Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
08-11-1953 - Giornata: 9 - Modena - Comunale


Modena FC - Alessandria US 3 - 0 (2 - 0)
RETI: 20. Cabas B. [Mo] , 40. Cabas B. [Mo] , 62. rig. Sentimenti (VI) L. [Mo]

Alessandria US Ravera Vincenzo, Bussetti Luigi, Garzena Bruno, Generani Renzo, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Giraudo Ernesto, Amateis Giacomo, Lerici Roberto, Serone Roberto All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
MODENA FC: Panetti; Martinelli, Braglia; Chiappin, Zambarda, Sentimenti (VI) Lino; Bartolini, Brighenti (I) Renato, Cabas, Giammarinaro, Scarascia. All.: Magli (I) Renzo.

Arbitro: Menchini Lorenzo (Udine)
Note
Angoli: 6-0 oppure 6-1 (2-0). Spettatori: 4.000. Giornata serena e leggermente ventosa, terreno ottimo. Inizio gara ore 14:30.

Commento
Pagati cari gli errori del portiere STOP PER I GRIGI A MODENA: 0-3 Tre a zero. Il risultato netto, non ammette obiezioni. Meglio così: se l’Alessandria avesse perso sul campo del Modena con un punteggio onorevole, sarebbe stato facile, chiamando in causa la sfortuna e l’incompletezza dei ranghi, mascherare ancora una volta la dura realtà. Ma. lo scarto di goals netto e indiscutibile che ha separato alla fine della gara la compagine emiliana da quella piemontese, non consente più alcuna scusante. È vero, erano assenti, tra i grigi (e saranno assenti ancora per un pezzo) il portiere Dalla Fontana, il terzino Nicolazzini, l’interno destro Piatto, e i loro sostituti facevano di tutto per farli rimpiangere: l’inesperto portiere Ravera (che pure aveva salvato la partita un mese fa a Como) ha sulla coscienza due delle tre reti subite, il terzino Bussetti, alle prese con il pericoloso Scarascia, si è salvato coi falli, Giraudo mezzala ha confermato di essere un buon ripiego ma nulla più. Se i sostituti degli assenti hanno deluso, gli altri non hanno certo fatto meglio. Generani è una riserva e da lui non si può pretendere molto, ma Masperi è l’ombra del bel mediano dell’anno scorso. Bey si trova in uno di quei periodi neri in cui non «vede» la porta, Lerici e Serone (più il primo che il secondo) non sono ancora in forma e il loro rendimento è minimo. A reggere il peso del gioco sono rimasti il terzino sinistro Garzena, il mediocentro Bagliani e il centravanti Amateis; tre uomini di valore che si prodigano infaticabilmente, ma che non possono sempre riuscire a tenere in piedi il traballante complesso alessandrino. Ieri, ad esempio, non vi sono riusciti. La sorte, anzi, ha voluto malignamente beffarli fino all’ultimo, giocando con l’Alessandria come il gatto fa col topo. I grigi hanno corso molti pericoli nei primi minuti (quattro calci d’angolo a sfavore uno dietro l’altro nel giro di sessanta secondi e altri tre dal 15’ al 18’), poi si sono progressivamente rinfrancati e, al 19’ hanno provato per un attimo il brivido del goal mancato, quando un’azione in tandem di Giraudo e Amateis si è conclusa con un tiro del centravanti in bocca al portiere. Un minuto dopo però è venuta la doccia fredda della prima rete modenese: l’ex-granata Giammarinaro, interno sinistro del Modena, lanciava il centravanti Cabas, il quale faceva partire, da almeno trentacinque metri un lento tiro a parabola. Il portiere alessandrino saltava fuori tempo e il pallone, carambolando contro un palo, si infilava in rete. Questo goal-beffa avrebbe potuto influire sul morale dei grigi, ma i modenesi, che pur potevano contare sulla nuova ala destra Bartolini, proveniente dal Catania, e sul lusinghiero ritorno in squadra di Brighenti I ad interno destro, non seppero approfittare del momento favorevole per arrotondare subito il punteggio della loro prima vittoria in campionato. Fu anzi in questo periodo che l’Alessandria ebbe due ottime occasioni per pareggiare, ma entrambe le volte un terzino salvò la rete a portiere battuto. Al 32’ su un traversone di Lerici si lanciarono con opposte intenzioni il centrattacco grigio Amateis e il portiere modenese Panetti; nessuno dei due riuscì a trattenere la palla che stava rotolando verso la linea di porta, quando all’ultimo istante giunse il terzino Martinelli a calciarla lontano. Al 39’ Panetti deviava per miracolo oltre il fondo un insidioso spiovente di Amateis; sul tiro dalla bandierina, Bey indirizzava di testa in rete e l’anziano, bravissimo Braglia respingeva a portiere battuto. Dopo queste occasioni fallite ecco, beffarda risposta della sorte, il secondo goal del Modena, nato da due tiri sbagliati. L’ala destra Bartolini, al 40’, indirizza a rete, ma il pallone fila verso la bandierina del calcio d’angolo e l’ala sinistra Scarascia ne corregge la traiettoria, anche stavolta con mira sbagliatissima. I due tiri errati hanno però tratto in inganno l’ingenuo portiere Ravera che non si accorge in tempo del sopraggiungere di Cabas, il quale non imita i compagni e mira giusto in fondo alla rete. Due a zero, la gara è decisa. L’Alessandria ha avuto le occasioni per segnare, ma il Modena cresce di minuto in minuto, mentre nelle file grigie aumenta l’orgasmo. Tutta via in inizio della ripresa tocca ancora all’anziano Braglia salvare un pericolo portato da Amateis e Bey, mentre al 15’ è lo stesso Bey che spreca con un tiro alle stelle un’occasione creata da Amateis e Girando. Poi al 17’ il Modena liquida definitivamente la partita con la terza rete. L’ala destra Bartolini manda al centro un pallone dal quale Ravera, uscito fuori tempo, è superato, ma il mediocentro Bagliani si sostituisce al portiere e rinvia col pugno. L’inevitabile rigore è realizzato da Sentimenti VI. Da questo momento l’Alessandria non esiste più. Gli attaccanti in maglia gialla, guidati da un Giammarinaro in vena e sorretti con bravura dai laterali Chiappin e Sentimenti VI, sottopongono la difesa grigia ad un autentico martellamento, ma il portiere Ravera non subisce altre reti. Il predominio modenese è stato tale e tanto e la dimostrazione di inefficienza dell’Alessandria è stata tanto chiara, che anche un punteggio più abbondante avrebbe avuto giustificazione. Tuttavia il 3-0 è sufficiente, per poter dire che il Modena merita più dell’attuale posizione in classifica e che l'Alessandria, per aver venduto i suoi migliori elementi senza rimpiazzarli adeguatamente, si trova – se non si correrà ai ripari – sotto l’aperta minaccia della retrocessione. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 9 novembre 1953) La prima vittoria del Modena è venuta finalmente, recando tanti vantaggi; prima di tutto elevando il morale dei canarini, i quali potranno, sotto la guida del nuovo allenatore, proseguire sulla via della ripresa. Non era possibile cancellare di punto in bianco le caratteristiche negative dell’impostazione di gioco seguita fin qui; né questo era veramente nelle intenzioni di Magli, venuto a Modena soltanto mercoledì sera. Non era poi da pretendere che l’inclusione di Bartolini (che l’allenatore ha preferito schierare ala destra) e il rientro di Brighenti potessero dare alla manovra attaccante modenese il maggiore equilibrio e la più spiccata lucentezza. Tuttavia si è potuto vedere che la squadra, in virtù soprattutto delle individualità, presentatesi tutte ben preparate fisicamente, ha potuto quasi sempre dominare, o comunque controllare con autorità la situazione. L’Alessandria non ha rappresentato un avversario estremamente pericoloso per i gialli, tuttavia, pensando che la mediana modenese mancava di De Giovanni (del resto sostituito egregiamente da Zambarda), vi era da paventare ogni qual volta in contropiede i grigi tentavano di sorprendere il Modena. Assai migliore il secondo tempo del primo, per quanto le marcature siano venute in proporzioni inverse. La pressione modenese è stata del resto sempre bene accentuata quando si pensi che, dopo il fischio d’inizio, nel giro di un minuto ben quattro calci d’angolo erano battuti contro gli ospiti. Ma l’azione decisiva tardava a venire. Al 20’ finalmente ecco Cabas, in funzione di centroavanti distintosi per volontà e intraprendenza, fare spiovere un pallone nell’area avversaria; Ravera usciva, ma falliva l’intervento e la sfera, battendo contro la traversa, schizzava in rete. Il primo successo sembrava avere affievolito l’entusiasmo dei gialli, i quali subivano la reazione avversaria. Al 31’ Martinelli respingeva sulla linea della porta incustodita un pallone che sembrava destinato a finire sul fondo. Al 40’ la seconda rete del Modena: l’azione partiva da Brighenti (uno dei migliori), che inviava a Bertolini; questi, prontissimo rispediva a Scarascia, un tocco e la palla andava sul piede di Cabas, che infilava di precisione. Nella ripresa, l’Alessandria abbandonava ogni indugio e ogni precauzione e si buttava allo sbaraglio. Ne nasceva un secondo tempo combattuto e veloce e anche piacevole a tratti. Il gioco dei locali era più ordinato, i traversoni alle ali erano una manna per dare alla manovra un tono più consistente. Attivissimi sempre Bartolini, Brighenti, Scarascia e Giammarinaro; magnifico Sentimenti. Al 17’ Bartolini eludeva la sorveglianza di Garzena e inviava al centro da sinistra. Il portiere era spiazzato e Bagliani, sulla linea di porta, parava istintivamente con la mano. Il rigore era realizzato da Sentimenti, con un tiro perfetto. Da citare del Modena il trio difensivo, Sentimenti, che è stato il migliore in campo, Brighenti, Cabas e Scarascia. (Mario Morselli, «La Gazzetta dello Sport», 9 novembre 1953) DOMANI AL "MOCCAGATTA" Incontro amichevole Alessandria-Novara Probabile rientro di Dalla Fontana e Nicolazzini Anche a Modena, contro una squadra di modeste possibilità, che non aveva mai vinto in casa ed aveva segnato solo 5 reti in 8 partite, i grigi hanno subito 3 reti, facendo diventare «aquile» i «canarini». Tra l’altro, l’Alessandria ha stabilito un nuovo primato negativo, e cioè ha provocato quattro calci d’angolo nei primi 60 secondi di gioco. Se ne conclude che i rimandi della nostra difesa peccavano di precisione, anche se la retroguardia non era ancora esaurita dal mancato apporto dell’attacco (come si vorrebbe sempre dimostrare). Di fronte al risultato di Modena siamo rimasti perplessi: ci è stato però riferito che contro i «canarini» il gioco dell’Alessandria è migliorato; l’attacco, anche se qualche giocatore è ancora giù di forma, incomincia a collegarsi con la mediana, pur riconoscendo che anche tra la retroguardia vari elementi sono ancora lontani dal rendimento dato in Serie C. Ravera non ha avuto una giornata felice e si è lasciato sorprendere dai palloni alti, per inesperienza ed intempestività nelle uscite. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 14 novembre 1953) RISULTATI: [7ª giornata] Treviso-Lanerossi Vicenza 0-0 (giocata l’11 novembre 1953) [9ª giornata] Catania-Brescia 4-1 Como-Cagliari 0-0 Fanfulla-Lanerossi Vicenza 3-1 Padova-Verona 0-1 Pavia-Monza 1-0 Piombino-Pro Patria 0-1 Salernitana-Messina 1-1 Treviso-Marzotto 1-1 CLASSIFICA: Como 14; Catania 13; Lanerossi Vicenza, Monza, Salernitana 12; Cagliari, Verona 11; Pro Patria, Marzotto, Pavia 10; Brescia, Messina 8; Modena 7; Alessandria 6; Treviso 5; Fanfulla, Piombino 4; Padova 3. *: una gara da recuperare. MARCATORI 7 gol: Pratesi (Pro Patria) 6 gol: Bassetti (Catania), Genero (Fanfulla) 5 gol: Deprati (Marzotto), Remonti (Marzotto) 4 gol: Farina E. (II) (Brescia), Fioravanti (Salernitana), Ghiandi (Como), Golin (Cagliari), Manenti (Catania), Mannucci (Pro Patria), Marchetto (Marzotto), Rosa (Pavia), Zecca (Verona) 3 gol Astorri (Monza), Lerici (Alessandria), Loranzi (Cagliari), Marra (L.R. Vicenza), Pin G. (Pro Patria), Testa L. (L.R. Vicenza), Turconi (Como), Zian (Verona) Il punto sul campionato Il Como aveva steccato la gara casalinga contro il Cagliari ma aveva mantenuto un punto di distacco dal Catania, vittorioso contro il Brescia. Sconfitta per il Vicenza, terzo, a Lodi, a pari punti con la Salernitana che aveva pareggiato contro il Messina e il Monza sconfitto a Pavia: decisivo il gol di Rosa. Colpo esterno della Pro Patria in casa del Piombino: gol della vittoria di Pratesi.