Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 1954/1955
Serie B
14-11-1954 - Giornata: 9 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US - Treviso AC 0 - 1 (0 - 0)
RETI: 71. Persi G. [Tr]

Alessandria US Ravera Vincenzo, Bussetti Luigi, Bosio Bruno, Albertelli Lanfranco, Traverso (I) Luigi, Masperi Luigi, Bocchio Peppino, Perin Gastone, Smersy Silvio, Buratti Angelo, Serone Roberto All.: Marini Nereo

Formazione avversaria
TREVISO AC: Pozzan; Realini, Donzelli; De Negri, Odone, Tulissi; Avedano, Pavanello, Sperotto, Paulinich, Persi. All.: Ellena Giacinto.

Arbitro: Grignani Alfeo (Milano)
Note
Infortunato: 2’ Smersy [A, passato all’ala sinistra]. Espulso: 75’ Smersy [A]. Angoli: 8-1. Spettatori: 7.000. Giornata di sole tiepido, campo erboso. Inizio gara ore 14:30.

Commento
Una partita più avvilente i settemila sportivi alessandrini, che gremivano gli spalti del Moccagatta, oggi certamente non se l’aspettavano. La grande attesa della vigilia è andata così delusa soprattutto in virtù di un felice arbitraggio. L’Alessandria forse non meritava di vincere, ma nemmeno di perdere. La prima linea grigia, oggi in maglia nerazzurra, come al solito non è esistita collettivamente. Durante i novanta minuti di gioco poco sono state le azioni coordinate dagli ospitanti. Numerosi, invece, gli spunti individuali del volitivo Bocchio, dell’intraprendente Serone e dello sgobbone Perin, ma tutte queste insidie individuali furono sempre frustrate dalla vigile difesa di Pozzan, Realini e Donzelli. La mortificazione dell’insuccesso, comunque, l’Alessandria non se la è meritata. I suoi uomini hanno dato tutto pur di non tornare negli spogliatoi sconfitti. La mediana si è prodigata incessantemente per arginare le incursioni avversarie e per fornire occasioni agli uomini della linea avanzata. Albertelli, nella partita odierna, ha fatto strabiliare per il volume di gioco svolto, mentre Traverso e Masperi gli sono stati valenti collaboratori. Anche nel settore difensivo il gioco è stato egregio, poiché Ravera, Bussetti e Bosio sono stati efficacissimi e il gol segnato dal guizzante Persi non lo si può imputare a questi valenti giocatori. Tirando le somme, quindi, possiamo affermare che la rete veneta è scaturita da una mera fatalità, per cui lascia indenni da colpe gli alessandrini e da meriti i trevigiani. Era destino che i grigi oggi trangugiassero l’amaro boccone della sconfitta e proprio sul terreno amico. La squadra biancoceleste ha corso molti pericoli. Infatti al 24’, a portiere battuto, Odone arrivava giusto in tempo sulla palla calciata da Perin, per non lasciarla entrare in rete; al 26’ Pozzan, miracolosamente, parava un tiro fortissimo di Albertelli, mentre al 30’ ancora Odone, sulla linea bianca della rete, respingeva la palla indirizzata nel sacco da Serone. Ma, come se ciò non bastasse, al 33’, durante una mischia in area di rigore biancoceleste, Realini colpiva intenzionalmente la palla con una mano. L’arbitro non rilevava il fallo e tutto sfumava in un calcio d’angolo. Al 40’ Serone, tutto solo davanti a Pozzan, non riusciva a realizzare la rete per una bloccata pericolosa del portiere. Erano questi i segni tangibili che la partita era nata sotto una cattiva stella per i locali. Ciò non di meno il Treviso non è stato al disotto della fama di cui gode attualmente. I biancocelesti non hanno mai disarmato, sono stati aggressivi e hanno avuto spunti di gioco tecnicamente belli. La prima linea ha avuto in Pavanello e Persi i suoi uomini migliori e nella mediana chi ha veramente giganteggiato è stato l’onnipresente Odone. Per quanto concerne la difesa, tutto il gioco è stato all’altezza della situazione. All’agile Pozzan però un elogio particolare. La vittoria, tuttavia, non fu meritata, anche perché essa venne conseguita nella seconda fase della gara, quando cioè gli alessandrini misero l’assedio alla rete di Pozzan. Basti dire che i grigi realizzarono otto calci d’angolo contro uno degli avversari per sufficientemente dimostrare l’indiscusso dominio dei padroni di casa. Costoro avrebbero potuto segnare già al 12’ se Grignani avesse concesso la massima punizione per il secondo fallo commesso in area di rigore da Tulissi. Ma in merito ai rigori l’arbitro fu irremovibile. Così la gara, fra fischi e urla assordanti della folla, pareva avviarsi verso la fine con un nulla di fatto, quando al 26’ Persi intercettava un bel passaggio di Pavanello e fulminava in rete. Il nervosismo e l’orgasmo aumentava nelle file dei grigi e al 30’ Smersy colpiva duramente Pozzan, per cui veniva espulso dal campo. Ridotti a dieci uomini gli alessandrini tentarono ugualmente la via del gol, ma nonostante i loro generosi sforzi, tutto fu inutile. (Romolo Vite, «La Gazzetta dello Sport», 15 novembre 1954) Dopo la vittoria del Treviso per 0-1 ARBITRO ASSEDIATO AD ALESSANDRIA I grigi sono stati sconfitti dal Treviso in una partita burrascosa, costellata di incidenti in campo e fuori. L’animosità ha raggiunto la quota più alta quando il centrattacco alessandrino Smersy, colpevole di un’entrata dura sul portiere avversario Pozzan, veniva espulso con decisione troppo severa del direttore di gara. I giocatori grigi si buscavano inoltre varie ammonizioni per proteste, poi il gioco riprendeva ed il Treviso, che aveva segnato di sorpresa al 26’ della ripresa con l’ex centravanti del Genoa Persi, riusciva a condurre in porto la preziosa vittoria. Al termine della partita un tentativo di invasione del campo è stato sedato dalla forza pubblica, la quale ha dovuto presidiare a lungo gli spogliatoi, attorno ai quali una folla tumultuante attendeva minacciosa l’uscita dell’arbitro. L’incidente si è concluso fortunatamente senza conseguenze: molto chiasso, ma nulla di grave. I grigi, scesi in campo in maglia neroazzurra per dovere di ospitalità, sono rimasti menomati già nei primi minuti di gioco per un incidente al centrattacco Smersy. Questi, in seguito ad un duro scontro con un difensore avversario, ha risentito il riacutizzarsi dello strappo muscolare alla gamba destra ed ha dovuto andare pressoché immobilizzato all’ala sinistra. Malgrado questo infortunio i quattro attaccanti alessandrini validi sono riusciti a mettere in difficoltà la pur solida difesa degli ospiti, che hanno avuto il loro elemento migliore nell’acrobatico portiere Pozzan. Questi, tuttavia, sarebbe stato battuto all’undicesimo minuto da un tiro di Perin, ma il terzino Donzelli è riuscito a rinviare il pallone proprio sulla linea del goal. Tre minuti dopo, in seguito ad un calcio di punizione dal limite contro i grigi, Ravera si lasciava sfuggire la palla calciata violentemente da Persi, ma riusciva a recuperarla in extremis, evitando la rete. Nella ripresa l’Alessandria dominava per lungo tempo. In una furibonda mischia sotto la rete degli ospiti anche Perin veniva colpito duramente ad una gamba, mentre il veneto Paulinich deve uscire a farsi medicare una ferita all’arco sopraccigliare riportata in uno scontro con Albertelli. Al 26’ si aveva il punto decisivo per il Treviso. L’arbitro fischiava un fallo, da molti ritenuto dubbio, a favore dei veneti, la palla perveniva a Persi che, solo davanti a Ravera non aveva difficoltà a realizzare. Pochi minuti dopo – come si è già accennato – Smersy veniva espulso per una carica al portiere. L’incidente accresceva l’elettricità in campo e fuori dando esca per le manifestazioni di protesta. Del Treviso si sono distinti, oltre al portiere, il centrosostegno Odone, Avedano e Persi, mentre nell’Alessandria hanno brillato Bussetti, Bocchio, Serone e Albertelli. Nelle file dei grigi avrebbe dovuto esordire la mezz’ala Marra del Lanerossi, ma il debutto è stato rinviato, data l’incompleta preparazione del nuovo acquisto. (Giovanni Camagna, «Stampa Sera», 15 novembre 1954) Giornata mite con sole tiepido e campo erboso. Giuoco duro e sostenuto nei due campi, con qualche contuso, ma senza gravi conseguenze. Al 2’ del primo tempo, in uno scontro con un avversario, a Smersy si è riacutizzato uno strappo muscolare ad una gamba, per cui il giuocatore è finito pressoché inutilizzato all’ala sinistra, sostituito da Perin. Lo stesso Smersy è stato espulso dall’arbitro al 32’ del secondo tempo per una dura carica al portiere trevigiano. («Corriere dello Sport», 15 novembre 1954) SCONFITTI DAL TREVISO PER COLPA DELL'ARBITRO La trasferta di domani a Legnano La partita Alessandria-Treviso, chiusasi con la sconfitta dei grigi per 1-0, è di quelle che difficilmente si potranno dimenticare, in quanto il comportamento dell’arbitro Grignani di Milano ha indispettito il pubblico, ed ha pregiudicato il risultato dell’incontro. Questo direttore di gara, che già aveva provocato strascichi federali in partite a Carrara ed a Pisa, continua imperterrito a dirigere incontri, col beneplacito della Federazione. Indipendentemente dall’arbitraggio, la squadra grigia si è trovata menomata per l’incidente a Smersy, sofferente di uno stiramento muscolare, ed il reparto di punta, pur avendo svolto pregevole lavoro, non ha ottenuto il sufficiente collegamento per superare la difesa del Treviso. Lo spostamento di Serone al centro ha invogliato questo giocatore ad impegnarsi con maggior continuità ed ottimo rendimento. Il nostro settore sinistro è stato il meno efficiente per la poca mobilità di Masperi e per le incertezze di Buratti; Perin si è prodigato mirabilmente ma non è stato fortunato nei tiri conclusivi, così dicasi di Bocchio che è stato il migliore del reparto. Circa l’espulsione di Smersy occorre rilevare che il giocatore, pur lanciato in corsa, non aveva colpito il portiere avversario, il quale, oltre ad aver simulata la contusione si era reso reo di aver trascinato in campo il terzino Realini che, contuso in uno scontro con Serone, era rimasto a terra fuori campo. (Andrea Canestri, «Il Piccolo», 20 novembre 1954) RISULTATI: Como-Monza 5-0 Legnano-Arsenaltaranto 0-0 Marzotto-Padova 0-1 Messina-Salernitana 1-2 Modena-Cagliari 1-1 Parma-Palermo 3-2 Pavia-Lanerossi Vicenza 1-2 Verona-Brescia 1-0 CLASSIFICA: Lanerossi Vicenza 13; Modena, Padova, Treviso 12; Como, Legnano 11; Marzotto, Parma, Pavia 9; Arsenaltaranto, Brescia, Messina 8; Alessandria, Cagliari 7; Salernitana, Monza, Palermo, Verona 6. *: una partita da recuperare. MARCATORI 6 gol: Bonistalli (Padova) 5 gol: Fraschini (Brescia), Testa L. (L.R. Vicenza) 4 gol: Bertoni (Pavia), Cuzzoni (Pavia), Giammarinaro (Modena), Manzardo (L.R. Vicenza), Pavanello (Treviso) 3 gol: Brach (Messina), Cabas (Modena), Deprati (Marzotto), Erba (Parma), Ferrari (Arsenaltaranto), Fioravanti (Salernitana), Fiorio (Marzotto), Korostelev (Parma), Macor (Monza), Marchetto (Marzotto), Perin S. (Pavia), Persi (Treviso), Rebizzi (Legnano), Sanna (Cagliari), Stivanello (Padova) Il punto sul campionato Il Vicenza si era confermato in vetta alla classifica ottenendo la sesta vittoria del campionato in casa del Pavia: decisivo il gol di Testa. In seconda posizione il Treviso e il Padova, entrambe vincitrici, con lo stesso punteggio, rispettivamente contro Alessandria e Marzotto, avevano agganciato il Modena fermato sul pareggio interno dal Cagliari. Cinquina del Como ai danni del Monza. Importante affermazione della Salernitana, in casa del Messina, con le reti di Avallone e Pastore. Al termine di un match combattuto ed avvincente il Parma aveva avuto la meglio, di misura, contro il Palermo.