Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
13-09-1953 - Giornata: 1 - Valdagno - dei Fiori


Marzotto AC - Alessandria US 3 - 2 (0 - 2)
RETI: 52. Marchetto G. [Ma] , 67. Marchetto G. [Ma] , 75. Marchetto G. [Ma] 8. Giraudo E.[A], 19. Bocchio P.[A]

Alessandria US Ravera Vincenzo, Garzena Bruno, Vitto Luigi, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bocchio Peppino, Piatto Ottorino, Tuberosa Franco, Mirabelli Walter, Dania Dino All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
MARZOTTO AC: Servidati; Fongaro, Zanoni; Fanin, Maran, Svorenich; Deprati, Masiero, Marchetto, Occhetta, Ruffinoni. All.: Rigotti (II) Carlo.

Arbitro: Coppa Alessandro (Como)
Note
Inizio gara ore 16.00

Commento
Una gara a due facce questa prima di campionato del Marzotto. Una gara che ha fatto soffrire le pene dell’inferno agli sportivi della valle dell’Agno, arrivati al fischio del riposo con la triste impressione che non ci fosse possibilità di ricuperare lo scarto di due reti. Poi, invece, nella ripresa s’è visto un Marzotto trasformato: spostato Masiero in mediana e inserito all’attacco Svorenich, la squadra biancoceleste ha imposto immediatamente il peso di una violenza offensiva che l’Alessandria ha dimostrato chiaramente di non saper reggere. I grigi hanno peccato d’ingenuità: spreconi di energie nel primo tempo, hanno creduto di poter superare la seconda fase della gara con una tattica puramente difensiva, mentre non erano dotati di un reparto arretrato che avesse la capacità di reggere ad una pressione forte ed insistente. Il solo Giraudo ha tenuto duro fino al fischio di chiusura, ma Garzena, Vitto e Bagliani, troppo presto hanno perduto la capacità di controllo e troppo spesso essi stessi hanno creato pericolosissime situazioni per la propria rete. Complessivamente quindi la neopromossa ha finito per pagare l’inevitabile scotto della sua inesperienza aggravata anche dall’assenza di qualche titolare. Il Marzotto, apparso slegato e inconcludente nei primi quarantacinque minuti, ha vinto la gara soprattutto in virtù della prestazione veramente superlativa di Marchetto, autore di tutte tre le reti dei biancocelesti. Come squadra invece è ancora lontano da un rendimento elevato; permane, e lo si è rilevato particolarmente nel primo tempo, la mancanza di fusione fra mediana e attacco, il che costringe i due interni a un gioco arretrato che nuoce alle possibilità di offesa. Oggi in ogni caso ha vinto e la vittoria acquista particolare valore perché conquistata ricuperando uno svantaggio di due reti, il che è dimostrazione che l’undici dei lanieri come cuore e come volontà ne ha più che a sufficienza. Il resto dovrebbe venire col tempo. Già fra la prima e la seconda fase della gara si è visto un miglioramento sensibilissimo ed è bastato a produrlo lo spostamento di due atleti. È ben vero che l’Alessandria è calata alla distanza, ma il contenuto del gioco dei biancocelesti è apparso comunque assai migliorato dopo il riposo e la vittoria è perciò più che meritata. La cronaca del primo tempo registra fasi alterne all’inizio e poi la doccia fredda della prima rete alessandrina al 9’. Al 19’ la seconda rete dei grigi: fugge Bocchio in sospetta posizione di fuori gioco, Zanoni gli si fa sotto senza convinzione, alzando le braccia per chiedere il fischio dell’arbitro; esce intanto anche Servidati e Bocchio, calmo, approfittando della confusione, mette la sfera nell’angolino sinistro basso. Proteste inutili e palla al centro. Nella ripresa tutto diverso. Al fischio d’inizio il Marzotto invade l’area dei grigi: tre calci d’angolo in cinque minuti sono il segno della netta superiorità dei biancocelesti e al 7’ giunge la prima rete. Su punizione battuta da Masiero, la sfera deviata da un difensore alessandrino cade sul disco del rigore e Marchetto prontissimo scatta, tocca e segna imparabilmente. Poi ancora il Marzotto all’attacco con una brevissima reazione alessandrina al quarto d’ora e al 21’ il pareggio è conquistato. Su calcio d’angolo Maran tocca di testa, Ravera respinge a mani aperte e Marchetto raccoglie e insacca di prepotenza. Dieci minuti di furioso assedio biancoceleste e al 31’ la vittoria è raggiunta. I migliori del Marzotto: Marchetto, Maran, Occhetta; dell’Alessandria: Giraudo e, nella prima fase della gara, Bocchio, Piatto e Mirabelli. (Teto Lucangeli, «La Gazzetta dello Sport», 14 settembre 1953) Marzotto-Alessandria 3-2 I GRIGI IN VANTAGGIO SONO RAGGIUNTI E BATTUTI Le previsioni della vigilia che annunciavano la squadra alessandrina come una temibile incognita non sono andate deluse. Purtroppo però essi non sono riusciti a trar profitto dal notevole vantaggio e, cadendo in quegli errori che sono propri degli esordienti, non hanno saputo contenere il ritorno del più smaliziato Marzotto che, con una ripresa travolgente, è riuscito a capovolgere le sorti della partita, grazie soprattutto alla triplice prodezza del nuovo centravanti Marchetto, per il quale solo due ore prima della gara si era potuto avere il benestare federale per il tesseramento. La cronaca è presto detta. Dopo un inizio di pretta marca locale, verso l’8’ gli alessandrini ottengono due angoli consecutivi. Sul secondo la palla finisce sui piedi del laterale Giraudo, che da fuori area saetta imparabilmente sulla destra di Servidati verso l’angolino alto. Undici minuti dopo è l’ala destra ospite ad approfittare di una indecisione del portiere valdagnese, battendolo per la seconda volta con un tiro ravvicinato. A questo punto la partita sembra ormai decisa in favore degli alessandrini, ma il Marzotto, squadra più matura, se pure non ancora a punto nella preparazione, sa trovare se stessa, e nella ripresa, per tre volte consecutive, il nuovo centravanti Marchetto, al 7’, al 21’ e al 31’, mette a segno altrettante stoccate che capovolgono la situazione. Sul finire della gara una serie di occasioni vengono ancora sciupate dai valdagnesi con Deprati e Occhetta, mentre il grigio Mirabelli a pochi minuti dalla fine, perde a sua volta un’ottima occasione per pareggiare. (Giuseppe Severin, «Stampa Sera», 14 settembre 1953) È stata la partita degli imprevisti. Imprevisto il secco 2-0 in favore dell’Alessandria nel primo tempo ed altrettanto incredibile la rimonta biancoceleste nella ripresa. Il Marzotto, anche se progredito soprattutto dal punto di vista dell’attacco nei confronti dell’ultima partita di precampionato, non ha sempre convinto nel lavoro dei laterali, ma è risultato essenzialmente deficiente nel gioco di Masiero e lo stesso Occhetta non ha fatto grandi cose. I migliori sono apparsi il terzino Fongaro e il matador della giornata Marchetto. L’Alessandria ha retto bene fino alla ripresa, dopo essersi trovata inaspettatamente in vantaggio di due gol. Ma nella ripresa, sfiduciata dalle topiche del proprio portiere, si è alquanto disunita, permettendo al Marzotto di cogliere la vittoria. Ha aperto la marcatura Giraudo all’8’ con una spettacolosa cannonata da fuori area, mentre il bis veniva fatto da Bocchio al 19’ con la partecipazione della difesa biancoceleste, il cui portiere si faceva cogliere fuori dai pali. Nella ripresa al 7’ Masiero batteva una punizione, riprendeva Occhetta smistando a Marchetto, che da due passi non aveva difficoltà a segnare. Era ancora il centroattacco a trovare la via della rete dei grigi, al 22’, ma questa volta si incaricava Ravera a porgergli il più bel pallone di questo mondo con una corta respinta su uno spiovente. Il gol della vittoria scaturiva al 30’: azione Fanin-Deprati, zampata di Marchetto e pallone nell’angolino basso della casa alessandrina. (Dario Zucchermaglio, «Corriere dello Sport», 14 settembre 1953) I GRIGI SI PRESENTANO AL LORO PUBBLICO Gran Galà al Moccagatta Alessandria - Brescia La partita di domenica dei grigi a Valdagno ha sollevato molti commenti in relazione alla sconfitta patita dalla nostra squadra, che pure aveva chiuso il primo tempo in vantaggio di due reti. Praticamente il Marzotto, che nel primo tempo non aveva mai tirato in porta, nella ripresa ha realizzato la prima rete su involontario passaggio di Vitto a Marchetto, a tre metri dalla rete; ha ottenuto il pareggio con una prodezza ugualmente di Marchetto che con un pugno ha tolto la palla dalle mani di Ravera (inutili le proteste, anche con l’intervento del segnalinee!); ancora Marchetto ha realizzato la rete della vittoria, trovandosi a 3 metri dai pali, in nettissima posizione di fuori gioco. Non si è trattato di un serrate travolgente o di una resa a discrezione, come il risultato può far dubitare, ma di fortunose realizzazioni, col beneplacito del direttore di gara. È bene comunque ricordare che alla nostra squadra mancavano i titolari Dalla Fontana, Nicolazzini, Lerici e Amateis, e neppure erano disponibili i sostituti Campi, Bussetti e Gabbiani, contusi. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 19 settembre 1953) RISULTATI: Brescia-Cagliari 1-0 Catania-Salernitana 0-0 Como-Piombino 2-0 Fanfulla-Messina 0-1 Padova-Monza 2-3 (giocata sul campo neutro di Ferrara) Pavia-Lanerossi Vicenza 0-1 Treviso-Pro Patria 2-5 Verona-Modena 1-0 CLASSIFICA: Brescia, Como, Lanerossi Vicenza, Marzotto, Messina, Monza, Pro Patria, Verona 2; Catania, Salernitana 1; Alessandria, Cagliari, Fanfulla, Modena, Padova, Pavia, Piombino, Treviso 0 MARCATORI 3 gol Marchetto (Marzotto) 2 gol Mannucci (Pro Patria), Pratesi (Pro Patria) 1 gol Agnoletto (Padova), Astorri (Monza), Battistella (Como), Bocchio (Alessandria), Cecconi (Verona), Colombo (Monza), Cuzzoni (Monza), Farina E. (II) (Brescia), Giraudo (Alessandria), Mannocci (Messina), Paulinich (Treviso), Pavanello (Treviso), Pin G. (Pro Patria), Pison (Padova), Testa L. (L.R. Vicenza), Turconi (Como) La prima giornata, di andata, del campionato di Serie B, ha regalato emozioni, spettacolo e gol ai tifosi che sono accorsi a sostenere la propria squadra del cuore. Il successo più eclatante lo aveva ottenuto la Pro Patria vittoriosa in casa del Treviso: per i bustocchi doppiette di Mannucci e Pratesi. Sul neutro di Ferrara il Monza aveva sconfitto il Padova al termine di una palpitante gara decisa da Colombo a sei minuti dal termine. Di misura il Brescia aveva battuto il Cagliari cosi come il Messina sul terreno del Fanfulla e il Vicenza in casa del Pavia. Unico pari, senza reti, della giornata Catania-Salernitana.