Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
07-02-1954 - Giornata: 19 - Brescia - Mario Rigamonti


Brescia AC - Alessandria US 1 - 1 (0 - 0)
RETI: 84. Posio C. [Br] 65. Campi S.[A]

Alessandria US Dalla Fontana Emanuele, Bussetti Luigi, Garzena Bruno, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mirabelli Walter, Campi Salvatore, Campagnoli Cesare, Serone Roberto All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
BRESCIA AC: Zibetti; Provezza, Galeotti; Posio, Azzini, Ravani (I) Danilo; Farina Emilio, Guarnieri, Marchesi, Matassoni, Gei. All.: Bonizzoni Luigi.

Arbitro: Lo Bello Concetto (Siracusa).
Note
Infortunato al 30’ Posio [B], passato temporaneamente all’ala sinistra e poi tornato in posizione nella ripresa. Ammoniti: Matassoni [B] e Azzini [B]. Angoli: 6-4 (3-2). Spettatori: 4.000. Tempo nuvoloso, temperatura mite. Inizio gara ore 15:00.

Commento
Il Brescia ha raggiunto il pareggio a 6’ dalla fine, dopo che la partita aveva marciato piuttosto monotona nel primo tempo con vantaggio degli ospiti al 19’ della ripresa. Gli azzurri hanno pareggiato durante una sfuriata di gioco partita da Azzini e durata per gli ultimi quindici minuti della partita. Il capitano bresciano ha abbandonato la sua posizione di difesa ed ha trascinato tutti i compagni, togliendoli da quel torpore morale e fisico nel quale si erano barcamenati per più di un’ora. Senza dubbio il Brescia sta attraversando un periodo di crisi nera, intaccato anche nel morale, con pochissima coesione, sempre alle prese con nuovi schieramenti d’attacco che dicono chiaramente della mancanza di fiducia riposta negli uomini. Sarebbe potuta essere, quella di oggi, la giornata della riscossa, perché l’avversario non era di levatura da preoccupare: l’Alessandria, infatti, ha condotto una bella partita, ma era impostata esclusivamente ad un attento controllo dei locali, senza spunti tecnici che potessero impressionare un Brescia senza dubbio più solido e capace. L’Alessandria merita un elogio per la calma dimostrata e per il sufficiente affiatamento sfoggiato: ha guadagnato un punto prezioso e non lo ha demeritato. Il Brescia si è dimostrato superiore nettamente in tutta la partita, e la pressione costantemente esercitata ne fa fede, ma era una squadra senza mordente. Molti giocatori si sono anche prodigati, ma la formazione ha bisogno di una spinta morale. Il gioco si è svolto prevalentemente in area alessandrina, contro uno schieramento prettamente difensivo e con inevitabili puntate in contropiede sotto la porta bresciana. Appunto da una di queste fasi è scaturita la rete dei grigi: Campi ha raccolto un allungo della difesa e dalla sinistra ha sparato verso Zibetti, al quale la palla è sfuggita di mano, finendo a saltellare sulla linea di porta; Galeotti e Bey si contendono la sfera, senza nulla concludere, ed è ancora Campi che irrompe nella mischia e scaraventa in rete. Il Brescia resta disorientato per qualche minuto, fino a quando Azzini pur disordinatamente prende per mano le redini degli azzurri. Una serie di azioni verso la porta dell’Alessandria caratterizza la riscossa bresciana. Al 39’ Azzini finge un dribbling, allunga a Posio, il quale saetta da posizione angolatissima in rete. Altre occasioni facili si lascia poi sfuggire il Brescia, e la partita finisce su un tono altamente favorevole ai locali. Bene fra gli azzurri l’esordiente Ravani; fra gli ospiti molto bene il portiere Dalla Fontana, Giraudo, Campagnoli e Campi. Da notare, al 30’ del primo tempo Posio è stato spostato (contusione ad un ginocchio) all’ala sinistra, con arretramento di Matassoni. (Alessandro Calvesi, «La Gazzetta dello Sport», 8 febbraio 1954) La crisi tecnica e morale che travaglia il Brescia non ha ancora toccato il fondo. Contro una modesta Alessandria, che si è difesa con ordine ma che non è andata oltre la normale prestazione di squadra che lotta per la retrocessione, gli uomini di Bonizzoni hanno alquanto faticato per raggiungere il pareggio e sono arrivati alla divisione della posta proprio quando molti ne dubitavano e, per giunta, a mezzo di un mediano. Cielo annuvolato, temperatura meno rigida del solito. Lieve incidente a Posio al 30’ del primo tempo che, zoppicante, è passato all’ala sinistra, sostituito da Matassoni. Nella ripresa, ritorno del Brescia alla formazione normale. («Corriere dello Sport», 8 febbraio 1954) SOLO IN EXTREMIS IL BRESCIA RAGGIUNGE L'ALESSANDRIA Il sogno, da parte dei grigi alessandrini, di una vittoria sorprendente quanto preziosa in campo avversario, è svanito a sei minuti dalla fine, quando cioè il mediano azzurro Posio, con un tiro improvviso da 25 metri, sorprendeva il pur bravo Dalla Fontana. Il pareggio ha servito a placare l’eccessivo ardore dei giocatori in campo, i quali, dopo la rete dell’Alessandria, si erano abbandonati ad una serie di scorrettezze reciproche (con maggior accanimento da parte dei locali), sfuggendo al controllo dell’arbitro. Il risultato rispecchia fedelmente i valori in campo. L’Alessandria dal canto suo può essere tuttavia contenta del risultato acquisito, soprattutto per aver saputo controbilanciare con efficacia il gioco più consistente e pericoloso dei bresciani. Il primo tempo è filato via senza eccessivo interesse ed è stato piuttosto povero come complesso di gioco. Le squadre, soprattutto nelle fasi decisive, non hanno dimostrato idee molto chiare. Al 9’ Campi tirava dopo avere raccolto un passaggio, e sorprendeva Zibetti. A distanza il gol sembrava valido, ma l’arbitro aveva con prontezza fischiato precedentemente il fuorigioco. La ripresa invece è stata più animata, e già al 6’ l’Alessandria si vedeva in pericolo, ma Posio sprecava la situazione favorevole. Al 15’ una intesa Posio-Marchesi-Matassoni veniva annullata da quest’ultimo per troppa precipitazione. Quattro minuti dopo si concretava il primo gol della giornata: Serone dalla sinistra filava verso la rete bresciana senza essere ostacolato; scoccava il tiro che Zibetti non riusciva a bloccare e la palla danzava davanti alla porta, Galeotti si preoccupava di neutralizzare Bey accorrente da una parte, e ciò dava modo a Campi, sopraggiunto al centro, di colpire la sfera e di segnare. Al 39’ il tiro a sorpresa di Posio, già citato, rimetteva ogni cosa in equilibrio. («Stampa Sera», 8 febbraio 1954) DOMANI AL MOCCAGATTA E' DI SCENA IL PRO PATRIA Nella trasferta di Brescia l’Alessandria ha ricuperato un prezioso punto, evitando di precipitare in fondo alla classifica, in quanto le dirette avversarie Piombino, Padova e Fanfulla hanno incasellato i due punti. I grigi sono così retrocessi in classifica di un solo posto, dopo aver sfiorato la possibilità di vittoria. Purtroppo, come al solito, la partita dura 90 minuti, e la nostra squadra perde la prontezza dei riflessi negli ultimi dieci minuti di gioco. I commenti alla partita di Brescia hanno messo in risalto l’ottima inquadratura dei nostri reparti, precisando che una vittoria alessandrina avrebbe giustamente premiato la miglior squadra in campo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 13 febbraio 1954) RISULTATI: Catania-Fanfulla 0-1 Marzotto-Piombino 2-1 Messina-Cagliari 3-1 Modena-Monza 1-0 Padova-Como 1-0 Pavia-Pro Patria 2-2 Treviso-Salernitana 1-0 Verona-Lanerossi Vicenza 2-2 CLASSIFICA: Catania 28; Pro Patria 25; Lanerossi Vicenza 24; Cagliari, Verona 23; Como, Modena 21; Brescia, Marzotto, Monza 19; Messina, Pavia, Salernitana 18; Fanfulla 15; Alessandria 14; Padova 13; Piombino, Treviso 12 MARCATORI 10 gol: Rosa (Pavia) 9 gol: Bassetti (Catania) 8 gol: Hofling (Pro Patria), Mannucci (Pro Patria) 7 gol: Astorri (Monza), Deprati (Marzotto), Fabris (L.R. Vicenza), Manenti (Catania), Pratesi (Pro Patria), Zecca (Verona) 6 gol Cabas (Modena), Genero (Fanfulla), Ghiandi (Como), Lerici (Alessandria), Micheloni (Catania), Pin G. (Pro Patria) Il punto sul campionato Tonfo casalingo della capolista Catania per mano del Fanfulla: la formazione ospite aveva vinto la sfida grazie a Santagostino. Non ne aveva approfittato la Pro Patria, distanziata di tre punti, che aveva pareggiato sul campo del Pavia: nei padroni di casa doppietta di Rosa. Identico risultato al Bentegodi tra Verona e Vicenza, nella gara tra terza e quarta. Il Cagliari era uscito battuto dal campo del Messina. Seconda vittoria stagionale del Treviso contro la Salernitata: la rete di Farina aveva permesso ai veneti di raggiungere il Piombino sconfitto in casa del Marzotto.