Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1957/1958
Coppa Italia
15-06-1958 - Giornata: 2 - Genova - Luigi Ferraris
Girone Eliminatorio


Sampdoria UC - Alessandria US 2 - 1 (2 - 0)
RETI: 28. Recagno G. [Sa] , 32. Grabesu G. [Sa] 84. Tacchi J.[A]

Alessandria US Stefani Ideo, Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Aggradi Piero [0. Sgorlon Alberto], Girardo Antonio, Dell'Omodarme Carlo, Vonlanthen (II) Roger, Parodi Giacomo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan Carlos All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria
SAMPDORIA UC: Bardelli; Tomasin, Agostinelli; Delfino, Bernasconi, Marocchi; Bolzoni, Grabesu [Meroi], Tortul, Recagno, Mora. All.: Gei Renato.

Arbitro: Perego Ettore (Milano)
Note
Angoli: 5-3 (1-0). Spettatori: 1.500 oppure 3.000. Giornata di sole e caldo. Inizio gara ore 16:30. Secondo «Il Piccolo», l’Alessandria schierò Marcellini in luogo di Snidero.

Commento
ESAME DI NUOVI ACQUISTI IN SAMP-ALESSANDRIA 2-1 Un gol di Tacchi - Esordio di Aggradi e Dell'Omodarme tra i grigi La partita non è piaciuta molto al pubblico di Genova, anche perché le due squadre con l’immissione di troppi uomini nuovi (alcuni ancora giovani ed inesperti) hanno palesato gravi lacune tecniche. Se lo spettacolo è stato inferiore all’attesa occorre dire che la Sampdoria ha comunque meritatamente vinto l’incontro contro un’Alessandria piuttosto abulica e con un attacco assai inconsistente. Dall’elenco dei giocatori schierati in campo risulta chiaro come sia i liguri che i piemontesi non si siano preoccupati molto di ottenere buoni risultati in questa Coppa Italia. I giovani nelle file blucerchiate erano parecchi: il terzino Tomasin, il mediano Marocchi (che ha già giocato molte partite in campionato), l’ala Bolzoni, la mezz’ala Grabesu, l’interno Meroi, Recagno e Mora. Anche l’Alessandria aveva in formazione elementi che potremmo definire «sotto collaudo»: Aggradi, tesserato nella scorsa stagione per il Palermo ma di proprietà della Juventus, Dell’Omodarme, egli pure juventino, Parodi ed infine Sgorlon. Tra i grigiazzurri c’era anche Tacchi, che deve intendersi ormai definitivamente passato all’Alessandria. Dopo la lunga premessa, pare inutile soffermarsi sul gioco svolto dalle due squadre e sulle possibilità avvenire dei giovani immessi nello schieramento per la circostanza. Dell’Omodarme e Aggradi non hanno sfigurato, anche se non sono ancora in perfette condizioni di forma (il centromediano è fermo da parecchi mesi). Essi hanno cercato soprattutto l’intesa con i nuovi compagni, con i quali giocavano per la prima volta. Limitiamo la cronaca al racconto dei goals. I padroni di casa hanno imposto una netta superiorità di gioco nel primo tempo, superiorità concretata con due goals. La squadra blucerchiata, specialmente nel primo tempo, ha fatto valere la maggiore omogeneità e decisione nel tiro a rete in confronto della squadra grigia. Ha ottenuto la prima rete al 28’ Recagno che, servito da Tortul, ha infilato la porta avversaria con un improvviso e fortissimo tiro da una ventina di metri. Quattro minuti dopo, i blucerchiati hanno raddoppiato il vantaggio. Il goal è stato realizzato da Grabesu con un azzeccato colpo di testa, ma il merito è tutto da ascrivere all’ala destra Bolzoni, che ha superato due avversari con un intelligente anche se azzeccato dribbling, passando poi a centro un pallone che Grabesu ha trasformato in goal. In questo primo tempo, l’Alessandria ha avuto soltanto una buona occasione al 38’ su azione isolata di Pistorello, il quale è entrato solo in area ed ha tentato di sorprendere Bardelli con un tiro in un angolo. Ma il portiere blucerchiato ha parato. Nella ripresa, il gioco è calato di tono. Parodi, ben servito da Vonlanthen, ha calciato malamente a lato, poi la Sampdoria si è ripresa, e al 33’ Tortul ha visto un suo violento tiro respinto dalla traversa. Indi, finale a favore dei grigi: al 39’ l’ex granata Tacchi al termine di una bella azione combinata con Parodi ha sorpreso la difesa avversaria segnando il goal della bandiera. Un minuto dopo, Tacchi ha offerto a Sgorlon il pallone del pareggio, ma il giovane attaccante ha sciupato malamente. (Renzo Bidone, «Stampa Sera», 16 giugno 1958) Nonostante sia stata ottenuta di stretta misura, la vittoria della squadra blucerchiata è apparsa assai netta. La Sampdoria ha infatti vinto grazie a una costante superiorità messa in mostra per tutto l’incontro, ma specialmente nel primo tempo, durante il quale ha fatto valere le sue doti di squadra di maggior classe. Ed appunto durante i primi 45’ sono venute le due reti della squadra di Bernasconi, a coronamento di una chiara supremazia territoriale e di gioco. Nella ripresa i blucerchiati hanno rallentato il loro ritmo e di questo ha approfittato l’Alessandria per portare i suoi attacchi alla rete di Bardelli. Peraltro, va detto che la porta sampdoriana raramente ha corso dei veri pericoli, in quanto gli ospiti hanno giocato su un piano tecnico piuttosto limitato e solo sul finire della partita hanno segnato la rete della bandiera. Non è stato un bell’incontro e neppure molto interessante: da un lato una Sampdoria imbottita di giovani volenterosi ma poco ordinata, dall’altro un’Alessandria piuttosto dimessa. Il successo dei padroni di casa è venuto nel primo tempo e, dopo esserselo aggiudicato, i blucerchiati hanno lasciato che, nella ripresa, gli ospiti andassero a loro volta all’attacco. Ma la prima linea alessandrina non ha saputo quasi mai creare occasioni da rete, cosicché Bardelli non ha dovuto sbrigare un difficile lavoro. Da parte sua, la prima linea della Sampdoria, pur avendo sviluppato un volume di gioco maggiore che non i grigi, è stata anche essa parecchio confusionaria. Il solo Mora ha cercato di dare ordine e chiarezza al gioco dello attacco ed in difesa ha giganteggiato Bernasconi, che ha saputo ben tenere a freno gli attaccanti. Dell’Alessandria il migliore è stato il mediano sinistro Girardo e con lui si è distinto l’ala sinistra Tacchi. Su un piano di mediocrità tutti gli altri. La Sampdoria si porta subito all’attacco con insistenza. Al 5’ una punizione da tre quarti di campo battuta da Recagno non è raccolta di testa da Grabesu in favorevole posizione. Al 28’ la prima rete, per merito di Recagno il quale, ricevuta la palla da Bolzoni, avanza fino quasi al limite dell’area e sferra un tiro improvviso che si insacca nell’angolo basso a destra di Stefani, tuffatosi in ritardo. Quattro minuti dopo, la Sampdoria raddoppia: Bolzoni intercetta un passaggio indietro di Tacchi ed avanza fin quasi sul fondo resistendo alla carica di Giacomazzi e centra. Entra di testa Grabesu, che non ha difficoltà a segnare da pochi metri. Nella ripresa, i primi minuti di gioco sono ancora della Sampdoria, poi si fa sotto autoritaria l’Alessandria, che però fallisce alcune favorevoli occasioni: la più grossa la sbaglia Parodi il quale, tutto solo per un «buco» di Bernasconi, invia a lato da circa una diecina di metri. I blucerchiati, a questo punto, hanno un breve risveglio e al 33’ Tortul, su azione personale, colpisce lo spigolo interno della traversa. Al 39’ l’Alessandria segna la rete della bandiera con Tacchi, il quale riceve un bel passaggio da Parodi e non ha difficoltà a battere Bardelli da circa sei metri. Un minuto dopo l’Alessandria potrebbe pareggiare, ma Sgorlon, tuto solo di fronte a Bardelli, su passaggio di Tacchi, sciupa la favorevole occasione inviando a rete. Leggeri incidenti a Recagno e Stefani nel corso del secondo tempo. (Renzo Bidone, «Corriere dello Sport», 16 giugno 1958) Un pizzico di pubblico in più a Marassi per Sampdoria-Alessandria e un pizzico di più anche in fatto di gioco. Non tanto, però. Nonostante qualche duro scontro, la gara si è sviluppata all’insegna del «tira a campa’» più che del… tiro a rete. Comunque, nei primi 45’, netto predominio dei blucerchiati che hanno raggranellato le reti del loro successo senza colpo ferire. Erano mele mature. Sarebbero cadute da sole. Hanno dato lo… scrollone Recagno al 28’, con una sciabolata raso terra da 25 metri che Stefani ha intuito con un attimo di ritardo, e Grabesu, al 37’, con una capocciata su cross corto di Bolzoni. Subito dopo, Pistorello, a tu per tu con Bardelli, non ha saputo fare meglio che scaraventare addosso all’estremo guardiano blucerchiato. Buona parte della ripresa ha avuto lo stesso andamento del primo tempo, con buone occasioni per la Samp di aumentare il bottino (al 33’ Tortul ha schiacciato addirittura la palla contro lo spigolo interno della traversa) e poi l’Alessandria ha iniziato una specie di serrate finale che l’ha portata dapprima ad accorciare le distanze con Tacchi (39’: lancio di Giacomazzi sulla sinistra, raccoglie Parodi e indovina un corridoio libero al centro in cui si butta d’impeto Tacchi e con Bardelli in uscita insacca) e quindi a sfiorare il pareggio con Sgorlon (41’) che in piena area di porta raccoglie e liberissimo calcia alle stelle. Gei ha presentato sulla scena di Marassi il giovanissimo terzino Tomasin. Meroi è stato meno brillante di domenica scorsa. Discretamente hanno giocato anche Dell’Omodarme e Aggradi. L’ala è brillante, ma un pochino fragile; Aggradi lo si è visto poco. All’attacco, linguaggi differenti e non molta inclinazione a fare cose pratiche. Sole e caldo. Incidenti a Recagno (qualche minuto fuori campo nella ripresa) e a Stefani che, zoppicante, è rimasto a guardia della rete. (Aldo Merlo, «La Gazzetta dello Sport», 16 giugno 1958) DOMANI, PER LA “COPPA ITALIA,, In notturna al “Moccagatta,, il Vigerano I grigi sono stati sconfitti di misura domenica scorsa dalla Sampdoria, a Marassi. La partita ha visto in campo una squadra alessandrina inconcludente, svogliata, al punto da meritare il rimprovero del presidente ing. Sacco. Chiuso il primo tempo con due reti di svantaggio, l’Alessandria accorciava le distanze al 38’ della ripresa con Tacchi ed a 2 minuti dalla fine Sgorlon sciupava una facile occasione a pochi passi dal portiere avversario. Sul campo di Marassi, circa 1.500 spettatori hanno assistito alla partita di Coppa Italia tra Sampdoria e Alessandria. Tale constatazione sta a confermare che il torneo post-campionato è nato morto, e nessuno ha preso sul serio la Coppa. L’Alessandria, purtroppo, si è imbarcata in una avventura, con un impianto di illuminazione che è costato circa 20 milioni. Auguriamoci che escano almeno le spese! (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 21 giugno 1958) RISULTATI (girone B): Vigevano-Genoa 2-3 CLASSIFICA: Sampdoria 4; Genoa 3; Alessandria 1; Vigevano 0.

Girone Eliminatorio

Sampdoria UC - Alessandria US 2 - 1 (2 - 0)

RETI:

28. Recagno G. [Sa] , 32. Grabesu G. [Sa] 84. Tacchi J.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo, Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Aggradi Piero [0. Sgorlon Alberto], Girardo Antonio, Dell'Omodarme Carlo, Vonlanthen (II) Roger, Parodi Giacomo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan Carlos

All.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

SAMPDORIA UC: Bardelli; Tomasin, Agostinelli; Delfino, Bernasconi, Marocchi; Bolzoni, Grabesu [Meroi], Tortul, Recagno, Mora. All.: Gei Renato.

Arbitro: Perego Ettore (Milano)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone Eliminatorio

Sampdoria UC - Alessandria US 2 - 1 (2 - 0)

RETI:

28. Recagno G. [Sa] , 32. Grabesu G. [Sa] 84. Tacchi J.[A]

Alessandria US

Stefani Ideo, Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Aggradi Piero [0. Sgorlon Alberto], Girardo Antonio, Dell'Omodarme Carlo, Vonlanthen (II) Roger, Parodi Giacomo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan CarlosAll.: Pedroni Franco

Formazione avversaria

SAMPDORIA UC: Bardelli; Tomasin, Agostinelli; Delfino, Bernasconi, Marocchi; Bolzoni, Grabesu [Meroi], Tortul, Recagno, Mora. All.: Gei Renato.

Arbitro: Perego Ettore (Milano)

Note

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Stefani Ideo, Boniardi Umberto, Giacomazzi Giovanni, Snidero Cirano, Aggradi Piero [0. Sgorlon Alberto], Girardo Antonio, Dell'Omodarme Carlo, Vonlanthen (II) Roger, Parodi Giacomo, Pistorello Giancarlo, Tacchi Juan Carlos

All.: Pedroni Franco