centro della classifica, a quota 25, quindi a soli due punti di distacco dall’Alessandria che, con il Bologna e l’Inter, si contende il 6. posto in classifica, a quota 27. I vicentini hanno giocato due partite in meno sul proprio campo, nei confronti dell'Alessandria, e non nascondono la velleità di aspirare ai posti d’onore della classifica. Sul proprio campo i ragazzi di Lerici sono stati costretti due volte alla sconfitta e tre al pareggio hanno segnato 39 reti subendone 41. L’Alessandria ne ha segnate 32 e subite 31. Con la sconfitta a largo punteggio di Napoli la squadra di Pedroni si è fatta superare dal- l’Inter nel quoziente reti. Anche i neroazzurri ne hanno subite 31, ma ne hanno realizzato una in più. Per domani, si prevede il rientro di Pedroni e di Vitali, mentre lo squalificato Castaldo verrà probabilmente sostituito da Regeni, che nella partita dei cadetti contro il Como ha lasciato ottim a impressione, nel ruolo di ala sinistra. Logicamente, sul settore destro, dovrebbe trovarsi a miglior agio. Circa il ruolo di terzino sinistro, non si conosce ancora con precisione se Boniardi potrà scendere in campo: ad ogni modo, verrebbe riconfermato Stella. Giacomazzi, dopo la recente contusione, dovrà riprendersi gradualmente. Il Lanerossi, quando era sceso in Alessandria, aveva giocato a carte scoperte, ed era stato sconfitto dopo una partita incerta e di stretta misura (2-1) il risultato per noi era stato piuttosto fortunoso. (Il Piccolo - Andrea Canestri) RISULTATI: Atalanta-Verona 2-1 Bologna-Spal 0-1 Genoa- Lanerossi 1-0 Inter-Sampdoria 2-2 Lazio-Juventus 1-4 Napoli-Alessandria 4-1 Padova-Milan 3-2 Torino- Fiorentina 2-1 Udinese-Roma 1-2 CLASSIFICHE: Juventus p 43; Padova 35; Napoli 33; Fiorentina 32; Roma 30; Bologna, Inter, Alessandria 27; Lanerossi, Torino, Lazio 25; Milan, Spal 24; Udinese, Verona, Atalanta 23; Sampdoria, Genoa 20 MARCATORI 26 gol Charles (Juventus) 19 gol Firmani (Sampdoria) 18 gol Hamrin (Padova), Sivori (Juventus), Vinicio (Napoli) 14 gol Angelillo (Inter) 13 gol Da Costa (Roma) 12 gol Lindskog (Udinese) 11 gol Del Vecchio (Verona), Montuori (Fiorentina) Il punto sul campionato Calma in testa al girone e tempesta in fondo alla classifica Il trionfale galoppo della Juventus e la bella vittoria del Torino sui viola Sorprendente successo della Spal a Bologna - La squadra bianconera ha disputato a Roma ia migliore partita del suo campionato - Ve squadre genovesi appaiate in coda al gruppo ove la situazione appare sempre più intricata Giornata franca e serena per 16 due squadre torinesi, malgrado i rovesci d'acqua che si sono scatenati qua e là su tutto il Paese. La Juventus ha consolidato la sua posizione in testa alla classifica, e pare oramai inattaccabile ed irraggiungibile. Ed il Torino si è portato fuori della zona pericolosa, e, se non fa sciocchezze o non rimane vittima di altri scivoloni, dovrebbe salvarsi, anche in tono franco. Torino città si è portata meglio di ogni altro centro calcistico italiano sede di due società, nell'occasione. Con due successi pieni, ha incamerato tutti quattro i punti in palio, mentre Genova, con un successo ed un risultato pari ne ha conquistato tre, e Roma con una vittoria ed una sconfitta ne ha tenuti due per sé, e Milano, a mezzo di un pareggio e di una partita perduta ha dovuto accontentarsi di un punto isolato. Battendo la Lazio a Roma, la Juventus ha fatto crollare uno dei campi ohe finora non avevano conosciuto risultati pienamente negativi: in campionato. E' un altro zero che scompare. Al momento attuale, mentre cioè il torneo già ha i quattro quinti abbondanti del percorso alle sue spalle, i fatti che ancora non si sono verificati sono pochi, cinque in tutto. Essi si riducono alla Juventus che ancora non ha registrato un solo risultato pari sul proprio campo, alla Fiorentina, che, unica in campionato, ancora non è incappata in un rovescio davanti al suo pubblico, ed al terzetto rappresentato dalla Lazio, dal Verona e dal Genoa che fuori casa non sono ancora riusciti a riportare una sola vittoria. Cinque zeri, che hanno poche probabilità di venire cancellati prima del termine della competizione. Tutto il rimanente è già avvenuto. Nel campo delle cose nuove od inedite, oramai più nulla dovrebbe succedere in testa alla classifica, prima della fine del campionato. La Juventus ha 8 punti di vantaggio sul Padova, che, battendo il Milan per 3 a 2 sul proprio campo, si è consolidato — grazie anche alla sconfitta colla quale è uscita la Fiorentina dal terreno dei granata di Torino — in seconda posizione. Otto punti già in possesso, mentre altri 14 soli rimangono In disputa, su sette giornate di giuoco. Di questo passo, fra tre o quattro domeniche al massimo, i bianconeri dovrebbero avere la certezza matematica della irraggiungibilità al primo posto. Tutti gli altri tipi di certezza — in primo luogo quello della logica — già li posseggono. Anche il pubblico romano se ne è convinto questa volta; nell'ultima occasione in cui si erano presentati nella capitale, i bianconeri avevano giuocato male: avevano per avversaria la Roma, ed erano incorsi in una delle quattro sconfitte — una in casa e tre fuori — subi- te finora. Per riscattare quell'insuccesso, non poteva essere scelta prova più opportuna. Il primo tempo della partita di Roma costituisce il diapason del rendimento nel corso della intera stagione, per i bianconeri. Il diapason per la squadra, come complesso, ed il «diapason per Charles come singolo. Ci teneva, il gallese, a cancellare l'impressione della sua prima prova allo stadio Olimpico ed a dare la esatta misura del suo valore. Ci è riuscito: era stato fischiato allora; osannato ora. La grossa questione da risolvere rimane quella della retrocessione. Le due unità genovesi continuano ad occupare l'ultimo posto in condominio, il Genoa, battendo in casa per 1 a 0 il Lanerossi di Vicenza ha raggiunto nuovamente a quota 20 la Sampdoria che è riuscita a chiudere alla pari per 2 reti a 2 coll'Internazionale a San Siro. Ed al di sopra dei liguri, due contendenti sono fuggiti e due sono crollati. L'Atalanta ha vinto in casa, e la Spal ha vinto a Bologna. A perdere sono stati il Verona a Bergamo, e l'Udinese sul campo proprio ad opera della Roma. Di modo che, tre lunghezze più in alto delle due unità genovesi, si 6 formato un gruppo composto da Atalanta, Verona ed Udinese, precedute di un punto dalla Spai e dal Milan. Un passo più avanti, a cavallo ancora fra la salvezza ed il pericolo stanno assieme la Lazio, il Torino ed il Vicenza. E, per domenica, ad avere un valore decisivo, a contar doppio cioè come risultato, viene il confronto fra Atalanta e Genoa, a Bergamo, e qualche passo più in alto, quello fra Spai e Torino, a Ferrara. I granata hanno superato domenica l'ostacolo della Fiorentina: non devono riappisolarsi, questa volta. Che il calendario è tutto un tranello per essi, cosparso come è di incontri coi direttamente interessati alla retrocessione: dopo la Spai l'Atalanta, la Lazio, il Vicenza, il Genoa, il Verona e la Sampdoria. Di domenica in domenica, dalla padella nella brace! (La Stampa - Vittorio Pozzo)