Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1925/1926
1ª Divisione
18-10-1925 - Giornata: 3 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Pro Vercelli US 1 - 1 (0 - 1)
RETI: 61. Tritz L.[A] 26. Gardini [Pr]

Alessandria US Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Papa (II) Nicola, Simóka Sándor, Capra (II) Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Farina Massimo All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria
PRO VERCELLI US: Curti, Zanello, Borello, Degara, Milano (IV) Remigio, Perino, Gardini, Ardissone, Mattuteia, Baiardi (I) Luigi, Piccaluga. All.: Commissione tecnica

Arbitro: Guarnieri Amedeo (Milano)
Note
Angoli 3-3. Folla rigurgitante. Giornata di sole. Inizio ore 15.00

Commento
INCONTRO NULLO TRA ALESSANDRIA E PRO VERCELLI Il risultato pari non indica, con esattezza lo svolgimento della partita. La superiorità alessandrina non si è concretata in un maggior numero di goal, un po' per sfortuna, o molto per l'ottima difesa vercellese di cui si è notata in particolar modo la bravura del portiere dei bianchi che ha respinte numerose azioni pericolose. In complesso la partita è stata bolla e velocissima ed ha avuto fasi emozionanti. Il goal per i vercellesi è stato segnato da Gardini al 26° minuto del primo tempo; il pareggio è avvenuto nella ripresa, al 15° minuto, per merito di Tritz. Arbitro Guarnieri. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) L’ASPRA CONTESA FRA BIANCHI E GRIGI È RIMASTA INSOLUTA Il pubblico enorme che gremiva domenica il campo dei grigi, è esploso in una irrefrenabile dimostrazione di entusiasmo allorquando, al 10 minuto del secondo tempo, il biondo ungherese Tritz, che per tutta la partita è stato l’animatore dell’attacco grigio, scaraventava con un ben assestato colpo di testa, un’ imparabile pallone nella rete di Curti. È stato un goal meraviglioso, superbo, frutto di una indiscussa superiorità che la squadra grigia ha avuto sui bianchi vercellesi. L’ immensa folla, che fino allora non aveva potuto certo ritenersi soddisfatta per l’esito della partita, è sembrata uscire da un incubo penoso. Tutta l’anima grigia ha potuto sprigionarsi e dar sfogo alla sua irrefrenabile passione. La squadra concittadina, dopo la partita di domenica, ha riconquistato la generale ammirazione e la completa fiducia dei supporters. PARTITA ELETTRIZZANTE. Il match è stato per tutti i novanta minuti eccessivamente elettrizzante ed il pubblico ha avuto modo di interessarsi vivamente delle alterne vicende della partita condotta dai ventidue atleti con una velocità che ben difficilmente si riscontra nei matchs fra squadre interregionali. La squadra grigia ha avuto nel corso della partita una indiscussa superiorità tanto per tecnica c per foga come per freschezza e impeto di giuoco. Le sue azioni condotte or dall’uno, or dall’altro attaccante, ma in prevalenza iniziate dal virtuoso Tritz, lasciavano l’impressione che da un momento all’altro dovesse maturare il tanto sospirato goal. Ed il pubblico, attratto dalla bellezza del giuoco, tutto proteso in una febbrile attesa, gridava il suo caldo incitamento e spronava i suoi beniamini ad azioni conclusive. II risultato finale non ha dato la vittoria ai più forti in campo, tuttavia rincontro ha insegnato qualche cosa, e cioè che la squadra grigia è più forte di quanto finora non avremmo creduto. Benché rimaneggiata in tutte le sue lince per la forzata assenza di Gambarotta e di Viviani, la squadra ha giuocato una partita superba e solo per la poco felice giornata di alcuni avanti non ha potuto cogliere quella vittoria che sarebbe stato il giusto premio della sua superiorità di giuoco. Infatti, oltre alla nera giornata di Farina, assolutamente nullo per tutta la partita, anche Banchero e Gandini furono nettamente inferiori alla loro fama. Tanto Gandini, che giuocò mezzo sinistro, e quindi fuori posto, come Banchero ancora sofferente per la contusione riportata a Spezia, sciuparono diverse facili occasioni. I MIGLIORI IN CAMPO TRITZ E CURTI. Chi più di tutti entusiasmò il pubblico furono senza dubbio il biondo Tritz e l’atletico portiere dei bianchi: Curti. Il primo fu semplicemente meraviglioso per i suoi virtuosismi, per il perfetto giuoco di distribuzione, per i tiri precisi e potenti e per la inesauribile attività durante tutta la partita. Il secondo fu addirittura spettacoloso per alcune parate in grande stile. La Pro Vercelli deve il risultato pari a questo meraviglioso atleta che la salvò, e più volte miracolosamente, da una dura sconfitta. COME HANNO GIUOCATO I GRIGI. La tradizione vuole che quando la nostra squadra si trova al cospetto di un grande squadrone, debba giuocare una partita superiore alle sue forze. E domenica la tradizione è stata rispettata. Come avevamo previsto, l’Alessandria ha giuocato con uno slancio ed una foga impressionanti, ed anche il più ottimista dei supporters, ne è rimasto meravigliato. Abbiamo ammirato in Cagnina un portiere di classe superiore ad ogni elogio. Lauro (che sostituiva Viviani) e Costa furono attivissimi per tutta la partita. La linea mediana ha avuto in Simoka il suo miglior uomo; preciso ed impeccabile nel giuoco di sostegno e pronto a correre in difesa ogni qualvolta si rendeva necessario, è stato il perno e la colonna principale della difesa. Capra II, incaricato di tenere a freno l’irruente Piccaluga, ha lodevolmente assolto il suo compito, e Papa II, che nel 1.o tempo era sembrato un po’ lento, si è fatto ammirare nella ripresa per il suo giuoco di sostegno tecnico e possente e per la perfetta conoscenza della posizione. La prima linea è ancora stata poco redditizia, per quanto riguarda la segnatura dei goals. Abbiamo visto parecchie volte Banchero, Gandini e Farina a pochi passi dalla rete, indugiarsi nel tiro finale o sbagliare in pieno il bersaglio. Occorre più prontezza, più precisione nello sfruttare le occasioni propizie. Noi vogliamo essere ottimisti e crediamo quindi ad una passeggera defaillance della nostra linea attaccante, tanto più che essa è costituita da elementi che per il passato hanno sempre dato un maggior rendimento. Oltre a Tritz, di cui abbiamo già parlato, anche Avalle è stato superiore ad ogni più lusinghiera aspettativa; in tutta la partita non ha sciupato un solo pallone ed i suoi «cross» precisi cadevano sempre davanti alla rete avversaria, cagionando azioni pericolosissime. Complessivamente la squadra ha lasciato una impressione ottima del suo valore e crediamo di non errare affermando che nelle future competizioni farà molto di più di quanto finora non abbia compiuto. LA SQUADRA VERCELLESE La squadra dei bianchi può dirsi soddisfatta di aver strappato, se pur di fortuna, un match pari ai suoi acerrimi avversari e questo lo deve al portiere Curti ed ai due terzini Borello e Zanello che specialmente nella ripresa furono superbi. Della seconda linea, Milano IV fu il migliore e sostenne ottimamente il confronto col suo diretto avversario. Perino e Degara, si preoccuparono solo di tenere a freno le mezze ali (Gandini e Tritz) e lasciarono quindi troppo libere le ali. La prima linea è stata una ben povera cosa. Solo nel primo tempo si fece ammirare per alcune belle azioni in profondità. Dal naufragio si salvò solo Mattuteia che é sempre l’ottimo stilista di altri tempi; Ardissone, ancora indisposto e Piccaluga guardato a vista da Capra, non poterono esplicare il loro solito giuoco. Nel complesso, però, la Pro Vercelli è stata ancora una volta all’altezza del suo glorioso passato, e solo nel fatto di aver strappato in campo avversario un match pari ai suoi eterni rivali, costituisce il più grande elogio. Per la cronaca: La Pro Vercelli ha segnato un goal al 25.o minuto del primo tempo per merito di Gardini che ha sfruttato un allungo di Mattuteia. L’Alessandria ha pareggiato al 16.o minuto del 2.o tempo per merito di Tritz su centro di Avalle. L’ arbitro è stato per la squadra dei bianchi il dodicesimo giuocatore. Se pur involontariamente, il signor Guarnieri è stato di una imprecisione tale, da danneggiare sensibilmente la nostra squadra c da esasperare l’animo dei più calmi appassionati. Nel primo tempo infatti ha perdonato ai bianchi due evidentissimi penalty riconosciuti dagli stessi vercellesi. Non vogliamo essere troppo severi a carico di questi emeriti sportivi, ma vorremmo che la Federazione provvedesse una buona volta alla revisione degli arbitri che il più delle volte sono la causa principale degli incidenti che si verificano sui campi di giuoco. Ci consta che il Commissario tecnico della squadra grigia ha sporto reclamo per l’annullamento della partita essendosi verificato durante il match una infrazione al regolamento tecnico. (Il Piccolo del 24 ottobre 1925 – T. Pelizza) La degna e sfortunata prova dei grigi UN MATCH NULLO CHE VALE QUANTO UNA VITTORIA Le due squadre fanno il loro ingresso in campo salutate dall'applauso caloroso del pubblico. L'U.S.Pro Vercelli dà l'impressione di essere atleticamente più salda. I Grigi appaiono taciturni e pensosi come chi ha un arduo compito da risolvere. Qualche brivido diaccio passa nelle vene del pubblico quando le squadre si allineano sul campo di battaglia. La scelta del campo tocca ai grigi. Vercelli gioca contro sole. Le prime fasi sono elettrizzanti e l'Alessandria pur in una formazione di ripiego dà subito l'impressione di tenere onorevolmente il campo contro il massiccio team vercellese capitanato dal prestante Ardissone. Le fasi accompagnate animosamente dal pubblico rispecchiano una netta superiorità grigia. Tritz, Banchero e Avalle lavorano con perfetta intesa mentre i mediani guidati dal tattico e redditizio Simoka fanno prodigi. Successive cariche irregolari interrompono lo svolgimento delle azioni che vengono intessute con fulminee e decise trame. Quando l'andamento del match lascia intravvedere dalle sue fasi che debba scaturire un goal quale segno della superiorità dei prodigiosi calciatori grigi, ecco che improvvisamente arriva come una doccia fredda il fortunoso goal vercellese. è una delusione. La palla dopo aver sostato sotto la rete di Curti protetta da benigna fortuna, viene raccolta da Milano IV che s'incarica di sfruttare l'occasione passandola forte al veloce Gardini che insinuatosi tra la difesa grigia, protesa per sostenere l'attacco, non indugia, s'avvanza e tira fulmineo raso a terra nell'angolo sinistro della rete di Cagnina. Goal imparabile che è stato frutto di un'azione incolore e che è il marchio della disdetta alessandrina. La danza riprende vivace e le azioni degli attaccanti grigi s'infrangono contro la difesa vercellese in ottima giornata ed in secondo luogo per l'imprecisione di Gandini che pur prodigandosi fino all'esaurimento non può tenere il ruolo di attaccante. Farina è stato totalmente nullo mentre Banchero ha fatto rimpiangere la precisione e la tattica che un giorno sfoggiava con tanta bravura. La fine del primo tempo sopravviene senza che la superiorità grigia ottenga un meritato premio. La ripresa. Se pur la sfortuna perseguita la squadra del cuore, il pubblico spera in una degna affermazione che consacri il valore di una squadra che si batte con indomita passione. Ed il goal matura. Sono attacchi reiterati poderosi che non culminano per i suaccennati motivi, ma c'è la ferrea volontà di vincere e la palla ritorna e staziona e lambisce i pali della rete difesa da Curti, qualche volta il guardiano vercellese, fa oltrepassare il ball nella rete per salvarsi dalla pressione grigia, ma l'arbitro non vede o non vuol vedere. La stessa sorte tocca ai falli di mano dei difensori bianchi, nell'area di rigore. La superiorità grigia si concreta in parte e viene un'azione impeccabile di stile e di precisione a recarci il pareggio. Simoka riceve palla dai terzini e lento e tattico si libera del poco cavalleresco Milano IV, scruta la posizione dei suoi compagni ed allunga ad Avalle questi a sua volta lascia che Tritz oltrepassi Borello ed effettua il passaggio con precisione, il biondo ungherese è pronto e proietta con astuzia il ball proprio nell'angolo sinistro che aveva ospitato il goal vercellese, descrivere il delirio della folla al meritato punto ottenuto così degnamente è un compito troppo arduo. Era stato troppo atteso il pareggio per poter impedire uno sfogo strepitoso di tanta passione ed il grido di gioia passò a fendere ogni titubanza ed a consacrare che ancora oggi il pubblico alessandrino sa amare i suoi ragazzi in casacca grigia e li ha premiati con uno scrosciante applauso che non avrebbe avuto tregua se il fischio dell'arbitro li avesse richiamati alla contesa per tentare la via della vittoria. Il resto del match non ha storia, basta dire che più volte la casa vercellese oscillò sotto i colpi dell'animosa compagine cittadina e che i bianchi oltrepassarono un quarto d'ora di crisi per l'estenuante battaglia sostenuta e solo la fortuna e la cattiva giornata del trio Farina Gandini Banchero salvarono dalla sconfitta. Il miglior uomo in campo fu Tritz. Attendevamo una prova del decantato Piccaluga ma questi trovò nel coraggioso Capra una barriera insormontabile ed il suo debutto in campo grigio ci ha esposto un giocatore poco corretto e facile ad arginare. Il trio difensivo cittadino anche con l'assenza di Viviano fu degno del suo passato. Papa e Capra cooperarono con la solita prodigalità il calmo e redditizio lavoro di Simoka. Del Vercelli ottima la difesa, Gardini e Mattuteia, Ardissone e Milano giocarono più sull'uomo che sulla palla. L'arbitraggio di Guarneri aveva ottime intenzioni di imparzialità, ciò che gli ha fatto difetto è stata la vista. (Lo Sport di Alessandria – Corbeilles) U.S. ALESSANDRIA - U.S. PRO VERCELLI 1 A 1 Oltre alla grandissima posta del campionato i match tra bianchi e grigi assumono sempre un carattere spiccatissimo di rivalità provinciale sì da destare l’interessamento e l’entusiasmo del pubblico anche profano. Alla brillante offensiva sferrata dai grigi per la maggior parte della partita i vercellesi opposero la loro ferrea difesa imperniata sull’atletico Curti, il taurino Zanello, che ricorda il grande Rosetta, e il rude Borello. I vercellesi ebbero la ventura di segnare per primi: verso la metà del primo tempo, l’ala destra Gardini, sfuggito alla vigilanza di Papa II ed incuneatosi tra i terzini riusciva a sorprendere Cagnina con un tiro raso al suolo nell’angolo sinistro. Da questo momento i bianchi non badarono che a difendere strenuamente il vantaggio ottenuto, in ciò aiutati dalla longanimità dell’arbitro Guarnieri, il quale arbitrò la partita standosene per la maggior parte di essa a metà campo; bisognerebbe avere occhi di lince per poter vedere e valutare esattamente tutti i falli, e specialmente quelli che si commettono nell’area di rigore. I grigi non disarmarono all’inaspettato successo dei rivali, anzi con rinnovata foga si gettarono all’attacco e riuscirono al 15° m. circa della ripresa a pareggiare le sorti con un magnifico goal lavorato tecnicamente da Avalle e Tritz. Segnò quest’ultimo raccogliendo di testa un preciso cross di Avalle. Incitati continuamente dalla enorme folla i grigi chiudono i bianchi nella loro area di rigore, ma non riescono ad acciuffare la vittoria che si è beffata ancora una volta dei loro sforzi. Dei grigi bene Avalle, Tritz, Simoka, Lauro e Cagnina. Dei bianchi Curti, Zanella, Borello, Milano IV, Mattuteja e Gardini. (Il Calcio (Genova) del 24 ottobre 1925 – g.b.) RISULTATI: Cremonese – Parma 3-0 Livorno – Genoa 3-2 Milan – Mantova 3-1 Reggiana – Padova 4-1 Sampierdarenese – Juventus 2-1 CLASSIFICA: Cremonese p. 6, Livorno, Pro Vercelli, Reggiana 4, Genoa, Juventus, Padova, Sampierdarenese 3, Milan, Parma 2, Alessandria, Mantova 1. MARCATORI: 6 reti: Jeszmas (Cremonese), 5: Bodini (I) (Cremonese), Pastore (Juventus), 4: Hirzer (Juventus), 3: Wilhelm (Cremonese), Magnozzi (Livorno), Muller (Milan), Powolny (Reggiana), Il punto sul campionato Nel girone B si devono registrare le sorprese più grosse e i risultati più notevoli. Mentre il Cremona continuando nella marcia vittoriosa iniziata a Milano, ha vinto contro Parma una nuova battaglia, la Juventus ed il Padova hanno dovuto cedere. La temuta Juventus, la squadra ritenuta col Bologna e col Torino la migliore fra le migliori, è stato costretta alla resa sul terreno della Sampierdarenese, che secondo quanto riferisce la cronaca ha vinto non solo in virtù di un calcio di rigore concesso negli ultimi momenti della partita. Sono due punti preziosi perduti, che daranno lavoro per riconquistarli. Ma un altro risultato che sorprenderà pure il punteggio che lo caratterizza, è quello di Reggio Emilia, il Padova è stato battuto con quattro punti a uno: una sconfitta che non ammette scusanti, La Reggiana, dopo aver costretto nella prima domenica al match nullo il Genoa e aver chiuso alla pari domenica scorsa a Sampierdarena su quello stesso campo che ha visto ieri la sconfitta juventino, marcia sulle orme del Cremona con un inizio di campionato promettente quanto mai. II Cremona approfittando del match pari imposto dalla risorta Alessandria alla Pro Vercelli, acquista ora un altro punto di vantaggio e permane saldamente al primo posto. Domenica prossima il suo valore verrà definitivamente collaudato dall'incontro che dovrà sostenere con la Pro Vercelli. Pro Vercelli-Cremona a Vercelli: una partita che si preannunzia interessantissima. Anche gli altri risultati sono da rimarcare. A Livorno il Genoa ha perduto: battuto da quella strana squadra che passa dalla vittoria riportata per 6 a 1 contro il Mantova, e dalla sconfitta subita per 8 o 0 per opera del Cremona, alla vittoria di ieri ottenuta contro gli ex-campioni d'Italia. Ma il Genoa non sembra, per ora, l'undici che ha saputo col Bologna essere il protagonista dell'ultima indimenticabile finalissima. A Milano il Milan ha conquistato finalmente una vittoria che può essere di buon augurio e d'incitamento per continuare su una via che faticosamente, se percorsa con tenace volontà, può portare alla meta. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Pro Vercelli US 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

61. Tritz L.[A]
26. Gardini [Pr]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Papa (II) Nicola, Simóka Sándor, Capra (II) Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Farina Massimo

All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

PRO VERCELLI US: Curti, Zanello, Borello, Degara, Milano (IV) Remigio, Perino, Gardini, Ardissone, Mattuteia, Baiardi (I) Luigi, Piccaluga. All.: Commissione tecnica

Arbitro: Guarnieri Amedeo (Milano)

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Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Pro Vercelli US 1 - 1 (0 - 1)

RETI:

61. Tritz L.[A]26. Gardini [Pr]

Alessandria US

Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Papa (II) Nicola, Simóka Sándor, Capra (II) Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Farina MassimoAll.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

PRO VERCELLI US: Curti, Zanello, Borello, Degara, Milano (IV) Remigio, Perino, Gardini, Ardissone, Mattuteia, Baiardi (I) Luigi, Piccaluga. All.: Commissione tecnica

Arbitro: Guarnieri Amedeo (Milano)

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61. Tritz L.[A]
26. Gardini [Pr]

Cagnina Giuseppe, Lauro Armando, Costa Felice, Papa (II) Nicola, Simóka Sándor, Capra (II) Giuseppe, Avalle Edoardo, Tritz Lorincz, Banchero (I) Elvio, Gandini Giuseppe, Farina Massimo

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