Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
28-03-1954 - Giornata: 26 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Modena FC 4 - 2 (1 - 1)
RETI: 6. Lerici R.[A], 72. Giraudo E.[A], 79. Campagnoli C.[A], 83. Campagnoli C.[A] 8. Scarascia L. [Mo] , 59. Giammarinaro A. [Mo]

Alessandria US Dalla Fontana Emanuele, Garzena Bruno, Gabbiani Mario, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Piatto Ottorino, Lerici Roberto, Campagnoli Cesare, Tuberosa Franco All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
MODENA FC: Panetti; Spezzani, Braglia; Chiappin, De Giovanni, Sentimenti (VI) Lino; Ponzoni, Lodi, Bartolini, Giammarinaro, Scarascia. All.: Magli (I) Renzo.

Arbitro: Grandville Antonio (Roma)
Note
«Il Corriere dello Sport» attribuisce la prima rete alessandrina a Tuberosa e la prima rete modenese a Giammarinaro. Angoli: 8-0. Spettatori: 5.000. Giornata serena. Inizio gara ore 15:30.

Commento
RISVEGLIO DELL'ALESSANDRIA CHE SUPERA IL MODENA: 4-2 A venti minuti dalla fine i grigi perdevano per 2-1. Che essi non meritassero questo cattivo scherzo della sorte era però un fatto indiscutibile. Avevano segnato per primi al sesto minuto di gioco per merito di Lerici, sceso in campo come centravanti; avevano subito il pareggio due minuti dopo, in seguito ad un’errata uscita di Dalla Fontana, che l'implacabile «goleador» modenese Scarascia era stato pronto a sfruttare. Poi, dopo aver bravamente resistito ad una sfuriata dei «canarini» sullo slancio del pareggio ottenuto, avevano tolto agli avversari l’iniziativa delle azioni senza più mollarla. L’allenatore Neri, nell’intento di dare maggior forza di penetrazione alla prima linea, aveva sacrificato Serone sostituendolo con Tuberosa all’ala sinistra, ed aveva affidato la maglia numero 9 a Lerici. Il nuovo schieramento sembrava dare sufficienti garanzie, ma mancava ieri il consueto apporto dei mediani laterali, tra i quali specialmente Masperi appariva in giornata contraria. Il predominio territoriale e di gioco dei grigi, dopo il «botta e risposta» iniziale, non fruttò quindi che qualche occasione sbagliata per precipitazione, mentre al 44’ l’arbitro lasciò correre un fallo in area su Piatto. Nella ripresa il direttore di gara Grandville di Roma – un signore rotondetto di preferenza immobile o quasi a metà campo – dopo aver distribuito con imparzialità il danno dei suoi frequenti errori di valutazione, commise lo sbaglio che poteva costare assai caro all’Alessandria. Si era al 14’, nel pieno dell’offensiva alessandrina. Su un rilancio del centrosostegno modenese De Giovanni, la difesa grigia si trovò colta di sorpresa, ma l’occasione sembrava sfumata poiché il centrattacco Bartolini, nella foga dell’azione, si era portato in evidente posizione di fuorigioco, immediatamente sbandierata dal segnalinee. L’interno sinistro emiliano, l’ex granata Giammarinaro – tra i migliori della sua squadra, insieme a Scarascia, Ponzoni e Panetti – tirò egualmente in porta da fuori area, e il tiro potente e preciso batté irrimediabilmente Dalla Fontana. Grandville convalidò il punto e si rifiutò di interpellare il segnalinee. Tutto da rifare quindi per l’Alessandria. A questo punto si vide pienamente quale fosse la reale forza della compagine grigia: la volontà. Fu come se fosse scattata una molla; anche quelli fra i grigi che erano sembrati in giornata sfavorevole si ritrovarono: l’attacco guidato ora da Tuberosa con Lerici estrema sinistra, strinse d’assedio la porta del Modena. Il pareggio venne sfiorato al 25’ quando Panetti, con una grande parata, mandò contro la traversa e quindi in angolo un pallone prepotentemente scagliato da Tuberosa dopo uno scambio con Campagnoli. Poi, al 27’ finalmente, il goal, in un’azione piuttosto complicata: su una punizione battuta da Masperi, saltò di testa Giraudo e Panetti respinse a mani aperte, riprese Campagnoli colpendo il palo, ma finalmente Giraudo riuscì, nella mischia, a dare il colpo di grazia al pallone spedendolo in rete. Ottenuto il pareggio, si profilava ora la possibilità di raggiungere la vittoria. Sostenuta dall’incitamento caloroso del pubblico, l’offensiva alessandrina continuò, giungendo al successo dopo sei minuti. Per una fallosa entrata su Tuberosa, venne concessa una punizione dal limite; si avanzò per batterla Campagnoli e il tiro fortissimo, quasi rabbioso, dell’interno sinistro (il migliore tra i grigi, con Tuberosa, Bagliani, Garzena e Lerici) bruciò le mani al portiere, che fermò il pallone lasciandolo poi sfuggire in rete. Tre a due, ma non era finita. Il Modena tentò una breve reazione, durante la quale Ponzoni colpi la traversa, poi Campagnoli, suggellando con questo la sua puntigliosa prestazione, pose il punto fermo al risultato con una rete personale. Un traversone di Tuberosa venne malamente intercettato da Spezzani e il pallone finì a Campagnoli: «dribbling» dell’interno sinistro, che evita De Giovanni e realizza imparabilmente il quarto goal, al 37’. (Gianni Pignata, «Stampa Sera», 29 marzo 1954) L’Alessandria ha vinto con un finale travolgente: fino al 14’ del secondo tempo il gioco scialbo svolto dai grigi, la loro rilassatezza fisica e talune grosse papere della difesa avevano lasciato presagire la peggiore delle conclusioni. Il Modena, per la verità, non ebbe a far mai cose per vantare il privilegio di condurre la gara in vantaggio, e i suoi uomini di punta sciuparono occasioni bellissime per mancanza di incisività e mordente nella fase conclusiva. Nonostante questo leggero dominio predominio, i modenesi subivano al 4’ un calcio di punizione con esito negativo ed al 5’ un calcio d’angolo, e infine al 6’ Lerici trovava lo spiraglio per battere Panetti. Non passava che un minuto e gli emiliani ottenevano il pareggio su una grossa svista di Gabbiani e Dalla Fontana: l’ala sinistra canarina Scarascia al 7’ ristabiliva l’equilibrio. Al 9’ l’Alessandria era in angolo; al 20’ Piatto intercettava un bel passaggio di Lerici e crossava direttamente in rete: Panetti, il miglior uomo degli ospiti, parava brillantemente. Al 21’ Ponzoni sfiorava la traversa della rete grigia, quindi al 22’ era Sentimenti che faceva sibilare la palla a fil di palo sulla casa di Dalla Fontana. La pressione degli emiliani creava serie difficoltà agli estremi difensori alessandrini, invero poco in vena. Al 24’ altro calcio d’angolo contro il Modena: Piatto intercettava il tiro di Bey, e con una splendida rovesciata costringeva il portiere modenese ad una splendida parata. Al 38’ era Bey che sprecava, solo davanti a Panetti, una magnifica occasione. Nella ripresa i modenesi continuano a contrattaccare con grande decisione e al 4’ Ponzoni per la troppa precipitazione non riusciva a sfruttare un’altra papera del portiere grigio, mentre Panetti al 5’ si salvava da un forte tiro di Tuberosa. Al 9’ e al 10’ l’Alessandria beneficiava di due calci d’angolo, ma al 14’ Giammarinaro con un potente tiro dall’area di rigore insaccava nella rete dei grigi. L’Alessandria a questo punto riordinava le proprie file e iniziava un forte contrattacco. Al 25’ Tuberosa costringeva l’estremo difensore modenese ad una difficile parata; quindi al 27’ veniva un gentile omaggio del direttore di gara agli alessandrini. Un attaccante grigio alzava un pallone in area modenese: sullo spiovente si precipitavano canarini e grigi, nella mischia alcuni finivano a terra. La palla intanto viaggiava da una parte all’altra, fino a quando veniva colpita con la mano dal portiere emiliano, il quale però, violentemente caricato, non poteva trattenerla: Giraudo trovava il modo di adagiarla in fondo alla rete. Galvanizzati dal pareggio i padroni di casa si trasformarono, rendendo così difficile il compito agli avversari. Da questo momento in campo è esistita soltanto una squadra, l’Alessandria, e a corollario di questo incontrastato dominio i piemontesi realizzavano altre due reti, al 36’ e al 39’, per merito di Campagnoli. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 29 marzo 1954) DOMANI AL MOCCAGATTA E' DI SCENA IL TREVISO La clamorosa vittoria sul Modena, ottenuta con ammirevole forza di volontà dalla squadra grigia, conferma la miglior efficienza raggiunta dalla nostra compagine. L’innesto di Lerici e Tuberosa valso a conferire maggior concetto costruttivo delle azioni, tanto che la difesa modenese, che aveva incassato venti goals in 25 partite, ha dovuto raccogliere 4 palloni in fondo alla rete sul campo alessandrino. L’esordio di Gabbiani non è stato brillante, in quanto dinanzi a lui si trovava Masperi in giornata nera: dei 6 elementi della retroguardia, il migliore è stato Bagliani. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 3 aprile 1954) RISULTATI: Brescia-Catania 0-2 Cagliari-Como 3-2 Lanerossi Vicenza-Fanfulla 2-2 Marzotto-Treviso 4-0 Messina-Salernitana 1-0 Monza-Pavia 1-0 Pro Patria-Piombino 0-0 Verona-Padova 2-0 CLASSIFICA: Catania 38; Pro Patria 32; Cagliari, Lanerossi Vicenza 31; Como, Verona 30; Brescia, Marzotto, Modena, Monza, Salernitana 26; Messina 23; Alessandria, Pavia 22; Treviso 21; Padova 19; Fanfulla (-5), Piombino 17 MARCATORI 13 gol: Manenti (Catania) 12 gol: Rosa (Pavia) 11 gol: Bassetti (Catania) 10 gol: Hofling (Pro Patria) 8 gol: Deprati (Marzotto), Fabris (L.R. Vicenza), Mannucci (Pro Patria), Pratesi (Pro Patria) 7 gol: Astorri (Monza), Cabas (Modena), Campagnoli (Alessandria), Carta (Fanfulla), Genero (Fanfulla), Ghiandi (Como), Golin (Cagliari), Lerici (Alessandria), Lonardi (Verona), Massagrande (Salernitana), Remonti (Marzotto), Scarascia (Modena), Stivanello (Padova), Zecca (Verona) Il punto sul campionato E’ tornata al successo la capolista Catania vittoriosa a Brescia con i gol di Klein e Manenti. Erano aumentati a sei i punti di vantaggio sulla Pro Patria che era stata fermata sul pareggio, senza reti, dal Piombino, ultimo in classifica. Il Cagliari aveva vinto una gara palpitante ed emozionante, battendo il Como, decisivo Mezzalira a pochi minuti dalla fine, raggiungendo il Vicenza, fermato sul risutato di parità dal Fanfulla, ultimo in classifica: negli ospiti doppietta di Carta. Nel derby veneto il Verona aveva sconfitto il Padova, terzultimo in graduatoria.