Museo Grigio - Archivio Storico

Stagione: 2007/2008
Serie D
09-12-2007 - Giornata: 16 - Alessandria - Giuseppe Moccagatta


Alessandria US 1912 - Biellese AS 1902 3 - 1 (2 - 0)
RETI: 40. Artico F.[A], 50. Larganà W.[A] 20. aut. Lorenzini [Bi] , 81. Lazzaro [Bi]

Alessandria US 1912 Casadei Angelo, Lauro Andrea, Cammaroto Vincenzo, Zappella Giuseppe, Daleno Giulio, Longhi Matteo, Bolla Alec, Cretaz Roberto [86. Rossi Maurizio], Larganà William [71. Buelli Daniele], Artico Fabio, Falchini Gabriele [83. Buglio Angelo] A disp.:(P) Bonfiglio Luca, Carini Ruben, De Carvalho Santos Anderson, Sofrà Thomas All.: Iacolino Salvatore

Formazione avversaria
BIELLESE AS 1902: Pedrina, Lorenzini, Merlin, Spinelli [5. Scaturro], Nebbia, Brollo, Torromino [46. Ravetto], [64. Minincleri], Riccardi, Saviozzi, Perini, Lazzaro. A disp: Lorenzetti, Mancari, Lunardon, Santoro. All. Viganò Walter

Arbitro: Ronchi Alessandro (Milano) [Toniatti, Albino]
Note
Espulso 79. Riccardi [B]. Ammoniti: Larganà [A], Buelli [A], Cammaroto [A], Lazzaro [B]. Angoli: 4-5. Recuperi: 3.+ 5. Spettatori: 3.500 Giornata piovosa, terreno discreto. Inizio gara ore 14.30

Commento
Annullata la Biellese, che s’inchina allo strapotere e alla gara perfetta degli uomini di Iacolino L'ALESSANDRIA DOMINA, VINCE E SCAPPA Autorete, poi Artico e Larganà: campioni d’inverno, davanti a quasi 3700 spettatori. Viganò: ‘I grigi felici di giocare’ «L’Alessandria ha la felicità di giocare», dice Valter Viganò. Anche la felicità di vincere, aggiungiamo noi. Anzi, di dominare, di recitare il monologo più importante nella partita in cui, più del solista, conta il collettivo. Collettivo di qualità e di personalità, collettivo che sa soffrire, collettivo che ha l’orgoglio, «perché non potevamo essere brutti come a Savona» annota Salvatore Iacolino. Non, quella non poteva essere l’Alessandria. Non doveva esserlo. E non la è: se ieri eravate fra i quasi 3700 sugli spalti lo avete visto con i vostri occhi, avete urlato, cantato, sventolato bandieroni enormi che sanno di stadi epici e di riti antichi. Che non potrebbero avere scenario migliore del ‘Moccagatta’. Lo scenario della prima tappa del lungo: il primo faccia a faccia, dopo tante schermaglie a distanza, dopo la paura di veder scappare la Biellese, «ma cosa avranno più di noi», ci si chiedeva. Risposta: niente, l’Alessandria ha tutto e tanto di più. E se un mese fa quei 4 punti da rimontare sembravano tanti, troppi, adesso i 5 che consegnano mezzo scudetto ai grigi per qualcuno sono ancora pochi. Pochi, certo, per adagiarsi sugli allori, ma è un rischio che questa squadra non corre, perché è fatta di gente che, per vincere con l’Alessandria, ha accettato anche di scendere di una o due categorie e di rimettersi in gioco tra i dilettanti. Giocatori che sono stati scelti ma che, prima ancora, hanno scelto: una maglia, una società, una storia, un progetto. Gara dopo gara si scopre che questo è il valore aggiunto dell’Alessandria: lo ha sperimentato anche la Biellese, quasi ‘sezionata’ da Iacolino per settimane e annullata anzitutto con la tattica, e poi con il gioco, con la personalità, con la voglia. Una gara perfetta, fin dalla scelta degli uomini: salta Balestri - stiramento nell’allenamento di venerdì, ne avrà per un paio di settimane - e Iacolino opta per Falchini, «che aiuta la squadra a stare alta, al fianco di uno come Artico che, invece, rientra molto». Qualcuno avrebbe voluto Buglio, «ma in quel caso anche noi, come la Biellese, avremmo giocato con una sola punta e, soprattutto in casa, io non lo farò mai». Ha previsto tutto, il tecnico dei grigi, anche il 4-5-1 di Viganò, «perché in trasferta gioca sempre così. E io ho adattato la mia squadra». Benissimo, soprattutto in mezzo al campo, dove Alessandria surclassa Biella, con un Cretaz immenso, per quantità e qualità, con Longhi uomo ovunque, con Bolla che rompe e costruisce. E Larganà che torna a inserirsi tra le linee, così bene da farsi perdonare anche il giallo per lo spogliarello dopo il terzo gol. I grigi provano a scappare: hanno testa e gambe per farlo. E un pubblico che mette i brividi e che ha voglia di correre con Iacolino e i suoi ragazzi. (Il Piccolo - Mimma Caligaris) Si scioglie come neve al sole la Biellese di fronte a un'Alessandria straordinaria, che dà un ulteriore segnale di forza e dimostra di essere squadra meritevole del primato. Locali più preparati mentalmente alla delicata partita, lanieri timorosi e insicuri. Così matura il 3-1 per capitan Zappella e compagni, parsi in grandissima condizione fisica. Mister Iacolino, che aveva studiato nei dettagli in settimana le caratteristiche dei bianconeri, presenta al via i recuperati Longhi e Cretaz a centrocampo, Larganà alle spalle delle punte Artico e Falchini sostituto naturale di Balestri, vittima di uno stiramento muscolare (ne avrà per quindici giorni). Strano l’atteggiamento della Biellese: Viganò schiera il solo Lazzaro in attacco con centrocampo a cinque formato da Brollo, Riccardi, Saviozzi, Perini e Torromino. In difesa cambio fra i pali con Pedrina al posto di Lorenzetti. Un guizzo dopo soli venti secondi degli ospiti fa pensare a un incontro in sostanziale equilibrio. Torromino su servizio di Lazzaro impegna a terra Casadei. Ma è una fugace impressione. Dopo 1' si infortuna da solo alla caviglia l'ex Spinelli, rilevato al 5' da Scaturro. Il cambio inprovviso non giova alla tranquillità dei lanieri che incominciano a soffrire le geometrie semplici ma efficaci e incisive degli avversari. Al 7' su punizione di Longhi, Falchini di testa mette fuori. Occasione per i grigi al 13': Larganà apre in area per Falchini che invece di tirare cerca un compagno che non c'è. L'Alessandria mancina gioco con naturalezza ispirata da Longhi, Bolla e Cretaz che a centrocampo prendono il sopravvento. E al 20' i padroni di casa passano in vantaggio. Artico smista per Bolla che effettua un traversone pericoloso per la difesa ospite, al punto che l'impacciato Lorenzini non ha di meglio che deviare nella propria porta. Otto minuti dopo, su incertezza ancora di Lorenzini, per poco Bolla non approfitta. Il monologo dei grigi è continuo, con i bianconeri spettatori. Al 32' Falchini si libera sulla sinistra di Lorenzini ma spedisce il traversone oltre il fondo campo. La Biellese mette la testa in area alessandrina a 10' dal riposo: piunizione di Riccardi, uno dei migliori, testa di Scaturro e Casadei con un gran balzo mette in angolo. La punizione di Bolla che lambisce il palo è il preludio al raddoppio. Al 41' calcio piazzato di Longhi per Artico che finta la conclusione destro, stoppa la palla e di sinistro insacca alle spalle dell'incolpevole Pedrina. Prima dell'intervallo provano a triplicare Artico e Daleno, il cui tiro è deviato fuori traiettoria da Falchini. Nella ripresa Vigano cerca di correre ai ripari sostituendo Torromino con Ravetto che si porta insieme a Riccardi a supporto dell'isolato Lazzaro, mentre Perini e Brollo giocano più larghi. Ma le intenzioni del tecnico bianconero sono vanificate dopo pochi minuti. Al 5' Scaturro perde il contrasto appena fuori area con Longhi, la palla perviene a Larganà che da 25 metri lascia partire un preciso destro che si insacca rasoterra alla destra di Pedrina. L'Alessandria non è affatto paga del risultato e va alla ricerca del quarto gol. Al quarto d'ora Lauro in proiezione offensiva mette in movimento Falchini che carica il destro: Pedrina smanaccia oltre il fondo. Angolo di Bolla, irrompe Daleno ma la mira è sbagliata. Sussulto biellese al 18'. Perini pesca al limite Lazzaro. Potente conclusione alla quale si oppone Casadei. Poi è ancora Alessandria. In successione tentano la via della rete Falchini, Artico e Daleno. Al 31' Merlin da trenta metri cerca di impaurire Casadei ma non inquadra la porta. I bianconeri ottengoo la rete della bandiera al 36': su servizio di Perini, Cammaroto viene a contatto in area con Lazzaro che cade a terra. Rigore affidato allo stesso Lazzaro che spiazza Casadei. Nel fattempo Riccardi guadagna gli spogliatoi per scorrettezze verso un avversario e la Biellese scompare del tutto dalla scena, sulla quale rimane una vigorosa e applauditissima Alessandria che al 46' sfiora il poker con Daleno imbeccato da Buelli. (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) Mister Iacolino gongola: «Prestazione straordinaria, cancellata la delusione di Savona. E non poteva essere altrimenti considerata la volontà e la bravura dei miei calciatori. L’Alessandria ha dimostrato di essere una grande squadra strameritando di vincere. Contro una formazione come la nostra, non so quale avversario avrebbe potuto tenere testa. Tuttavia, i cinque punti di vantaggio non devono illudere che il campionato sia già deciso. Occorrerà lottare ancora, anche se avere ridimensionato la Biellese è già una grande soddisfazione. Un plauso al pubblico: meraviglioso». Mister Vigano non accampa scuse: «L’Alessandria ha vinto alla grande la sfida, complimenti al tecnico e ai giocatori. Noi non siamo stati quasi mai in partita e abbiamo sbagliato soprattutto l’approccio mentale. Ma, nonostante i cinque punti di differenza, siamo pronti a ripartire e giocare fino in fondo tutte le carte a disposizione perchè crediamo ancora in un recupero». «Certo – aggiunge il tecnico dei lanieri -, l’uscita di Spinelli dopo un minuto ci ha creato danni. Ma il centrocampo loro ci ha sovrastato e quando non siamo capaci di farci rincorrere è un guaio. Non parlerei di nostra crisi, esistono anche i meriti altrui: ma non molleremo». (La Stampa - Ed. Alessandria - Francesco Gastaldi) RISULTATI: Casale - Rivoli 3-0 Ciriè - Imperia n.d. Lottogiaveno - P.B. Vercelli 1-0 Novese - F.S. Sestrese 3-2 Saluzzo - Derthona 1-1 Sanremese - Rivarolese 0-0 Sestri Levante - Savona 1-2 Vado - Lavagnese 1-2 CLASSIFICA: Alessandria p.39; Biellese 34; F.S. Sestrese; 30 Lavagnese 28; Lotto Giaveno 26; Savona 25; Imperia, Cirie 24; Rivarolese 22; Novese, Sanremese 21; Casale 19; P.B. Vercelli 18; Rivoli 17; Derthona, Sestri Levante 14; Vado 9; Saluzzo 7 *Una gara in meno Il punto sul campionato Tris del Casale, decisiva la tripletta di Memmo, nel match contro il Rivoli. Un gol per tempo, Lorieri per il Derthona e Peretti nella ripresa nel pareggio tra il Saluzzo e il Derthona. Quarta vittoria consecutiva per la Novese al termine di un match ricco di emozioni: doppietta di Giglio e gol di Pastorino nel match vinto contro la Sestrese. Il derby ligure se lo è aggiudicato la Lavagnese vittoriosa a Vado. Di misura il Lotto Giaveno ha avuto la meglio sulla P.B. Vercelli. L'Imperia in piena cirsi societaria non si presenta a Ciriè. Avrà partita persa e un punto di penalizzazione.