Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1953/1954
Serie B
18-04-1954 - Giornata: 28 - Verona - Marcantonio Bentegodi


Verona AC - Alessandria US 4 - 1 (3 - 0)
RETI: 2. Zian A. [Ve] , 7. Zecca A. [Ve] , 24. Scaramuzzi E. [Ve] , 61. Lonardi L. [Ve] 49. Bey C.[A]

Alessandria US Dalla Fontana Emanuele, Garzena Bruno, Nicolazzini Antonio, Giraudo Ernesto, Bagliani Giuseppe, Masperi Luigi, Bey Carlo, Mirabelli Walter, Tuberosa Franco, Campagnoli Cesare, Amateis Giacomo All.: Neri Giacomo

Formazione avversaria
VERONA AC: Cardani; Gariboldi, De Toni; Scaramuzzi, Marini, Sessa; Raise, Zian, Zecca, Cecconi, Lonardi. All.: Ferrero Luigi.

Arbitro: Lo Bello Concetto (Siracusa)
Note
Angoli: 9-3 (2-2). Giornata di sole con forte vento. Inizio gara ore 15:30.

Commento
Vittoria meritata dei gialloblù; ed il risultato avrebbe potuto assumere anche più vaste proporzioni solo che gli attaccanti gialloblù si fossero dimostrati più precisi nelle fasi conclusive. L’Alessandria si è dimostrata una formazione di modesta levatura e, specie in difesa, è parsa facilmente superabile. A ciò si aggiunga poi che Dalla Fontana avrebbe benissimo potuto parare almeno 3 dei 4 palloni che son finiti in fondo alla sua rete. Già al 2’ di gioco il Verona era in vantaggio. Marini si era spinto in avanti ed allungava al centro, dove Garzena falliva il rimpallo, per cui la palla veniva raccolta da Zian, spostato sulla sinistra, il quale non aveva difficoltà a mettere nella porta rimasta incustodita, in quanto il portiere aveva abbozzato un tentativo di uscita. Cinque minuti più tardi Dalla Fontana era battuto per la seconda volta. Su una punizione per fallo di Bagliani, batteva Cecconi, che faceva spiovere la palla al centro della porta e Zecca, con un colpetto di testa, metteva a segno, approfittando che il portiere non aveva nemmeno tentato la parata. Contenute alcune sporadiche puntate di contropiede degli ospiti, il Verona passava nuovamente all’attacco e aumentava il vantaggio al 24’ su calcio di punizione trasformato da Scaramuzzi, il cui tiro non veniva parato dal portiere. All’inizio della ripresa erano gli ospiti che accorciavano le distanze, al 4’ su centro di Amateis e goal di Bey. Poi le redini dell’incontro passavano ancora al Verona, che segnava al 16’ su azione Zian-Zecca-Cecconi, conclusa con un tiro di Lonardi. Giornata di sole, ma vento assai forte, specie nella ripresa. Lievi incidenti a Sessa, Dalla Fontana e Raise. Incerto l’arbitraggio. (Guido Rizzetto, «Corriere dello Sport», 19 aprile 1954) Una vittoria così netta e specialmente il distacco del primo tempo, quando non si è levato il vento che ha un po’ limitato il gioco della ripresa, pongono un interrogativo: merito dei vincitori o demerito dei vinti? A dire il vero, oggi il Verona ha sentito in pieno l’importanza della partita e ha impostato il suo gioco su di un tono sbrigativo e veloce al massimo, valendosi di Zian, che ha fatto cose veramente egregie, compensando anche la giornata non proprio felice di Raise e di Lonardi, con la sua estrema mobilità e con il gioco positivo e, quello che più conta, costruttivo. A parte le ingenuità di Lonardi, si debbono mettere in luce le qualità veramente notevoli del gioco dell’avversario diretto da Garzena che con Nicolazzini e Bagliani hanno cercato di porre argine allo straripare dell’attacco scaligero, che in qualche momento pare un rullo compressore. Invero il [parola illeggibile] è avvenuto nel primo tempo, perché il quadrilatero grigio era funzionale solo a metà, cioè nei centrali e perché Dalla Fontana, battuto al 2’ per un’azione di Zian, lanciato da Marini, ha accusato il colpo ed è rimasto scosso, nulla potendo al 5’ sulla testata di Zecca, cui Cecconi aveva su punizione per fallo contro Raise, telefonato un pallone che la testa del centrattacco ha definitivamente silurato in rete. Solo al 23’ è stato ravvivato il gioco veronese da una sventola di Scaramuzzi su tiro di punizione per fallo contro Zian, sorprendendo Dalla Fontana, che probabilmente attendeva il tiro di Cecconi, che invero stava apprestandosi a calciare. I grigi ovviamente si sono gettati tutti all’attacco, ma la difesa scaligera ha vegliato e, al 25’, Cardani, con un bel salto ha sventato la minaccia di un tiro di Giraudo, mettendo in angolo, imitato al 30’ dall’avversario diretto su tiro di Zecca, deviato con un volo superbo. Nella ripresa i grigi si sono scossi un po’ sorretti anche da un elemento che è venuto in loro aiuto e non era atteso: il vento. E al 5’ Bey ha potuto segnare su errore della difesa scaligera. Ripresa la sarabanda gialloblù, solo qualche azione di alleggerimento è stata condotta da Campagnoli, indubbiamente il migliore dell’attacco grigio pronto nei tiri, deciso nelle serpentine, ottimo nello smarcamento: effettivamente un giocatore molto pericoloso. Al 16’ Lonardi ha potuto siglare la sua rete, dopo averne sciupate alquante e quindi Zian ha fatto sfoggio di un campionario di azioni, di triangolazioni, di passaggi in profondità e in linea, di tiri che vuoi l’imprecisione dei compagni, vuoi l’abilità di Dalla Fontana, trasformato dal primo tempo, hanno neutralizzato, aiutato anche da due traverse, una su tiro di Zian al 39’ e una su tiro di Lonardi al 42’. La pioggia degli angoli ha portato il bottino a favore del Verona per 9 a 3 dal 2 a 2 del primo tempo. A posto la difesa estrema veronese, bene la mediana, che si è spesso inserita nell’arco dell’attacco, il quale ha avuto un perno, Zecca, veramente ben registrato e uno Zian onnipresente, riuscendo a far dimenticare che era assente un Luosi dall’apporto formidabile sia al gioco di difesa sia a quello di offesa. L’Alessandria ha avuto i suoi nei all’attacco. Ottimo veramente l’arbitro. (E.P. Costamagna, «La Gazzetta dello Sport», 19 aprile 1954) L’Alessandria ha reagito con cuore e ha segnato il punto della bandiera solo dopo avere subito il terzo gol. In questo periodo ha dimostrato di essere una squadra con alcuni uomini di valore non disprezzabile, ma la marcatura del quarto gol ha tolto agli ospiti ogni velleità di reazione. La difesa grigia è mancata in pieno per la cattiva giornata di Nicolazzini. Dalla Fontana, che nel primo tempo si è fatto battere tre volte da tiri non irresistibili, si è riabilitato nel secondo tempo compiendo una serie di belle parate, ha avuto un po’ dalla sua anche la fortuna perché l’attacco veronese ha colpito quattro pali. Fra i grigi, buona la prova di Masperi e di Bey, quest’ultimo autore di una bella rete. I veronesi passarono in vantaggio al 3’ con un bel tiro di Zian su passaggio di Zecca e al 7’ raddoppiavano il vantaggio con un gol di testa di Zecca in un’azione susseguente a un calcio di punizione tirato da Cecconi. Terzo gol dei veronesi al 24’ su punizione tirata da Scaramuzzi: il portiere si gettava a sinistra mentre il tiro entrava in porta sulla destra. Reagivano i grigi nella ripresa e al 4’ Bey raccoglieva un corto rimando di Gariboldi e fulminava in rete. Il Verona tornava a dominare e Lonardi segnava il quarto gol al 16’. Furibonda offensiva dei locali interrotta da qualche puntata alessandrina. («Stampa Sera», 19 aprile 1954) DOMANI AL “MOCCAGATTA,, Fanfulla-Alessandria Due squadre in lotta per non retrocedere Purtroppo, come avevamo previsto, la partita di Verona ha avuto esito negativo: l’intenzione di allineare un reparto d’attacco che potesse appoggiare il lavoro difensivo della mediana è stato frustrato dalla cattiva giornata di Dalla Fontana, che si è lasciato sorprendere nei primi venti minuti di gioco, in modo inspiegabile. Con tale svantaggio, il compito di ricuperare e stato oltre modo arduo, di modo che la sconfitta è stata abbastanza netta (4-1). […] Al disappunto delle quattro reti subite… si è aggiunto il difetto della lettura delle cronache della partita a Verona… Non si possono concedere ai gialloblù due reti di vantaggio, a casa loro perdippiù… La partita negativa di Dalla Fontana – oggi infortunato non in modo grave – ha certamente influito sull’animo dei giocatori che, purtuttavia, hanno disputato una buona partita particolarmente nei mediani Masperi e Giraudo. La prima linea ha «tirato» parecchio inaspettatamente senza soverchia fortuna. Era, comunque, una partita scontata. Ma il tasso è stato troppo elevato anche per gente abituata come i tifosi alessandrini… (Andrea Canestri-Ukri, «Il Piccolo», 24 aprile 1954) RISULTATI: Brescia-Pavia 2-0 Cagliari-Salernitana 2-0 Fanfulla-Piombino 3-0 Lanerossi Vicenza-Catania 1-2 Marzotto-Padova 1-0 Monza-Como 0-0 Pro Patria-Modena 2-0 Treviso-Messina 0-0 CLASSIFICA: Catania 40; Pro Patria 36; Cagliari, Verona 33; Como, Lanerossi Vicenza 31; Marzotto 30; Brescia, Modena, Monza 28; Salernitana 27; Messina 26; Alessandria 24; Pavia, Treviso 22; Padova 21; Fanfulla (-5) 20; Piombino 19 MARCATORI 14 gol: Manenti (Catania) 12 gol: Rosa (Pavia) 11 gol: Bassetti (Catania), Hofling (Pro Patria), Mannucci (Pro Patria) 9 gol: Genero (Fanfulla) 8 gol: Carta (Fanfulla), Deprati (Marzotto), Fabris (L.R. Vicenza), Lerici (Alessandria), Lonardi (Verona), Maselli (Messina), Pratesi (Pro Patria), Zecca (Verona) 7 gol Astorri (Monza), Cabas (Modena), Campagnoli (Alessandria), Ghiandi (Como), Golin (Cagliari), Klein (Catania), Marchetto (Marzotto), Massagrande (Salernitana), Remonti (Marzotto), Scarascia (Modena), Stivanello (Padova) Il punto sul camnpionato Al termine di una gara vibrante e spettacolare il Catania aveva avuto ragione del Vicenza, in trasferta ed in rimonta. Vittoria anche per la Pro Patria che aveva avuto la meglio sul Modena con le reti di Hofling e Mannucci. A pari punti il Verona ed il Cagliari entrambi autori del successo rispettivamente contro Alessandria e Salernitana. Vittoria, di misura, del Marzotto sul Padova. La sfida salvezza tra Fanfulla e Piombino aveva visto uscire vincitori i padroni di casa che hanno scavalcato gli avversari in classifica portandosi al penultimo posto.