Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1925/1926
1ª Divisione
29-11-1925 - Giornata: 7 - Alessandria - Campo degli Orti
Girone B


Alessandria US - Reggiana AC 6 - 0 (3 - 0)
RETI: 15. Gandini G.[A], 20. Banchero (I) E.[A], 44. Avalle E.[A], 68. Cattaneo R.[A], 71. Banchero (I) E.[A], 75. Cattaneo R.[A]

Alessandria US Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Capra (II) Giuseppe All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria
REGGIANA AC: Gelati, Vannini, Vercelli, Bezzecchi, Hajos, Ramello, Sereno, Powolny, Romano (II) Felice, Aigotti, Vacondio. All.: Bojardi Ottorino.

Arbitro: Pinasco Giacomo (Sestri Ponente)
Note
Espulso Banchero [A]. Al 75. Gandini [A], lascia il campo per infortunio. Giornata bellissima, pubblico numeroso. Inizio ore 14.30

Commento
ALESSANDRIA-REGGIANA: 6-0 (3-0) Ecco finalmente una bella vittoria da registrare all’attivo dai grigi, non solo per il numero di goals ottenuti quanto per il gioco di ottima fattura tecnica svolto dagli uomini in grigio. Già dalla partita contro il Milan l’Alessandria aveva dato chiari segni di risveglio ed oggi ha lottato con il massimo impegno non disgiunto a rara abilità. La squadra reggiana non era seriamente in una delle sue migliori giornate. Sconclusionato il gioco della prima linea e arruffato quello della difesa ove solamente a tratti Bezzecchi, Hajos e Vercelli seppero opporsi con successo all’incalzare dei grigi. Questi ultimi giocarono come mai fu dato vedere nella presente stagione. L’attacco ha funzionato con ritmo regolare e la difesa, nonostante l’assenza di Viviano, tenne con onore il campo. Inutile segnalare i migliori, tra i quali bisogna additare però Gandini e Morando. L’ex valenzano va riprendendo la bella forma che lo portò in squadra nazionale. Papa II fece un’ottima rentrée, svolgendo un gioco tecnico e forte. La partita iniziata alle 14,30 precise sotto il severo arbitraggio di Pinasco ebbe fasi alterne di attacco fino verso il 15.o minuto quando Gandini tirando fortissimo da 20 metri circa segnava in modo imparabile. I Reggiani reagiscono, ma i grigi segnano nuovamente al 20.o con Banchero che sorprende Gelati, uscito fuori tempo. Avalle si incarica di marcare il terzo goal con una bella ripresa al volo su preciso passaggi odi Banchero. Poco dopo finisce il primo tempo. Nella ripresa i granata operano invano spostamenti di uomini. I grigi riprendono a segnare con Cattaneo aiutato da Tritz al 23’ e con Banchero al 27’. Cattaneo chiude la serie al 30’ su un preciso crosse di Capra II. Il gioco si appesantisce: Gandini e Banchero sono obbligati a lasciare il campo per contusioni. Pubblico numeroso ed entusiasta, giornata bellissima. (Gazzetta dello Sport) ALESSANDRIA BATTE REGGIANA (6-0) Una clamorosa vittoria hanno riportato i grigi sul campo degli Orti, battendo per sei goals a zero l'Associazione Calcio Reggiana. Gli alessandrini ci hanno fatto assistere ad una partita elettrizzante, quale da tempo non eravamo più abituati ad assistere nelle loro esibizioni calcistiche. Appena dato il segnale d'attacco, gli alessandrini sono balzati sicuri e decisi all'assalto delle estreme posizioni rosso-bleu, travolgendole vantaggiosamente. Così è maturata, progressiva e inoppugnabile, la vittoria dei grigi, che hanno segnato tre punti nel primo tempo e tre nella ripresa. La Reggiana non si è smarrita d'animo, e per quanto le fosse sistematicamente preclusa la via del successo, per cui aveva alla vigilia del match manifestate le più liete speranze, ha continuato a svolgere il suo sistema di gioco, a volte un po' duro e caotico, altre volte più chiaro e convincente, con belle trame avvolgenti che mettevano in serio pericolo la rete, difesa da Morando [Durando nel testo originale, N.d.S.] Il trionfo dei grigi è stato acclamato a lungo da una folla entusiasta di spettatori, lieti di una cosi netta e sorprendente vittoria. Alle 14,30 l'arbitro Pinasco, che ha diretto con energia e sicurezza, dà il segnale d'attacco: i grigi, che hanno la palla, circuiscono subito la difesa reggiana e ottengono al 3.o minuto il primo corner, infruttuoso come tutti gli altri Velocemente il gioco si sposta nell'area alessandrina, e Costa, Papa e Lauro sono alle prese con gli attaccanti rosso-bleu. La stretta reggiana è poscia troncata all' 11.o in seguito ad un fallo, di cui si è largamente abusato in questa combattutissima tenzone; il calcio di punizione e tirato da metà campo da Lauro; Gandini, che ha giocato una partita spettacolosa, raccoglie la palla e la scaraventa dritto e forte nella rete di Gelati. Un minuto dopo i reggiani sono ancora in corner senza successo a cui fanno seguito due tiri di Avalle e Tritz, bloccati da Gelati. Ora è la volta di Morando, che deve prodursi in una spettacolosa parata su tiro di Powolny; la palla torna così in campo granata e al 20.o ecco Banchero segnare il secondo goal, coadiuvato da Capra, veloce ed insidioso quanto mai. Al 37.o altro corner contro la Reggiana, invano lottante per una tangibile affermazione, finché poco prima del riposo Avalle, raccogliendo al volo un centro di Banchero, segna il terzo goal. Nella ripresa i rosso-bleu hanno un fugace risveglio e danno la sensazione che essi riescano finalmente a scavalcare la difesa dei grigi: è una lotta serrata e magnifica d'ambe le parti e gli alessandrini sembrano ora in difficoltà per lo sforzo profuso fino allora, ma anche in tali frangenti gli assalti della Reggiana non prevarranno. I grigi ritornano ancora così sotto la rete di Gelati, che si vede segnare altri punti, e precisamente al 24.o da Cattaneo, al 27.o da Banchero ed al 30.o da Cattaneo, ancora. Poco dopo il valoroso capitano dei grigi deve abbandonare il campo per una contusione riportata in uno scontro con un avversario, e alcuni secondi dopo lo imita Banchero. Anche così mutilata la squadra grigia non cede ed esce trionfante dal campo per sei goals a zero. (La Stampa). LA REGGIANA PERDE AD ALESSANDRIA PER SEI A ZERO L'Alessandria ha dominato per tutta la partita e ha sognato 3 goals nel 1° tempo con Gandini al 15° minuto, con Banchero al 21" e con Avalle al 44° minuto. Altri tre goals si sono aggiunti nella ripresa per merito di Cattaneo al 24° minuto, di Banchero al 27° e di Cattaneo ancora al 30° minuto. Arbttro Pinasco. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio) U.S. ALESSANDRIA BATTE A.C. REGGIANA 6 A 0 La folla numerosa dei supporters grigi ha salutato con gioia vivissima la rinascita dei beniamini, i quali battendosi valorosamente sono riusciti a convincere anche i più pessimisti sul loro reale valore. La squadra di Gandini fu la migliore e segnò la sua superiorità con tre goals per ogni tempo. Al 15° è lo stesso Gandini che apre la serie dei punti dopo un iniziale periodo di alterni attacchi. La reggiana ha buoni momenti di reazione, ma sono nuovamente i grigi che segnano per merito di Banchero al 20° approfittando di una intempestiva uscita di Galati. Avalle ottiene il 3° punto al 44° riprendendo a volo un bel passaggio di Banchero. All’inizio della ripresa i granata del Reggio sembrano intenzionati a risalire l’andicap già numeroso ed impegnano la difesa grigia la quale si salva con prontezza e decisione. Il gioco si appesantisce e l’arbitro sig. Pinasco frena inesorabilmente il gioco falloso. I grigi ottengono altri 3 goals rispettivamente al 23° da Cattaneo, al 27° da Banchero e al 30° nuovamente da Cattaneo. Poco dopo Gandini e Banchero sono costretti a lasciare il campo per rudi scontri con avversari e la partita è portata a buon fine dall’ottimo Pinasco. Tutti i grigi vanno segnalati per il pregevole gioco tecnico svolto e per il grande animo con cui combatterono l’aspro match. Dei reggiani buoni Vercelli, Bezzecchi ed Hajos. (Il Calcio (Genova) del 5 dicembre 1925) La giornata d'oro pel foot-ball cittadino LA STREPITOSA VITTORIA COLLA “REGGIANA” La strepitosa vittoria che i grigi hanno riportato domenica scorsa sulla massiccia squadra granata, ha di gran lunga superato ogni più lusinghiero pronostico. Un risultato 6 a 0 non era nemmeno nelle previsioni del più esaltato dei supporters ed ecco perché la vittoria ha doppiamente soddisfatto tutti gli amici dei grigi. Dico doppiamente, perché, oltre al conquistare i due punti in classifica, la squadra grigia, per la prima volta, ha accontentato pienamente anche i più severi critici. La partita, giocata dai ventidue atleti con grande animazione per tutti i novanta minuti, va divisa, come bellezza di giuoco, in due fasi nettamente distinte. Il 1° tempo è stato un vero godimento tanto per tecnica di giuoco quanto per la perfetta cavalleria con cui è stato giuocato; i grigi, in questi primi quarantacinque minuti, conquistavano il vantaggio di tre goals, frutto di una indiscussa superiorità. Il secondo tempo è stato invece guastato dal giuoco pesante che alle volte ha raggiunto anche la violenza. Gli ospiti, che ritenevano poco soddisfacente il risultato numerico del primo tempo, hanno cercato di colmare lo svantaggio attraverso un giuoco rude, sperando che la loro prestanza fisica avesse ragione della tecnica degli avversari. Ma i nostri grigi hanno risposto di pari tono e ne è nato per conseguenza un gioco sconclusionato e scorretto, per cui l'arbitro ha dovuto intervenire continuamente per frenare il giuoco che minacciava di assumere proporzioni di una vera lotta corpo a corpo. Ciò non ostante i grigi hanno ancora infilato tre palloni nella rete di Gelati, senza subire per un solo istante il predominio degli avversari. L'Alessandria è scesa in campo in una ennesima formazione; e forse sarà l'ultima della serie giacché si è riscontata un'inquadratura che non lascia più nessun dubbio sul suo valore. Indovinatissima la nuova edizione della linea attaccante (e di questo va fatto uno speciale encomio al Commissario Tecnico) guidata dal virtuoso Banchero. Questo brillante giuocatore che ancora non aveva dimostrato quanto valesse, ha saputo riconquistare in una sola partita quella fiducia che, attraverso gli ultimi matches, era del tutto scomparsa. Peccato che per un suo gesto poco corretto verso un avversario, sia costretto domani ad assentarsi dalla lotta contro il Livorno. Cattaneo e Tritz furono suoi ottimi collaboratori, specialmente il primo che filò in perfetto accordo non solo col centro ma anche coll'ala. Avalle va sempre migliorando di partita in partita. Il goal che segnò nel primo tempo fu un vero capolavoro. Capra II nel suo nuovo ruolo di ala sinistra ha fugato ogni dubbio sulla sua efficienza ed ha dimostrato di sapere adattarsi a qualunque posto. Che dire della difesa? Gli atleti che la compongono furono semplicemente superbi. Nessuna azione ebbero agio di sviluppare gli avanti granata, e questo per l'inesorabile intervento dei mediani e dei terzini grigi. Quelle poche volte che la palla giunse fino a Morando fu dall'ex nazionale attanagliata e ributtata con rara maestria. Gandini fu per tutto il tempo che rimase in campo (al 30° minuto della ripresa fu costretto ad uscire per una contusione riportata in uno scontro con un avversario) il padrone della situazione. Ovunque era necessario, Gandini si trovava presente: all'attacco, in difesa, ad aiutare i compagni di destra e di sinistra, ad infrangere le azioni degli avversari, a sostenere gli avanti. Non ebbe in tutta la partita un solo istante di rilassamento. Papa II ancora una volta ha confermato le sue grandi doti di brillante giuocatore, ed ha definitivamente convinto del grande contributo che la sua opera può dare alla squadra. Lauro, retrocesso al posto di terzino, è stato di un'irruenza quasi spaventosa, e non fece per nulla rimpiangere l'assente Viviano. Complessivamente la squadra ha pienamente soddisfatto sia individualmente che per collegamento fra uomini e uomini, linea e linea. Tutti giuocarono per il solo scopo della vittoria con quell'entusiasmo che da tempo era loro richiesto. La Reggiana scesa tra noi con bellicose velleità di affermarsi, ha dovuto tornare con le pive nel sacco. Essi prima del match non nascondevano i propositi di una loro affermazione. Purtroppo le cose sono andate ben diversamente; donde si spiega il nervosismo che regnava nei giuocatori granata durante il secondo tempo. Poca impressione ha lasciato come assieme di squadra: solo alcuni giuocatori furono veramente ottimi e tra essi il centro half Hajos, l'ex grigio Vercelli ed i due attaccanti Romano e Powolny. Il portiere Gelati addirittura ubriacato dagli innumerevoli tiri degli avversari si salvò del suo meglio. Gli altri superarono appena la mediocrità e non furono mai all'altezza della situazione (Il Piccolo del 5 dicembre 1925) La progressiva e meravigliosa marcia dei Grigi L’ALESSANDRIA U.S. BATTE LA REGGIANA CON 6-0 La partita Alessandria – Reggiana era un punto interrogativo che preoccupava le nostre folle sportive. Pronosticare il risultato del match senza peccare di partigianeria era una cosa ardua. Priva di Viviano, non in perfetta forma e contuso, la squadra di Rangone si presentò in campo rimorchiando una vecchia gloria: Papa II che tenne con bravura e volontà il suo difficile posto di battaglia. L’undici grigio nella formazione di domenica avrebbe sbarrato il passo a qualunque formazione. Oggi Morando ha fatto capire che l’apice della sua carriera non è stato ancora raggiunto e proseguendo con tale bravura e temerarietà riuscirà un giorno a raccogliere trionfi più ambiti di quelli già gloriosi del passato. Costa e Lauro entrambi dopo un inizio incerto trovarono l’esatta posizione di giuoco e sventarono con bravura le trame degli attaccanti reggiani spingendo con rimandi superbi i compagni all’offensiva. La linea dei mediani svolse un gioco di spola massacrante, Gandini in forma meravigliosa fu il miglior uomo in campo ed ebbe in Papa II un compagno degno dei più difficili cimenti mentre Simoka, pur utilissimo, giocò con troppa lentezza e titubanza che rilevano la mancanza di vigore e di energia anche per chi procede con calma compassata che è prerogativa degli ungheresi. Il quintetto grigio ha sbaragliato la difesa reggiana praticando un gioco di penetrazione che non seguiva i dettami di un proprio sistema; ma improntava le trame con un perfetto senso di improvvisazione grazie alle meravigliose doti del trio di attacco. Cattaneo, Banchero e Tritz in buona giornata, e senza strafare in dannosi individualismi, concretarono le discese rendendo estenuante ai compagni di Romani, l’arduo compito della difesa. Tritz sciupò qualche pallone, mandandolo alle stelle, ma fu utilissimo nl colelgamento e nel smarcare i compagni attirandosi diversi avversari con finte e palleggi sconcertanti. Capra e Avalle portarono al centro magnifici palloni e sembrano aver raggiunto un perfetto stato di forma. Tutta la squadra in blocco è stata duttile e l’intesa è scaturita dal valore individuale dei singoli giocatori. Il trio difensivo e quell odi sostegno filavano in perfetto accordo facilitando i lcompito degli avanti. LA PARTITA. Quando una compagine possente in tutte le linee chiude l’avversario in un strenuo lavoro difensivo, riuscendo a segnare 3 goal nel primo tempo e 3 nel secondo non è difficile immaginarsi lo svolgimento del match. Gandini iniziò la serie con un meraviglioso tiro da oltre 20 metri insaccando la palla nella rete del bravo Gelati gettatosi disperatamente in plongeon. Spronati dal successo i grigi ottennero altri 5 goals per merito di Banchero, Cattaneo 2, Avalle 1. Mentre baldanzosi i concittadini menavano la danza, i reggiani, che certo no nsi attendevano una simile disfatta, incominciarono ad appesantire il giuoco con permesso dell’arbitro Pinasco, il quale puniva non la carica irregolare ma il susseguente atto di ribellione del giuocatore caricato malamente. Non si elimina il difetto se non si distrugge la causa. E Banchero fu espulso dal campo per queste pecche dell’arbitro, mentre chi brutalmente contuse l’instancabile Gandini non fu nemmeno chiamato all’ordine. Però gli alessandrini debbono imparare a non esporsi a cariche che possono procurare delle severe contusioni ed evitare di farsi espellere in special modo quando la squadra ha al proprio attivo qualche cosa come una mezza dozzina di goal. (Lo Sport di Alessandria e Provincia, 3 dicembre 1925) L’ultima parte dell’articolo de “Lo Sport” scatenò una polemica. Tre giorni dopo a Reggio su “Il Mirabello” uscì questa risposta: SUL CAMPO DEGLI ORTI TORNA A SPLENDERE L’ASTRO DELLE VITTORIE MA TRAMONTA QUELLO DELLA CIVILTÀ Senza colorire i fatti con acconce parole, elenchiamo così, semplicemente, crudamente gli episodi di violenza cui son ostati fatti oggetto giocatori e accompagnatori reggiani ad Alessandria. Il terzino Vannini è stato colpito da un calcio alla coscia sinistra. Guaribile in giorni 10. L’ala destra Sereno ha riportato contusioni multiple per calci, alla gamba destra, alla gamba sinistra e all’addome guaribili in giorni 8, e contusioni alla faccia e alla nuca, prontamente guaribili. Il centro avanti Aigotti ha riportato una contusione alla coscia destra per un calcio ricevuto dal giocatore Lauro ed una alla nuca per un pugno infertogli dal giocatore Gandini, La contusione alla gamba è stata giudicata guaribile in giorni 8, quella alla nuca guaribile prontamente in tre o quattro giorni. Il mezzo sinistro Powolni ha riportato una contusione alla regione inguineale – per calcio del giocatore Lauro – guaribile in giorni 8, e contusioni multiple alla schiena prontamente guaribili. Il portiere Gelati ha riportato una contusione alla mano destra – per calcio del giocatore Banchero – guaribile in giorni 15 salvo complicazioni. Gli altri giocatori hanno riportato contusioni di lieve entità. Il masseur della squadra è stato insultato e sputacchiato. Il giocatore sereno mentre si recava agli spogliatoi dopo il primo tempo, veniva aggredito e percosso da pugni al viso e alla nuca da un supporter, certo Rossi, non meglio identificato. Il giocatore Ramello, all’uscita dal campo veniva aggredito e percosso da alcuni individui non identificati. I giocatori e gli accompagnatori della squadra venivano infine fatti accompagnare in città sotto numerosa scorta di carabinieri e agenti. Queste sono le accoglienze che l’Alessandria ha fatto alla nostra squadra. Parlavamo, nello scorso numero, di antiche tradizioni sportive del pubblico alessandrino, ma ci ingannavamo. L’anzianità nello sport deve contare ben poco se nel campo di una vecchia società qual’è l’Alessandria possono accadere i fatti che si sono verificati domenica. O buon pubblico reggiano,o giovane pubblico d’una giovane squadra, tanto più grande appare l’elevatezza della tua educazione, quanto più la si va confrontando con quella di pubblici che vantano imponenti blasoni di antica nobiltà sportiva! Tu sai veder perdere la tua squadra senza insorgere contro i vincitori, applaudendoli, anzi; tu sai contenere il tuo dolore fieramente e dignitosamente, e noi stessi che da queste colonne crediamo di insegnarti la via del perfezionamento morale, noi stesi non facciamo che raccogliere, riassumere, esprimere, i sentimenti sorti da te. Ad Alessandria, nonché non saper perdere, non si sa nemmeno vincere. Ad Alessandria non si acclama gioiosamente i vittoriosi campioni della città; ad Alessandria si infierisce vilmente contro i vinti. La nobiltà sportiva della famosa società è antica, troppo antica, poiché risalendo il corso dei secoli si arriva ai selvaggi uomini primitivi… Nulla ha da imparare il nostro pubblico dai vecchi fari del calcio italiano. Lo sport ha camminato, sempre elevandosi. Qualche vecchio faro non ha seguito il mutar dei tempi e non dà più luce. L’Alessandria avrebbe forse vinto egualmente; ma così com’è stata ottenuta, questa vittoria deve scottarle le mani, siccome brucia il maltolto in mano al bandito da strada. Il pubblico reggiano accolga l’atroce offesa con l’usata signorile dignità. E con questo non diciamo di dimenticare. (Il Mirabello, Organo Ufficiale del Comitato provinciale reggiano ULIC – 6 dicembre 1925) La contro-risposta de “Lo Sport”: RISPONDIAMO ALLE DIFFAMAZIONI REGGIANE lucciole per lanterne – Mania di persecuzione Il redattore del giornale sportivo di Reggio “Il Mirabello” vomita nel resoconto della sconfitta reggiana, un’onda di basse diffamazioni, accusando un’incivile accoglienza della folla sportiva alessandrina. È evidente che nel cervello balzano del nostro collega di Reggio s’arrovellava lo spirito della sconfitta e nel frattempo che la vittoria grigia si consolidava, egli sentiva tutto il dolore della sua passione mutarsi in odio, il crollo della puntellata baracca delle speranze lo rendeva esasperante in ogni applauso; ogni incitamento del pubblico nostro, alla trionfale marcia dei grigi, lo ossessionava e lui, allucinato, vedeva tutto a torno, tutto nero. Le lucciole parevano lanterne, Ma se è quasi plausibile una cotale febbre tifoidea durante la partita che vedeva il tracollo reggiano non è ammissibile all’indomani, a mente serena, riempire le colonne di un giornale con fantastiche visioni di brutalità ed insulti ed epiteti inventati di sana pianta dalla fantasmagoria di un cervello malato. Diffamazioni oscene, tergiversazioni stupide per salvaguardare la sconfitta di una squadra. Ma non era il caso: innanzitutto perché la sconfitta è stata regolarissima ed ha rispecchiato l’esatto valore delle forze in campo ed in secondo luogo se vi fu qualche sprazzo di giuoco rude nella ripresa si deve all’iniziativa di Sereno e di Ramello quando si videro incapaci di sventare le trame dei grigi. La Reggiana ha svolto un giuoco sconclusionato ed indeciso sotto la rete di Morando, l’Alessandria è stata superiore in tecnica individuale e collettiva, inferiore in gioco sull’uomo. Haios lavorava per conto suo e la sua cavalleria ha voluto la sua vittima, Gandini, che fu portato fuori del campo contuso. Ma dalla folla alessandrina non è partita una sola invettiva verso Haios: questo è il contegno del nostro pubblico. (Lo Sport di Alessandria e Provincia, 10 dicembre 1925 – Andrea Canestri) Il pezzo continua con una parte dedicata all’articolista reggiano: Canestri lo invitava ad … andare a lavorare; più o meno quello che i tifosi dicono a certi giocatori… La polemica proseguì ancora per qualche tempo coinvolgendo altre testate locali e nazionali. [N.d.S.] RISULTATI: Genoa – Cremonese 2-1 Juventus – Livorno 3-0 Padova – Mantova 9-0 Pro Vercelli – Milan 3-1 Sampierdarenese – Parma 4-1 CLASSIFICA: Genoa, Juventus p. 11, Cremonese, Pro Vercelli 10, Padova, Sampierdarenese 7, Reggiana 6, Alessandria 5, Livorno, Parma 4, Mantova 3, Milan 2. Ogni * = una gara in meno. MARCATORI: 8 reti: Pastore (Juventus), 7: Alberti (Genoa), Hirzer (Juventus), 6: Bodini (I) (Cremonese), Jeszmas (Cremonese), Catto (Genoa), Mattuteia (Pro Vercelli), Il punto sul campionato Nel girone B il Cremona ha perduto, con la sconfitta di Genoa, l'ambito primato. È raggiunto dalla Pro Vercelli, mentre due squadre gli saltano avanti: il Genoa che l'ha vinto dopo una dura lotta, e la Juventus che marcia di vittoria in vittoria. Ma il Cremona, pur perdendo, ha riconfermato e la sua classe e il suo valore. Le sconfitte come quelle di ieri, subite sul campo avversario e contro una squadra che sta ritrovando tutta la sua antica potenza, sono sconfitte che onorano e che classificano una squadra. La lotta in questo girone è appassionante. Sono quattro le squadre che si contendono aspramente il primato. E domenica prossima avremo a Cremona un'altra interessantissima fase di questa lotta emozionante. Saranno di fronte l’U.S. Cremonese e la Juventus che ha saputo vincere a Vercelli. Sarà una grande e decisiva battaglia. I risultati del girone sono stati regolari e sono giunti previsti. Le squadre ospiti sono state tutte battute. Solamente le partite di Alessandria e di Padova possono sorprendere non per il risultato, ma per i forti punteggi che le hanno caratterizzate. (Corriere della Sera – edizione del pomeriggio)

Girone B

Alessandria US - Reggiana AC 6 - 0 (3 - 0)

RETI:

15. Gandini G.[A], 20. Banchero (I) E.[A], 44. Avalle E.[A], 68. Cattaneo R.[A], 71. Banchero (I) E.[A], 75. Cattaneo R.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Capra (II) Giuseppe

All.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

REGGIANA AC: Gelati, Vannini, Vercelli, Bezzecchi, Hajos, Ramello, Sereno, Powolny, Romano (II) Felice, Aigotti, Vacondio. All.: Bojardi Ottorino.

Arbitro: Pinasco Giacomo (Sestri Ponente)

Note

Commento

info@museogrigio.it

Crediti

2021 museogrigio, tutti i diritti riservati.

Girone B

Alessandria US - Reggiana AC 6 - 0 (3 - 0)

RETI:

15. Gandini G.[A], 20. Banchero (I) E.[A], 44. Avalle E.[A], 68. Cattaneo R.[A], 71. Banchero (I) E.[A], 75. Cattaneo R.[A]

Alessandria US

Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Capra (II) GiuseppeAll.: Rangone Augusto

Formazione avversaria

REGGIANA AC: Gelati, Vannini, Vercelli, Bezzecchi, Hajos, Ramello, Sereno, Powolny, Romano (II) Felice, Aigotti, Vacondio. All.: Bojardi Ottorino.

Arbitro: Pinasco Giacomo (Sestri Ponente)

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Morando Clemente, Lauro Armando, Costa Felice, Simóka Sándor, Gandini Giuseppe, Papa (II) Nicola, Avalle Edoardo, Cattaneo Renato, Banchero (I) Elvio, Tritz Lorincz, Capra (II) Giuseppe

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